I Nostri Approfondimenti
Cassano e le sue “cassanate” alla Bobo Tv
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1 anno fa:

Vi siete resi conto anche voi di una specie di cortocircuito temporale che stiamo vivendo oggi nel sentire, ormai fin troppo abitualmente, le parole di Antonio Cassano? I suoi commenti taglienti su tutto e tutti, riferiti a personaggi del mondo del pallone, sono ormai all’ordine del giorno. Il cortocircuito consiste nel fatto che sembra quasi di essere tornati alla prima decade di questo millennio. Quando era ormai consuetudine sentire delle sue cassanate, delle sue gaffe dentro e fuori dal campo. Ebbene, Cassano sembra esserci cascato di nuovo, e le sue cassanate sono magicamente tornate in vita grazie alla Bobo Tv.
L’ULTIMA CASSANATA CONTRO CR7
Partiamo dalla sua ultima sentenza in ordine temporale, quella su Cristiano Ronaldo. “Sono 3-4 anni che non ce la fa più. Deve aver l’amor proprio di andare allo Sporting, fare il Mondiale e finire la sua carriera“.
Mi suona sempre strano riflettere sul fatto che Cassano sia solo tre anni più vecchio di Cristiano Ronaldo. E mi suonano molto più strane queste sue parole sulla leggenda portoghese. Rifletto sul fatto che Cristiano Ronaldo tre anni fa (quindi a 34 anni) segnava 37 gol in stagione con la Juventus. Fantantonio, a 34 anni, era rimasto fuori rosa dopo il suo ritorno alla Sampdoria.
Ricordate cosa successe dopo? Dopo essersi svincolato dalla Samp, Cassano fu vicino a firmare per la Virtus Entella, all’epoca in Serie B. L’accordo saltò per la sua riluttanza a scendere di categoria (quindi, proprio come Ronaldo oggi, riluttante nell’abbassare le proprie pretese). Infine, dopo essere stato a un passo dall’Hellas Verona un anno dopo, Cassano trovò finalmente l’amor proprio e annunciò il ritiro. Dopo ben 2 anni e 5 mesi dalla sua ultima partita ufficiale.
Che abbia forse adesso trovato una maturità tale da poter consigliare a CR7 il prossimo e ultimo step della sua carriera? O forse sarà proprio il cinque volte pallone d’oro ad accogliere la critica del Pibe di Bari Vecchia e a dire basta già dal prossimo anno?
CASSANO E LE SUE SENTENZE ALLA BOBO TV
Cristiano Ronaldo sembra ormai una delle sue vittime preferite. Ma Cassano, proprio come era solito fare in campo, ha offerto molti altri exploit per la Bobo Tv, anche da seduto sulla sua poltrona da gaming.
Frecciatine su giocatori del calibro di Haaland che, a suo dire, non ha “raffinatezza”, Lukaku che “ha due merluzzi al posto dei piedi”. Rafael Leao, l’MVP della nostra Serie A, per Cassano “ha il culo sulla testa”. Ancelotti, che dopo la vittoria della sua quarta Champions League da allenatore è entrato nella leggenda, che però, secondo il barese, “ha avuto culo”. E poi ancora ne ha per Allegri, Vinicius Jr., Immobile e tanti altri.
Insomma, da opinionista Cassano fa parlare di sé tanto quanto lo faceva da giocatore. Oltretutto, l’ex talento barese, può fregiarsi di un curriculum calcistico invidiabile per poter fare l’opinionista. Non sarà forse ricordato come uno dei più grandi della storia, ma è comunque stato uno dei talenti più cristallini del calcio italiano (chapeau!). Il problema non sta però nella sua conoscenza del mondo del calcio, ma nel modo in cui esprime i suoi pareri.
CASSANO CONTRIBUISCE AD ABBASSARE IL LIVELLO DEL DIBATTITO CALCISTICO
È come se Cassano sfruttasse l’audience datogli dalla Bobo Tv per dissare tutto e tutti, sentenzia su vari argomenti.
Il pericolo è che la sua popolarità su Twitch e sui social media possa influenzare negativamente le opinioni dei suoi ascoltatori. Abbassando, inoltre, il livello del dibattito sportivo a livelli infimi. Correndo dunque il rischio di ritrovarci un giorno a parlare di calcio come se stessimo parlando di un qualsiasi programma televisivo trash.
Quando invece, l’obiettivo della sua trasmissione dovrebbe essere quello di spiegare fatti e idee dopo un’accurata analisi critica e, soprattutto, di portare i suoi ascoltatori ad aver una propria opinione su tali fatti, sollecitando la loro stessa capacità di analisi critica. Che sarebbe, alla fine, l’obiettivo di ogni buon giornalista, opinionista, conduttore o divulgatore, non solo in ambito calcistico.
Forse la presenza di Cassano insieme alla Bobo Tv alle trasmissioni RAI in occasione dei prossimi mondiali addolcirà questa sua tendenza alla polemica e alle sentenze ad effetto. O forse, anche la nostra televisione nazionale si abbasserà, come quasi tutti i media moderni, a mandare in onda prodotti che fanno del trash, più che della vera informazione, il proprio pane quotidiano.
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Calcio Internazionale
Preferisco la Coppa: Coppa dei Campioni 1979/80

