La nostra prima pagina
La diaspora del Chelsea del 2012
Pubblicato
6 anni fa:

Nel 2012 si è consumata un’impresa sportiva incredibile, non tanto popolare quanto dovrebbe. Una risalita dal baratro verso il paradiso attraverso tutto tranne che un bel gioco. Non sarà piaciuta a tanti per i più disparati motivi, eppure la Champions League conquistata dal Chelsea nel 2012 ha qualcosa di magico. Dallo Stamford Bridge contro il Napoli fino alla finale dell’Allianz Arena, passando per l’incredibile notte del Camp Nou. Tutto è iniziato dall’esonero di Villas-Boas con Di Matteo scelto come sostituto, il vero artefice di questa cavalcata. Ma a 6 anni di distanza, che fine hanno fatto questi protagonisti?
METEORA
Quella Champions doveva essere una rampa di lancio per Roberto Di Matteo. Invece pian piano si sono perse le sue tracce. Nell’estate successiva, Abramovich era già intenzionato a cacciarlo a causa di quel gioco estremamente conservativo. Il ben servito arrivò però dopo la sconfitta per 3-0 allo Juventus Stadium, con il Chelsea costretto a retrocedere in Europa League.
Dopo 2 anni torna ad allenare, vola in Germania per sostituire Jens Keller allo Schalke 04. In Champions viene eliminato agli ottavi dal Real Madrid mentre chiude la stagione al 6º posto in Bundesliga. Si dimette subito dopo per chiare divergenze sul futuro con la società. Nel 2016 si siede sulla panchina dell’Aston Villa ma passano solo 4 mesi e viene esonerato a fronte di una sola vittoria in 12 partite.
PIÙ A NORD
Petr Cech è stato il baluardo della conquista della Champions League. È stato il miglior portiere della competizione e per ovvie ragioni: grandi parate e 3 rigori neutralizzati tra semifinale e finale. Con l’arrivo nel 2014 di Courtois e le conseguenti panchine, dopo un anno il portiere ceco ha deciso di cambiare aria e restare a Londra ma vestendo la maglia dell’Arsenal. In teoria doveva essere un portiere quasi finito, in teoria però.
DUE SUPERSTITI
La difesa titolare della finale contro il Bayern Monaco era composta da: Bosingwa, Cahill, David Luiz e Ashley Cole. I centrali sono ancora a Londra, con il brasiliano che ha vissuto una parentesi al Psg. Mentre Ashley Cole dopo due anni è volato a Roma a servizio di Garcia. Dopo un anno viene messo fuori rosa cosìcché vola in California a svernare con i LA Galaxy, e tutt’ora è in attività negli USA. Il terzino portoghese, idolo degli appassionati di Fifa, ha abbandonato il Chelsea subito dopo la vittoria dell’Allianz per passare al Qpr. Dopo una sola stagione parte per la Turchia per accasarsi al Trabzonspor. Nel novembre del 2015 si svincola per poi tornare sempre nello stesso club nel gennaio successivo, ritirandosi poi a fine stagione. Proprio il portoghese è stato l’architetto dell’impresa del Camp Nou. Lo ha rivelato poi Drogba: con la difesa in difficoltà a causa dell’infortunio di Cahill, la mancanza di David Luiz e l’espulsione di Terry, la difesa era in grossa emergenza. Durante l’intervallo interviene lui, s’impone come difensore centrale, spostando Ivanovic sulla fascia e Drogba sulla corsia opposta. Questo fu motivo di carica per tutta la squadra che poi resse fino all’ultimo.
A Monaco non c’erano in campo Terry e Ivanovic, ma una giusta menzione va fatta ad entrambi. Il capitano storico del Chelsea ha abbandonato la maglia blues la scorsa estate per andare all’Aston Villa. Anche il serbo ha lasciato la scorsa estate, ora gioca in Russia per lo Zenit.
