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Caos calcio-scommesse in Spagna, ecco i primi dettagli

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Caos calcio-scommesse in Spagna, ecco i primi dettagli

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L’uragano calcioscomesse si è abbattuto sul campionato spagnolo e promette numerose “vittime”. Dalla penisola iberica provengono, infatti, diverse informazioni riguardanti le indagini che hanno portato a sviluppi inquietanti.

Il caso è scoppiato settimana scorsa e le intercettazioni telefoniche inerenti al match tra Valencia e Valladolid avrebbero incastrato 7 giocatori, autori di un’autentica combine che prevedeva la vittoria dei Pipistrelli sia a fine primo tempo che al termine della gara.

I PRIMI NOMI

Secondo il quotidiano politico spagnolo “El Mundo”, Carlos Aranda e Raul Bravo avrebbero convinto alcuni giocatori del Valladolid a partecipare alla truffa. Il Valencia era costretto a vincere per mantere il quarto posto e gli avversari avevano già da tempo raggiunto l’obiettivo salvezza: i due grossolani errori che hanno di fatto regalato la vittoria ai Pipistrelli non sono passati inosservanti e gli inquirenti si sono mossi rapidamente per avviare le indagini sul caso.

Da ciò che è emerso, Bravo avrebbe incontrato il giocatore del Valladolid Borja Fernandez in un bar di sua proprietà per discutere i dettagli del piano. Successivamente, a casa del compagno di squadra Keko, lo stesso Fernandez avrebbe riportato gli accordi ad altri componenti della rosa durante un barbeque. Come ricompensa per il losco affare, Fernandez avrebbe ricevuto 50.000 euro ai quali si potrebbero aggiungere quelli delle puntate dei giocatori.

La gara è poi andata come pattuito ma a quel punto gli inquirenti erano già sulle tracce di Aranda e Bravo, al momento i principali indagati, liberi grazie al pagamento della cauzione.

Fonte immagine copertina: account Instagram La Liga

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Calciomercato

Chi è Martin Baturina, il “nuovo Modric” seguito da mezza Europa

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CHI È BATURINA – Il “nuovo Modric“: così lo chiamano in patria. Forse a sproposito, perché Martin Baturina, calciatore croato classe 2003, è un trequartista puro con spiccate caratteristiche offensive. La classe, però, c’è ed è quella del grande giocatore. Proprio come nel caso del campione in forza al Real Madrid, anche in Baturina, quando lo si osserva, le prime cose che si notano sono la qualità tecnica e l’estro palla al piede. Due realtà completamente diverse, da una parte quella del campionato croato e della Dinamo Zagabria, dall’altra quella della Liga spagnola e del club più vincente al mondo, il Real, ma Baturina può essere davvero il nuovo Modric: andiamo alla scoperta di questo giocatore che, da qualche mese, non sta facendo parlare di sé solo in patria, ma anche lontano da casa.

CHI È BATURINA – CARATTERISTICHE TECNICHE E CARRIERA

Martin Baturina è un trequartista (che però può destreggiarsi anche da esterno d’attacco) alto 1.72m e di piede destro. Nasce in Croazia, a Spalato, il 16 febbraio 2003. Il ragazzo muove i primi passi nelle giovanili dell’Hajduk, la squadra più importante della sua città, per poi passare, a 12 anni, al vivaio del RNK Split. All’età di 14 anni arriva la chiamata della Dinamo Zagabria: Baturina lascia le rive dell’Adriatico per spostarsi nell’entroterra e inseguire il sogno di diventare un calciatore professionista. Nella capitale croata conclude la trafila delle giovanili, per poi esordire in prima squadra il 16 maggio 2021, nel match contro l’HNK Gorica, e partire titolare sei giorni dopo, nell’ultima di campionato (vinto, ovviamente, dalla Dinamo) con l’HNK Sibenik.

