L’arrivo di Casemiro al Manchester United dal Real Madrid, confermato venerdì sera da entrambe le società, è l’acquisto più importante dell’estate.
Qualcuno potrebbe dire che il trasferimento del centrocampista brasiliano è meno rilevante di quello di Robert Lewandowski dal Bayern Monaco al Barcellona ma pochi giocatori al mondo riescono a essere decisivi nel far vincere cinque Champions League alla propria squadra come ha fatto Casemiro dal 2013 al 2022.
Alla luce della notizia di questo trasferimento viene da pensare che le trattative rumoreggiate negli scorsi giorni tra la dirigenza dei Red Devils e Adrien Rabiot fossero solo un modo per mettersi al riparo in caso di mancato arrivo del primo obiettivo del mercato, ossia il brasiliano.
Sebbene la notizia dei colloqui tra Casemiro e lo United sembra essere uscita fuori all’improvviso, è molto probabile che le varie parti in gioco fossero in contatto da tempo.
Dopo anni di successi in Spagna, Casemiro ha deciso che a 30 anni è giunto il momento di mettersi in gioco nel campionato più competitivo del Vecchio Continente e, probabilmente all’apice della sua carriera e della sua condizione fisica, ha accettato la sfida di rilanciare il Manchester United nell’anno della sua ennesima rifondazione post-era Ferguson. Chi sarà il centrocampista che arriva a disposizione di Erik ten Hag?
UN BRASILIANO EUROPEO
Se lo United cercava un centrocampista in grado di fare da schermo alla difesa, Casemiro è sicuramente il giocatore migliore che avrebbe potuto acquistare.
Il suo arrivo può sembrare un po’ in controtendenza se comparato agli acquisti ufficializzati di Lisandro Martinez e Christian Eriksen e quelli rumoreggiati da più o meno tempo di Frenkie de Jong e Antony, frutto della volontà neanche troppo nascosta di ten Hag di ricreare un Ajax 2.0 oltremanica.
Se comparato con de Jong, centrocampista feticcio dell’allenatore olandese, Casemiro è un giocatore abbastanza diverso.
All’Ajax De Jong aveva infatti aveva il compito di far muovere la squadra portando palla o innescando i compagni con i passaggi. Al Real Casemiro è stato completamente slegato dai compiti di impostazione avendo al suo fianco Toni Kroos e Luka Modric, due giocatori che danno del tu al pallone.
Come disse lui stesso in un’ intervista a El Pais nel 2017, Casemiro non è lo stereotipo del calciatore brasiliano tutto tecnica e dribbling. «Alcuni giocatori hanno qualità, altri magia, altri lavorano duro. Io appartengo senza dubbio all’ultima categoria. Forse sembro più un calciatore europeo che uno brasiliano».
MENO PASSAGGI, PIU’ RECUPERI…
E’ più semplice capire l’impatto che il centrocampista può avere in Premier League affidandoci al grafico elaborato da The Athletic con l’aiuto di Smarterscout.
Smarterscout dà ai giocatori una valutazione che va da zero a 99. Queste valutazioni si riferiscono a quanto spesso un giocatore fa una particolare azione (per esempio, volume di tiri per palloni toccati), o quanto è efficace nell’eseguire un particolare movimento (per esempio, quanto è bravo a salire palla al piede) in rapporto ad altri giocatori dello stesso ruolo.
Dal grafico emerge chiaramente come il piatto forte del giocatore non sia portare palla e dribblare (con una valutazione di 13 su 100) mentre l’intensità in difesa e l’abilità di fermare le manovre degli avversari sia quello che rende Casemiro il giocatore che conosciamo.
Un altro fondamentale del gioco del brasiliano è quello dell’intercettazione e del recupero palla. Le statistiche mostrano come Casemiro sia stato il migliore nel recuperare la palla nella scorsa Champions League, 76 volte in totale, e il secondo giocatore per tackles tentati, 31.
A testimonianza della sua bravura nel recupero, c’è un classico del suo repertorio: la corsa verso la sua metà campo per fermare un attaccante che ha sfondato le linee difensive del Real Madrid.
…E SUPREMAZIA IN CASO DI NON POSSESSO
Per eccellere nel ruolo del brasiliano, è di fondamentale importanza essere pronti quando non si ha la palla tra i piedi.
