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Calciomercato, il nuovo mondo dei parametri zero

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Calciomercato, il nuovo mondo dei parametri zero

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Cavani

Il calcio sta cambiando, quante volte abbiamo sentito questa frase. Forse è così, è vero, ci si sta adeguando ai tempi, ed il covid e la crisi economica hanno accelerato il tutto. Soprattutto per quanto riguarda i trasferimenti tante cose sono mutate, basti guardare la lista degli svincolati a metà luglio. E’ onestamente strano vedere tanti calciatori di livello ancora senza squadra a meno di un mese dall’inizio della nuova stagione, con i ritiri già in corso. Dalla Legge Bosman del 1995, provvedimento che deliberò il passaggio della proprietà del cartellino dal club al calciatore, i nuovi idoli del gioco più amato al mondo hanno più libertà, ma anche le stesse società si stanno adeguando.

MENO SOLDI, PIU’ SVINCOLATI

La tendenza da qualche anno è oramai questa; i club propongono i rinnovi ai calciatori, gli stessi, sulla scia inflazionistica degli ultimi dieci anni, chiedono aumenti spropositati e commissioni ingenti, e le società rifiutano l’accordo e dicono addio al giocatore. Alzi la mano chi pensava, solo cinque anni fa, di trovare nella lista dei calciatori a parametro zero Pogba, Dybala, Messi o Marcelo. Impensabile. Eppure adesso è così, il mercato del futuro andrà su questa via, con le squadre che risparmieranno sui cartellini, ma dovranno compensare con gli ingaggi, un bilanciamento necessario per i nuovi innesti. Infatti, come detto in precedenza, la pandemia ha toccato duro i club, che adesso devono guardarsi bene dagli investimenti rischiosi, controllando minuziosamente le entrate e le uscite, con l’occhio vigile della UEFA, che ha imposto nuovi paletti per trovare il tanto agognato pareggio di bilancio. Questa nuova tendenza aiuta, però, anche i calciatori, perché è più facile trovare la squadra ideale senza accordarsi con il club, basta solo cercare l’intesa sul contratto da firmare, senza terze parti. Questa tendenza si acuirà sempre di più, aumentando inevitabilmente la potenza dei procuratori.

NOMI ILLUSTRI SULLA LISTA

Nell’elenco dei calciatori senza contratto a metà luglio troviamo Belotti, alla ricerca di una nuova avventura dopo l’esperienza al Torino; Monaco, Monza, Atalanta, tanti interessamenti, ma nessuna squadra si è realmente avvicinata al Campione d’Europa. Poi c’è Jesse Lingard, ex Manchester United, oltre 30 reti in Premier League; Luis Suarez, una delle punte più prolifiche e vincenti degli ultimi dieci anni; Isco, 5 Champions League in bacheca ed una vita al Real Madrid; Cavani, Diego Costa, Mertens, Marcelo, la lista è lunga, ma la tendenza è sempre quella: non conta il palmares o la carriera, bisogna contenere i costi, anche se sei un campione, bisogna trovare un compromesso economico. E’ strano che tutti questi top player, che fino a qualche anno fa erano contesi dai migliori club d’Europa, ora sono alla ricerca di una squadra che possa offrirgli un contratto.

Paolo Scaroni, presidente del Milan, ha lasciato andare Kessiè, Donnarumma e Calhanoglu per le richieste esagerate, ed è un esempio di sostenibilità, visto che ha risanato quasi totalmente il bilancio dei rossoneri. Il patron ha sintetizzato il nuovo modus operandi: “Il calcio è cambiato, perché la sostenibilità economica è una necessità per tutti. Se il giocatore fa richieste insostenibili, siamo disposti anche a perderlo a zero”.

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Anche il Milan si inserisce nella corsa a Dorgu: sarebbe il vice-Theo

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Lecce

IL MILAN GUARDA IN CASA LECCE, PUNTATO DORGU – A Milanello, come espressamente richiesto da RedBird, è il momento di continuare a tenere i conti a posto. Per farlo, bisogna ricorrere quasi obbligatoriamente a delle plusvalenze intelligenti e oculate. Ecco perché si vocifera che Patrick Dorgu sia finito nel mirino del Milan. É il profilo perfetto per quanto riguarda la filosofia di Moncada e Furlani: giocatore giovane, ma con alcune presenze tra i grandi, in rampa di lancio e con ottime potenzialità. Ed ovviamente il fattore che interessa maggiormente: il costo è contenuto e accessibile.

PATRICK DORGU, NUMERI E CARATTERISTICHE

Patrick Dorgu è un classe 2004, proveniente dal Nordsjaelland. Arrivato in Italia per circa 200mila euro, ora vale indicativamente 4/5 milioni. É l’ennesima genialata di quella vecchia volpe di Pantaleo Corvino, che con il suo fiuto per le grandi occasioni l’ha riconosciuta immediatamente e ha portato il calciatore a Lecce. Inizialmente impiegato in Primavera, durante questa stagione D’Aversa lo ha valutato durante il ritiro e gli ha concesso ben 21 presenze. Finora il ricordo che è rimasto più impresso di lui è lo spettacolare gol del 3-2 in un Lecce-Fiorentina, dove i salentini hanno clamorosamente ribaltato il risultato durante i minuti di recupero.

