Visite mediche programmate. Secondo alcuni già svolte. Prologo dello sbarco di Reina sul pianeta Milan. Lo spagnolo chiude così la grande parentesi napoletana dopo tante promesse di successi mai mantenute se non per una sola Coppa Italia. Ben al di sotto delle aspettative. 36 anni ad agosto, un clima più rigido ad aspettarlo oltre ad un contratto più ricco e degno di un primo portiere. Con l’incognita della titolarità…
VALORE
2,5 milioni di ingaggio napoletano di esperienza per un portiere dal valore tecnico indiscutibile anche se opinabile nella perfezione. Chiaro, di portieri imbattibili e perfetti in ogni intervento non esistono ma va altrettanto detto che l’ex Liverpool e Bayern Monaco si è concesso cali di rendimento un po’ troppo spesso per sua caratura ed esperienza.
Prima di analizzare le perplessità sul portiere qualche considerazione è dedicata più all’uomo; all’impatto umano che Reina ha nello spogliatoio azzurro e potrebbe avere in quello rossonero.
Fondamentale apporto darebbe per la sua esperienza per il carattere da leader specialmente in uno spogliatoio giovane – nei giocatori – dove pochi sono i “vecchi” saggi – e nell’allenatore alla prima grande e vera esperienza in panchina che i risultati però inizia a raccogliere.
Nessun pericolo di scontro di leadership plausibile con le gerarchie relativamente nuove ma ormai ben disegnate e rispettate.
In quanto a personalità nessun dubbio sulla bontà dell’impatto di Reina nello spogliatoio Milan.
A livello tecnico forse qualche leggero dubbio in più per un San Siro ormai abituato ai prodigi del non più così tanto baby Donnarumma.
Si chiarisca, non si parla dell’ultima ruota del carro che il suo apporto decisivo a Napoli ha sempre dato. Balenanti sono in tal caso i due miracolosi interventi delle ultime due stagioni – i più importanti e belli se commisurati all’importanza della partita – che contro la Roma, sempre a Roma, salvarono la porta e i tre punti.
Il primo, su Perotti, nella stagione 2016/17 nel ritorno romano. L’autentico miracolo con l’aiuto poi della traversa salvò i tre punti del Napoli.

Il secondo, quasi fotocopia, su Fazio nella stagione in corso nella gara di andata quando a decidere furono Insigne e – appunto – il miracolato Reina.

Miracoli e scivoloni. Perchè oltre ai presentati miracoli, solo esemplificativi e catalizzatori di altrettante parate decisive dello spagnolo, tanti altri sono state le occasioni che hanno fatto dubitare della totale affidabilità di Reina, dalla prossima stagione al vaglia pesante dei pretenziosi spalti di San Siro.
Dall’errore a Marassi sul colpo di testa di Eder nella stagione 201/16, alla papera clamorosa sempre a Marassi nella stagione successiva su Ricky Alvarez, all’uscita a vuoto nel Juventus-Napoli dello scorso anno che portò al – non tanto facile – gol di Higuain a porta vuota fino all’altra uscita completamente sbagliata nella trasferta Champions del Napoli in Ucraina contro lo Shaktar.

Esemplari manifestazioni di una mancanza di affidabilità totale che in un ambiente difficile come il Milan e in uno sfondo pretenzioso come San Siro non sono facilmente perdonabili.
Al di là della primaria importanza dell’apporto tecnico che Reina offrirebbe alla causa rossonera la più grande e complessa riflessione riguardo il suo arrivo non può non passare attraverso constatazioni sull’invece attuale portiere rossonero e sulla sua permanenza o meno. Tutto per arrivare a valutare se effettivamente l’arrivo di Reina, a tali cifre di ingaggio comunque non indifferenti alle casse – si parla di una cifra attorno ai 3,5 milioni netti (compresi i bonus) fino al 2020 – serva davvero ai rossoneri.
CON GIGIO

Ipotesi chiaramente privilegiata dai cuori rossoneri. La permanenza di Gigio è sicuramente desiderio primario in casa Milan. Un’ipotesi difficile da posizionare tra il possibile e l’improbabile. Ad oggi la situazione è sicuramente a favore dei rossoneri dopo la dichiarata inesistenza della clausola rescissoria che pone ogni “martelletto” decisionale nelle mani della dirigenza rossonera totalmente autonoma nel valutare e pretendere – in caso di cessione – le cifra più alta possibile senza obblighi di presunte mani legate da clausole.
Ovviamente la speranza ribadita è quella di vedere Gigio con il Milan dipinto sulla pelle il più a lungo possibile. Ma in un ambiente insicuro e in continua oscillazione come il calciomercato niente è più certo.
Dunque la prima ipotesi riguarda l’approdo di Reinae la contemporanea permanenza di Gigio.
In tali condizioni certo è che il Milan si cautelerebbe nello slot di secondo portiere con un degno professionista avendo degnamente le spalle protette in casi – si spera lontani – di infortuni o altre sciagure al 99 titolare.
La porta rossonera diventerebbe dunque reparto di chiaro affidamento con un livello tecnico complessivo di assoluto rilievo.
Altro lato della medaglia raffigura tutte le riflessioni sul peso economico di una porta protetta da tali nomi.
L’ingaggio di Gigio tocca quota 6 milioni netti che sommati solamente ai 3,5 dovuti all’ex Napoli nelle prossime 2 stagioni sfiorerebbe i 10 milioni netti di ingaggio riservati solamente ai due portieri. Insomma un peso complessivo che nelle prossime due stagioni (quelle di contratto offerte a Reina) porterebbe un esborso lordo di 38 milioni di euro.