DISPERSIONE
A centrocampo non c’è più nessuno. A Monaco in campo c’erano: Mikel, Lampard, Kalou, Mata e Bertrand, con Malouda subentrato poi. Il nigeriano è volato in Cina nel Gennaio dell’anno scorso, mentre Kalou nell’estate del 2012 è passato al Lille. Attualmente è in Germania, più specificamente all’Hertha Berlino dal 2014. Il diez di quel Chelsea, Juan Mata ha lasciato il Chelsea solo nel Gennaio del 2014 a causa di alcuni problemi con Mourinho. Bertrand è invece una vera e propria sorpresa, fu buttato nella mischia all’improvviso, l’esordio in Champions League arrivò proprio in quella partita. Nel 2014 gioca 6 mesi nell’Aston Villa poi si trasferisce al Southampton dove tuttora gioca. Di Lampard ovviamente si sa tutto, l’addio al Chelsea e la rete spezzacuore con la maglia del Manchester City. Ha giocato con Pirlo nel NY FC per poi ritirarsi l’anno scorso.
Malouda invece è ancora in attività a 37 anni, dopo essersi trasferito al Trabzonspor nel 2013, passa dopo un anno al Metz per poi giocare in India e infine in Egitto. Ora gioca nel Diffrange 03, una squadra del, udite udite, Lussemburgo. Inoltre, Florent dopo aver passato la sua vita a vestire la maglia della Francia, anche nella finale del 2006, dal 2017 gioca per la Guyana Francese, nazione ovviamente non affiliata alla Fifa. Mancano poi Ramires, volato nel Gennaio del 2016 a Jiangsu Suning e accostato spesso all’Inter, e Raul Meireles. L’eccentrico centrocampista portoghese ha ringraziato la società londinese ma dopo l’impresa ha deciso di partire verso il Fenerbahce. Nel club turco gioca fino al suo ritiro che è avvenuto nell’estate del 2016.
LEGGENDE
L’urlo di Marianella al rigore segnato da Drogba lo ricordiamo tutti, la sua scivolata liberatoria è un momento storico del calcio. L’ivoriano ha lasciato così i suoi tifosi, quello che davvero mancava alla società blues. Non è stato un addio, perché dopo essere stato tra i primi a volare in Cina, è tornato dopo 6 mesi in Europa, al Galatasaray. Passa un anno e mezzo in Turchia per poi tornare a casa, allo Stamford Bridge. Torna e torna a vincere con il Chelsea, finita la stagione torna a svernare in MLS, alla corte del Montreal Impact. In America fa ovviamente il bello ed il cattivo tempo. Dopo aver passato i primi 4 mesi del 2017 come svincolato, Didier si è rimesso in gioco nei Phoenix Rising, il suo ritiro è già stabilito per il prossimo Dicembre.
C’è chi è attualmente con le lacrime per l’addio all’Atletico Madrid di Fernando Torres. El Nino ha vinto poi un’Europa League con i blues e ha anche segnato in semifinale di Champions proprio contro l’Atletico nel 2014. Nell’estate del 2014 arriva a Milano per provare a ritrovare la propria forma con il Milan. Dopo un anno deludente arriva l’aspettato ritorno ai colchoneros. Meno di una settimana fa ha finalmente sollevato il primo trofeo per il club del suo cuore con la vittoria dell’Europa League.
Potrebbe piacerti
-
ESCLUSIVA – Lo sviluppo dei nuovi talenti di adidas studiando Bellingham
-
ten Hag duro in conferenza stampa: “Molte testate giornalistiche non entreranno mai più qua”
-
Guardiola non ha dubbi: “Vinceremo la Premier League”
-
De Zerbi: “Rinnovo? Stiamo parlando con il Brighton”
-
Pronostico Aston Villa-Man City, statistiche e consigli per la partita
-
Dove vedere Aston Villa-Manchester City in tv e streaming
Flash News
La Fiorentina traslocherà al Castellani: vicino l’ok definitivo del Comune di Empoli

