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Chi è Valentino Lazaro e perché l'Inter lo (ri)vuole

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Chi è Valentino Lazaro e perché l’Inter lo (ri)vuole

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Valentino Lazaro è un nome che i taccuini degli osservatori dell’Inter avevano segnato già 7 anni fa.

Allora era appena 16enne e si era guadagnato l’attenzione di tanti grandi club giocando nelle giovanili del Salisburgo.

A distanza di così tanto tempo l’Inter e Lazaro sono molto cambiati, ma il feeling dei nerazzurri nei confronti del ragazzo no: ecco perché.

UNA RAPIDA METAMORFOSI

A 23 anni da poco compiuti Valentino Lazaro può dire di averle viste davvero tutte: innanzitutto per quanto riguarda le posizioni in campo.

Nato per stare a supporto di un numero 9, ai tempi della sua formazione al Salisburgo ha iniziato da trequartista, per poi essere dirottato sulle fasce, prevalentemente su quella destra.

La fascia destra è stata sua fedele compagna per la maggior parte della carriera, ma in declinazioni diverse.

Inizialmente l’ha vissuta da attaccante esterno ed esterno di centrocampo (nei moduli più disparati, dal 4-4-2 al 4-3-3, per finire col 4-2-3-1) senza racimolare però numeri degni di nota (in 5 stagioni in Austria ha accumulato appena 15 gol).

L’intuizione che gli ha cambiato, o potrebbe cambiargli, la carriera l’ha avuta Pal Dardai, suo allenatore l’Hertha Berlino, che ha deciso di trasformarlo in un terzino di spinta.

Nonostante l’arretramento, i numeri sono rimasti gli stessi (3 gol e 8 assist nella stagione scorsa, 3 gol e 7 assist in quella appena conclusa): anche perché, ad ogni modo, Lazaro ha continuato a giocare anche più avanzato a seconda dell’evenienza.

Le posizioni ricoperte da Lazaro durante l’intera carriera (Fonte: Transfermarkt.it)

Le posizioni ricoperte da Lazaro durante questa stagione (Fonte: Transfermarkt.it)

Un giocatore dunque estremamente duttile che non avrebbe problemi a giocare a tutta fascia, in una difesa a 4, in un tridente o anche in un attacco a due.

Oltre a ciò, Lazaro vanta anche una notevole esperienza nazionale ed internazionale: tra club e nazionale ha già raccolto più di 200 presenze, giocando non solo in campionati e coppe nazionali ma anche in Europa League (sia con il Salisburgo che con l’Hertha Berlino), mentre la Champions League l’ha testata solamente a livello di preliminari.

Per lui, dunque, un eventuale approdo all’Inter significherebbe partecipare per la prima volta alla fase a gironi.

CARATTERISTICHE

Un giocatore che ha ricoperto così tante posizioni nell’arco della sua carriera non può che presentare un bagaglio tecnico ben assortito.

Dal punto di vista atletico non manca di nulla: tenuta fisica ottimale (in sole due partite di Bundesliga non ha giocato tutti i 90 minuti) e buona velocità sia nel lungo che nel breve.

Difensivamente non offre le stesse sicurezze di un terzino di ruolo, ma ha sviluppato un buon senso di posizionamento e un buon utilizzo delle gambe per conquistare la palla anche in spazi stretti.

Offensivamente offre tutto ciò che si può chiedere a un potenziale esterno da centrocampo a 5. In Bundesliga si è affermato come un ottimo crossatore (tra i primi 10 per cross riusciti di media a partita) e un giocatore abile nell’uno-contro-uno: una giocata diventata quasi caratteristica è quella con cui punta l’avversario a ridosso della linea di fondo, lo supera e poi scarica il pallone a rimorchio o verso un compagno appostato sul secondo palo.

Nonostante si sia abituato a giocare in una difesa a 4, Lazaro ha mantenuto buone percentuali di tiri in porta a partita (mediamente centra lo specchio 1 volta su 2). Il suo gol contro l’Hoffenheim dimostra che ha ancora un’ottima proprietà del fondamentale.

Siamo quindi di fronte ad un esterno prevalentemente offensivo, con ottime doti atletiche ma anche un buon senso tattico.