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Bremer potrebbe arricchire le casse del Toro con il suo addio alla Juve: i dettagli

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Gleison Bremer, giocatore della Juventus - Serie A, Coppa Italia

In queste ultime ore si sono infittite le voci che vedono il Manchester United interessato a Gleison Bremer della Juventus. Il prezzo non è stato specificato, ma sul centrale dei bianconeri pende una clausola rescissoria di 70 milioni (che sarà valida, però, dalla prossima stagione). E il Torino può sfregarsi le mani.

È anche vero che molto dirà la finestra di mercato estiva: la Juventus dovrà mantenere i propri capi saldi e fare cassa per rinforzarsi a centrocampo. Si tratta di un restyling che dovrà essere fatto bilancio alla mano. Bremer, però, è di quelli che la Juventus vorrebbe trattenere. Il discorso potrebbe cambiare con l’attivazione della clausola a partire dalla stagione 2025-2026: il pagamento di questa somma di denaro per l’acquisto del difensore brasiliano potrebbe arricchire non solo la Juventus, ma anche il Torino.

Al momento del passaggio dal Torino alla Juventus, nel contratto per l’acquisto di Bremer è stata sottoscritta una percentuale di rivendita pari al 10%. Dunque i granata potrebbero guadagnare 7 milioni da poter reinvestire sul mercato, nel caso in cui venisse esercitata la clausola da 70 milioni di euro.

Potrebbe essere un bel guadagno per un difensore non più granata da due stagioni. Questo introito sarebbe oro per il Torino che ha sostituito la sua solidità difensiva con un ‘canterano‘, Alessandro Buongiorno.

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Attenta Inter! Per Bento l’affare non è ancora chiuso: c’è concorrenza internazionale per il portiere

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Bento

L’Inter è al lavoro per pianificare il futuro della propria porta. Sommer ha 35 anni e nonostante continui a essere un portiere di sicura affidabilità, l’età comincia pesare. Ecco che da un bel po’ di tempo i dirigenti nerazzurri avrebbero sondato il terreno per Bento, portiere che milita nell’Athletico Paranaense. A questo proposito erano trapelate notizie che davano per chiuso l’affare con gli ultimi dettagli da perfezionare. Per tutta risposta, a gelare l’ambiente nerazzurro, è arrivata l’indiscrezione riportata dal quotidiano brasiliano Globo Esporte. Infatti, benché tra i nerazzurri e la squadra brasiliana ci sia un principio di accordo verbale, la trattativa è ancora lontana dall’andare in porto. Tra le cause c’è soprattutto l’interesse di altri club europei che avrebbero preso contatti informativi con l’Athletico Paranaense.

Tra le squadre che avrebbero bussato alla porta del club carioca per Bento ci sarebbe pure il Milan, il quale potrebbe farci pure un pensierino in caso di partenza di Maignan. Tuttavia a preoccupare la Beneamata è soprattutto la concorrenza dei club stranieri. Nella lista delle squadre interessate ci sarebbero il Chelsea, che è alla ricerca di un estremo difensore, il Wolverhampton e il Nottingham Forrest. L’inserimento dei club di Premier League potrebbe scatenare un’asta internazionale per Bento, cambiando di fatto le carte in tavola. La partita per avere Bento rimane ancora tutta da giocare per l’Inter che, però, ha già fatto i primi passi importanti per sbaragliare la folta concorrenza.

 

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Futuro Lewandowski: l’Arabia un’opzione ma attenzione all’Atletico

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Barcellona Lewandowski

Il futuro di Robert Lewandowski è molto incerto. I media spagnoli parlano da qualche settimana di un interesse molto forte da parte dell’Arabia Saudita. Si parla addirittura di un’offerta da 100 milioni di ingaggio, cifre folli che potrebbero far vacillare l’attaccante polacco. Secondo quando riporta Sport ES però, su Lewandowski ci sarebbe anche un interesse di un altro club spagnolo: l’Atletico Madrid. Nonostante la rivalità sportiva tra Barcellona e Atletico, le due società hanno spesso fatto affari insieme, quindi quest’operazione non sembra del tutto impossibile.

Lewandowski non sembra voler andare via da Barcellona, ma il club catalano sta prendendo in considerazione una sua possibile cessione, in quando per contratto, l’ingaggio del giocatore è destinato a salire con il passare degli anni. Il classe ’88 ha segnato 20 gol e fornito 9 assist in 39 partite totali: numeri ancora una volta super. La carta d’identità però recita 35 anni e anche per questo motivo il Barcellona potrebbe decidere di sacrificare il suo bomber per puntare su un giocatore più giovane come Vitor Roque, andando ad allinearsi con la politica del club degli ultimi anni.

Una cosa è certa: chiunque riuscirà ad accaparrarsi il contratto di Lewandowski sarà autore di un affare. Basterà solo aspettare per vedere con quale maglietta segnerà una valanga di gol il prossimo anno.

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