Ormai è fatta, Ciciretti è un giocatore del Napoli. L’intesa è stata raggiunta sulla base di un quinquennale; resta ancora da chiarire se il fantasista arriverà già in questa finestra di mercato, sotto compenso, o direttamente a giungo a parametro zero, visto che il contratto del giocatore scade proprio a giugno 2018.
Il club azzurro era sulle tracce di Ciciretti già da novembre del 2016, quando il giocatore fu avvistato sul lungomare di Napoli mentre mangiava una pizza con Giuntoli. Preludio ad un colpo di mercato che ha visto l’entourage partenopeo soffiare il giocatore ad Inter e Genoa, ultimamente in forte pressing.

COLPO DI MERCATO?

La mossa di mercato del Napoli è ottima. Al di là delle qualità tecniche, il club di De Laurentiis si aggiudica un talentuosoesterno d’attacco, a parametro zero o quasi. Movimento di mercato che difficilmente si può criticare.
Oltre a questo Giuntoli si è dimostrato molto abile a soffiarlo ad una diretta rivale come l’Inter, nell’ultimo periodo molto interessata al giocatore.
L’esame finale vedrà come giudice Sarri. La prova consisterà nei suoi schemi offensivi e difensivi. In caso di inserimento in breve tempo da parte di Ciciretti potrebbe essere una valida alternativa ai soliti 3 del reparto offensivo. Al contrario, in caso di mal assorbimento dei movimenti sarriani, la fine potrebbe essere molto simile a quella toccata a Giaccherini, Ounas o Tonelli.

IL SARRISMO E I PRECEDENTI

Veloce, sinistro magico e gran dribbling, Ciciretti è dotato di un ottimo controllopalla e di visionedi gioco. Pur vedendo bene la porta, spesso preferisce convergere verso il centro dalla fascia e servire assist per i suoi compagni d’attacco.
Per le sue qualità viene infatti spesso utilizzato da esterno alto a sinistra o a destra, ed è proprio in questo ruolo che potrebbe risultare una valida alternativa ai soliti noti. Va ricordato però come molti giocatori arrivati alla corte di Sarri siano stati utilizzati pochissimo da quest’ultimo, proprio perché non ritenuti pronti.
Ma in cosa consiste il Sarrismo? Per Sarrismo intendiamo l’impronta di gioco che il tecnico toscano ha dato al suo Napoli. Il Napoli di Maurizio Sarri presenta un 4-3-3 tutto corsa, ritmo, palleggio e dinamismo. Ama tenere il pallone nella metà campo avversaria per avere in mano il pallino del gioco e sa far molto male in transizione positiva, nonostante ciò la fase di non possesso è curata altrettanto maniacalmente.
Molto della fase offensiva si può racchiudere all’interno dell’arma più temibile e più usata da Sarri e il suo Napoli: lancio verso Callejon, che attacca il lato debole degli avversari con i suoi inserimenti ad eludere la difesa.
Ciciretti andrebbe ad inserirsi qui, proprio come vice dello spagnolo, ma come dicevamo precedentemente, molti altri calciatori, arrivati per far rifiatare lo spagnolo hanno deluso Sarri, tanto da dover chiedere sempre gli straordinari al numero 7.
Giaccherini quest’anno ha collezionato solamente 4 spezzoni di gara, 71 minuti in totale. Non ha mai realmente ingranato e Sarri preferisce continuare sempre e comunque con Callejon o Insigne.

Stesso discorso per Ounas. L’esterno d’attacco è sparito di colpo dopo un brillante precampionato, in cui aveva dato l’impressione di avere numeri e tanta personalità. Nemmeno per lui nessuna partita da titolare, solamente 6 spezzoni per un totale di 102 minuti giocati.

Ieri, in coppa Italia, hanno avuto entrambi una chance dal primo minuto. Partita sottotono sia per l’italiano che per il franco-algerino ed entrambi sostituiti dopo poco più di un’ora di gioco.
I tifosi napoletani sperano piuttosto che segua le orme di Zielinski, entrato pian piano nelle rotazioni dei titolari e quest’anno decisamente utilizzato di più. Il polacco è il dodicesimo uomo per il tecnico toscano. 15 presenze di cui 5 da titolare con 4 gol a condire il tutto.
Che Ciciretti rappresenti un’ottima pedina per il gioco di Sarri ne è convinto Bruno Conti, estimatore e conoscitore già dai tempi delle giovanili della Roma:

Devo fare i complimenti al Napoli, perchè con Ciciretti ha fatto un grande acquisto. Lo conosco dalle giovanili è sempre stato un funambolico ma con gli anni ha imparato anche a difendere, sarà un’arma importante per lo scacchiere di Sarri.

SALUTE MENTALE E FISICA

A preoccupare ancor più circa l’eventuale non assimilazione dei movimenti di Sarri sono i bollettini medici dall’infermeria del Benevento. Per Ciciretti questi primi 6 mesi di campionato sono coincisi con l’esordio in Serie A. 17 giornate che hanno però visto il numero 10 fermo ai box per ben 6 di quest’ultime. Due stop per problemi muscolari. Il primo di un mese da metà settembre a metà ottobre, il secondo di due settimane, da fine novembre ad inizio dicembre.
Questa fragilità muscolare sommata alla effettiva scarsa esperienza in serie A, fanno storcere il naso ai non estimatori di questo acquisto. 6 mesi sono sufficienti per passare da un estremo all’altro della classifica? Sono sufficienti per passare dal Vigorito al San Paolo? Sono sufficienti per passare da Armenteros a Mertens? Sono sufficienti per passare da 1 punto a 42?
Tante domande affiancano questo trasferimento. Sarà compito del giocatore dimostrare a Sarri di aver trovato una nuova importante pedina per il suo scacchiere tattico non solo sulla carta, ma anche sul campo.