Questa sera, ore 21, a Baku, si disputerà il primo dei due derby inglese che decreteranno il destino europeo di questa stagione. Il Chelsea di Maurizio Sarri dovrà scontrarsi contro l’Arsenal di Unai Emery per la vittoria dell’Europa League. Uno scontro che appare di quanta più difficile previsione, anche considerando i precedenti in Premier League fra le due squadre. Tuttavia, essendo una finale, ogni discorso va ad azzerarsi, lasciando spazio solamente allo spettacolo offerto dai più grandi interpreti del gioco.
Chelsea-Arsenal. L’equilibrio tattico sarriano contro la sfrontatezza offensiva di Emery. Chi riuscirà ad imporsi? Chi avrà la meglio in una gara che si preannuncia fra le più roventi della stagione?
L’ARTE DEL MUTAMENTO

Nel difficile percorso di una stagione Maurizio Sarri ha dovuto fronteggiare innumerevoli insidie, date soprattutto da uno spogliatoio non totalmente convinto della sua leadership tecnica. Nonostante ciò, l’allenatore del club londinese, è riuscito a modellare i propri dettami tattici sul materiale a propria disposizione, andando incontro alle esigenze dei singoli giocatori. È probabilmente questo il frutto del suo successo in terra inglese. Successo che tuttavia non gli viene pienamente riconosciuto, senza un apparente motivo, considerando il terzo posto in Premier, un secondo posto nella EFL Cup e una finale tutta da giocare in l’Europa League.
La rosa di certo non gioca un calcio stilisticamente egregio come il precedente Napoli di Sarri, tuttavia bisogna anche ammettere che i calciatori a disposizione presentano qualità tecniche differenti. Inoltre Maurizio è in carica solamente da un anno. Per assumere gli automatismi tattici da lui richiesti, la rosa ha bisogno di parecchio tempo e svariate esperienze, tempo che innegabilmente in Inghilterra non viene concesso. Tuttavia la funzionalità di gioco non è andata persa e ciò ha permesso alla squadra di ottenere vittorie anche con lungo margine sugli avversari. Il percorso europeo, inoltre, ha agevolato parecchio la società di Roman Abramovic, opponendola solamente in semifinale contro una squadra di una certa caratura tecnica: l’Eintracht Francoforte.
I MAGGIORI INTERPRETI

Abbiamo perso la finale di Carabao Cup e l’Europa League è il trofeo che possiamo ottenere. Voglio vincerlo, non importa se segnerò o non segnerò. Se sarà la mia ultima gara col Chelsea, spero di alzare la coppa. Sarebbe l’addio perfetto.
Queste le parole del giocatore più rappresentativo per i Blues. Eden Hazard, oramai, è un dichiarato promesso sposo del Real Madrid, tuttavia dalle dichiarazioni da lui elargite si evidenzia come la voglia di titolo sia alta in quasi tutto il gruppo. Uno dei giocatori che ha assimilato maggiormente il concetto del “Sarri-ball“, quello è proprio Hazard. Tanto della pericolosità offensiva del Chelsea passerà inevitabilmente dai piedi del talento belga. Ad oggi, sicuramente uno dei giocatori tecnicamente migliori al mondo.
Si evince inoltre grande incertezza su chi possano essere i protagonisti in mezzo al campo per il Chelsea. Sicuro del posto è solo Jorginho, probabile poi l’utilizzo di Kanté e Barkley. Nonostante ciò Kovacic scalpita profondamente. Proprio Jorginho, fidato discepolo di Maurizio Sarri, avrà una grossa responsabilità questa sera. Se lui fosse in giornata, allora tutta la squadra può avere una fluidità di gioco maggiore, che arricchirebbe in maniera sostanziale le velleità del Chelsea. Inoltre anche la scelta del centravanti sarà di certo a lungo ponderata dal mister. Probabile che si opti per Olivier Giroud, giocatore in grado di offrire maggiori garanzie di rendimento rispetto ad Higuain.
LA SFRONTATEZZA DEI GUNNERS