Pubblicato
12 minuti fa:
Dicembre 6, 2023
Nel corso della prossima stagione, a causa di alcuni lavori di restyling indirizzati all’Artemio Franchi, la Fiorentina sarà costretta a disputare le gare casalinghe lontano dalla sua città. E, come riportato da Il Tirreno, ci sarebbero stati alcuni passi in avanti per concedere l’autorizzazione al trasloco sul manto erboso del Castellani di Empoli. Nei giorni scorsi, infatti, i due presidenti Fabrizio Corsi e Rocco Commisso avrebbero parlato della questione durante un incontro.
Il numero uno dell’Empoli avrebbe dato la sua disponibilità ma quel che manca è l’ok definitivo da parte del Comune. Spetterà quindi all’amministrazione decidere se la Fiorentina potrà giocare al Castellani le sue gare casalinghe, in modo tale da poterlo comunicare in tempo prima dell’inizio del prossimo campionato.

Mimmo Berardi resta l’obiettivo numero uno della Juventus e di Massimiliano Allegri, il quale avrebbe da tempo puntato sull’esterno destro del Sassuolo per formare il suo tridente d’attacco. Ma dopo aver mancato l’accordo nella scorsa sessione di calciomercato lo stesso potrebbe verificarsi a gennaio. Il club emiliano, infatti, chiede ai bianconeri almeno 30 milioni di euro per potersi privare del giocatore a stagione in corso, soprattutto dopo i 7 gol in 12 partite disputate.
Pertanto, come riportato da Sky Sport, è possibile che la Juve possa fare un tentativo concreto solo al termine della stagione in corso. Intanto Berardi continua a deliziare i tifosi neroverdi con classe e padronanza in attesa di scoprire le sorti del suo futuro.
Calciomercato
Zanoli verso l’addio in prestito: duello Salernitana-Genoa per il terzino

Pubblicato
43 minuti fa:
Dicembre 6, 2023Di
Elio Granito
Con gennaio dietro l’angolo, la Salernitana dovrà operare nel migliore dei modi sul mercato per rafforzare determinate zone di campo. Stando a quanto riferisce TMW, una di queste potrebbe riguardare la corsia di destra, con Alessandro Zanoli identificato con papabile innesto della rosa di Filippo Inzaghi.
Il terzino destro del Napoli è chiuso dall’inamovibile capitano Giovanni Di Lorenzo. Ragion per cui, il cambio (seppur in prestito) di provincia potrebbe giovare al classe 2000 che potrebbe ritagliarsi minuti importanti in una squadra con ambizioni ben diverse da quelle partenopee.
Purtroppo per i granata sarà difficile superare la folta concorrenza, anche estera, col Genoa squadra attualmente in vantaggio nella corsa al giocatore.
Calcio e dintorni
ESCLUSIVA – Lo sviluppo dei nuovi talenti di adidas studiando Bellingham

