La partita di Supercoppa Europea contro il Real Madrid consegnò un Manchester United ancora con il cartello “work in progress“: due settimane dopo la squadra di Mourinho dà sensazioni diverse.
Due vittorie su due, otto gol fatti e zero subiti: un ruolino incredibile allo start della Premier League.
Non sono, però, tanto questi numeri, quanto le prestazioni a portare i “Red Devils” a candidarsi prepotentemente per la vittoria del titolo.
UN ATTACCO DEVASTANTE
La principale situazione che salta all’occhio in queste prime due giornate giocate dai “rossi” è il reparto avanzato.
L’anno scorso il Manchester United ha chiuso il campionato al sesto posto con la miseria di 54 gol fatti: trentuno in meno del Chelsea campione e peggio anche dell’Everton (62), arrivato settimo.

La mancanza dell’infortunato Zlatan Ibrahimovic nel finale di stagione si è fatta parecchio sentire, anche se il divario con le prime cinque è stato così enorme che la motivazione non può essere solo questa.
Fatto sta che Mou ha compreso la lacuna davanti e per compensarla ha messo mano al portafoglio e per 85 milioni di euro ha portato all'”Old Trafford” il secondo miglior marcatore della Premier League: Romelu Lukaku.
Risultato? La vincitrice della scorsa Europa League si è fatta notare per un attacco devastante: l’ex bomber ha già contribuito alla causa con tre reti.

Lukaku inaugura così il suo esordio in Premier con lo United: attacco dello spazio e tiro di potenza a sfondare la porta
Non solo perchè avere un punto di riferimento così importante fa segnare anche gli altri: basti pensare che Martial e Pogba nella scorsa stagione si sono fermati rispettivamente a quattro e cinque marcature in campionato, mentre ora sono entrambi già a due.
SOLIDITA’ DIFENSIVA E CINISMO
Un aspetto che gli uomini del manager portoghese non hanno invariato è la solidità difensiva.
Il secondo miglior reparto arretrato (dopo il Tottenham) della passata Premier League è pressochè lo stesso schierato in questo inizio di stagione, nonostante sia stato acquistato Lindelof, che ha bisogno di adattarsi al nuovo ambiente.
Nei match contro West Ham e Swansea De Gea, oltre ad aver mantenuto l’imbattibilità, ha subìto in totale due soli tiri in porta.

Quanto è importante qui Antonio Valencia con la sua presenza: costringe l’avversario a fare una giocata balistica.
Detto che la squadra di Bilic è sembrata in bambola, perciò l’unico tiro in porta è giustificato da questo, i gallesi, ieri, si sono fatti vedere varie volte dalle parti della porta degli avversari, impensierendoli in modo concreto, tuttavia, quasi mai.

L’unico reale rischio preso dai “Red Devils” contro lo Swansea
Una cosa fondamentale, inoltre, che ha mostrato lo United al “Liberty Stadium” è stato il cinismo: non ha fatto una partita memorabile, ma nelle occasioni avute è stato incredibilmente letale, tanto che il risultato finale è stato probabilmente troppo severo per i bianconeri.
Attenzione perchè il cinismo alla lunga potrebbe rivelarsi un punto decisivo, soprattutto nel caso dovessero presentarsi partite scorbutiche difficili da sbloccare.
UNITED FAVORITO?
La domanda a questo punto è presto fatta: il Manchester United è favorito per la vittoria della Premier League.
Sicuramente ha fatto vedere cose importanti allo spegnimento dei semafori, segno che i nuovi arrivati hanno rinforzato l’equipe, e il fatto che siamo solo ad agosto lascia ben sperare i fans dei Diavoli Rossi.
Poi una curiosa statistica aumenta ancora di più le aspettative da Scudetto: dovunque è andato, Mourinho alla seconda stagione ha trionfato.

Si candida prepotentemente anche questa volta, ma dovrà vedersela con suo vecchio caro nemico: Pep Guardiola, che con il suo City è un po’ più avanti di tutti.