Sta tenendo banco negli ultimi giorni la situazione dell’Ecuador, nazionale sudamericana che ha ottenuto la qualificazione ai prossimi Mondiali del Qatar 2022. La Tricolor, però, potrebbe essere esclusa dal prossimo torneo iridato a causa di un errore che potrebbe costare carissimo. Infatti, i gialloblù avrebbero schierato, in alcune partite, un calciatore non ecuadoriano, ma colombiano, ovvero Byron Castillo.

Castillo Ecuador Mondiali
Il Cile ha denunciato questa irregolarità, e la FIFA ha preso subito in considerazione la questione: “Come recentemente confermato dalla FIFA, la Federcalcio cilena ha sporto denuncia presso la Commissione Disciplinare FIFA, nella quale presenta varie accuse circa la possibile falsificazione degli atti che conferiscono la nazionalità ecuadoriana al giocatore Byron David Castillo Segura, nonché l’eventuale il mancato rispetto da parte di detto calciatore dei criteri di convocazione per partecipare con la nazionale della Federcalcio ecuadoriana (FEF) a otto partite di qualificazione, corrispondenti alla fase preliminare della Coppa del Mondo FIFA 2022 in Qatar. Alla luce di quanto sopra, la FIFA ha deciso di avviare un procedimento disciplinare in relazione alla possibile violazione da parte di Byron Castillo dei criteri di convocazione per le partite indicate. In questo contesto, la FEF e la Federcalcio peruviana sono state invitate a presentare le loro posizioni davanti alla Commissione Disciplinare FIFA”.
IL CASO DANIMARCA
Un ripescaggio clamoroso, più che altro per il risultato finale. A causa del conflitto in Jugoslavia, la suddetta nazione viene squalificata, e i danesi, arrivati secondi nel raggruppamento ottengono il pass per la fase finale. I biancorossi, battendo la Francia, riescono a superare il girone e poi sconfiggono Olanda e Germania in finale, conquistando uno storico campionato europeo, sia per il livello della rosa sia per l’antefatto.
Quello dei Danske Dynamite è in realtà l’unico vero ripescaggio della storia delle Nazionali, almeno in epoca moderna. Infatti, nel secondo dopo guerra, quando il Mondiale si chiamava ancora Coppa Rimet tante squadre non poterono partecipare. Le mancata presenza al torneo iridato era però una scelta della squadra, che decideva di ritirarsi per mancanza di fondi per i vari spostamenti. Non era quindi una decisione della FIFA, che negli ultimi anni, diverse volte è andata però vicino ad eliminare alcune nazionali. Anche il caso Iran rientra in questa casistica, a causa del mancato ingresso di alcuni tifose allo stadio. Anche quello che sta accadendo in Russia, eliminata dai playoff per la situazione in Ucraina.
L’Italia quindi può incrociare le dita, ma vedere i ragazzi di Mancini in Qatar, ad oggi, è quasi un’utopia. La storia, infatti, insegna che non è così facile che una nazionale venga eliminata, nonostante questo la fiammella della speranza è ancora viva.