L’anticipo delle 18 pone davanti Milan e Brescia, due squadre con il morale agli antipodi dopo i risultati della prima giornata. I rossoneri, infatti, sono reduci dalla brutta sconfitta di Udine dove a sorprendere è stata più che altro la poca qualità del gioco. Dall’altra parte a “San Siro” si presenta un entusiasmante Brescia. All’esordio gli uomini di Eugenio Corini hanno vinto e convinto contro il più quotato Cagliari grazie al rigore trasformato dal bomber Alfredo Donnarumma.
PRIMO TEMPO
Giampaolo continua nella ricerca dell’undici titolare ideale. Sorprendente, in tal senso, la scelta di far partire dalla panchina l’attaccante polacco Piątek, al quale il tecnico ex Samp ha preferito Andrè Silva. Al suo fianco ancora Castillejo, deludente a Udine, e Suso. A centrocampo ritrova posto Kessiè che manda in panchina Paquetà; in cabina di regia Bennacer, confermato Çalhanoğlu. Nessuna sorpresa, invece, nelle scelte in difesa. In casa Brescia recuperato Torregrossa, titolare nel tandem d’attacco al fianco di Donnarumma.
L’atmosfera al “Meazza” è tesa fin dalle prime battute ma il Milan appare molto più in gamba e organizzato rispetto al deludente esordio in campionato in casa dell’Udinese. Tant’è che bastano appena dodici minuti per sbloccare la gara: Suso va via sulla destra, cross in area e sul secondo palo è puntuale Çalhanoğlu che di testa trova il primo gol stagionale. Lo scorso anno il turco trovò il primo centro in campionato addirittura febbraio; sono bastate solo due giornate, invece, per trovare il primo sigillo quest’anno. Il Brescia è, però, in partita: arrivano due occasioni molto pericolose con le quali i lombardi sfiorano il pareggio. Prima Bisoli, che si divora un gol facile facile davanti la porta dopo un tiro svirgolato di Sabelli; poi è lo stesso Sabelli ad impegnare i guantoni di Donnarumma, con un destro reso velenoso dalla deviazione di Rodríguez. A metà primo tempo arriva anche la prima fiammata di Andrè Silva: lancio lungo da metà campo, controllo al volo di gran classe e poi pallonetto di esterno destro, palla fuori non di molto. Si va negli spogliatoi sul risultato di 1-0 per i padroni di casa: il Milan gioca bene ma il Brescia è ancora in partita.
SECONDO TEMPO
Il secondo tempo non regala particolari emozioni, almeno fino all’ottantesimo. All’ora di gioco si conclude la partita di Andrè Silva, sostituito da Piątek, salutato dal boato di “San Siro”. Il Brescia si rende pericoloso prima con un calcio di punizione di Tonali, l’enfant prodige del calcio italiano, e poi con Dessena, il cui tiro si infrange sul corpo di Calabria. Nel finale di gara si rifà di nuovo vivo il Milan. Al minuto numero 84′, dopo una carambola in area di rigore, Piątek va vicinissimo al gol: il rimpallo gli è favorevole e poi con un destro potente tenta di superare Joronen, che però ipnotizza il centravanti polacco. Di prepotenza cerca il gol anche Kessiè, instancabile come di consueto, che calcia alto di sinistro. Positivo l’ingresso in campo di Paquetà, utile in fase di possesso e molto prezioso in mezzo al campo. A pochi minuti dal recupero il brasiliano lascia partire un sinistro rasoterra che si stampa sul palo, sulla respinta Suso spara in curva. L’ultima occasione del match è ancora di Piątek, che su sviluppo da calcio d’angolo calcia a botta sicura. La palla galleggia sulla linea di porta, l’attaccante esulta ma l’arbitro Rosario Abisso di Palermo non convalida il gol, e la goal-line technology conferma la decisione del fischietto siciliano. Sfortunato Piątek, ancora alla caccia del primo gol della stagione, ma nel complesso positiva la gara del numero 9 rossonero.
È comunque convincente la prova del Milan, che lascia intravedere i primi sprazzi della filosofia di gioco targata Marco Giampaolo. Lascia ben sperare anche la prestazione del Brescia, sempre nel vivo del match e che in attesa di ritrovare Balotelli, squalificato per altre due partite, può sicuramente dirsi soddisfatto delle prime due trasferte del campionato.