Connect with us
Copa America 2019, guida al girone A

La nostra prima pagina

Copa America 2019, guida al girone A

Pubblicato

:

Alle 02:30 italiane di sabato 15 giugno nell’Estadio do Morumbi di San Paolo comincerà la 46esima edizione della Copa America. Ad inaugurare la kermesse saranno il Brasile, nazione ospitante, e la Bolivia che fino all’ultimo ha conteso ai brasiliani l’organizzazione dell’evento.

La novità più rilevante è che per questa edizione la CONMEBOL ha inserito nel lotto delle 12 squadre che si contenderanno la vittoria Qatar e Giappone. Per i qatarioti sarà la prima apparizione nella Copa America, mentre per i nipponici la seconda dopo il deludente esordio nel 1999. Non parteciperanno invece Stati Uniti e Messico, che si sono autoescluse per la concomitanza del torneo con la Gold Cup.

Le squadre partecipanti saranno 12, inserite in 3 gironi da 4 squadre, con le prime due classificate più le due migliori terze che accederanno ai Quarti di Finale.

Oggi analizzeremo il primo di questi tre gironi, quello composto da Brasile, Perù, Bolivia e Venezuela.

CALENDARIO

15 giugno 2019

Ore 2.30: Brasile-Bolivia
Ore 21.00: Venezuela-Perù

18 giugno 2019

Ore 23.30: Bolivia-Perù

19 giugno 2019

Ore 2.30: Brasile-Venezuela

22 giugno 2019

Ore 21: Perù-Brasile
Ore 21: Bolivia-Venezuela

 

BRASILE

Il Brasile è senza ombra di dubbio la squadra che si presenta ai nastri di partenza con tutti i favori del pronostico. Aldilà del fattore casa che avrà sicuramente la sua rilevanza, Tite potrà contare su almeno 2 giocatori per ruolo dalla comprovata caratura internazionale.

Oltre che dai 23 convocati, l’assoluto valore della selezione brasiliana si può comprendere da coloro che sono stati lasciati a casa. I nomi che spiccano sono quelli dei madridisti Marcelo e Vinicius e quello del fresco campione d’Europa Fabinho.

Il terzino sinistro del Real Madrid, al quale sono stati preferiti Alex Sandro e Filipe Luis, ha pagato una stagione passata per 3/4 in panchina, mentre per Vinicius il discorso è diverso. Al suo primo anno in pianta stabile in un top club il classe 2000 non ha deluso le attese, anzi, è stato per lunghi tratti della stagione l’unico faro nel buio del Santiago Bernabeu. La sera del 5 marzo però, nella sconfitta dei blancos contro l’Ajax, Vinicius è incappato in un brutto infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi per più di due mesi, costringendo Tite a fare altre scelte. Fabinho invece, che dopo i primi mesi di ambientamento ha trovato continuità davanti alla difesa, è rimasto a casa per sovrabbondanza nel suo ruolo. Casemiro è il titolare inavombile in mediana, Fernandinho l’alternativa, mentre nel ruolo di mezzeali Tite ha preferito il dinamismo di Allan e la qualità di Paquetà e Arthur.

Fonte: profilo Instagram di Lucas Paquetà

Nelle prime due amichevoli di avvicinamento alla competizione, Tite, a cavallo del suo canonico 433, ha sperimentato nel pareggio contro Panama Arthur e Paquetà al fianco di Casemiro, mentre nella vittoria contro la Repubblica Ceca Allan al fianco di questi ultimi due. Il centrocampo non è il solo punto di domanda, anche in attacco le gerarchie sembrano tutt’altro che cristallizzate.