Dopo il primo impatto con i grandi, Baturina trova sempre più spazio nella stagione 2021/22 (13 presenze in campionato, con 2 gol e 5 assist, e 2 in Europa League, 2 in coppa nazionale, 1 in Supercoppa di Croazia e, infine, 1 nelle qualificazioni di Champions League, per un totale di 19 apparizioni), per poi diventare un titolare fisso nella scorsa stagione, quella 2022/23. In questo inizio di anno, Baturina sta continuando a far bene: per lui già 25 presenze tra tutte le competizioni, condite da 3 reti e 2 passaggi vincenti. Il 17 luglio Baturina ha deciso la finale di Supercoppa croata contro il “suo” Hajduk Spalato segnando il gol vittoria. Il 18 novembre, poi, Baturina ha esordito anche con la nazionale maggiore croata, nella sfida di qualificazione a Euro 2024 contro la Lettonia. La Croazia, tra l’altro, sarà avversaria dell’Italia nella fase a gironi dei prossimi Europei in Germania.

CHI È BATURINA – VOCI DI MERCATO

Martin Baturina è ormai pronto per il salto nei massimi campionati Europei. Il suo valore di mercato, secondo il portale Transfermarkt, si aggira attorno ai 15 milioni di euro. Il croato sembrava a un passo dall’Arsenal (un club che, di giovani, se ne intende) già nella scorsa estate, poi la trattativa naufragò. È possibile che i Gunners tentino di nuovo l’approccio già a gennaio o magari in estate, ma sono molte le squadre che hanno messo gli occhi sul talento della Dinamo Zagabria. In Italia, ad esempio, sembra che l’Atalanta segua con molta attenzione il calciatore. Anche le stesse Napoli, Milan e Roma hanno chiesto informazioni. Chi la spunterà? In ogni caso, seguiremo attentamente l’evoluzione di Baturina: sarà davvero il “nuovo Modric”?

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Coppa Italia

Lazio-Genoa, Gilardino: “Il rigore non concesso è visibile a tutti”

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Gilardino

LAZIO-GENOA GILARDINO – Il Genoa perde 1-0 contro la Lazio e viene eliminato dalla Coppa Italia. Nel finale di gara, però, i rossoblù protestano per un contatto in area di rigore tra Fini e Pellegrini. Nel post-partita, Alberto Gilardino ha parlato di questo episodio e della prestazione della sua squadra in conferenza stampa. Inoltre, il tecnico del Grifone e ha parlato anche delle condizioni di Albert Gudmundsson.

GILARDINO DOPO LAZIO-GENOA: “SODDISFATTO DELLA PRESTAZIONE, HO AVUTO RISPOSTE IMPORTANTI”

Di seguito, le dichiarazioni di Gilardino:

LA PRESTAZIONE – “Sono soddisfatto. In campo c’erano tanti ragazzi che hanno giocato poco o non hanno mai giocato, le risposte avute sono importanti. Era una prova. Poi Retegui ha messo altri minuti sulle gambe. Non mi sono piaciuti solo i primi dieci minuti del primo tempo, tanta paura e poca lucidità. Siamo venuti fuori alla distanza, creando occasioni. Adesso ci prepariamo per la partita di domenica“.

L’EPISODIO DEL RIGORE – “L’arbitro non ci ha dato spiegazioni, ma è visibile a tutti, quindi non voglio commentare”.

SU IMMOBILE – “Ciro ha fatto un percorso incredibile. Sono contento che abbia raggiunto questi traguardi. Lo conosco bene, anche a livello umano, e si merita tutto questo. È un simbolo per la Lazio e questo mondo. Mi auguro che possa giocare ancora tanti anni. In Nazionale? Lo dovreste chiedere a mister Spalletti. Ciro ha delle qualità incredibili, le ha dimostrate ovunque. Io ho Retegui che credo possa diventare importante per l’Italia, ha tutto e ha ancora tanti margini di miglioramento”.

DRAGUSIN STA MIGLIORANDO – “Sì, una crescita notevole nell’ultimo anno. Un netto miglioramento sotto il punto di vista dell’attenzione e della personalità, ma anche dell’impatto fisico”.

SU GUDMUNDSSON – “Mi auguro che massimo giovedì sia in gruppo per riaverlo domenica a disposizione a Monza. Oggi Messias è rimasto a riposo, anche Badelj lo abbiamo tenuto per domenica. Dobbiamo stringerci e rimanere compatti in questo momento. Per salvarci però dobbiamo andare forte anche in allenamento”.