Pubblicato
13 ore fa:
Dicembre 2, 2023
Il 29 agosto 1979 prende il via la Coppa dei Campioni 1979/80, con l’ormai consueto turno preliminare, visto il numero dispari (33) di squadre partecipanti alla competizione.
La sfida sorteggiata per dare inizio al torneo, però, assume sin dal sorteggio un’aura di tensione e pericolo, visto che le squadre sono Dundalk e Linfield, rispettivamente Campioni d’Irlanda e Irlanda del Nord.
Inutile rivangare il momento storico che vivono i due paesi, perennemente in lotta tra di loro per motivi religiosi e politici; tutto fa pensare, però, che per due serate la situazione possa rimanere tranquilla, ma non sarà così.
LA BATTAGLIA DI ORIEL PARK
Il match d’andata si gioca ad Oriel Park, teatro delle partite casalinghe del Dundalk, in un ambiente blindato, con le due società che si sono immediatamente attrezzate per evitare scontri tra le tifoserie.
Le misure di sicurezza, però, non riescono ad arginare il terribile pomeriggio che la città irlandese sta per passare, con i tifosi del Linfield che entrano in contatto per le strade della città con quelli del Dundalk e poi proseguono nello scontro sugli spalti dell’impianto.
Le scene a cui assistono i poliziotti antisommossa e tutti i presenti sono terribili, la mega rissa, che poi passerà alla storia come The Battle Of Oriel Park rappresenta uno dei momenti più sanguinosi mai visti in terra irlandese a margine di un evento sportivo.
Dopo che la squadra del Linfield, guidata dal proprio allenatore, Roy Coyle, entra in campo e fa appello ai propri sostenitori per fermare la mattanza e per far svolgere regolarmente la partita.
L’incontro, dopo un primo tempo senza emozioni, con le due squadre ancora scosse dalle scene viste sugli spalti, vede gli ospiti, a sorpresa, in vantaggio ad inizio ripresa grazie al gol di Feeney.
Il vantaggio calma ulteriormente i tifosi del Linfield e la partita sembra scorrere via senza altri problemi, fino al gol del pareggio del Dundalk, siglato all’80’ da Devine, che riaccende gli animi.
Gli ultimi minuti della partita, di fatto, non si giocano, con le due squadre che decidono di chiudere così e rimandare tutto al ritorno, mentre sugli spalti continuano gli scontri.
Dopo una gara d’andata giocata in un clima del genere, la UEFA decide di multare il Dundalk per le pessime misure di sicurezza adottate, mentre con il Linfield sceglie la mano pesante.
Il club nordirlandese, infatti, non potrà giocare a Belfast le due successive partite in campo europeo e dovranno indennizzare il Dundalk per i danni causati e per le spese che avrebbero sostenuto per il viaggio verso il ritorno.
Sette giorni più tardi, il 5 settembre, la sfida di ritorno si gioca all’Harleem Stadium, in Olanda, visti i buoni rapporti tra il Linfield e la squadra locale.
L’incontro viene giocato in uno stadio praticamente deserto, con meno di mille spettatori presenti e viene vinto agevolmente dal Dundalk, grazie alla doppietta di Muckian.
IL TONFO DEL MILAN
Dopo un preliminare così intenso, soprattutto sugli spalti, la Coppa dei Campioni 1979/80 può finalmente iniziare, con subito molte sorprese nel primo turno.
Come nella scorsa edizione, il Liverpool esce ai sedicesimi, questa volta contro la Dinamo Tbilisi, ormai presenza fissa della rubrica.
I Reds vincono 2-1 ad Anfield, ma vengono clamorosamente surclassati al ritorno con un 3-0 che non ammette repliche.
Se il Liverpool esce mestamente, l’Ajax torna prepotentemente tra le candidate al titolo, rifilando un sontuoso 16-2 ai poveri finlandesi dell’HJK Helsinki.
Vincono i loro confronti agevolmente anche i Campioni in carica del Nottingham Forest (3-1 all’Östers e il Real Madrid (3-0 al Levski Sofia), ma la vera sorpresa arriva da San Siro, dove il Milan cade contro il Porto.
I rossoneri, con Massimo Giacomini in panchina, iniziano la loro avventura europea all’Estádio das Antas, riuscendo a contenere le offensive dei padroni di casa e portando a casa uno 0-0 prezioso in vista del ritorno.
Due settimane dopo, però, il Milan è irriconoscibile e sciupone, mentre il Porto capitalizza al meglio una delle poche occasioni avute, con Duda che buca Albertosi (non perfetto) su calcio di punizione.
Il risultato non cambia più e per i rossoneri la Coppa dei Campioni è già finita, tra l’incredulità generale.
Purtroppo per il Milan questa non sarà la notizia peggiore della stagione, visto che, in seguito allo Scandalo del TotoNero i rossoneri verrano retrocessi d’ufficio in Serie B, per la prima volta nella loro storia.
LA RISCOSSA DELLE BIG
I Dragoes escono al turno successivo, gli ottavi, quando il Real Madrid di Vujadin Boskov riesce a superare i portoghesi con il brivido.
I Blancos escono sconfitti dall’Estádio das Antas per 2-1, ma la rete siglata da Cunningham nella ripresa lascia aperto uno spiraglio in vista del ritorno al Bernabeu.
Il 7 novembre 1979 basta un gol di Benito ad un quarto d’ora dalla fine agli spagnoli per superare il turno.
Il Real non è l’unica big europea che, nella Coppa dei Campioni 1979/80 sembra decisa a tornare a splendere, visto che anche l’Ajax sembra essere tornato ai fasti di inizio decennio.
I Lancieri, dopo aver superato l’HJK Helnsiki pescano i ciprioti dell’Omonia Nicosia agli ottavi.
Il match d’andata si gioca il 24 ottobre, il giorno prima dell’arrivo, nelle sale italiane, di “Alien”, uno dei capolavori della filmografia di Ridley Scott e dell’intera cinematografia mondiale.
