Siamo attorno all’ottantesimo di Lecce – Inter e sugli spalti un grido sta salendo di decibel. I 25 mila del Via del Mare urlano a squarciagola il nome del portiere di casa Wladimiro Falcone, che ha appena compiuto un autentico miracolo su Romelu Lukaku. In realtà questo è solo l’ultimo di una serie di stratosferici interventi che stanno impantanando l’Inter e che, malgrado poi il Lecce poi perda al 95′, gli varranno il premio di indiscusso migliore in campo.
Malgrado venga acclamato quasi come Buffon, però, il nome di Falcone non è poi così noto al grande pubblico. Impariamo, allora, a conoscerlo in questo articolo. Vi stupirà sapere, per esempio, che nella sua vita il portiere del Lecce ha anche recitato con Carlo Verdone!
CHI È WLADIMIRO FALCONE
Nato a Roma nel 1995, Wladimiro Falcone è il nuovo e sorprendente portiere del Lecce. L’estremo difensore, in realtà, non è nuovo alla Serie A. Nella scorsa stagione, infatti, ha totalizzato 10 presenze nel massimo campionato con la maglia della Sampdoria. In quelle occasioni Falcone, che aveva preso il posto dell’infortunato Audero, aveva dato prova della sua grande reattività infilando alcune ottime prestazioni.
A proposito della Sampdoria, non si può non dire che i blucerchiati, fino a questo momento, siano stati il club della vita di Falcone. Il portiere muove i primi passi nel proverbiale campo dietro casa, tesserandosi alla Scuola Calcio Vigor Perconti. Wladimiro rimarrà lì fino al 2011, quando la Sampdoria fa squillare il telefono dei genitori Falcone e porta il figlioletto in Liguria. Da quel momento in poi, il colosso romano (oggi conta 195 centimetri d’altezza) rimarrà un calciatore del Doria per 11 anni.
LA GAVETTA
In realtà, però, Falcone non è rimasto a Genova per tutti quegli anni consecutivamente. Dopo due stagioni in Primavera, nelle quali viene allenato anche da Enrico Chiesa, la Sampdoria inizia a spedirlo in prestito in giro per l’Italia. A 19 anni si trasferisce al Como, dove totalizzerà 4 presenze in Serie C. Nelle stagioni successive, sempre in Serie C, farà esperienza al Savona, Livorno, Bassano, Follonica Gavorrano e Lucchese. In questi anni, come rivelato da lui stesso in alcune recenti interviste, Falcone smette di credere al sogno Serie A che inseguiva fin da bambino visti i pochi stimoli ricevuti in terza serie. Poi però arriva la svolta decisiva nella carriera del portiere romano.
Dopo una stagione positiva alla Lucchese, il Cosenza bussa alla porta della Sampdoria e chiede in prestito il portiere. Per Falcone è l’occasione della vita perché, tra le altre cose, andare in Calabria vorrebbe dire compiere il primo salto di categoria della carriera, dal momento che i rossoblu si trovano in Serie B. A Cosenza l’estremo difensore romano darà prova della sua bravura, imponendosi da titolare e conquistandosi la fiducia della Sampdoria che nella stagione successiva, quella del 2021/22, gli offrirà un posto da secondo portiere.
LA SPECIALITÀ DELLA CASA
Se si parla di Falcone, gli osservatori più navigati penseranno, sicuramente, ai calci di rigore. Sì, perché in carriera il portiere classe 1995 ha dimostrato in più occasioni di essere un autentico muro dagli undici metri. Fin qui, infatti, il giocatore del Lecce ha parato ben 10 rigori nei tempi regolamentari. Questo, poi, è un dato in grado di farci intuire anche alcune delle principali caratteristiche del calciatore. In primis, il fatto che abbia parato così tanti rigori ci fa capire come ci troviamo di fronte ad un portiere dotato di una grande reattività, riflessi pronti e, soprattutto, un grande intuito.
AL CINEMA CON VERDONE
Wladimiro Falcone, comunque, appare in Tv già molto tempo prima il suo esordio con i professionisti. La prima apparizione del giocatore in televisione, infatti, risale al 1995, quando Falcone aveva solo tre mesi. Il portiere ha “recitato” nel film Viaggi di nozze, uno dei capolavori di Carlo Verdone. Come rivelato da lui stesso alla Gazzetta dello Sport: ” Perché ho recitato con Verdone? La sorella di mia nonna gestiva a Roma un’agenzia cinematografica, e per quel film, fra le varie comparse, serviva anche un neonato di circa tre mesi. Mi hanno chiamato persino per uno spot pubblicitario sulle ferrovie francesi”.