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Chi calcia le punizioni?

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5 anni fa:
Se una punizione è tirata come si deve, è imparabile
I calci di punizione sono geometrie, colpi di genio e sassate di brutale potenza che a volte si trasformano in gol. Sono proprio le reti sui calci piazzati il tema che si prende in esame in questo articolo. Nelle righe seguenti, infatti, verranno esaminati i migliori marcatori di punizione per ogni campionato di questa stagione.
Una carrellata di gol dagli stili differenti che parte dalla Liga spagnola, dove gioca il più grande di tutti, e arriva al campionato brasiliano.
LIGA: LEO MESSI
Ci perdoni la Serie A, ma in materia di punizioni è impossibile non iniziare dal maestro in questa tecnica: Leo Messi. È il calciatore di punizioni che ne ha segnate di più in questa stagione (6 nella Liga) e in settimana contro il Villarreal ha realizzato il terzo gol consecutivo su calcio piazzato.
https://www.youtube.com/watch?v=_h5zbJRNMxQ
Più che un calcio di punizione, una sentenza. Addirittura, in Spagna hanno detto che per lui i calci di punizione è come se fossero rigori per quanto sa essere letale. Tra le più nevrotiche contromisure da prendere contro il diez blaugrana, c’è anche quella di non schierare la barriera. Un particolare rimedio per impedire ai giocatori del Barcellona di allungare la barriera avversaria e ostruire la visuale del portiere.
In questo modo, alla sua lunga collezione – a giro sopra la barriera, sotto la barriera, sul palo del portiere, sul palo più lontano – la Pulce potrebbe aggiungere la punizione senza barriera.
SERIE A: AREK MILIK
Una prima punta pura miglior calciatore di punizioni nel massimo campionato italiano. E non si tratta di Cristiano Ronaldo, ancora a secco in questa stagione in questo fondamentale nonostante i 16 tentativi. Doppia sorpresa in Serie A dove a comandare la classifica delle punizioni c’è Arkadiusz Milik. Sono state ben tre le squadre (Cagliari, Lazio e Parma) trafite dall’attaccante napoletano con l’arma del calcio piazzato. Una dote, quella di calciare le punizioni, che il numero 99 già possedeva dai tempi dell’Ajax e che in questa stagione ha affinato con i suoi 5 tentativi.
Una specialità in cui il centravanti polacco dimostra, oltre all’efficacia, bellezza e creatività perchè non ha un solo modo per colpire il portiere. Contro la Lazio ha compiuto una parabola con la palla che si è alzata superando la barriera abbassandosi nel momento della messa in rete. Il Parma, invece, è stato colpito con un tiro sotto la barriera. La punizione più bella resta quella di Cagliari: di potenza, nell’angolino.
PREMIER LEAGUE: XHAKA / WARD-PROWSE
La Premier League nella classifica dei migliori tiratori di punizioni della stagione ha un pari merito. Sia Xhaka dell’Arsenal che Ward-Prowse, in forza al Southampton, hanno segnato 2 punizioni su 5 tentativi totali.
Lo svizzero della squadra di Emery si è messo in mostra con una punizione laterale, ad ottobre, contro il Crystal Palace. Sul suo tiro sinistro c’è il tocco del portiere, ma riesce con potenza a spedire la palla all’incrocio del palo più lontano.
Ward-Prowse, 6 gol all’attivo in questa stagione, si dimostra poliedrico. Le calcia spesso con il destro a giro, ma è bravo anche a far passare la palla sotto la barriera e se la cava sia con le punizioni centrali che con quelle laterali.
LIGUE 1: ANGEL DI MARIA
Nel campionato francese, a primeggiare è un altro argentino dotato di una creatività e un piede eccezionale. Angel Di Maria nella stagione in corso su ben 6 tentativi (tanti, considerata anche la presenza di Neymar), ha spedito in rete da calcio di punizione 3 palle. Da quando si è trasferito all’ombra della Tour Eiffel, non aveva mai fatto così bene in Ligue 1.
Si è sbizzaritto parecchio fin qui. Il 17 marzo scorso, nel Clasique contro il Marsiglia, dai 30 metri ha disegnato con potenza e precisione una parabola che ha scheggiato il palo interno nel momento di entrare in rete. Sempre da una distanza simile, ha compiuto un capovaloro contro il Montpellier. Il suo tiro in direzione del palo alla sinistra del portiere tocca la traversa e buca la rete. Si può soltanto dire: chapeau, Monsieur!