Pubblicato
59 minuti fa:
Dicembre 6, 2023
La crescita e la formazione di nuovi talenti è da sempre uno dei punti cardini all’interno del progetto adidas. Il brand, infatti, ha fatto della crescita e l’accompagnamento verso i propri obiettivi di giovani calciatori una propria prerogativa. L’ultima importante iniziativa del Team Football Italia è stata quella di proporre un viaggio nella dimensione Real Madrid per studiare da vicino l’ambiente in cui lavora quello che al momento è il giovane più forte al mondo: Jude Bellingham. Sette giovanissimi calciatori seguiti dal brand, sono partiti alla volta della capitale spagnola per poi immergersi in un clima da grande calcio. Dalla visita al Bernabeu e al museo del club, fino ad assistere alla gara di Champions League Real Madrid-Napoli. Una vera e propria esperienza a 360 gradi, per arricchire il proprio bagaglio culturale oltre che calcistico.
Di seguito la lista completa dei giovani calciatori che ne hanno preso parte:
• Jacopo De Vincenzo, Lazio
• Lorenzo Hallidri, Verona
• Francesco Paesanti, SPAL
• Marco Damioli, Atalanta
• Samuel Prendi, Atalanta
• Gabriel Masullo, Monza
• Gabriele Borsa, Milan
ESCLUSIVA 🚨 – Lo sviluppo dei nuovi talenti #adidas studiando #Bellingham: 7 giovani calciatori seguiti dal brand sono partiti per immergersi nella dimensione del #RealMadrid. Un viaggio con l’obiettivo di crescere sia sotto l’aspetto calcistico che umano. ✈️⚽️ [@adidas] pic.twitter.com/4T5DAwpTsq
— Numero Diez (@NumeroDiez_10) December 6, 2023
Noi di Numero Diez abbiamo intervistato lo Scouting Manager di adidas Kevin Cauet, che compone il team football SPOMA con Alfredo Freda, Senior Manager del brand tedesco. Siamo entrati nei particolari di quella che è stata questa importante esperienza, approfondendo il tema della crescita calcistica e soprattutto personale di questi ragazzi: dallo stile di vita sano alla mental health, indispensabili per raggiungere traguardi importanti. Di seguito l’intervista.
L’INTERVISTA A KEVIN CAUET, SCOUTING MANAGER ADIDAS
Quali sono i criteri utilizzati per la scelta dei talenti da seguire?
“È molto complesso. Fino a 17/18 anni si fa una valutazione prettamente calcistica: aspetto tecnico, tattico, fisico e mentale. In più di quello che può essere l’ambiente di crescita del ragazzo: famiglia, stile di vita ecc. Arrivati a una certa età ci dobbiamo ricordare che siamo un brand sportivo e non un club. Dobbiamo fare una selezione molto stringente: non solo di chi arriverà in Serie A, ma anche di chi un giorno potrà arrivare a vestire la maglia della Nazionale italiana o di un top club mondiale. Per quello è fondamentale valutare anche la realtà in cui cresce il ragazzo, il suo percorso di crescita e il progetto intorno a lui. Ci sono tantissimi aspetti di cui tenere conto”.
Anche Francesco Camarda è tra i talenti della scuderia di adidas Italia. Che idea si è fatto del suo avvicinamento alla prima squadra del Milan e il traguardo di più giovane esordiente di sempre in Serie A?
“Innanzitutto se lo merita. È un ragazzo d’oro, che viene da una famiglia spettacolare. Per lui ci sono dei presupposti di crescita importanti. Avere un quadro sano extra-calcistico è decisivo. Così il ragazzo può lavorare tranquillo, va a scuola e non è vittima dell’ossessione di arrivare. Lui sta vivendo questo momento a modo suo. È un ragazzo mentalmente molto preparato per la sua età. Tecnicamente, credo salti all’occhio di tutti, è a un livello molto avanzato se lo si paragona ai suoi coetanei. E anche tatticamente direi che ha una comprensione del gioco importante. Sa quello che può fare – e lo fa molto bene – e quello che non può fare. Ha ancora 15 anni e deve ancora formarsi dal punto di vista fisico: chiaro che, rispetto a quando giochi in Primavera, in prima squadra gli avversari sono molto più grossi e forti fisicamente. Lui però è un giocatore molto intelligente e lo sta facendo vedere: così riesce a compensare”.
Tornando sulla spedizione a Madrid e l’immersione nel mondo del Real Madrid: come nasce l’idea del viaggio e quali sono gli obiettivi dell’iniziativa?
“È un’iniziativa in generale del Team Football, non solo in italiana. In tutto il mondo, Europa compresa, cerchiamo sempre di coinvolgere i nostri ragazzi con questo tipo di iniziative. L’idea è quella di dare a questi ragazzi un’esperienza extracalcistica. Questo viaggio non è né una selezione tra i nostri talenti né una ricompensa ai migliori. È semplicemente un viaggio, un’opportunità in più per i ragazzi di adidas per arricchirsi di un’esperienza, che li possa fare crescere dal punto di vista personale, facendoli lavorare sulla propria maturazione psicologica ed emotiva. Io credo che oggi questi ragazzi vengano considerati troppo presto come giocatori di calcio, quando hanno ancora 13 o 14 anni. Talvolta ci si dimentica che oltre a sapere giocare con i piedi, per essere professionisti c’è bisogno di una certa stabilità mentale. Per questo il tema di mental health è molto importante. A 13 anni sappiamo che siamo sempre condizionati dalle nostre emozioni, quindi ci si apre al mondo, si vedono altre culture, lingua diversa e si respira anche un calcio diverso. Non a caso siamo andati a vedere lo stadio, il museo e abbiamo conosciuto tante persone diverse. Quello che facciamo sulla nostra Next Gen è un progetto che permette di lavorare sulle attitudini individuali del ragazzo in termini di adattamento, prese di decisione, apertura mentale, tolleranza. Aspetti che servono nel calcio ma anche nella vita. E proprio per questo colgo l’occasione per ringraziare i club che hanno messo a disposizione i loro ragazzi, garantedogli la possibilità di vivere questo viaggio: non è una cosa scontata”.