La doppia sfida tra Ajax e Omonia è senza storia, con gli olandesi che vincono addirittura 10-0 all’andata, sospinti da un magistrale Søren Lerby, autore di 5 reti. Al ritorno i ciprioti vinceranno 4-0 contro un Ajax in versione decisamente soft.
Le due corazzate passano anche i quarti di finale, con i Lancieri che rifilano un secco 4-0 allo Strasburgo, mentre il Real Madrid fatica più del dovuto contro il rivitalizzato Celtic, che vince 2-0 in Scozia all’andata, facendo correre più di un brivido lungo la schiena dei Blancos.
Gli spagnoli, però, ribaltano tutto al Bernabeu, con una prestazione splendida chiusa con un 3-0 firmato da Santillana, Stielike e Juanito.
Dunque Ajax e Real Madrid raggiungono le semifinali e non finiscono accoppiate assieme, facendo già pensare ad un epico scontro nella finalissima che si giocherà proprio nella tana degli spagnoli…
POTENZA TEDESCA
Il Real Madrid fa il suo dovere all’andata delle semifinali, quando supera per 2-0 l’Amburgo grazie a una doppietta di Santillana nel finale.
Il vantaggio ottenuto in casa fa pensare ai madrileni già in finale, ma i tedeschi hanno piani ben diversi.
Cresciuto esponenzialmente negli ultimi anni, l’Amburgo può contare su una formazione di tutto rispetto, con alcuni giocatori ormai in pianta stabile della Die Mannschaft, come Manfred Kaltz e Horst Hrubesch, oltre al talentoso Felix Magath, fantasista della squadra.
Oltre ai talenti locali, i tedeschi possono contare anche sulla qualità di Kevin Keegan, ex fenomeno del Liverpool di inizio anni ’70.
È proprio l’inglese, il 23 aprile 1980, a guadagnarsi il calcio di rigore che sblocca il match al ritorno, dopo dieci minuti di gioco. Dal dischetto Kaltz batte senza problemi Garcia e porta avanti i tedeschi.
La spinta dell’Amburgo alla ricerca della rimonta è incessante e dopo qualche minuto arriva il 2-0 con Hrubesch che riceve un bel cross di Reimann e mette in rete di testa.
A questo punto, con il punteggio in perfetta parità, il Real ha l’unico sussulto della sua partita, con Cunningham che sfrutta un’uscita decisamente maldestra del portiere tedesco Kargus e realizza il 2-1 con un delicato pallonetto. La rete subita spezzerebbe le gambe a molte squadre, specie dopo l’avvio magnifico messo in atto dal’Amburgo, invece i padroni di casa continuano ad attaccare e capitalizzano al meglio le occasioni create.
Al 37’ Kaltz si regala un’altra gioia con un siluro dalla distanza, mentre poco prima del duplice fischio tocca a Hrubesch realizzare la propria doppietta, ancora di testa, su cross di Memering.
Il secondo tempo è una pura formalità per l’Amburgo, che trova anche il 5-1 con lo stesso Memering nel finale.
Dunque l’Amburgo è la prima finalista, mentre la seconda verrà fuori dalla sfida tra l’Ajax e i campioni uscenti del Nottingham Forest.
LO SCHERZO CONTINUA…
Il 9 aprile 1980 al City Ground va in scena l’andata della semifinale tra i Tricky Trees e i Lancieri, in un match che solo pochi anni prima sarebbe stato totalmente assurdo vista la storia dei due club.
Gli inglesi di Clough dimostrano di non avere nessun timore reverenziale nei confronti degli olandesi e partono a spron battuto, trovando il vantaggio poco dopo la mezz’ora con Francis, ben appostato durante un corner dalla sinistra.
La partita è a senso unico e solo l’imprecisione del Nottingham permette all’Ajax di rimanere a galla, fino al 61’, quando un’uscita spericolata di Schrijvers su Francis induce l’arbitro a concedere un rigore ai padroni di casa, trasformato da Robertson.
Due settimane dopo in Olanda l’Ajax tenta di rientrare in partita, ma riesce solamente a trovare uno striminzito 1-0, firmato da Søren Lerby.
Nonostante l’uscita dei Lancieri, il danese si porta a quota 10 reti in Coppa dei Campioni e si laurea capocannoniere della competizione.
Al fischio finale è festa per il Nottingham, che per la seconda volta consecutiva è in finale.
DUE SU DUE
28 maggio 1980, da cinque giorni i cinema proiettano uno dei più grandi film horror di sempre, “Shining” che mette in luce uno strepitoso e incontenibile Jack Nicholson, diretto dal genio di Stanley Kubrick.
Al Santiago Bernabeu di Madrid va in scena la finale della Coppa dei Campioni 1979/80, tra Amburgo e Nottingham Forest.
Purtroppo per gli appassionati entrambe le formazioni sono prive dei loro bomber, infatti Horst Hrubesch, soprannominato “Testa di Mostro”, vista la sua proverbiale e letale capacità nel realizzare gol di testa è costretto in panchina da un fastidioso problema fisico, mentre Trevor Francis, l’uomo che aveva deciso la finale dell’edizione precedente, è ai box dopo la rottura del tendine d’achille, il primo di una lunga serie di infortuni che mineranno la carriera del centravanti inglese, che giocherà anche in Serie A con Sampdoria e Atalanta.
La partita è decisamente dimenticabile, visto che Brian Clough ha deciso di giocare un match difensivo, visto il potenziale delle bocche di fuoco dell’Amburgo.
Nonostante l’atteggiamento remissivo sono proprio gli inglesi ad aprire le marcature al 20’, con Robertson che chiude un triangolo con Birtles e fulmina Kargus dal limite.
L’1-0 regge per tutto l’incontro, coronando per la seconda volta consecutiva il Nottingham Forest come Campione d’Europa, unica squadra ad aver vinto più Coppe dei Campioni che campionati nazionali.
Dopo l’exploit doppio dei Tricky Trees è tempo di tornare a ruggire per le big europee, che cannibalizzeranno la Coppa dei Campioni 1980/81. Appuntamento tra tre settimane per la prossima puntata.
Calcio Internazionale
Finale Mondiale U17, la Germania batte la Francia ai rigori! Il resoconto e i tre talenti (più uno) da tenere d’occhio per il futuro