Tra i paragoni che sono stati spesi per lui, il più azzeccato è forse quello che lo associa a Juan Cuadrado, soprattutto per quanto riguarda il periodo di Firenze (in cui ricopriva, appunto, la posizione di esterno destro in un centrocampo a 5.

“IL MIGLIORE DOPO ALABA”

La rinascita di Lazaro nella sua nuova posizione ha destato stupore fino in Inghilterra. Il corrispondente in Germania del The GuardianRaphael Honigstein, aveva parlato di lui così a fine ottobre per BBC Sport (dando luce ad un nuovo paragone):

“È uno dei motivi per cui l’Hertha Berlino si trova in zona Europa League. È ritenuto da molti come il giocatore austriaco di maggior talento dai tempi di David Alaba. Si è rivelato un acquisto fantastico se si osserva la sua energia e la sua adattabilità a coprire differenti posizioni. Diverse persone lo hanno paragonato a Willian nello stile di gioco – molto diretto ma anche estroso. Questo ragazzo andrà lontano. Potrebbe fare comodo a diverse squadre”.

Quanto andrà lontano Valentino Lazaro ancora non si può prevedere, ma che possa far comodo all’Inter di Antonio Conte è certo.

(Fonte immagine di copertina: profilo Instagram ufficiale di Valentino Lazaro)

Flash News

Jankto si racconta: “Coming out? Volevo mandare un messaggio, è andata molto bene”

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sampdoria, Jankto è in partenza

JANKTO – Dopo le esperienze al Getafe e allo Sparta Praga, Jakub Jankto ha scelto di tornare a giocare in Italia, dove aveva vestito le maglie di Udinese e Sampdoria, e iniziare un’avventura con il Cagliari. Il centrocampista ceco è stato intervistato da ESPN e ha parlato della sua nuova squadra, dei tifosi e del suo coming out annunciato qualche mese fa. Di seguito le sue parole riportate da TuttoCagliari.

LE DICHIARAZIONI DI JANKTO

IL COMING OUT – “La gente vuole che io sia il capitano di una certa comunità. Io dico sempre: guardate, io rispetto tutti, tutta la comunità, tutte le persone. Ma io voglio solo concentrarmi su me stesso, sulla mia squadra, sul Cagliari, forse anche sulla Nazionale. Non posso decidere per gli altri. Se vogliono parlare, bene, parlino. Volevo solo dare un messaggio a tutti. Penso che sia andata molto, molto bene. È finita lì. Volevo solo dare un messaggio e, sì, ora andiamo avanti”.

LO SPOGLIATOIO – “Di calcio. C’è differenza tra lo spogliatoio e il campo di allenamento. Dipende anche dalle persone: con i ragazzi di 18, 19, 20 anni forse non si può parlare di politica. Quando si è giovani, c’è un po’ di paura, troppo rispetto. Ora sono più rilassato, ho più esperienza. Ho una responsabilità maggiore. Ma non mi sento un capitano. Leonardo Pavoletti, Viola, Gianluca Lapadula: questi sono i leader. Un’ora prima della partita siamo qui a pensare a quello che può succedere”.

I TIFOSI –“I tifosi sono vicini: intensi, rumorosi, un 12° giocatore. Quando ci siamo trovati in una brutta situazione, non hanno fischiato, non hanno detto nulla. Invece ci sostengono. Qualche settimana fa, eravamo sotto per 3-0 e abbiamo sentito questa energia. Abbiamo vinto 4-3”.

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Pronostico Atalanta-Milan, statistiche e consigli per la partita

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Milan

PRONOSTICO ATALANTA-MILAN, STATISTICHE E CONSIGLI PER LA PARTITA – Dopo il successo casalingo contro il Frosinone, il Milan si prepara a tornare in campo sabato alle ore 18:00. I rossoneri saranno ospiti dell’Atalanta di Gasperini, reduce da una prestazione altamente negativa sul campo del Torino. La Dea ha perso 3-0 contro la squadra di Juric, complice una prestazione irreale dell’ex Duvan Zapata. Scopriamo il pronostico del match del Gewiss Stadium.

COME ARRIVANO LE DUE SQUADRE

Da un lato il Milan comincia a recuperare diversi giocatori fondamentali, dopo un periodo complicato. I rossoneri arrivano alla sfida contro l’Atalanta dopo due vittorie consecutive in campionato e con un entusiasmo ritrovato. In settimana ci sarà l’impegno europeo sul campo del Newcastle, fondamentale per sperare nel passaggio del turno.