Lavorando anche in paesi diversi, ha riscontrato differenze significative con l’Italia nel modo di rapportarsi ai giovani calciatori?
“Io credo che ogni Paese abbia il suo modo. Ogni paese ha una propria cultura, l’importante è capirne le caratteristiche e lavorarci sopra. Sarebbe presuntuoso e non da intenditore dire che dobbiamo allenare i ragazzi o le ragazze tutti allo stesso modo. I bambini e le bambine vanno capiti, ognuno di noi è fatto a modo suo e sta’ a noi farlo. È un dovere non solo nostro che siamo sponsor ma spetta ai club, alla scuola, ai genitori… ognuno deve trovare le chiavi di questi ragazzi per farli crescere nel miglior modo possibile. Sicuramente io ritrovo differenze nella metodologia non solo calcistica, ma anche nell’apprendimento scolastico. Io arrivo dal settore francese e quindi noto grande differenza da questo punto di vista. Da noi per esempio si cerca di trasmettere degli strumenti che permettano ai ragazzi di poter essere autonomi il più presto possibile. Quindi di prendere delle decisioni, avere la capacità di ragionare per quello che può essere l’ambiente che ci circonda, per arrivare all’obiettivo e trasmettere un certo stile di vita. Qui abbiamo un approccio diverso, perché siamo più su una metodologia direttiva. Con questo viaggio invece si cerca di far capire che possiamo comunque raggiungere obiettivi e fare cose ottimali senza per forza dover seguire un sistema solo, ma prendere il meglio da tanti sistemi e tante metodologie per creare qualcosa che arricchisca il proprio bagaglio. Sulle attività che organizziamo c’è sempre un fine: l’obiettivo in questo caso è veramente quello di creare un percorso per questi ragazzi e dargli la possibilità di crescere sotto tutti questi punti di vista. Altro esempio: recentemente, nell’ambito di un evento adidas è intervenuto Alessandro Nesta, un’icona del nostro calcio. Abbiamo deciso di affiancargli sul palco un difensore del domani, come Marco Palestra dell’Atalanta. Non c’era nessun intento pubblicitario, ma solo l’obiettivo di farli interagire. Il fatto che un aspirante calciatore possa confrontarsi con una leggenda come Nesta, chiedere consigli, imparare a parlare in pubblico: è una gran cosa. Esercitarsi nel public speaking aiuta a gestire lo stress ed è una skill che serve per la vita, non solo da calciatore”.
Il viaggio a Madrid ha permesso di studiare da vicino quello che probabilmente è il giovane calciatore più forte al mondo: Jude Bellingham? C’è un nome che secondo lei potrà ripercorrere le orme dell’inglese?
In questo caso faccio fatica a fare un nome. Parliamo di ragazzi giovanissimi e le variabili sono infinite. Prendiamo la storia di Bellingham: arriva al Real Madrid dopo un percorso calcistico realizzato in vari paesi. Parte dal Birmingham, poi va al Borussia Dortmund per poi arrivare al Real. Un viaggio. Ed è proprio questa la connessione che voglio fare con l’esperienza dei ragazzi a Madrid. Prendere un aereo significa sperimentare, in Italia ma anche all’estero. Ci permette di vedere come funziona il calcio altrove, di capire come si lavora cercando di migliorarsi tutti i giorni. Questa predisposizione, abbianata alla continuità mentale che Bellingham ha sempre avuto, è l’inizio del percorso. Quello che sta facendo Bellingham è qualcosa di eccezionale. Tra i nostri atleti ce ne sono diversi di grandissimo talento, con ottime predisposizioni; ma da qui ad arrivare a 18 anni passa tanto tempo. Ci vogliono tranquillità, umiltà e tanto lavoro. Questo è il mio consiglio più che dare un nome”.
Qual è il suo obiettivo con adidas per il futuro?
“L’obiettivo è continuare così come stiamo facendo. In Serie A è stato fatto un grande lavoro in termini di share of voice. Anche in ambito di Nazionale maggiore direi che siamo messi molto bene: è stato fatto qualcosa di davvero importante da parte del team football, e mi riferisco a Giacomo Zerella e Alfredo Freda, che hanno aumentato il portfolio dei calciatori per il nostro Paese selezionando tanti ottimi profili. Nello scouting vogliamo andare ad arricchire il nostro gruppo di giocatori con grande potenziale. Questo è qualcosa a cui tengo particolarmente: siamo una grande famiglia. Ci sono tanti ragazzi che fanno tutti parte di questo progetto e noi vogliamo ovviamente cercare quelli che arriveranno a questo livello qui. Ma con calma e pazienza, perché prima di tutto deve rimanere un piacere e non un’ossessione. Un altro esempio è Wisdom Amey, che ha esordito prima di Camarda e deteneva il record di più giovane debuttante di sempre in A. Bisogna continuare sempre a lavorare con questi ragazzi e far sì che arrivino a realizzare i propri obiettivi accompagnandoli tutti i giorni. La qualità del servicing, della famiglia, delle persone per adidas è sempre stata un must”.
I nostri approfondimenti