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Coppa Italia

La Lazio supera il Genoa: sarà derby di Coppa Italia con la Roma?

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LAZIO COPPA ITALIA – Questa sera la Lazio, allo Stadio Olimpico di Roma, ha battuto il Genoa nella sfida degli ottavi di finale di Coppa Italia: decisiva la rete di Matteo Guendouzi in avvio di partita, precisamente al 5′ di gioco. Il centrocampista francese, servito perfettamente da Luca Pellegrini, apre il piattone destro e fulmina Nicola Leali con un destro a fil di palo. Poi la formazione biancoceleste ha amministrato il vantaggio senza correre troppi rischi (anzi, è andata più volte vicina alla rete del raddoppio), vincendo di misura 1-0, eliminando il Grifone e approdando così ai quarti di finale di Coppa Italia. L’unica nota storta della serata riguarda l’infortunio di Gustav Isaksen, costretto al cambio al 27′ del primo tempo a causa di un problema muscolare. Ora, gli uomini di Maurizio Sarri sono attesi dal derby capitolino?

PROBABILE DERBY LAZIO-ROMA AI QUARTI DI COPPA ITALIA

La Lazio conoscerà il suo avversario nei quarti di Coppa solo mercoledì 3 gennaio quando, alle 21.00, sempre all’Olimpico, si giocherà Roma-Cremonese. La vincente di questa sfida (il cui esito, almeno sulla carta, appare scontato, visto che si affronteranno una big del campionato di Serie A contro una squadra che, attualmente, milita in Serie B) sfiderà proprio la Lazio martedì 9 gennaio.

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Coppa Italia

Lazio-Genoa 1-0, le pagelle: Guendouzi illumina, male Martin

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Feyenoord-Lazio

PAGELLE LAZIO-GENOA – La Lazio passa in casa contro il Genoa e stacca il biglietto per gli ottavi. Ai biancocelesti basta un ispirato Guendouzi contro un Genoa che ci prova ma non risulta mai pericoloso.

LE PAGELLE DELLA LAZIO

Provedel 6: qualche parata di poca rilevanza nella prima frazione. Attento nel seguire l’andamento del gioco ed intervenire in anticipo su alcuni palloni velenosi.

Hysaj 6,5: il primo tempo domina così come i suoi compagni di reparto sulla zona di competenza di destra. Con i suoi passaggi a rubare tempo agli avversari permette alla Lazio di giganteggiare in mezzo al campo.

Patric 6: impreciso a volte in fase di chiusura ma per il resto non deve affrontare grandi pericoli (Dal 65′ Marusic 6: buon impatto nella gara. Non sbaglia un passaggio).

Gila 5,5: subisce la qualità di Kutlu per tutto il primo tempo. Impreciso su alcune dinamiche difensive che avrebbero potuto costare caro alla Lazio. Perde uno scontro vitale in area contro Retegui ma si rifà salvando miracolosamente il tiro dell’argentino.

Pellegrini 6,5: entra con l’atteggiamento giusto e lo dimostra la palla anticipata prima, e poi servita perfettamente per Guendouzi che la mette in porta.

Guendouzi 8,5: il tuttofare di questa Lazio. Sulla trequarti per raccogliere il (bel) suggerimento di Pellegrini e sfornare il gol del vantaggio, come mezz’ala per disegnare linee di passaggio geometriche e in difesa per raccogliere i palloni degli avversari. Onnipresente in mezzo al campo. Mente e braccio di quasi ogni azione offensiva della Lazio. Manca la stella di Luis Alberto ma a splendere questa sera è lui.

Rovella 6: la verticalità di passaggio è una delle sue miglior qualità e lo fa vedere anche in questa partita. Si vede di più nel secondo tempo e il suo apporto alla manovra è buono (Dall’80’ Cataldi 6: entra per far respirare l’ex Monza e lo sostituisce portando avanti i suoi compiti).