BUNDESLIGA: SCHMID
La Bundesliga regala un nome a sorpresa perchè in testa alla classifica dei gol su punizione c’è Jonathan Schmid, terzino destro classe ’90 dell’Augsburg. Questo calciatore francese, seppur sconosciuto ai più, sa rivelarsi molto bravo nel fondamentale delle punizioni. Nelle sue squadre, se ne prende a carico quasi sempre lui e, come quest’anno, i frutti arrivano. Su 7 tentativi, infatti, 3 sono andati a buon esito.
Lui è un calciante destro e sa tirare sia le punizioni centrali che quelle laterali. Nel 2014, con la maglia del Friburgo, disegnò da una distanza notevole una fantastica parabola che si alzò di molto fino ad abbassarsi negli attimi finali. Tra i 3 gol su punizione di questa stagione, si registra una bellissima traiettoria a giro contro l’Hannover.
EREDIVISIE: L’ETERNO VAN PERSIE
In testa alla classifica del campionato olandese per il particolare dei gol su punizione si trova un giocatore che non sente l’età avanzata: Robin Van Persie. L’ex gloria dell’Arsenal pare voglia chiudere la carriera in patria con la maglia del Feyenoord, ma nonostante i 35 anni continua a segnare come ai vecchi tempi. Fin qui, in 22 partite ha realizzato la bellezza di 15 gol di cui 2 su calcio di punizione su 5 tentativi totali.
Ha sempre dimostrato una certa bravura nel battere i calci piazzati e pare addirittura essere migliorato. I due gol fatti su punizione in questa stagione sono semplicemente splendidi. Il primo, lo scorso settembre, quando ha battuto la Vitesse con una bomba di sinistro dai 30 metri che si è infilata nell’angolino alla destra del portiere.
Poi, a gennaio, in casa dello Zwolle si è ripetuto con una pennellata di pura tecnica con la palla andata perfettamente all’incrocio dei pali.
PRIMERIA LIGA: EDGAR COSTA
Nella terra di Cristiano Ronaldo, il campione delle punizioni, momentaneamente, è Edgar Costa. Si tratta di un esterno offensivo del Maritimo, classe ’87, che non è mai uscito dal Portogallo. Pur essendo un giocatore d’attacco, non è bravo nella finalizzazione, anche se colma il difetto con la dote sui calci di punizione.
A conferma di quanto detto, ci sono le sole 2 marcature stagionali, arrivate entrambe da calcio piazzato. Questo fondamentale rivela anche la sua discreta tecnica, come dimostra la punizione contro il Portimonense. Si è trattato una punizione in posizione ravvicinata in cui con il destro ha disegnato una bella e rapida parabola. Un cioccolatino niente male.
PREMIER LIGA: SHATOV / DZHIKIYA
Stesso discorso fatto per la Premier League inglese vale per il campionato russo, dove si registra per l’appunto un pari merito. A contendersi il primo posto assoluto sono Oleg Shatov dello Zenit e Georgiy Dzhikiya dello Spartak Mosca. Entrambi hanno segnato un gol su punizione sull’unico tentativo effettuato.
Il russo, compagno di squadra tra gli altri di Marchisio, è una promessa del club di San Pietroburgo mai esplosa definitivamente. È dotato di una spiccata tecnica che riesce a mettere in pratica anche sui calci di punizione, specialmente quelli in posizione laterale, dove mette in mostra un destro chirurgico.
Il secondo, un difensore, con il sinistro ha realizzato un preciso tiro che ha passato la barriera ed è finita nell’angolino sinistro. Nonostante il ruolo, si è dimostrato uno specialista già negli anni scorsi.
SUPERLIGA: MATIAS ROJAS
Nella patria dei grandi calcio quali Maradona e Messi il primatista delle punizioni non può che essere di grande qualità. Il calciatore in questione è un giovane trequartista di 23 anni del Defensa y Justicia, cioè Matias Rojas. Si tratta di un profilo molto dotato tecnicamente che sa rendersi pericoloso soprattutto con tiri da fuori area e appunto calci di punizione. Di quest’ultimi, si è dimostrato uno specialista con ben 5 reti su 13 tentativi.
Sui calci piazzati mostra un sinistro davvero speciale con una dote a calciare punizioni, ravvicinate o non, in differenti modi. Spesso tenta il tiro a giro mirando l’incrocio dei pali, ma è bravo a infilare anche in direzione del palo più lontano o sotto la barriera. Punizioni a parte, è un giocatore che va tenuto d’occhio.
https://www.youtube.com/watch?v=_7PvBGB7TUM
BRASILERAO: MARLONE
Un altro calciatore di buona qualità è il re delle punizioni del campionato brasiliano conclusosi lo scorso dicembre: Marlone. Il centrocampista è salito alle cronache nel 2017 per essersi classificato secondo per il Premio Puskas, assegnato all’autore del gol più bello dell’anno.