«Molte persone non si rendono conto che le partite durano 97 minuti e che un giocatore del Real Madrid, in media, ha la palla tra i piedi per due minuti e mezzo», ha detto Casemiro in un’intervista a Panenka.
«Spesso ci concentriamo su quei minuti e diciamo con che qualità il giocatore ha gestito la palla. Ma per gli altri 95 minuti il calciatore sta correndo, coprendo gli spazi, aiutando. Spesso ci si dimentica del resto: se c’è bisogno di un fallo per stoppare un contropiede, coprire, obbligare gli avversari a giocare all’indietro. Spesso questo lavoro senza palla è quello più importante».
SALVATE IL SOLDATO HARRY, E LISANDRO
Cosa possiamo aspettarci da Casemiro al Manchester United? Come verrà impiegato?
La prima cosa che viene in mente è che ten Hag avrebbe desiderato che l’affare si chiudesse ufficialmente qualche giorno fa per avere il giocatore a disposizione in questo complicato inizio di stagione.
Il Monday Night di Premier è comunque andato bene e i Diavoli Rossi hanno avuto la meglio sul Liverpool, una squadra molto aggressiva e fulminea nel recupero palla contro la quale il nuovo acquisto dal Real Madrid sarebbe stato utile a protezione della linea difensiva.
Esulando dagli impegni a breve termine, l’impiego di Casemiro sarà comunque quello di schermo davanti la difesa. Lo United degli ultimi anni non ha brillato, per usare un eufemismo, nel reparto arretrato: nella scorsa stagione di Premier League la difesa del Man U è stata la 13ª del campionato con ben 57 gol al passivo.
Sarà lecito attendersi che le chiusure di Casemiro e le sue abilità di rubapalloni potranno dare una grossa mano alla traballante linea difensiva centrale che dovrebbe essere composta da Harry Maguire (o Raphael Varane), che non si è dimostrato un giocatore all’altezza della sua squadra, e Lisandro Martinez, appena arrivato in Premier e che avrà bisogno di un fisiologico tempo di adattamento.
PRONTA LA COPPIA VERDEORO
Parlando della sua posizione a centrocampo, Casemiro darà un opzione interessante allo United.
Erik ten Hag infatti avrà la possibilità di replicare la coppia con Fred già vista con la nazionale brasiliana schierata usando un 4-2-3-1.
Con questa disposizione tattica Casemiro sarebbe il giocatore che gioca in posizione arretrata senza mai avanzare mentre Fred sarebbe slegato dai grattacapi difensivi e avrebbe la possibilità di fare effettuare incursioni offensive quando necessario.
In questo scenario e senza un vero e proprio regista potrebbe essere il trequartista (Eriksen o Bruno?) a dover abbassare il proprio raggio d’azione per compensare la potenziale mancanza di qualità nei passaggi.
NON CHIAMATELO CHIRURGO
Con l’arrivo di Casemiro lo United alza esponenzialmente la qualità del roster a sua disposizione e il brasiliano rischia di diventare l’acquisto più importante fatto dai 20 volte Campioni d’Inghilterra negli ultimi anni.
I dubbi comunque non mancano e sono rivolti più alla squadra che al calciatore in sé. Lo United del post-Ferguson è stato un buco nero in grado di fagocitare tutte le buone intenzioni e abilità di giocatori e allenatori. Di Maria, Cavani, Mkhitaryan, Pogba, Lukaku, Depay, Schweinsteiger, van de Beek, Sancho, Varane. E ancora Moyes, Solskjaer, Ragnick.
Giocatore e allenatori, di più o meno alta qualità, sono stati masticati e sputati fuori da questa enorme macchina che di recente è stata alimentata con incredibili quantità di denaro dando in cambio pochissimi trofei.
Fino a qualche mese fa lo stesso Ralf Rangnick parlava di come il Manchester United avesse bisogno di un’operazione a cuore aperto per risolvere i propri problemi.
Sarebbe ingiusto addossare le responsabilità da chirurgo al solo Casemiro ma è legittimo aspettarsi che il suo carisma e la sua esperienza potranno fare da boost ai più giovani e a tutto l’ambiente del Manchester United.