Kamada 5: scompare per 79′ poi lancia con grande qualità Immobile. Il suo unico highlight di partita (Dall’80’ Basic 5,5: ha da subito la palla del match point ma la spreca con un tiro telefonato per Leali).

Isaksen 6: gioca poco meno di mezz’ora e tanto basta per capire che è in fiducia. Accusa un fastidio che non gli permette di continuare e viene sostituito (Dal 27′ Felipe Anderson 5,5: non incide nel match, giocando più per lo sviluppo della manovra).

Castellanos 6: l’impressione è quella che il suo compito lo ha portato a termine. Interpreta bene il ruolo di falso 9 aprendo zone di campo per i compagni (Dal 65′ Immobile 6: la Lazio si aggrappa a lui per provare a chiudere il match. Una sola occasione su suggerimento di Kamada ma Leali respinge. Bene nei duelli individuali).

Pedro 6: solita partita da mina vagante per l’instancabile ala esperta spagnola. Dà tanto in campo, aiuta la squadra ed è un grande grattacapo per la difesa del Genoa, soprattutto nella ripresa.

Sarri 6,5: la sua Lazio vince una gara dominata qualitativamente anche se non riesce a chiuderla. Avrebbe potuto risparmiare qualche energia ma riesce comunque a passare il turno.

LE PAGELLE DEL GENOA

Leali 6: può poco sul gol di Guendouzi. Para un tiro insidioso di Immobile e poco altro, il resto lo fa la difesa.

Vogliacco 5,5: soffre l’offensiva laziale. Male negli scontri aerei, bene nei passaggi (Dall’83’ Fini 5,5: corre, tanto, ed entra in campo con discreto carattere, forse troppo, perché viene ammonito dopo qualche minuto per un’entrata in ritardo su Cataldi).

Dragusin 6: Gilardino gli affida le chiavi del trittico difensivo e il classe 2002 ripaga con una prestazione sufficiente. Buona maturità calcistica in fase di costruzione male nei duelli difensivi. Cala nella ripresa (Dal 69′ De Winter 6,5: alza la qualità difensiva del Genoa. Bene nei disimpegni).

Matturro 5,5: spesso i suoi lanci lunghi finiscono nelle mani degli avversari. La sua zona di competenza è una delle più colpite dalla tempesta Guendouzi e l’uruguaiano ne risente (Dal 61’Haps 6: prova a spingere sulla sinistra non scaturendo mai, però, un’azione pericolosa).

Hefti 5,5: la fascia destra del Genoa è quella più redditizia in termini di spinta, anche se non risultano mai effettivamente pericoloso.

Jagiello 6: fa quello che può contro una Lazio ispirata e gli riesce spesso bene. (Dal 61′ Malinovksi 6: entra e prova a risollevare le speranze del Genoa grazie ai suoi spunti)

Kutlu 6,5: vince il mismatch contro Gila sull’esterno di sinistra. Nella prima frazione gli attacchi più rilevanti passano soprattutto dalle sue giocate. Cala leggermente nel secondo tempo ma è sempre uno dei protagonisti della fase offensiva genoana.

Thorsby 6,5: si vede poco ma il suo è un apporto fondamentale per il gioco del Genoa. Bene nei dribbling, nei tackle ne esce spesso vincitore ed è uno dei migliori dei suoi.

Martin 5: una partita imprecisa sotto il punto di vista di passaggi e tentativi di tiro. Non una prestazione memorabile.

Galdames 5,5: la sua pericolosità viene neutralizzata dalla difesa della Lazio. Riesce a fare poco oltre a qualche conclusione fioca dalla distanza.

Retegui 6,5: non gli arrivano molti palloni, per cui si mette a disposizione della squadra in fase di costruzione e lo fa bene. Pericoloso nella ripresa con un buono scatto nell’area di rigore avversaria ma l’intervento di Gila rovina tutto (Dal 69′ Puscas 5: impalpabile lì davanti).

Gilardino 5,5: il suo Genoa le prova tutte ma la Lazio neutralizza bene i principali pericoli, tra tutti Retegui. Il suo percorso in coppa finisce qui mentre adesso, in campionato, arriverà un calendario pesante.

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