Chi è Martin Baturina, il “nuovo Modric” seguito da mezza Europa
CHI È BATURINA – Il “nuovo Modric“: così lo chiamano in patria. Forse a sproposito, perché Martin Baturina, calciatore croato...


È la settimana di Juventus-Napoli: dove nasce la rivalità tra bianconeri e azzurri?
L’ultima giornata di campionato ha visto ancora confermarsi le prime due classificate della Serie A: la Juventus è riuscita ad...


Perchè la Fiorentina non è pronta per giocare con le due punte
FIORENTINA, HA DAVVERO SENSO PRETENDERE LE DUE PUNTE? – Sebbene sia arrivato, su rigore, il primo gol in Serie A...


Preferisco la Coppa: Coppa dei Campioni 1979/80
Il 29 agosto 1979 prende il via la Coppa dei Campioni 1979/80, con l’ormai consueto turno preliminare, visto il numero...
Giovani per il futuro


Chi è Yassine Khalifi, il talento “regale” marocchino
CHI É YASSINE KHALIFI – Durante l’ultima edizione dei Mondiali, gli occhi del mondo del calcio si sono posati sull’Accademia...


Chi è Niccolò Corrado, il terzino che piace a Monza e Torino
CHI È NICCOLÒ CORRADO, IL TERZINO CHE PIACE A MONZA E TORINO – La finestra di mercato invernale si sta avvicinando...


Chi è Fabijan Krivak, il 2005 croato che ha colpito la Roma
CHI È FABIJAN KRIVAK – La Croazia, qualificatasi ad Euro2024 dopo la vittoria di ieri contro l’Armenia, è stata una fucina di...


