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Chi è Khephren Thuram: l'ultimo della "dinastia"

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Chi è Khephren Thuram: l’ultimo della “dinastia”

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Chi è Khephren Thuram

CHI È KHEPHREN THURAM: L’ULTIMO DELLA “DINASTIA” – Si sa, alla volte il calcio è una questione di famiglia. Di padre in figlio direbbe qualcuno. È questo il caso della dinastia Thuram: dopo Marcus, attaccante ormai affermatissimo al Borussia Monchengladbach, ecco esplodere Khephren, ultimo della dinastia, centrocampista del Nizza. E in Costa Azzurra si coccolano il loro gioiello, sapendo che presto gli dovranno dire addio.

BUON SANGUE NON MENTE

Nato a Reggio Emilia nel 2001, quando il padre Lilian militava ancora nel Parma, ha iniziato a giocare fin da piccolissimo nell’Olympique de Neuilly ed ha completato il suo percorso prima nelle giovanili del Boulogne-Billancourt e poi in quello del Monaco. A 13 anni ha superato i test d’ingresso per l’INF Clairefontaine, che lo ha considerato tra i migliori venti giocatori transalpini nati nel 2001. L’esordio tra i grandi è avvenuto nel 2018, quando l’amico fraterno del padre, Thierry Henry, decise di farlo debuttare in una partita di Champions League persa contro l’Atletico Madrid. 

L’ESPLOSIONE

La vera esplosione arriverà l’anno successivo. Non avendo spazio nel Monaco, nel 2019 firma il suo primo contratto professionistico con il Nizza dove troverà come allenatore Patrick Vieira, un altro amico di vecchia data del padre ai tempi della Nazionale. Sarà proprio il tecnico francese a dargli tanta fiducia ed a renderlo imprescindibile per la squadra. In quella stagione collezionerà ben 16 presenze. Khephren a soli 22 anni, si ritrova con 156 presenze, 10 gol ed 11 assist. Un bottino che farebbe invidia a chiunque, a maggior ragione a quell’età.

UNA VERA E PROPRIA DIGA

Come detto poc’anzi, a differenza di suo padre Lilian che è stato un difensore e del fratello maggiore Marcus che gioca da attaccante, Khephren Thuram è un centrocampista. Di lui i suoi istruttori hanno sempre parlato un gran bene. Oltre alle qualità dal campo, sa distinguersi per il suo carattere gentile, educato e anche già con spirito da leader: la personalità non gli manca. Paragonato spesso in Francia a Patrick Vieira, a cui ha dichiarato di ispirarsi, è dotato anche di buona velocità, di grande accelerazione e di un buon tiro dalla distanza. All’ottima capacita di interdire le linee di passaggio avversarie, unisce grande abilità nel gioco aereo. Una vera e propria diga.

L’ARRIVO IN NAZIONALE MAGGIORE

Dopo stagioni di alto livello, anche Didier Deschamps si è accorto di lui: Khephren è stato convocato per le prime partite di qualificazione ad EURO2024. Assieme al fratello, Marcus, farà parte del “nuovo gruppo giovane” della Nazionale francese. I vicecampioni del Mondo affronteranno l’Olanda (il 24 marzo 2023) e l’Irlanda (il successivo 27 marzo). Thuram ha collezionato 47 presenze totali in tutte le Nazionali, ora si aspetta solo l’esordio tra “i grandi”.

 

 

 

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La Rassegna Social del Diez – Il Siviglia vince l’Europa League

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Punto d’informazione, di impressioni e passioni condivise, i social network oggi più che mai raccontano le emozioni dei tifosi. Numero Diez vi presenta la rassegna dedicata ai più importanti messaggi della giornata di ieri.

 

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Mourinho: “Parlerò con la società. Non posso dirvi che rimango”

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Una finale di Europa League intensa, vissuta, lunghissima, logorante per tutti quei tifosi che sono rimasti incollati alla TV. Mourinho è alla sesta finale europea nella sua carriera ed alla seconda con la Roma, uno score sicuramente non indifferente per quello che è uno dei migliori allenatori della storia del calcio. Purtroppo, alla fine si è dovuto arrendere al Siviglia. Per la prima volta, Josè Mourinho deve abdicare in una finale. Queste le sue parole nel post partita.

PARTITA – “Sono morti di stanchezza fisica, mentale. Per un risultato ingiusto con tanti episodi. Siamo orgogliosi, puoi perdere una partita ma mai la tua dignità e personalità. Ho vinto 5 finali e ho perso questa, torno a casa più orgoglioso. I ragazzi hanno dato tutto.”

RISULTATO – “Sono attaccato alla maglia, alla nostra natura. Prendiamo le cose con serenità e umiltà, lavoriamo tanto. Ognuno reagisce in un modo diverso, uno piange e l’altro no ma siamo tristissimi tutti. Arriviamo a casa morti di stanchezza e per il risultato ingiusto. Grande partita, grande finale, un arbitro che sembrava spagnolo ma abbiamo dato tutto. Lamela doveva prendere il secondo giallo, non lo prende e diventa rigorista.”

FUTURO – “Vado in vacanza lunedì. Se fino a lunedì abbiamo tempo di parlare allora parleremo, se no vado in vacanza e poi si vedrà. Devo lottare per questi ragazzi e non posso dirti oggettivamente che rimango. Sono un uomo serio, ho detto alla società che sarebbero i primi a sapere di un contatto con un club. Ci ho parlato a dicembre per la nazionale portoghese, dopodiché non ho avuto nessun contatto. Ho un anno di contratto con la Roma e al momento la situazione è questa.”

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FLASH – Var di nuovo protagonista: non è rigore su Ocampos

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Si accende la partita a Budapest, con il VAR di nuovo protagonista. Ocampos cade in area dopo un contrasto con Ibanez, l’arbitro inizialmente fischia calcio di rigore ma torna sui suoi passi. Il difensore dei giallorossi colpisce il pallone, deviandone la traiettoria e sfiorando il giocatore del Siviglia. Dopo aver rivisto l’azione al monitor Taylor cambia idea: non è rigore.

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Mourinho e il suo stile da finale: sei volte su sei in vantaggio 1-0

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La Roma di Josè Mourinho sta giocando la finale di Europa League. L’avversaria? Il Siviglia, che ha fatto della seconda competizione europea il suo terreno più fertile. Alla fine del primo tempo i giallorossi sono rientrati negli spogliatoi con un lieve vantaggio. Il gol dell’1-0 è stato firmato da uno di quei giocatori che era in dubbio per questo match: Paulo Dybala.

Questo risultato è l’ennesimo record per Mourinho, l’ennesima riprova della forza di questo allenatore. Con l’1-0 nei primi 45 minuti, per ben sei volte su sei, il portoghese è andato al riposo in vantaggio. Merito del gol del numero 21 giallorosso, tra i protagonisti del match.

Gli altri match, ricordiamo, sono stati: Porto-Celtic nel 2003, Porto-Monaco nel 2004, Inter-Bayern nel 2010, Man Utd-Ajax nel 2017 e Roma-Feyenoord giocata l’anno scorso.

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