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Champions League – L’Inter ha l’obbligo di crederci

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Champions League – L’Inter ha l’obbligo di crederci

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L’Inter ha pescato il girone di ferro. I nerazzurri dovranno giocarsi l’accesso agli ottavi di finale con Bayern Monaco, Barcellona e Viktoria Plzen.

Il Barcellona ha speso oltre 153 milioni di euro rinforzandosi in ogni reparto e il Bayern Monaco sembra una macchina da gol troppo potente per Inzaghi & Co.

Nonostante tutto, specialmente in questa stagione risulta importante come mai fare bene in Champions League.

SITUAZIONE ECONOMICA MOLTO PREOCCUPANTE

Nel 2020 il bilancio nerazzurro è stato in rosso per 102,4 milioni di euro. Nel 2021 a causa dell’impatto della pandemia l’Inter ha addirittura realizzato la perdita più alta nella storia della Serie A (245,6 milioni di euro).

Con l’arrivo di Antonio Conte la società milanese aveva investito grandi somme di denaro aumentando stipendi e ammortamenti. Nel ciclo di vita aziendale si trovava in una fase espansiva e invece di aumentare drasticamente i ricavi, gli elementi di mercato esterni (per esempio la chiusura degli stadi) hanno interrotto completamente questo piano di crescita.

In questi giorni l’Uefa ha sanzionato l’Inter per violazioni al Fair Play Finanziario. I nerazzurri dovranno pagare 4 milioni (26 se non rientreranno in 4 anni).

Andare avanti come negli ultimi anni significherebbe rischiare il fallimento dell’Inter.

Dall’altra parte la società ha promesso ai tifosi la competitività, e non si poteva permettere di vendere i suoi top player. Perciò quest’anno i montepremi della Champions League 2022/2023 sono davvero fondamentali. Nell’ultima stagione il Real Madrid ha incassato 141,5 milioni di euro.  

Inoltre, l’Inter ha quasi 400 milioni di fan al mondo e presentandosi bene in Champions League potrebbe far crescere questo numero.

BAYERN MONACO – FORTE, MA NON IMBATTIBILE

I Bavaresi non sono riusciti a vincere le loro ultime due gare in Bundesliga. L’Union Berlin con un valore rosa quasi dieci volte inferiore rispetto al Bayern (89 e 846 milioni di euro), attraverso una grande spinta del pubblico, grinta e tanti piccoli falli tattici molto intelligenti, è riuscita a pareggiare contro il Rekordmeister.

Contro Muller & Co. sarà fondamentale entrare in campo con cattiveria agonistica e ricevere supporto incondizionato dal pubblico nerazzurro.

Come ha spiegato l’ex tedesco Lothar Matthaus, il Bayern gioca con una linea difensiva molto alta, quale si deve attaccare alle spalle in velocità.

Servirebbe molto Romelu Lukaku, ma, considerando il suo infortunio, a campo aperto potrebbe invece diventare decisivo Joaquin Correa.

IL BARCELLONA SI GIOCA IL FUTURO

Secondo Lothar Matthaus l’Inter debba credere soprattutto al secondo posto superando il Barcellona. Barcellona che, nel marzo 2021, con un debito totale di 1,35 miliardi di euro era “clinicamente morto”. Solamente delle scelte drastiche come la vendita del 25% dei diritti televisivi della Liga per i prossimi 25 anni e la vendita del 49% di Barca Studios hanno “salvato” il Barcellona.

La società blaugrana ha venduto il proprio futuro per vincere subito e potrebbe soffrire molto questa enorme pressione.

Xavi, allenatore del Barcellona, l’ha definito addirittura il girone più difficile degli ultimi 20 anni.

L’ansia nasce spesso dal timore di affrontare il momento decisivo, in questo caso si tratta addirittura di un momento clou dell’intera storia del club catalano.

L’Inter deve sfruttare questa grande paura del Barcellona.