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20 ore fa:
Dicembre 2, 2023
MONDIALE U17 GERMANIA-FRANCIA – Con la vittoria della Germania sulla Francia 4-3 ai rigori si chiude il percorso del Mondiale Under 17 giocato in Indonesia. Dopo 52 partite in cui i migliori talenti della nuova generazione si sono messi in mostra, è arrivato il momento di tirare le somme.
MONDIALE U17, IL RESOCONTO
Nel pronostico Argentina e Brasile partivano favoritissime, mentre poco più in basso c’erano Francia e Spagna (senza Yamal, integrato in prima squadra con il Barcellona). Nei gironi nessuna sorpresa: le principali candidate al titolo passano. Nei quarti di finale i primi responsi decisivi: la Germania batte 1-0 la Spagna con rigore di Brunner e accede alle semifinali, mentre il Brasile viene spazzato via dall’Argentina per 3-0, grazie ad una prestazione monstre di Echeverri (tripletta). Le semifinali regalano un match spettacolare, Argentina-Germania finisce 3-3 nei tempi regolamentari e, ai rigori, passano i tedeschi. Alla Francia è bastato un gol in più del Mali, siglato da Bouneb, nel 2-1 finale.
MONDIALE U17, GERMANIA-FRANCIA: LA PARTITA
La partita comincia e la Germania inizia a dettare il ritmo. Al 29′ arriva un contatto da rigore a favore dei tedeschi, con il bomber Paris Brunner che realizza il tiro dal dischetto (sbaglierà quello alla lotteria dopo i tempi regolamentari) aprendo le marcature, spiazzando il portiere della Francia Paul Argney. Il match, nonostante qualche sprazzo francese, rimane nelle mani della Germania. La prima frazione termina 1-0.
Al rientro in campo non sembra essere cambiato nulla: al 51′ all’ennesima azione pericolosa dei bianconeri a trovare il gol è il capitano Noah Darvich, che porta in vantaggio i suoi di due lunghezze. E pensare che in tutte le fasi del Mondiale la Francia aveva subito solamente un gol, contro il Mali in semifinale (che ha vinto la gara per il 3/4 posto contro l’Argentina per 3-0). Alla formazione francese scatta un allarme: vogliono lanciare un segnale forte e dire che ancora non è finita. Lo farà Bouabre due minuti dopo il gol di Darvich con un tiro rasoterra incrociato, che batte Heide e riaccende le speranze dei Bleu. Da speranza al concreto: Amougou pareggia e porta il risultato sul 2-2. Niente supplementari, si va ai rigori. L’errore decisivo è di Gomis, francese, che regala il match point a Kabar, infallibile dal dischetto. Ha la meglio, dunque, la Germania, che vince la competizione per la prima volta dalla sua inaugurazione, 1985.
MONDIALE U17, I TALENTI DA SEGUIRE
In questa speciale carrellata di talento non possiamo non partire da Paris Brunner. Può svolgere tutti i ruoli dell’attacco ed è semplicemente letale. Non a caso è tesserato con il Borussia Dortmund. La squadra tedesca lo ha notato nel 2020 e lo ha portato nelle proprie mura, dal Bochum. Classe 2006, in questa edizione del Mondiale ha dominato con 5 gol e 1 assist in 7 partite. Oltre ai meri numeri, che sempre contano, è stato fondamentale il suo apporto alla manovra. È un calciatore molto rapido dotato di una buona resistenza e buona finalizzazione. Leggermente egoista nella trequarti offensiva, delle volte la scelta di tirare invece che passarla al compagno, e viceversa, non ha dato i suoi frutti. Ne sentiremo sicuramente parlare in futuro, così come il suo connazionale Darvich, di proprietà del Barcellona.
Un altro calciatore da aggiungere al taccuino è sicuramente Ibrahima Diarra. Classe 2006 di dicembre, lo si nota subito in mezzo al campo perché ha semplicemente un passo diverso da quello degli altri. Classico trequartista che può trasformarsi senza problemi in una mezzala, in 7 partite di Mondiale con il Mali ha segnato 5 gol e servito 4 assist. Su di lui si cominciava a parlare dell’interesse del Barcellona. Gioca in patria nell’Academie Africa Foot.
Il terzo calciatore da tenere d’occhio parla argentino. Oltre ad Augustin Roberto, Echeverri e Valentino Acuna (adesso finiti nel mainstream) consigliamo la visione più da vicino di Subiabre. Ha registrato un gol e un assist in 6 presenze ma, discostandoci dai numeri, la sua qualità rimane sopraffina. Classe 2007, ala destra, è di proprietà del River Plate.
Un calciatore che ha lasciato un buon ricordo in questo torneo è Rento Takaoka. Con le sue prestazioni si è caricato il “suo” Giappone sulle spalle, trascinandolo agli ottavi, persi contro la Spagna. 4 gol in 4 partite per il centrale offensivo, anche punta all’occorrenza. Rapidità di gioco e lavoro senza palla le sue caratteristiche principali.
I Nostri Approfondimenti
Dove vedere Man City-Tottenham in tv e streaming