A sommarsi anche i discorsi riguardo al terzo portiere. Il milionario fratello Donnarumma retrocederebbe verosimilmente a terza scelta con ingaggio netto di un milione a stagione. Non un prospetto così negativo per Antonio; certo è che le presenze in campo dalle due collezionate finora in questa stagione da secondo, si ridurrebbero a un tondo 0 con non tanto inimmaginabili risvolti di ribellione targati Raiola.
Il tutto – ovviamente – a meno di addio di Donnarumma Senior.
La rosa dei portieri sarebbe così completa con l’ultra 40enne Storari probabilmente prossimo a diventare dirigente rossonero lasciando anche lo scettro da chioccia proprio al neo Reina.
Ogni discorso tecnico di alternanza non può trovare risoluzioni ad ancora 10 giornate dalla fine del campionato, ma una vaga idea di quella che potrebbe essere la prossima realtà fra i pali del Milan nella previsione decisamente più positiva dopo l’arrivo di Reina è stata dunque presentata.
SENZA GIGIO

L’altra sfumatura. Opposta. Diametrale.
Un Milan senza Gigio non è poi così improbabile prossimo scenario.
L’età, il bagaglio tecnico e il conosciuto entourage del giocatore non possono non far prendere reale considerazione l’addio a fine stagione.
Certamente di fronte a equa e multimilionaria offerta degna, ribadito il fatto che la famosa clausola rescissoria nel contratto sia assente e che dunque, verosimilmente, il Milan difficilmente se ne priverebbe per meno di 70/80 milioni soglia minima di addio coincidente con la cifra stabilita per la tanto pronunciata ma non inserita clausola rescissoria.
L’immenso e allo stesso tempo assurdo potere economico di alcuni grandi club europei manifestato nelle ultime sessioni di mercato di certo non lascia indifferenti i cuori rossoneri ben consci nell’identificare nomi e loghi di tali pericolosi acquirenti. Cifre che spaventano e che non allontanano così tanto la possibilità di vedere ingenti assegni in cambio della maglia rossonera numero 99.

Un sacrificio non indifferente ma sopperito a priori, tutelato appunto dall’arrivo di Reina così da anticipare l’impreparazione del caso. Due in questo caso i possibili grandi scenari.
Numero 1.
Arrivato di fatto a 0, l’acquisto dell’ex Napoli lascerebbe comunque aperta la porta all’eventuale ricerca di un numero 1 da proclamare titolare. I nomi in occasione di questo scenario sono molteplici, ingente è il numero degli interessanti prospetti della porta già comunque divenuti certezze, Perin esempio tricolore su tutti. Allo stesso tempo altrettanti sono i nomi di più “attempate” sicurezze fra i pali come quel Keylor Navas mai tanto capito e apprezzato dal Santiago Bernabeu.

Nomi, questi, solo esemplificativi di possibilità con i guantoni. Ancora troppo lontana dalla realtà e scorretta sarebbe ogni illazione di mercato.
Numero 2.
La titolarità potrebbe essere cosa totale Reina. Di fatto il valore dello spagnolo è primario anche se, come dimostrato, non di cieca e assoluta affidabilità come invece il baby rossonero ha dimostrato di essere fino ad oggi. La ricerca potrebbe essere semplicemente indirizzata a un secondo in grado di offrire l’alternanza a Reina. Ricerca da svolgere sul mercato o adattando soluzioni interne come l’eterno girovagante Gabriel o la promozione stabile in prima squadra di Plizzari oggi in prestito.
Ogni considerazione dovrebbe in ogni caso misurarsi con la figura del Donnarumma Senior comunque con un portafoglio infoltito dai pesanti assegni rossoneri e giustamente da legittimare.
A meno di contemporaneo addio dell’intera famiglia Donnarumma.
Uno scenario, questo, più plausibile in caso di occhio indirizzato al riguardo dei conti rossoneri.
In tal caso il sacrificio economico per la porta potrebbe essere rimandato o addirittura evitato sopperendo nell’immediato futuro con l’ex Napoli per poi lasciare spazio e lanciare – nella speranza di una prospettiva di un Donnarumma-bis – il tanto decantato gioiello Plizzari destinato nel frattempo a completare il suo processo di crescita.

Tutti solo scenari possibili e ancora lontani da ogni reale e vera realizzazione.
Il presente del Milan si chiama Gigio Donnarumma.
Il futuro annunciato è Reina con l’incognita dalla 99 rossonera.