Unai Emery si appresta ad affrontare la sua quarta finale di Europa League consecutiva. Risultato che di certo testimonia una certa propensione per l’allenatore turco verso tale competizione. In questa stagione non si può affermare che la squadra abbia brillato. Un quinto posto in campionato, a -1 dal Tottenham quarto ed una qualificazione in Champions che potrebbe arrivare solamente con una vittoria questa sera. Tuttavia Emery ha offerto grandi spunti da analizzare in questo Arsenal. Primo fra tutti la coesistenza di Lacazette ed Aubameyang. I due giocatori, nell’arco della stagione, hanno costruito un’intesa assai dura da arginare per i difensori avversari. Inoltre la grande trazione anteriore promossa dal tecnico ha permesso all’Arsenal di essere il terzo attacco del campionato, alle spalle solamente dei mattatori del torneo: Manchester City e Liverpool. Permangono tuttavia dei dubbi circa la fase difensiva della squadra, vero punto debole di quest’Arsenal. I 51 gol concessi solo in campionato sono veramente troppi per una formazione che vuole attestarsi ad alti livelli.
Anche nelle altre competizioni inglesi la squadra non ha brillato. In Carabao Cup è stata eliminata dal Tottenham ai quarti di finale, mentre in FA Cup ha subito una sconfitta a favore del Manchester United al quarto turno. È tuttavia vero che in Europa League ha avuto un tabellone tutt’altro che agevole e nonostante ciò si è disimpegnato in maniera egregia. Sporting Lisbona, Napoli, Valencia, sono tutti avversari di grosso lignaggio e di grande caratura. Inoltre la squadra mostra difficoltà quando non gioca nel proprio stadio e magari deve compiere delle lunghe trasferte. Emblematiche le sconfitte a Borisov e a Rennes.
CHI POTRÀ DECIDERLA?
Come detto poc’anzi, le luci dei riflettori sono sicuramente puntate sul duo di attacco, Lacazette – Aubameyang, Questa stagione la squadra si è quasi completamente affidata ai due e stasera lo schema tattico non differirà particolarmente, anzi. Nonostante ciò, serve qualcuno che li rifornisca a dovere e questo deve senza dubbio essere Mesut Özil. Il trequartista tedesco per tutto l’arco della sua carriera ha palesato una discontinuità di gioco talvolta imbarazzante, tuttavia se dovesse essere la sua serata, sarà difficile contenerlo per gli avversari. Anche perché il bagaglio tecnico del giocatore è sconfinato e potrebbe decidere di risolvere la partita in qualsiasi momento.
Particolare attenzione si dovrà fare ai tre difensori: Koscielny, Monreal e Sokratis. Per ultimo non si può non citare la vecchia conoscenza del calcio italiano, Lucas Torreira. Il centrocampista ex Sampdoria è riuscito a diventare un perno nella formazione londinese e questa sera il suo apporto difensivo risulterà probabilmente fondamentale ai fini di un rapido recupero palla.
I PRECEDENTI
I precedenti raccontano di un’equilibrio nei risultati e, sostanzialmente, anche nel gioco. La prima partita, avvenuta subito la seconda giornata di campionato, è finita 3-2 per i Blues. Dopo i due gol nei primi venti minuti di gioco siglati da Pedro e Alvaro Morata, il Chelsea ha subito la rimonta da parte dei Gunners targata Henrikh Mkhitaryan ed Alex Iwobi, andando al riposo sul 2-2. Nella seconda frazione il Chelsea ha di certo espresso un calcio molto più propositivo dell’Arsenal, sfiorando a più riprese il vantaggio. Vantaggio che arriverà al minuto 81, realizzato da Marcos Alonso su assistenza di Eden Hazard.
Il secondo scontro, invece, non ammette equivoci. L’Arsenal ha dominato il match in lungo e in largo, mostrando una superiorità di gioco lampante. Già al 40′ minuto aveva chiuso la pratica grazie alle reti di Alexander Lacazette e Laurent Koscielny. Una vittoria che in quel periodo era stata di ingente portata per l’Arsenal, perché rappresentava un ritorno alla corsa Champions. Corsa Champions poi sfumata nelle ultime 6 partite, dove la squadra con a capo Sir Chips Keswick, ha ottenuto la miseria di 7 punti su 18 disponibili.