Pubblicato
2 giorni fa:
Dicembre 1, 2023Di
Simone Rippa
DOVE VEDERE MAN CITY-TOTTENHAM – Ormai la stagione si avvicina al giro di boa, ossia il termine del girone di andata. Le classifiche sembrano già definite, e con sé gli obiettivi dei vari club nei campionati. In particolare, in Premier League le contendenti alle posizioni élitarie della classifica stanno seguendo un ritmo maggiore rispetto alle altre. Tra queste, rientrano sicuramente Manchester City e Tottenham, che si affronteranno nel prossimo impegno di campionato, valido per la 14esima giornata.
Di seguito riportate le informazioni necessarie sul dove vedere Man City-Tottenham.
COME ARRIVANO LE DUE SQUADRE
I Citiziens occupano attualmente la seconda posizione nella classifica di Premier League, avendo perso il primato la scorsa settimana in seguito al pareggio ottenuto contro il Liverpool. Fin qui i punti accumulati sono 29, frutto di 9 trionfi, 2 pareggi, e 2 sconfitte. In generale, nonostante il cammino perfetto in UCL, i Campioni d’Europa in carica non sembrano così imbattibili come nella passata stagione, ma la forza dei singoli e di un maestro come mister Guardiola può abbattere qualsiasi ostacolo, se in giornata.
Gli Spurs, liberi da ogni impegno infrasettimanale europeo, occupano la quinta posizione in classifica, a quota 26 punti. Un’eventuale vittoria, come accaduto in 3 degli ultimi 4 precedenti, permetterebbe loro di agganciare i padroni di casa, oltre che di uscire da un periodo molto complicato in termini di risultati. Infatti, dopo un avvio di stagione pressocché perfetto, gli uomini di Postecoglou sono reduci da 3 sconfitte consecutive, a cui si aggiungono 8 vittorie e 2 pareggi.
https://www.youtube.com/watch?v=DhnRBxFiv6w
DOVE VEDERE MAN CITY-TOTTENHAM
La gara avrà luogo domenica 3 dicembre alle ore 17.30. Il fischio d’inizio presso l’Etihad Stadium sarà affidato all’arbitro Hooper, che inaugurerà ufficialmente la visione del match. In particolare, l’emittente italiana che ne offrirà l’esclusiva è Sky, in particolare sul canale Sky Sport.
Per coloro che vorranno seguire la partita via streaming, invece, si potrà usufruire delle piattaforme SkyGo oppure NowTV, riservate agli abbonati.
LE PROBABILI FORMAZIONE
MAN CITY (4-2-3-1): Ederson; Walker, Akanji, Dias, Ake; Rodri, Bernardo Silva; Foden, Alvarez, Doku; Haaland. All. Guardiola.
TOTTENHAM(4-2-3-1): Vicario; Porro, Romero, Davies, Udogie; Hojbjerg, Lo Celso; Johnson, Kulusevski, Gil; Son. All.Postecoglou.
Champions League
Real Madrid-Napoli 4-2, le pagelle: Bellingham di un’altra categoria, Natan disastroso

