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Chi è Mudryk, la stellina ucraina obiettivo delle big d'Europa

Calcio Internazionale

Chi è Mudryk, la stellina ucraina obiettivo delle big d’Europa

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Mudryk

CHI È MUDRYK, LA STELLINA UCRAINA OBIETTIVO DELLE BIG D’EUROPA – Il calcio ucraino è finalmente ripartito dopo i difficilissimi mesi legati alla guerra. La ripresa del campionato e l’inizio della Champions League, dove è impegnato lo Shakthar, ha restituito al popolo ucraino un po’ di leggerezza dopo la tensione dell’ultimo periodo. Ed in più, ha permesso anche di scoprire un nuovo talento: Mychajlo Mudryk. Il giovane classe 2001 si è messo in mostra soprattutto in Champions dove in due partite è riuscito a mettere a segno altrettanti gol e assist. Prestazioni di alto livello che hanno attirato le attenzioni delle big di Premier League e anche del Real Madrid, prossimo avversario europeo degli ucraini. A tal proposito, andiamo a scoprire chi è Mudryk.

L’INIZIO DI CARRIERA

Nato a Krasnograd, città ucraina dell’Oblast di Kharkiv, una delle zone maggiormente interessate dalla guerra, Mudryk comincia fin da giovanissimo a giocare a calcio. Nel 2010, all’età di 9 anni, comincia a muovere i primi passi nelle giovanili del Metalist, dove viene impiegato già da esterno sinistro. Il suo viaggio in giro per l’Ucraina prosegue al Dnipro e poi allo Shaktar, dove si trasferisce nel 2016.

Con il club arancionero debutta in Youth League e in prima squadra di prima di una serie di prestiti. Passa prima all’Arsenal Kyiv e poi al Desna Cernihiv, dove si affaccia per la prima volta al grande calcio europeo debuttando in Europa League. Con l’arrivo di De Zerbi, fa ritorno allo Shakhtar, stavolta per giocare stabilmente in prima squadra.

Qui dimostra tutto il suo valore e la sua personalità, che gli consentono di prendersi la scena sul palco scenico più importante d’Europa. Le belle prestazioni in Champions League infatti, daranno la svolta alla carriera di Mudryk, con le big europee interessate e il prezzo che già cresce.

CARATTERISTICHE

Mudryk è un esterno sinistro offensivo molto veloce e dotato tecnicamente. In profondità risulta imprendibile per i suoi avversari, ma è anche capace di crearsi l’azione da solo grazie alla sua grande abilità nel dribbling. Mancino di piede, si dimostra anche freddo nella finalizzazione. Altre importanti qualità sono visione di gioco ed altruismo, infatti ha dimostrato di non disdegnare l’assist piuttosto che il gol.

Un vero e proprio talento, destinato a fare le fortune dei grandi club europei. Un talento che ormai è sotto gli occhi di tutti, tanto da portare l’attuale ds dello Shaktar, Dario Srna, ad affermare: “Nel suo ruolo è il terzo miglior giovane al mondo dietro a Vinicius Jr e Mbappé.

Un’investitura importante dunque, per un ragazzo che ha dimostrato di non sentire la pressione nei momenti importanti. Nonostante la giovane età sta già accumulando esperienza. Quella in corso è già la sua seconda Champions League disputata, e grazie al suo rendimento è già entrato nel giro della nazionale ucraina, con cui ha sfiorato anche la qualificazione ai Mondiali in Qatar.

SCENARI PER IL FUTURO

Il nome di Mudryk è finito inevitabilmente sul taccuino delle squadre di mezza Europa. Lo Shakhtar intanto già si sfrega le mani e ha fissato il prezzo del suo gioiellino a 50 milioni di euro. Un prezzo sicuramente non alla portata di tutte, ma che potrebbe valere la pena di spendere.

Le prime a muoversi sono state le squadre di Premier League, con l’Everton che ha già messo sul piatto 30 milioni per portarselo a casa, offerta poi rifiutata. Sempre in Inghilterra c’è la forte concorrenza anche di Liverpool, Arsenal, Brentford, Newcastle e Chelsea, pronte a fare sul serio già nella sessione di gennaio.