L’anno scorso con la maglia dello Sport Recife si è messo in evidenza con 2 gol su punizione sui 5 tentativi totali. Ha una buona tecnica di base che si nota sui calci piazzati visto che con il destro riesce a disegnare spesso parabole molto belle e precise.
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Gundogan: “Le mie parole dopo El Clasico? Critico anche me stesso”

Pubblicato
8 ore fa:
Dicembre 2, 2023
Il Barcellona continua la propria rincorsa alla volta del primo posto della classifica della Liga. I catalanti si trovano al momento al terzo posto in classifica, condiviso con l’Atletico Madrid che però ha una gara in meno. Domani sera in programma proprio la sfida rovente tra le due compagini, per decretare chi sarà, almeno per il momento, la principale forza inseguitrice alle spalle di Real Madrid e Girona, in tandem al primo posto e con un margine di vantaggio di 4 punti.
Si attende dunque la gara tra Atletico Madrid e Barcellona, quella che per alcuni sarà una sfida nella sfida (in primis per Joao Felix) e che per entrambi i gruppi squadra sarà l’occasione per mettere alla prova se stessi e le proprie ambizioni.
A proposito di ambizioni, è tornato a parlare Ilkay Gundogan. Il centrocampista, dopo aver lasciato il Manchester City da protagonista nelle vittorie dei tantissimi trofei degli ultimi anni e soprattutto della Champions League 2022/23, si è accasato in Catalogna. La scelta di approdare al Barcellona è dipesa dalla volontà di trovare nuovi stimoli, nuova voglia, una sfida ambiziosa e proiettata verso l’alto. La sua voce all’interno dello spogliatoio conta già molto, con i giovani che possono soltanto imparare dai gesti e dalle parole di un campione assoluto come Gundogan.
In particolare, le parole pronunciate dal centrocampista dopo la sconfitta con il Real Madrid sono diventate argomento di discussione pubblica. Nel corso di un’intervista ai microfoni di BeIN Sports, Gundogan è tornato sulla vicenda. Di seguito le sue dichiarazioni.
OPINIONE GUNDOGAN – “Non posso mettermi nei panni degli altri per sapere come l’hanno recepita, ma ho semplicemente detto onestamente la mia opinione e la mia intenzione non era quella di attaccare niente e nessuno. Voglio dire, ogni volta che critico la mia squadra, per qualunque cosa, includo me stesso. Comincio sempre da me stesso. Penso di avere abbastanza esperienza per sapere come funziona questo gioco, ma prima mi guardo sempre allo specchio e giudico prima me stesso e non gli altri. Voglio che facciamo il meglio che possiamo perché vedo in questo squadra con molto potenziale e molta qualità“.
Flash News
Piquè favorevole alla riduzione di squadre in Liga: “Meno partite e più competitive”

Pubblicato
2 giorni fa:
Novembre 30, 2023
L’ex difensore e capitano del Barcellona, Gerard Piquè, è stato intervistato al Marca business sport Forum. L’argomento principale sicuramente quello riguardo la possibile riduzione delle squadre in Liga. Lo spagnolo è favorevole a questa iniziativa, prendendo come esempio i format usati in America, in particolare con la NFL.
LE DICHIARAZIONI
NUOVO FORMAT – “Alla fine, lo sport sta andando verso competizioni più brevi e uniche. L’esempio chiaro è la NLF, ci sono quattro mesi di competizione e il Paese è paralizzato. Avete record di ascolti. Penso che il calcio dovrebbe andare in quella direzione.”
TROPPE PARTITE – “Serve che tutte le organizzazioni si riuniscano e dicano: ‘non è possibile che ci siano 80 partite in un anno’. Ci sono troppe partite e la gente non sa nemmeno cosa si gioca. E poi a livello sportivo il livello scende.”
NUOVO CALENDARIO – “Servirebbe un calendario con meno partite che però sarebbe più competitive. Invece di campionati da 20 squadre, passare a 16 o anche 14.”