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4 giorni fa:
Novembre 29, 2023Di
Simone Rippa
PAGELLE REAL MADRID-NAPOLI – Il girone C di UEFA Champions League ha già ottenuto alcuni verdetti definitivi in ottica qualificazione. Infatti, Real Madrid-Napoli, terminata sul risultato di 4-2, ha confermato la qualificazione agli ottavi di finale dei Blancos al primo posto nel girone. Gli azzurri, invece, hanno da disputare il match decisivo contro il Braga per raggiungere la prossima fase della competizione.
Dopo un avvio di studio, i partenopei passano sorprendentemente in vantaggio al 10′ con Simeone, che sigla lo 0-1. Tuttavia, neanche il tempo di riavviare il gioco, che Rodrygo stabilisce nuovamente l’equilibrio sull’1-1 all 11′. I Blancos sfruttano perfettamente il colpo psicologico inflitto agli avversari e realizzano il sorpasso con Bellingham al 22′. Nella seconda frazione, si nota la reazione degli ospiti, che trovano il pareggio del 2-2 con Anguissa, che realizza una botta di grande potenza al 47′. La fiducia azzurra cresce, e si nota anche dal tentativo di ricerca della vittoria, come in caso del gol annullato ad Osimhen. La spinta dei padroni di casa diventa oppressiva nel finale di match, che si conclude sul risultato di 4-2, grazie al primo gol in prima squadra del classe 2004 Nico Paz all’84′ e di Joselu al 94′.
Di seguito riportate le pagelle di Real Madrid-Napoli, fornite dalla redazione di Numero Diez.
LE PAGELLE DI REAL MADRID-NAPOLI: I GIUDIZI DEI BLANCOS
Lunin 5.5: va vicino al miracolo in occasione del gol di Simeone ed è posizionato in maniera imprecisa in occasione del gol di Anguissa, la cui potenza non gli concede tempo di reazione.
Carvajal 6.5: consapevole della fragilità sulla corsia mancina avversaria, spinge tantissimo nel duello con Juan Jesus, dando sempre un’opzione di cross importante sulla destra.
Alaba 6.5: commette un errore importante di posizionamento in occasione del gol del Napoli, ma si riscatta totalmente realizzando un assist da fuoriclasse per Bellingham sul 2-1, con un lancio millimetrico di circa 40 metri.
Rudiger 6: classica prestazione ruvida e solida, priva di sbavature evidenti.
Mendy 5.5: soffre molto le sovrapposizioni di Di Lorenzo mentre è in marcatura su Politano, lasciando tanti buchi nella sua area di competenza (dall’87’ Nacho s.v.).
Valverde 6: prestazione priva di acuti per l’uruguaiano, che è sacrificato a compiti maggiormente difensivi.
Kroos 6.5: metronomo del centrocampo blanco, ottimo in impostazione ne ancora più decisivo in recupero palla.
Ceballos 6: si fa trovare pronto in emergenza a centrocampo, rivelandosi un tassello cruciale della gestione del gioco grazie alle sue ottime abilità in controllo palla e in impostazione. Sfortunatamente per lui, però, un rimpallo favorisce il gol del Napoli del 2-2 (dal 57′ Joselu 6: si divora il gol del 3-2 in almeno 3 occasioni, graziando il Napoli con i suoi errori clamorosi, salvo farsi perdonare al 94′ con il gol del 4-2).
Bellingham 7: eccezion fatta per una sbavatura sul primo gol del Napoli, è lui il protagonista assoluto della gara. Un inserimento spalle alla difesa, che gli permette di segnare il 2-1 con un colpo di testa preciso, per poi scatenarsi in ogni dove, dimostrando la sua superiorità rispetto a chiunque altro.
Rodrygo 7: segna il gol fotocopia rispetto a domenica scorsa, accentrandosi e infilando la palla all’incrocio dei pali. I suoi movimenti e la sua velocità mettono in crisi la lenta retroguardia napoletana, che incontra varie difficoltà nell’affrontarlo (dall’87’ Vasquez s.v.).