C’è anche un’italiana interessata ed è la Juventus. I bianconeri potrebbero puntare forte su di lui, vista la forma non impeccabile di Di Maria e il rientro di Chiesa che continua a slittare. Infine c’è da registrare l’interessamento del Real Madrid, sempre più intenzionato a ringiovanire la rosa con gli innesti dei Galacticos del futuro, come ad esempio Vinicius, Valverde, Camavinga, Rodrygo e Tchouameni. I Blancos di Ancelotti, avranno modo di osservare Mudryk più da vicino nelle prossime settimane, in occasione nel doppio confronto in Champions League proprio con lo Shakhtar.

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Bundesliga

Il Bayern Monaco medita la cessione di Kimmich: contratto in scadenza a giugno 2025

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Joshua Kimmich, giocatore del Bayern Monaco e Luca Pellegrini, giocatore della Lazio, Champions League, Serie A, Bundesliga, Euro2024

C’è aria di rivoluzione in casa Bayern Monaco. Il club della Baviera si sta preparando a cambiare aria durante la prossima finestra di mercato estiva. Le difficoltà incontrate nel corso della stagione – e non ancora superate – hanno portato ad una vera e propria perdita di rotta. Il tutto è acuito dai cambi di allenatore (prima quello di Nagelsmann e poi quello di Tuchel, che avverrà a fine stagione) e da uno spogliatoio che sembra essere sempre meno unito.

Uno dei primi nomi sulla lista dei partenti, come riporta Sky Germania, sarebbe quello di Joshua Kimmich. Il centrocampista tedesco, al Bayern Monaco dal luglio del 2015, ha il contratto in scadenza a giugno 2025. I bavaresi, dunque, sarebbero pronti a venderlo nella prossima finestra di mercato per cercare di incassare una cifra dignitosa e, soprattutto, per evitare ogni trattativa legata al rinnovo. Il giocatore, dal canto suo, è anch’esso pronto per cambiare aria dopo quasi un decennio nella squadra di Monaco.

KIMMICH-BAYERN MONACO: I NUMERI

Joshua Kimmich veste la maglia del Bayern Monaco da quando ha 20 anni. Ora, a un anno dal compimento dei 30, è comprensibilmente pronto per un’avventura fuori dai confini della propria terra natìa. Acquistato dai bavaresi dal Lipsia, infatti, il centrocampista tedesco non ha mai provato un’esperienza in un altro campionato.

Con il Bayern ha collezionato la bellezza di 402 presenze, condite da 41 gol e 97 assist. Il palmares del classe ’95 è invidiabile: 8 campionati tedeschi (tutti di fila), 3 Coppe di Germania, 6 Supercoppe di Germania, 1 Champions League, 1 Supercoppa UEFA, 1 Mondiale per club.

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Calcio Internazionale

Osimhen non ha risposto alla convocazione della Nigeria: non è nell’elenco dei nazionali del Napoli

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Victor Osimhen, calciatore di Napoli e Nigeria, Serie A, Champions League, Coppa Italia

Victor Osimhen sta attraversando un momento particolare. Dal suo ritorno dalla Coppa d’Africa, il nigeriano ha inciso in alcune partite e in alcune meno e nell’ultimo periodo si è anche fermato per via di un infortunio. L’attaccante ha passato tutti i novanta minuti in panchina contro l’Inter e a quanto pare risponderà negativamente alla chiamata della Nigeria. La nazionale delle super aquile giocherà due amichevoli contro il Ghana e il Mali. Osimhen rifiuta la nazionale e preferisce rimanere a Napoli per poter recuperare definitivamente dall’infortunio visti anche gli impegni non facili da affrontare una volta ricominciato il campionato.