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Calcio Internazionale

Quante squadre i campionati europei porterebbero in Champions League con l’attuale ranking

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Champions League

QUANTE SQUADRE I CAMPIONATI EUROPEI PORTEREBBERO IN CHAMPIONS LEAGUE CON L’ATTUALE RANKING – A partire dalla stagione 2023/2024, la Champions League ha subito importanti cambiamenti che segnano la fine dell’era degli otto gruppi e delle 32 squadre nella fase finale. Con l’avvento della stagione 2024/2025, il torneo si rinnova completamente, accogliendo 36 squadre e adottando un formato a girone unico. Da questo girone unico verranno determinate le squadre qualificate agli ottavi di finale e così via. Questa modifica alla Champions League porta con sé una nuova opportunità per le leghe europee, che potranno vantare una squadra in più rispetto al passato nelle fasi avanzate del torneo.

RANKING UEFA: IL REGOLAMENTO

Il Ranking UEFA considera le prestazioni delle squadre nei campionati europei nelle ultime quattro stagioni, oltre all’attuale stagione in corso. Questo calcolo determina il numero di squadre ammesse alla fase a gironi della UEFA Champions League, UEFA Europa League e UEFA Europa Conference League, nonché il numero di squadre che devono affrontare i preliminari, in base al coefficiente del campionato di appartenenza. A partire dalla stagione 2024/2025, i primi cinque campionati nel Ranking UEFA (Bundesliga, La Liga, Premier League, Serie A e Ligue 1) otterranno l’ammissione di quattro squadre ciascuno alla fase a gironi della UEFA Champions League. I primi due posti del suddetto Ranking, vanteranno una squadra in più.

IL RANKING UEFA ATTUALE

Italia – 17.714 punti
Germania – 16.356 punti
Inghilterra – 16.250 punti
Francia – 14.750 punti
Spagna – 14.437 punti
Repubblica Ceca – 13.250 punti
Belgio – 13.200 punti
Turchia – 11.500 punti
Portogallo – 10.666 punti
Olanda – 10.000 punti

QUANTE SQUADRE I CAMPIONATI EUROPEI PORTEREBBERO IN CHAMPIONS LEAGUE CON L’ATTUALE RANKING

Attualmente, dunque, Italia e Germania si assicurerebbero un posto aggiuntivo nella UEFA Champions League 2024/2025, rispetto al consueto, grazie alla loro posizione ai primi due posti nel Ranking UEFA. Le squadre di Serie A e Bundesliga a partecipare alla prossima edizione sarebbero cinque.

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Champions League

Luis Enrique: “La sfida contro il Barcellona sarà dura per me”

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PSG, Luis Enrique rivaluta le posizioni di Paredes e Wijnaldum

Il tecnico del PSG Luis Enrique è tornato in diretta sul suo canale Twitch per presentare la Fondazione Xana, creata con l’obiettivo di accompagnare i bambini gravemente malati. Il riferimento è ovviamente alla figlia di Luis Enrique, Xana, scomparsa nel 2019 in seguito a una grave malattia a soli nove anni. Il tecnico spagnolo ha però anche parlato del Barcellona, prossimo avversario dei parigini in Champions League e lo ha fatto con uno sguardo al futuro.

LE DICHIARAZIONI DI LUIS ENRIQUE

BARCELLONA“Ho sempre detto che mi piacerebbe tornare però la realtà dice che è molto difficile che i nostri cammini si incrocino. Avranno bisogno di un allenatore, però io ho un contratto e non è da me annullare un contratto. La sfida contro il Barcellona la vedo molto difficile, non solo perché ha vinto cinque Champions League, ma anche per la grandezza del club. Sono un Culé (tifoso del Barcellona) e lo sono da venticinque anni, però questo è il mio lavoro e proverò con tutto me stesso a far passare il turno alla mia squadra. Ci sono sei o sette giocatori del Barcellona che giocherebbero titolari al PSG o al City. Questa non è la sua miglior stagione, però sarà una partita molto complicata e sarà dura per me dal punto di vista mentale”. 

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Calciomercato

Kjaer sul rinnovo con il Milan: “Sono nel posto in cui voglio essere”

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Simon Kjaer, giocatore del Milan e della Danimarca - Serie A, Coppa Italia, Champions League, Europa League

Il difensore del Milan classe 1989 Simon Kjaer si è espresso a bold.dk, testata giornalistica danese, direttamente dal ritiro con la Danimarca riguardo al suo possibile rinnovo con il Milan.