La squadra di Gasperini invece non vince in Serie A dal 30 ottobre, dalla sfida contro l’Empoli. Il calendario non era dei più facili, ma le sconfitte contro Napoli e Inter soprattutto rischiano di pesare a fine campionato. In Europa League l’Atalanta ha già passato il turno e per questo motivo non sarà necessario per il tecnico della Dea fare calcoli riguardo alla formazione.

PRONOSTICO DI ATALANTA-MILAN

La sfida del Gewiss Stadium sarà uno dei big match di giornata in Serie A, oltre a Juventus-Napoli di domani. Visto il momento di forma delle due squadre, e viste le quote della partita, una buona giocata potrebbe essere puntare sul segno 2. I rossoneri sono quotati a 2.80 dai principali bookmakers, rispetto ai 2.50 dell’Atalanta. Una giocata un po’ più conservativa e meno rischiosa potrebbe essere puntare sul segno GOAL, data l’emergenza difensiva nel Milan e le ultime prestazioni dell’Atalanta.

LE PROBABILI FORMAZIONI DI ATALANTA-MILAN

ATALANTA (3-4-2-1): Musso; De Roon, Scalvini, Kolasinac; Zappacosta, Pasalic, Ederson, Ruggeri; Lookman, Koopmeiners; De Ketelaere. All. Gasperini.

MILAN (4-3-3): Maignan; Calabria, Tomori, Theo Hernandez, Florenzi; Loftus-Cheek, Reijnders, Musah; Chukwueze, Giroud, Pulisic. All. Pioli.

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Calcio Internazionale

La Juventus risponde ad Al Khelaifi: “Nessuna possibilità di rientro nell’ECA”

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Al-Khelaifi

Il 19 aprile 2023 è nata l’idea della Superlega, con ben 12 club che hanno scelto di fondarla. L’ipotesi è, però, tramontata con il passare dei giorni e il progetto non si è trasformato in realtà. Quasi tutte le squadre hanno deciso di rifiutare il proprio coinvolgimento all’interno di essa e la competizione non ha trovato sviluppi. Nelle scorse ore, come riportato da tuttomercatoweb.com, il Presidente dell’ECA Nasser Al Khelaifi è tornato a parlare della Superlega e della Juventus, dichiaratasi da aprile fuori dall’ECA.

LE PAROLE DI AL KHELAIFI

IL COINVOLGIMENTO DELLA JUVENTUS NELL’ECA – “Se smettono di lottare per ciò che stanno cercando di ottenere (la Superlega, ndr), quello che penso sia un progetto stupido, sono sempre i benvenuti. Ho parlato col proprietario, mi ha chiamato e penso vogliano tornare. Sarebbero decisamente i benvenuti”.

L’agenzia di stampa internazionale Reuters avrebbe, però, ha ricevuto una mail dall’ufficio stampa del club bianconero che smentirebbe le parole di Nasser Al Khelaifi: “La Juventus FC non sta valutando la possibilità di rientrare nell’ECA al momento”.

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Calcio Internazionale

[FOTO] I tifosi del Santos infuriati per la retrocessione: sotto assedio la villa del presidente

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Mentre il Palmeiras vince il campionato brasiliano, arriva la prima clamorosa retrocessione della storia del Santos. Squadra storica in cui ha militato Pelè, oltre a Neymar. Decisiva la sconfitta per 2-1 con il Fortaleza, permettendo al Bahia di salvarsi. Evento che ha fatto scattare l’ira dei tifosi, che hanno incendiato le auto fuori dallo stadio al termine della partita. È stato assolutamente necessario l’intervento delle forze dell’ordine, che ha dovuto fare uso di lacrimogeni e spray al peperoncino.

IRA NEI CONFRONTI DI RUEDA

I tifosi del Santos avrebbero individuato come principale colpevole, il presidente Rueda. Difatti nelle ultime ore i gruppi ultras, hanno preso di mira e messo sotto assedio l’abitazione del patron del club brasiliano. Anche in questa occasione, la polizia è subito intervenuta per allontanare la folla inferocita. Attualmente il presidente è ancora all’interno delle sue mura, ed ha aumentato le misure di sicurezza.

Immagine di copertina: @Sportsdigitale X

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