Flash News
Monza-Juventus, Allegri: “Da Locatelli e l’attacco al mio futuro, vi dico tutto”

Pubblicato
2 giorni fa:
Novembre 30, 2023
LE PAROLE DI MAX ALLEGRI IN CONFERENZA ALLA VIGILIA DI MONZA-JUVENTUS – Max Allegri ha parlato in conferenza alla vigilia del match tra Monza e Juventus. In attesa dell’esito del big match di giornata di domenica sera tra Napoli e Inter, i bianconeri, vincendo a Monza, potrebbero portarsi in testa alla classifica. Un campo tosto quello dei brianzoli che nella scorsa stagione hanno fatto bottino pieno contro la Juve. La squadra allenata da Max Allegri è ancora alle prese con diversi infortuni. Il tecnico toscano si è soffermato su questo aspetto, fornendo aggiornamenti su diversi giocatori oltre che approfondire anche il discorso riguardante il proprio futuro sulla panchina del club. Di seguito, tutte le dichiarazioni di Allegri alla vigilia di Monza-Juventus:
LE PAROLE DI MAX ALLEGRI ALLA VIGILIA DI MONZA-JUVENTUS
DERBY D’ITALIA – “Cammino in discesa dopo il derby d’Italia? Sarebbe commettere un errore inspiegabile, noi sappiamo i nostri limiti. La classifica è buona, ma non si è fatto ancora nulla, appena lasci un attimo approccio e intensità rischi di perdere. Vincere partite non è facile, ne abbiamo 6 da qui al girone d’andata, di cui 4 sono trasferte. Ancora è tutto da giocare e bisogna fare un passo per volta. Il Monza fa la differenza nella fase difensiva e lo dicono i numeri: sarà una partita molto difficile”.
OBIETTIVI – “Ottimismo sullo scudetto? Io in spogliatoio non ci entro, è sacro. Il desiderio più importante deve essere la partita di domani. Non scordiamoci che rimanere fuori dalla Champions quest’anno è stato un danno tecnico ed economico. Noi abbiamo il dovere di costruire un’annata per tornare all’obiettivo minimo: giocare la Champions l’anno prossimo. Domani voglio vedere la Juve delle prime 13 giornate. Non possiamo permetterci di sottovalutare nessuno, ci vuole grande rispetto per tutti e dobbiamo giocare sempre da squadra come fatto finora. Noi guardiamo la quinta, bisogna scappare da chi c’è dietro e non guardare davanti. Resta motivo di orgoglio essere a 2 punti dall’Inter, ma bisogna guardare dietro perché nel calcio le cose cambiano in fretta. Non bisogna mantenere, ma migliorare di giorno in giorno”.
INFORTUNI – “Monza imbattuto in casa? Oltre che imbattuti, il Monza ci ha portato via 6 punti l’anno scorso e abbiamo fatto 0 gol a loro. Sarà una partita difficile e importante come quelle a seguire. È importante per dare seguito al pari con l’Inter. Danilo e Alex Sandro saranno a disposizione, seppur non al 100%. Per Locatelli valuteremo oggi, è un problema di dolore, l’altro giorno è entrato, vediamo oggi. Oggi dovrò vedere l’allenamento per capire su Manuel e su Nicolussi-Caviglia, che ha fatto una gara importante. Se no troveremo una soluzione e in qualche modo faremo”.
ATTACCO – “Monza imbattuto in casa? Oltre che imbattuti, il Monza ci ha portato via 6 punti l’anno scorso e abbiamo fatto 0 gol a loro. Sarà una partita difficile e importante come quelle a seguire. È importante per dare seguito al pari con l’Inter. Danilo e Alex Sandro saranno a disposizione, seppur non al 100%. Per Locatelli valuteremo oggi, è un problema di dolore, l’altro giorno è entrato, vediamo oggi. Oggi dovrò vedere l’allenamento per capire su Manuel e su Nicolussi-Caviglia, che ha fatto una gara importante. Se no troveremo una soluzione e in qualche modo faremo. Settimo attacco? 5 Vlahovic, 4 Chiesa, mancano quelli di Kean, Milik, Yildiz… L’importante è vincere le partite. Stiamo lavorando sui gol delle punte, cerchiamo di migliorare”.
GALLIANI – “Un amico, ci diamo del tu ormai, ci siamo dati del lei per tanti anni. È un dirigente di altissimo valore, sono fortunato ad aver lavorato con lui e ad avere ancora oggi un rapporto con lui. Siamo legati da un bel rapporto affettivo”.