Chi è Oscar Gloukh, il trequartista sognato da tutte le big di Serie A
CHI È GLOUKH, IL CENTROCAMPISTA CHE HA STREGATO L’EUROPA – Oscar Gloukh ha attirato su di sé le attenzioni di...
Esclusive


ESCLUSIVA – Lo sviluppo dei nuovi talenti di adidas studiando Bellingham
La crescita e la formazione di nuovi talenti è da sempre uno dei punti cardini all’interno del progetto adidas. Il...


ESCLUSIVA – Bruscolotti: “Con Mazzarri un miglioramento, ma il Napoli subisce troppi gol”
Tra il 1972 e il 1988 la carriera di Giuseppe Bruscolotti si è legata a doppio filo con il Napoli....


ESCLUSIVA – L’agente di Ikwuemesi: “Si sta adattando alla Serie A, la Salernitana sta lavorando nella giusta direzione”
La Salernitana sta affrontando un periodo delicato, in piena lotta per la permanenza in Serie A. Nell’ultima giornata di campionato,...


McDermott risponde a Cellino in ESCLUSIVA: “Scoprii del mio esonero dai giornali!”
ESCLUSIVA MCDERMOTT – Negli scorsi giorni, l’attuale presidente del Brescia, nonché ex patron del Leeds United, Massimo Cellino, aveva rivelato un incredibile retroscena che aveva...
Fantacalcio


Le probabili formazioni della 15ª giornata di Serie A
LE PROBABILI FORMAZIONI DELLA 15ª GIORNATA DI SERIE A – La Serie A torna in campo per la 15ª giornata....


I consigli del fantacalcio per la 14ª giornata
I CONSIGLI DEL FANTACALCIO PER LA 14ª GIORNATA – Archiviato il Black Friday, quello bello degli sconti, oggi è un...


I consigli del fantacalcio per la 13ª giornata
I CONSIGLI DEL FANTACALCIO PER LA 13ª GIORNATA – Terminata l’ultima sosta nazionali dell’anno torna il Fantacalcio ma questa volta...


10 giocatori da prendere ADESSO al Fantacalcio
Il Fantacalcio durante la sosta nazionali è complicato da gestire. Alcuni fantallenatori hanno gli scambi chiusi, non possono più migliorare...
Serie A


La Fiorentina traslocherà al Castellani: vicino l’ok definitivo del Comune di Empoli
Nel corso della prossima stagione, a causa di alcuni lavori di restyling indirizzati all’Artemio Franchi, la Fiorentina sarà costretta a...


Berardi-Juve: novità in arrivo a gennaio?
Mimmo Berardi resta l’obiettivo numero uno della Juventus e di Massimiliano Allegri, il quale avrebbe da tempo puntato sull’esterno destro...


Zanoli verso l’addio in prestito: duello Salernitana-Genoa per il terzino
Con gennaio dietro l’angolo, la Salernitana dovrà operare nel migliore dei modi sul mercato per rafforzare determinate zone di campo....


Pantaleo Corvino premiato per il suo prezioso lavoro col Lecce
Nella serata all’insegna delle premiazioni, la fondazione “La Capitanata Per Lo Sport ETS” ha conferito un riconoscimento al Responsabile dell’Area...
Trending
-
Flash News6 mesi fa
Rivelazione shock del NY Times sull’Inter: “Non potevano pagare i designer del nuovo San Siro”
-
Calcio e dintorni1 anno fa
Manchester United, novità nel caso Greenwood
-
Flash News11 mesi fa
Stankovic chiede all’Inter il figlio Filip: la risposta dei nerazzurri
-
Flash News11 mesi fa
La Fifa prepara gli indennizzi per i Mondiali: che cifra per l’Inter
-
Flash News11 mesi fa
Inzaghi rischia di saltare la Supercoppa? Il motivo
-
Calciomercato11 mesi fa
L’Inter chiude il primo colpo di mercato: in arrivo Nezirevic
-
Calcio Internazionale11 mesi fa
Abramovich pronto a tornare? Forte l’interesse per tre club
-
Calciomercato6 mesi fa
L’Inter piazza i primi colpi: vicino un parametro zero del Lipsia