OSIMHEN RIFIUTA LA NAZIONALE: OBIETTIVO ATALANTA

Il 30 marzo a mezzogiorno e mezzo ci sarà l’Atalanta a far visita ai partenopei e l’obiettivo principale di Osimhen è quello di poterla giocare e soprattutto poter incidere. Al ritorno dalla Coppa d’Africa ha segnato 5 gol in 3 partite contro Cagliari, Barcellona e Sassuolo (tripletta) ma contro Juventus e Torino non è andato a rete. Dopodiché è arrivato il fastidio muscolare contro il quale ha cercato di lottare fino all’ultimo momento ma sia lui che Calzona hanno capito che non si doveva rischiare di peggiorare la situazione. Victor è rimasto per tutto il tempo in panchina sostenendo i propri compagni nella partita poi pareggiata contro l’Inter.

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Messi salterà le amichevoli con la nazionale per un infortunio: i dettagli

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Pallone d'oro

Lionel Messi è stato costretto ad alzare bandiera bianca. Il fuoriclasse argentino, infatti, non ha recuperato da un piccolo infortunio e non prenderà parte ai prossimi impegni della nazionale sudamericana contro El Salvador e Costa Rica. I due appuntamenti sono programmati per venerdì 22 marzo a Philadelphia e  martedì 26 marzo a Los Angeles.

Messi salterà, dunque, la tournee con l’Argentina negli Stati Uniti d’America, come fatto per le ultime gare disputate dall’Inter Miami. La causa è da ricercare in un problema fisico che lo tormenta da qualche tempo. Si tratta di una lesione muscolare di lieve entità alla gamba destra.

Con Messi e Dybala fuori, sarà il capitano dell’Inter Lautaro Martinez a caricare la squadra sulle proprie spalle. Accanto a lui dovrebbe esserci Alvarez, attaccante stimato dal commissario tecnico Lionel Scaloni. Le alternative sono rappresentate da Alejandro Garnacho del Manchester United e dall’esterno d’attacco della Fiorentina. Tra i convocati è presente anche Valentin Carboni centrocampista offensivo del Monza in prestito dall’Inter. Il classe 2005 proverà a stregare il commissario tecnico.

IL COMUNICATO SULL’INFORTUNIO DI MESSI

“Il capitano, Lionel Messi, non potrà essere convocato per le amichevoli negli Stati Uniti a causa di un piccolo infortunio subito nella partita della sua squadra contro Nashville.”

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Calcio Internazionale

Bernardo Silva conferma: “Tornerò al Benfica, ma non so quando”

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Bernardo Silva PSG

L’esterno del Manchester City Bernardo Silva ha approfittato degli impegni con la propria nazionale per intervenire sul canale SIC. Durante la trasmissione si è parlato abbondantemente di futuro, viste le tante le voci che si rincorrono su un possibile ritorno in patria del portoghese, che ha aperto alla seconda esperienza nel Benfica.

Bernardo Silva, infatti, è cresciuto nelle giovanili del Benfica con cui ha giocato dal 2002 al 2014. Poi l’esperienza al Monaco che lo ha lanciato definitivamente tra i grandi. 101 le presenze in Francia, condite da 24 reti fino al 2017, anno in cui è stato acquistato dal Manchester City per 50 milioni di sterline.

Nel corso dello stesso programma il conduttore Ricardo Araujo Pereira ha chiesto a Bernardo Silva se chiederà alla famiglia di Schmidt se lo rivorrà nel Paese. Ecco la risposta del calciatore.

LE PAROLE DI BERNARDO SILVA

SUL RITORNO AL BENFICA – “Penso che le persone siano un po’ stanche di questa domanda. Sono sicuro che tornerò ma non so quando. E’ difficile cronometrare e dire se sarà tra due, tre o l’anno prossimo con Roger Schmidt (ride ndr). Ma l’ho detto più volte e penso che la gente si stanchi di sentirlo: senza dubbio tornare al Benfica è un obiettivo di carriera e di vita“.

SU SCHMIDT – “Da un lato mi chiedi di tornare al Benfica e dall’altro mi chiedi di dire cose negative sull’allenatore del Benfica. Immagina se tornassi l’anno prossimo e lui è il mio allenatore? Non può essere (ride ndr)”.

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