Terremoto in Serie A. Dalle indiscrezioni che arrivano dalla procura della Federazione. Dal tribunale federale potrebbe arrivare una sentenza pesantissima per le società Chievo e Parma: la retrocessione immediata, già a partire dalla stagione 2018/19.
LE ACCUSE AI CLUB
Domani (17 luglio) si svolgerà il processo al tribunale federale nazionale, dove la procura della Figc, nella figura di Giuseppe Pecoraro, sarebbe intenzionata a chiedere delle pene afflittive, da applicare cioè, alla scorsa stagione. Il Chievo è accusato di aver messo a bilancio delle plusvalenze fittizie, cosi come il Cesena (sparito dal calcio professionistico).
Il Parma invece è sotto processo con l’accusa di tentato illecito sportivo: poco prima del match La Spezia-Parma dello scorso 18 Maggio, i calciatori giallo-blu Calaiò e Ceravolo, avrebbero inviato dei messaggi ambigui ai calciatori de La Spezia, Filippo De Col e Alberto Masi. La procura avrebbe comunicato loro la violazione dell’articolo 7 del codice sportivo, aprendo cosi l’iter per il deferimento.

LE POSSIBILI SANZIONI
Dopo una stagione conclusa con una salvezza sudata per il Chievo e una promozione all’ultimo respiro per il Parma, piomba sui due club l’ombra della retrocessione. Sarebbe questa, infatti, la richiesta della procura come massima pena. Questa sanzione, però, non è l’unico risvolto possibile di questo processo.
Il tribunale, infatti, potrebbe condannare i club a pagare una maximulta o una permanenza in Serie A con una decurtazione di punti importante.
“MASSIMA FIDUCIA NELLE DECISIONI DELLA MAGISTRATURA SPORTIVA”
In questo difficile momento per il calcio italiano, le due società hanno avuto soltanto parole di sgomento e delusione per quanto stanno passando. Nelle ultime ore il Chievo ha rilasciato un comunicato nel quale si afferma la propria innocenza e al tempo stesso la fiducia nella giustizia italiana:
Il Chievo Verona ribadisce con fermezza di sentirsi estranea alle contestazioni ricevute dalla Procura Federale della Figc, avendo sempre agito nel pieno rispetto delle norme federali e di riporre massima fiducia nelle decisioni della magistratura sportiva e si riserva di agire in tutte le sedi competenti contro qualsiasi iniziativa che possa ledere l’immagine del club.
Anche il Parma non ci sta e l’allenatore dei ducali, Roberto D’Anversa, ha dichiarato a caldo dopo la prima amichevole estiva (vinta per 13-0):
Il processo? Quello che sto facendo è pensare esclusivamente al campo, per me è ridicolo affrontare un processo per il contenuto di quei messaggi
La paura è che la Serie A possa perdere due squadre storicamente importanti, rischiando di causare uno slittamento dell’inizio del campionato. La sensazione è che la vicenda non si concluderà con il processo di domani e che i club faranno ricorso. Il calcio italiano, è di nuovo coinvolto in uno scandalo sportivo.