Diaz 6.5: è “indiavolato”, facendo riferimento al suo passato al Milan. Contro gli azzurri si scatena, rendendosi protagonista di giocate raffinatissime e decisive in fase offensiva, così come nel kick-off che porta all’1-1 (dal 65′ Paz 7: trova il primo gol in prima squadra e si tratta di una rete dal peso specifico pesantissimo, nata da una bella giocata individuale e da un errore di Meret, decisiva per il risultato finale).
All. Ancelotti 6: la prestazione del Real non è perfetta, anzi. I Blancos vanno spesso in difficoltà, ma si salvano grazie alla superiorità individuali.
LE PAGELLE DI REAL MADRID-NAPOLI: I GIUDIZI DEGLI AZZURRI
Meret 5.5: non ha colpe in occasione dei due gol subìti, dei veri e propri capolavori impossibili da salvare. Salvataggi clamorosi, invece, li effettua al 76′ su un colpo di testa a botta sicura di Rudiger e su Bellingham al 79′, che salvaguardano l’equilibrio del risultato. La sua ottima prestazione, tuttavia, è rovinata da un errore inaspettato nel finale, che regala la vittoria al Real Madrid.
Di Lorenzo 6.5: il primo gol del Napoli è tutto merito del suo capitano. Si inserisce con tempi di gioco fantastici e con la freddezza necessaria a fornire il pallone a porta sguarnita a Simeone.
Rrahmani 5.5: soffre le accelerazioni di Rodrygo, ma con l’ingresso di Joselu riesce ad adottare le giuste misure.
Natan 4.5: totalmente responsabile del gol del 2-1, in cui segue Bellingham, per poi perderne la marcatura. Commette nuovamente errori di marcatura in occasione del clamoroso gol sbagliato da Joselu, che lo salva da ulteriori errori da matita rossa, e sul colpo di testa di Rudiger da corner. Paga troppo l’inesperienza e la pressione di una gara del genere.
Jesus 5: totalmente in difficoltà, su tutti i fronti. Non è capace di fornire spinta, né di contrastare efficacemente le incursioni avversarie sulla sua fascia, Carvajal su tutti (dall’87’ Zanoli s.v.).
Anguissa 6.5: molto impreciso nei passaggi, anche a causa del pressing avversario. Tuttavia, offensivamente è il centrocampista più pericoloso, e ciò si nota con la firma del gol del 2-2.
Lobotka 5.5: sbaglia vari passaggi ed è poco coinvolto nel gioco, aiutando poco la squadra in entrambe le fasi (dall’87’ Raspadori s.v.).
Zielinski 5: sbaglia tanti (troppi) passaggi per un giocatore dalle sue qualità tecniche, che non procurano mai vantaggio ai suoi, tutt’altro. Costretto, poi, ad uscire per infortunio (dal 65′ Elmas 5.5: non si fa notare affatto, un fantasma in campo sin dal suo ingresso).
Politano 6: mette in notevole difficoltà Mendy grazie alla sua intelligenza tattica, utile più a creare spazi per Di Lorenzo più che a procurare vantaggio personale nella giocata individuale (dal 78′ Cajuste s.v.).
Simeone 7: in occasione del gol non deve far altro che poggiare la palla in porta, ma, oltre alla rete, la sua gara è molto sacrificata in funzione di aumento del baricentro della squadra, grazie alla difesa del pallone spalle alla porta e ai duelli aerei (dal 46′ Osimhen 5.5: poco coinvolto nel gioco, avendo la possibilità di gestire pochissimi palloni e sporchi, come in occasione del gol a lui annullato per fuorigioco).
Kvaratskhelia 5.5: cerca di guidare i suoi in ambo le fasi. Seppur abbia tentato di aiutare Jesus in ripiegamento difensivo, si mette in mostra dove sa incidere di più, provando a saltare l’avversario nell’1vs1. Nel secondo tempo è totalmente assente.
All. Mazzarri 6.5: la forza psicologica del Napoli è clamorosa, tuttavia l’inferiorità tecnico-tattica è evidente. La prestazione dimostra l’ottima mentalità importata dal cambio di allenatore, che lascia presagire ottimi segnali per i prossimi impegni.
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Preferisco la Coppa: Coppa dei Campioni 1979/80
Il 29 agosto 1979 prende il via la Coppa dei Campioni 1979/80, con l’ormai consueto turno preliminare, visto il numero...