LE PAROLE DI SIMON KJAER

SUL RINNOVO –  “Il rinnovo con il Milan? Per quanto mi riguarda, sono nel posto in cui voglio essere. Gioco nel Milan, mi trovo bene nel Milan e ripongo molte speranze in me stesso. Ma che la decisione venga presa adesso o tra due mesi, per me non cambia nulla. Eravamo settimi o ottavi quando sono arrivato quattro anni fa. Adesso siamo in Champions League ogni stagione. Se posso restare a Milano sono molto felice. È sempre il club in cui ho cercato di arrivare, fin dalla prima volta che sono andato al Palermo. Se non sarà Milano, allora ho 35 anni e posso scegliere liberamente cosa voglio con la mia famiglia. Non mi preoccupa. A me va benissimo. Penso che tutti mi conoscano. Sono orgoglioso di quello che faccio. Ma non vengono a chiedermi di essere diverso”.

SULLE ALTRE POSSIBILITÀ –“Mentirei se dicessi di no. Ovviamente ho deciso diversamente. In precedenza ho anche rifiutato offerte dall’Arabia Saudita. L’ho fatto per molte ragioni. Innanzitutto perché in questo momento mi trovo nel posto in cui ho sempre desiderato essere. Ho fatto un bellissimo percorso calcistico, ho sempre desiderato giocare nel Milan e ho una vita incredibilmente bella a Milano. Mia moglie è svedese, quindi la Danimarca non è la sua casa, così come la Svezia non è la mia. I miei figli capiscono il danese, parlano un po’ come nel “Il calendario di Natale”. Ma la loro lingua principale è l’inglese. Sono sempre andati alla scuola di inglese. Ci siamo spostati una quantità incredibile di volte nelle nostre vite. Per noi l’Italia è diventata la nostra casa. È qui che viviamo da più tempo e ci divertiamo molto. Questo vale per tutta la famiglia”.

Queste sono le parole del difensore danese Simon Kjaer, che si dichiara pronto ad aspettare l’offerta di rinnovo da parte della società rossonera.

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Champions League

Castellini: “Donnarumma grande giocatore. Meret? non è facile fare il portiere al Napoli”

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LE PROBABILI FORMAZIONI DI NAPOLI-CAGLIARI

Terminato il match di ieri sera tra Inter e Napoli, con una pareggio che aiuta sicuramente i partenopei nel tentativo di stare aggrappato alla corsa Champions League, non è mancato il commento di Luciano Castellini. L’ex portiere del Napoli, intervistato a Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1, ha commentato la stagione di Meret e dei nerazzuri, inoltre ha evidenziato quanto sia difficile giocare in quel ruolo spiegando gli errori di Donnarumma. Di seguito le dichiarazioni.

LE PAROLE DI CASTELLINI

INTER-NAPOLI“L’Inter ha avuto molte più occasioni per chiuderla, poi è subentrata la fatica della partita in Coppa, forse anche la delusione dell’eliminazione. Il Napoli ha avuto più problemi, ma comunque ci sta pareggiare contro il Napoli, che ha dei grandi giocatori “.

SOMMER MIGLIO PORTIERE DELLA SERIE A“Non lo so. Con i portieri la critica è molto severa. Ora ci sono troppe tv, ai miei tempi c’era solo la Rai. Adesso se prendi gol lo vedi per 18 volte la settimana, sembra che ne hai subiti 20”.

ERRORI DONNARUMMA“Non sono severo con Donnarumma. Lui è stato proiettato in un calcio difficile subito, praticamente non ha fatto le giovanili, non ha avuto una scuola, è nato portiere, i suoi errori li ha fatti in Serie A o in Ligue 1. Ogni tanto ci sta che sbagli, ma è un grande portiere.”

STAGIONE MERET“Un po’ altalenante sì, però a Napoli non è facilissimo fare il portiere. L’ho fatto per otto anni, solo che io ero già attempato e quando sbagliavo non mi vergognavo a dirlo. Non è la situazione più serena per giocare, ma ultimamente mi pare stia giocando bene”.

RIMPIANTO INTER PER LA CHAMPIONS“Sull’1-1 ha avuto un paio di occasioni clamorose, poi ai rigori può succedere di tutto. Conoscendo Simeone, lui è uno tosto: se non corri e non sputi sangue come dice lui, non giochi”.

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