PALLADINO – “Galliani come al solito non ha sbagliato allenatore. Sta facendo molto bene Palladino e sono certo che nella sua evoluzione può solo crescere, non parlo solo di campo. Potrà fare un’ottima carriera, ci son dei giovani allenatori bravi. E poi accanto ha Galliani, che è un dirigente di grande genialità”.
Champions League
Rimonta da urlo dell’Inter, il Napoli crolla nel finale: i resoconti

Pubblicato
3 giorni fa:
Novembre 29, 2023
Serata di Champions dalle mille emozioni per Inter e Napoli. Primo tempo da dimenticare per i nerazzurri, sotto 3-0 all’intervallo col Benfica grazie alla tripletta dell’ex Joao Mario. Al rientro dagli spogliatoi, grande reazione gli uomini di Inzaghi che riescono a trovare una super rimonta con il 3-3 finale. Succede di tutto anche al Bernabeu. In casa del Real Madrid, il Napoli prima la sblocca, poi la riprende con Anguissa e, alla fine perde 4-2. I resoconti dei match.
IL RESOCONTO BENFICA-INTER
Serata che parte malissimo per l’Inter. Al Da Luz sembra essere la serata dell’ex Joao Mario, capace di annichilire i nerazzurri con una tripletta nei primi 34 minuti di gioco. La serata di grazia del portoghese si apre dopo soli 5 minuti, quando è abile a raccogliere la sponda di Tengstedt e mettere il pallone all’angolino. Il raddoppio del Benfica arriva in maniera anche abbastanza fortunosa: palla persa da Asllani a centrocampo e ripartenza culminata con un rimpallo tra Bisseck e Rafa. Il pallone arriva poi tra i piedi di Joao Mario che non sbaglia. La timida risposta interista è rappresentata dall’errore di Arnautovic nell’uno contro uno con Trubin. I padroni di casa non si fermano e arriva anche il 3-0, sempre propiziato da un ispiratissimo Tengstedt. Stavolta l’attaccante danese serve un cross delizioso sempre per Joao Mario che, da due passi, mette in rete di testa.
Quella del secondo tempo è tutta un’altra Inter. Gli uomini di Inzaghi ci mettono carattere e riescono a tornare in partita con il tap in vincente di Arnautovic. Sull’onda dell’entusiasmo arriva anche il 3-2 firmato da Frattesi. Gran gol dell’ex Sassuolo che, su cross di Acerbi, trova la rete con un gran tiro al volo. Dopo aver corso un enorme rischio con il salvataggio di Bisseck su Tengstedt, arriva il clamoroso 3-3. Pestone in area di Otamendi su Thuram: dal dischetto va un glaciale Alexis Sanchez che non sbaglia e trova un insperato pareggio. Emozioni anche nel finale con il grande intervento di Audero su Di Maria e l’espulsione di Antonio Silva. Match che però si chiude con un pirotecnico 3-3.
IL RESOCONTO DI REAL MADRID-NAPOLI
Avvio pazzesco al Bernabeu dove, dopo soli 9 minuti, a passare è il Napoli. I partenopei trovano il gol grazie a una bella azione chiusa con l’appoggi di Di Lorenzo per Simeone, bravo a farsi trovare pronto e mettere in rete. Giusto il tempo di ribattere e il Real ha già pareggiato: azione solitaria di Rodrygo e gran destro all’incrocio. Spinti dal proprio pubblico i Blancos trovano anche il raddoppio con il solito Bellingham. L’inglese si inserisce alle spalle di un incerto Natan e, di testa, batte Meret sfruttando al meglio il perfetto lancio di Alaba.
Dopo l’equilibrio di fine primo tempo, al rientro dagli spogliatoi ricominciano le emozioni ancora grazie al Napoli. La squadra di Mazzarri trova il pareggio grazie ad un gran destro di Anguissa che, dopo un primo tentativo murato, trova un grande angolo da posizione defilata. Il Real Madrid riesce a ritagliarsi subito l’opportunità per il nuovo vantaggio ma Joselu, da pochi passi, non riesce a coordinarsi. Il Napoli lotta ma crolla nel finale. Il Real, grazie ad una vistosa incertezza di Meret, trova prima il 3-2 con il destro dalla distanza di Nico Paz. Poi, mette anche il punto esclamativo con il tap in di Joselu su assist di Bellingham. 4-2 il risultato finale.
COME CAMBIANO LE CLASSIFICHE DEI GIRONI
GRUPPO D
- Real Sociedad 11
- Inter 11
- Salisburgo 4
- Benfica 1
GRUPPO
- Real Madrid 15
- Napoli 7
- Braga 4
- Union Berlino 2
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