Quando si parla di giovani, un’attenzione particolare deve essere riservata alla Ligue 1:campionato che a livello generale non è all’altezza degli altri grandi tornei europei ma, quando si parla di coraggio nel lanciare i giovani, non ha rivali. L’ultimo della schiera è Eduardo Camavinga, centrocampista del Rennes classe 2002, messosi in luce in queste prime giornate e nella sfida contro il PSG, in cui ha vinto il premio di MVP del match.
Il tecnico Julien Stéphan ha avuto quel coraggio, di cui tanto avremmo bisogno in Italia, di lanciare un giovanissimo e affidargli le chiavi del centrocampo della sua squadra. Quelle chiavi, il congolese, le ha prese con convinzione e la sensazione è che le terrà con sé per molto. Per capire di che tipo di calciatore stiamo parlando, analizziamo qualche dato: 10 presenze con la prima squadra, di cui la prima all’età di 16 anni, 4 mesi e 27 giorni, diventando così, il giocatore più giovane a esordire nella storia dei cinque principali campionati europei. Consideriamo poi i numeri della partita contro i campioni di Francia: 60 palloni giocati, precisione nei passaggi del 97,6% (una statistica impressionante). Inoltre, ha fornito l’assist per la rete di Del Castillo, che ha deciso il match. Un grandissimo cross a scavalcare la difesa, che il compagno concretizza con un gol di testa.

La rete della vittoria di Del Castillo, su assist meraviglioso di Camavinga. Il Rennes, grazie a loro, batte il PSG per 2-1.
PREDESTINATO
Camavinga è colui che si può definire come un predestinato. In patria sono tutti pazzi di lui e non vedono l’ora di vederlo giocare ancora, così come il franco-congolese non vede l’ora di mettere in campo, di nuovo, tutto il suo talento. Il suo ruolo naturale è quello del mediano davanti alla difesa, ma può essere utilizzato anche come mezzala. Regista di natura, è molto elegante e tecnico, di qualità indubbiamente superiore rispetto alla media dei pari età. Fenomenale nei passaggi, possiede anche una buona capacità di accelerazione, che gli rende possibile fare delle cavalcate in grado di spaccare in due le difese avversarie.
“È stata la prima volta che ho visto un giocatore avere tutte queste qualità: versatilità, destrezza con la palla, agilità e velocità. Era un un bambino serio, sempre puntuale in allenamento, un po’ timido e non parlava molto. Quando volevamo mantenere un risultato lo mettevamo in difesa e quando volevamo vincere lo mettevamo in attacco”.
Queste le parole di Jo Burel, suo allenatore ai tempi del Drapeau-Fougères, squadra dilettantistica francese che attualmente milita in CFA 2, l’equivalente della nostra Eccellenza. Sicuramente categorie inferiori, ma comunque parole importanti, che dimostrano la passione per il calcio di Camavinga, la serietà nel voler mettere tutto se stesso per questo sport e soprattutto le sue immense qualità. Ovviamente può ancora migliorare, anche dal punto di vista fisico e della continuità, ma l’età è tutta dalla sua parte.
“Camavinga respira calcio”.
Questo dice di lui Landry Chauvin, capo del settore giovanile del Rennes. Tre parole, che però riassumono il senso di una gioventù, e probabilmente una vita, dedicata al calcio.

Fonte immagine: profilo Instagram ufficiale di Eduardo Camavinga.
FUTURO ROSSONERO?
Il Rennes, storicamente, è un club dal settore giovanile estremamente qualitativo. Da Wiltord a Gourcuff, arrivando a Ousmane Dembélé e Ismaïla Sarr, fino ovviamente a Camavinga. I bretoni vogliono coccolare il proprio talento, che ha già rinnovato fino al 2021, per evitare i soliti problemi con i grandi club inglesi. Per ora il suo presente è rouges et noir, rossonero, ma chissà che il suo futuro possa avere le stesse tinte, ma fuori dalla Francia. Infatti, proprio il Milan, sotto consiglio del capo dell’area scouting Moncada, sta sondando seriamente il calciatore.
Il francese però è concentrato solo sul calcio giocato e stasera alle 20 contro il Brest, ha un’altra chanche per far vedere il suo valore. Giocherà in un 3-5-2, davanti alla difesa in cabina di regia, avrà sulle spalle l’onere di equilibrare il gioco e mantenere l’ordine in campo. Ma sa essere anche più dinamico, quando viene schierato da mezzala in un 4-3-3, dove può spingere e gettarsi negli spazi, oppure facendo male agli avversari con delle grandi progressioni palla al piede. Il talento è cristallino, Camavinga è uno dei calciatori da tenere sotto grande osservazione in questa Ligue 1.
Fonte immagine di copertina: profilo Instagram ufficiale di Eduardo Camavinga