Finale Mondiale U17, la Germania batte la Francia ai rigori! Il resoconto e i tre talenti (più uno) da tenere d’occhio per il futuro
MONDIALE U17 GERMANIA-FRANCIA – Con la vittoria della Germania sulla Francia 4-3 ai rigori si chiude il percorso del Mondiale...


Dove vedere Man City-Tottenham in tv e streaming
DOVE VEDERE MAN CITY-TOTTENHAM – Ormai la stagione si avvicina al giro di boa, ossia il termine del girone di...


Real Madrid-Napoli 4-2, le pagelle: Bellingham di un’altra categoria, Natan disastroso
PAGELLE REAL MADRID-NAPOLI – Il girone C di UEFA Champions League ha già ottenuto alcuni verdetti definitivi in ottica qualificazione. Infatti, Real Madrid-Napoli, terminata...
Giovani per il futuro


Chi è Yassine Khalifi, il talento “regale” marocchino
CHI É YASSINE KHALIFI – Durante l’ultima edizione dei Mondiali, gli occhi del mondo del calcio si sono posati sull’Accademia...


Chi è Niccolò Corrado, il terzino che piace a Monza e Torino
CHI È NICCOLÒ CORRADO, IL TERZINO CHE PIACE A MONZA E TORINO – La finestra di mercato invernale si sta avvicinando...


Chi è Fabijan Krivak, il 2005 croato che ha colpito la Roma
CHI È FABIJAN KRIVAK – La Croazia, qualificatasi ad Euro2024 dopo la vittoria di ieri contro l’Armenia, è stata una fucina di...


Chi è Oscar Gloukh, il trequartista sognato da tutte le big di Serie A
CHI È GLOUKH, IL CENTROCAMPISTA CHE HA STREGATO L’EUROPA – Oscar Gloukh ha attirato su di sé le attenzioni di...
Esclusive


ESCLUSIVA – Braida: “Milan, non si vince con gli algoritmi. Pioli? Lo confermerei anch’io”
MILAN BRAIDA – Il Milan sta vivendo uno dei periodi più difficili della sua storia recente. La vittoria contro la Fiorentina...


ESCLUSIVA – Mister Coppitelli: “Qui a Lecce i tasselli sono tutti al posto giusto, che talento Dorgu”
ESCLUSIVA MISTER COPPITELLI – Nella scorsa stagione, la selezione Primavera del Lecce ha conquistato la scudetto di categoria con un...


ESCLUSIVA – Il dott. Danilo Casali spiega i tanti infortuni del Milan
INFORTUNI MILAN – Il Milan continua ad avere l’infermeria piena, a causa di continui infortuni, soprattutto muscolari, che continuano a...


ESCLUSIVA – Demetrio Albertini a 360°: Mondiale ’94, Milan e Messi
ESCLUSIVA ALBERTINI – Calciatore di Milan, Atletico Madrid, Lazio, Atalanta e Barcellona, ora Presidente del Settore Tecnico in FIGC e...
Fantacalcio


Le probabili formazioni della 14ª giornata di Serie A
LE PROBABILI FORMAZIONI DELLA 14ª GIORNATA DI SERIE A – La Serie A torna in campo. Dopo l’anticipo Monza-Juventus di...


I consigli del fantacalcio per la 14ª giornata
I CONSIGLI DEL FANTACALCIO PER LA 14ª GIORNATA – Archiviato il Black Friday, quello bello degli sconti, oggi è un...


I consigli del fantacalcio per la 13ª giornata
I CONSIGLI DEL FANTACALCIO PER LA 13ª GIORNATA – Terminata l’ultima sosta nazionali dell’anno torna il Fantacalcio ma questa volta...


10 giocatori da prendere ADESSO al Fantacalcio
Il Fantacalcio durante la sosta nazionali è complicato da gestire. Alcuni fantallenatori hanno gli scambi chiusi, non possono più migliorare...
Serie A


Le probabili formazioni di Sassuolo-Roma: tocca a Dybala e Lukaku
Il pomeriggio della 14ª giornata del campionato di Serie A 2023/24 offre Sassuolo-Roma, una sfida ricca di spunti di riflessione e molto...


Andreazzoli: “Squadra in crescita, prima si avviliva dopo un gol”
Aurelio Andreazzoli, tecnico dell’Empoli, si complimenta con la sua squadra per il pareggio contro il Genoa di ieri. Dopo una...


FLASH – Zirkzee fuori dai titolari: ecco il motivo
Ha fatto scalpore la notizia che Joshua Zirkzee non parte titolare contro il Lecce. Il giocatore olandese è la vera...


De la Fuente: “Il nostro girone è il più difficile”
Luis de la Fuente, CT della Spagna, ha parlato ai microfoni di Marca dopo i sorteggi per EURO2024. Sin dal...
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