MASON GREENWOOD

Fonte: profilo IG @masongreenwood
MYRON BOADU
L’AZ Alkmaar è stata una delle grandi sorprese, passata in verità piuttosto in sordina, della scorsa stagione di calcio europeo. Una squadra che, fino allo stop dell’Eredivise, è stata capace di tenere testa all’Ajax e di surclassare tutte le altre rivali; questo grazie ad una rosa ricchissima di talento: da De Wit a Idrissi, passando per Stengs, ma soprattutto il bomber della squadra, Myron Boadu.
Un enfant prodige, che ha iniziato a farsi notare nelle riserve dell’AZ già a 15 anni, poi l’affermazione lo scorso anno, al centro di quello che in Olanda era diventato un trio di giovani meraviglie: Idrissi-Boadu-Stengs. Punta dalle caratteristiche inconsuete, Boadu, forte di una tecnica formidabile, è solito spaziare per tutto il fronte offensivo attaccando lo spazio o, all’occorrenza, creandoselo con dribbling e accellerazioni improvvise. Il suo talento non è passato certo inosservato, l’olandese è infatti già nella pregiata scuderia di Mino Raiola, e non è assolutamente escluso un suo futuro in Italia.
PIETRO PELLEGRI
Primo e unico italiano di questa lista, Pietro Pellegri nonostante stia attraversando momenti bui non poteva essere escluso. Non poteva essere escluso per quello che l’attaccante del Monaco ha fatto vedere a Genova, non poteva essere escluso perché è tutt’ora il calciatore più giovane ad aver esordito in Serie A; un’esplosione fulminante la sua, che l’ha portato ad esordire e segnare in Serie A a soli 16 anni.
Poi il trasferimento al Monaco, e Pellegri è uscito suo malgrado dai radar nostrani. Un’altrettanto fulminante scarica di sfortuna quella che si è abbattuta sul centravanti italiano nel Principato, una schiera infinita di infortuni che lo hanno portato a totalizzare solo 6 presenze in 2 anni e mezzo. Ma il 6 Dicembre 2020 Pellegri sembra essere finalmente uscito dal tunnel, tornando al gol dopo quasi due anni. L’incubo sembra finito, e il tempo è sicuramente dalla parte dell’ex-genoano, riuscirà a riprendere in mano la sua carriera?

Fonte: profilo IG @pietropellegri
ANDER BARRENTEXEA
GABRIEL MARTINELLI
Brasiliano di origini italiani, Martinelli è stato il “fulmine a ciel sereno” dell’Arsenal la scorsa stagione. Nato calcisticamente nel futsal e crescito ad 11 nel campionato paulista, è arrivato a Londra da perfetto sconosciuto. Gli è bastato poco però per farsi conoscere, anche in un attacco come quello dell’Arsenal in cui emergere è difficile; diventando presto il più giovane calciatore dell’Arsenal a segnare una doppietta in una competizione continentale. Jurgen Klopp ha detto: “Uno come lui nasce ogni 100 anni”; il futuro di Martinelli è tutto da scrivere, anche dal punto di vista della Nazionale, l’esordio in verdeoro non è ancora arrivato, chissà che non potremmo vederlo in azzurro.
THIAGO ALMADA

Fonte: profilo IG @thiago_almada
Lo vuole l’Inter, l’Atalanta, le due di Manchester, l’Ajax, Thiago Almada è il nuovo gioiello del calcio argentino, e come sempre, quando esce fuori un talento dalla terra del sole, i paragoni si sprecano: dal pluricitato Messi a Paulo Dybala e Giovani Lo Celso. Almada è uno dei giocatori più chiacchierati del Sudamerica, lanciato a soli 17 anni oggi è già la stella indiscussa del Velez Sarsfield, squadra dove si auspica rimarrà per ancora molto poco. Può giocare come seconda punta o come ala sinistra, ma soprattutto come regista dietro le punte; intelligente, dalla tecnica e dai piedi raffinatissimi e dall’eleganza aristocratica, Almada non è il classico argentino che vive di emotività. Ad oggi è il più grande talento nato negli anni 2000 che l’Argentina abbia sfornato, e l’impressione è che lo vedremo presto da vicino.
BUKAYO SAKA
Nono al Golden Boy 2020 dietro gente come Szoboszlai, Sancho, Davies, Camavinga e Haaland, Bukayo Saka è il presente e il futuro dell’Arsenal. Gunners fino al midollo si dice che ad 8 anni abbia rifiutato Tottenham, Chelsea, Fulham e Watford pur di vestire di rosso, ed è nato, cresciuto ed esploso calcisticamente con la maglia dei cannonieri. Ha avuto la grande qualità poi, non comune a tutti, di farsi trovare pronto e lucido nel momento del bisogno, ovvero con l’infortunio di Tierney e Kolasinac che ha lasciato la fascia dell’Arsenal scoperta. Esterno a tutta fascia dà il suo meglio in fase offensiva, e vanta una grande fisicità ed esplosività a fronte di qualche lacuna in fase difensiva.
LEE KANG-IN
Miglior giocatore del Mondiale U-20, questa volta a vederci lungo è stato il Valencia che ha acquistato Lee Kang-In a soli 10 anni. Calcisticamente intelligente, dall’ottimo controllo palla e dal sinistro dolcissimo. I tiri a giro e i cross del Sud-Coreano hanno impressionato la Liga nella scorsa stagione, scomodando paragoni ingombranti e cifre per l’acquisto altrettanto importanti. Poi il colpo di scena, il coreano ha da poco deciso che non rinnoverà con gli spagnoli, i più grandi club con la Juventus in pole position sono alla finestra.
YARI VERSCHAEREN
Aver già 6 presenze in una nazionale ricca di talento come quella belga non è certo cosa da tutti; non è certo cosa da tutti poi se si pensa che Yari Verschaeren è un trequartista, ruolo che può essere occupato dai due Hazard e da Kevin De Bruyne. Dotato di una visione di gioco fuori dal comune unita ad una grande propensione per i lanci lunghi, Verschaeren può essere il primo tassello del ricambio generazionale dei Diavoli Rossi. Il belga è, a soli 19 anni, un calciatore dalla maturità straordinaria, già trave portante dell’Anderlecht, e che si prepara ad essere protagonista in Europa.

Fonte: profilo IG @yariverschaeren
RODRYGO
L’erede designato di CR7, investito da Florentino Perèz del compito di iniziare il renacimiento blanco; acquistato dal Real Madrid a 17 anni per la cifra monstre di 45 milioni di euro; soprannominato dai tifosi del Santos Rodrygol e paragonato in patria a Neymar; gol all’esordio in Liga e 4 gol e 2 assist in 4 partite della scorsa Champions League.
Credo ci sia poco altro da aggiungere, un giocatore considerato all’unanimità fra i più promettenti in circolazione, che quest’anno prima dell’infortunio, sembrava aver trovato la sua continuità con la camiseta blanca. Tecnicamente è il prototipo dell’ala brasiliana, agile, veloce, dribblatore seriale, se riuscirà a trovare la costanza e la concretezza potrà sedersi di diritto al tavolo dei grandi.
(Fonte immagine di copertina: IG @relamadrid)