Neymar, che ha vissuto un 2019 fino ad ora da incubo, con o senza fascia da capitano sarà il titolare sulla fascia sinistra, mentre sulla destra e al centro i ballottaggi sono serrati. Gabriel Jesus e Firmino sono andati entrambi a segno contro la Reepubblica Ceca, e probabilmente soltanto le ultime amichevoli scioglieranno i dubbi di Tite. Sulla destra Coutinho parte avanti a tutti, sopratutto in virtù di ciò che ha fatto nell’ultimo Mondiale, ma alle sue spalle i vari Neres, Everton e Richarlison scalpitano. Quest’ultimo è stato il più utilizzato da Tite nell’ultimo periodo, nonostante per caratteristiche fisiche e tecniche sia il giocatore più distante da Coutinho. L’attaccante dell’Everton fa dell’atletismo e della tecnica in velocità i suoi punti di forza, e principalmente contro la Repubblica Ceca lo abbiamo visto il più delle volte affiancare la punta in area di rigore.

Insomma, nonostante ci siano ancora alcuni nodi da sciogliere per qualità dell’ipotetico 11 e conseguente profondità della rosa il Brasile è sicuramente la squadra da battere. Difficile, se non impossibile, vederla incappare in qualche difficoltà nella prima fase.

PERU’

L’avversario sulla carta più ostico per la Seleçao è sicuramente il Perù del Tigre Gareca. Però, mentre la marcia di avvicinamento allo scorso Mondiale fu sorprendentemente positiva, in questo 2019 il Perù sta faticando e non poco.

Nelle ultime 8 partite le vittorie sono state solo due e le sconfitte 5, di cui l’ultima contro il modestissimo El Salvador. Gareca, che siede sulla panchina del Perù dal 2015, ha in gran parte confermato l’organico che ha ben figurato circa 12 mesi fa, ma molti dei suoi giocatori chiave hanno vissuto annate tutt’altro che positive.

Fonte: profilo Instagram Copa America

Advincula, una delle sorprese della passata competizione iridata, ha disputato una stagione deludente al Rayo Vallecano, culminata con la retrocessione in Segunda Division. Cueva e Carillo hanno fatto addirittura peggio: il primo in Brasile e il secondo negli Emirati Arabi hanno visto il campo con il binocolo, finendo ai margini delle rispettive squadre. Per entrambi è necessario presentarsi tra 10 giorni con una condizione accettabile, perchè gran parte della Copa America peruviana passa dalla creatività del numero 8 sulla trequarti e dall’abilità nell’uno contro uno della Culebra.

Ovviamente i tre giocatori sopracitati, assieme al resto del gruppo, saranno il coro di accompagnamento all’assolo del Depredador Paolo Guerrero. A 35 anni Guerrero non ha perso il vizio del gol ed è chiamato all’ultima grande spedizione con la sua Nazionale. Anche quest’anno, con la maglia dell’Internacional, non ha fatto mancare il suo apporto: 3 gol nelle prime 6 partite di Brasilerao e doppietta decisiva contro il Palestino in Libertadores.

Fonte; profilo Instagram Paolo Guerrero

Difficile immaginare un percorso a tinte grige per il Perù. Se la condizione dei giocatori chiave dovesse migliorare le chance di combattere anche per un posto tra le prime 4 ci sarebbero, in caso contrario Gareca e i suoi potrebbero andare in difficoltà contro chiunque.

VENEZUELA

Nonostante una situazione politica ed ambientale che impedisce al Venezuela di disputare da 2 anni una partita in casa, la squadra di Dudamel si candida come potenziale sorpresa di questa Copa America. Capitanata dal General Tomas Rincon, la Vinotinto conta un duo d’attacco di livello elevatissimo e una trequarti piuttosto affollata in termini di talento.

Fonte: profilo Instagram Copa America

Il Venezuela ha toccato il punto più alto della sua parabola calcistica pochi mesi fa, quando al Wanda Metropolitano di Madrid Rondon, Murillo e Martinez hanno messo Ko l’Argentina di Scaloni. Una vittoria non frutto del caso, ma di un processo tecnico e tattico che sta accompagnando il Venezuela ai vertici del calcio internazionale.

https://youtu.be/VTykAvvpVN0

Rondon viene dalla sua migliore stagione in Premier League (11 gol), mentre Josef Martinez, dopo una mediocre apparizione nel nostro campionato, sta mettendo a ferro e fuoco le difese della MLS. Nel 433 del Profe Dudamel solo uno dei due avrà la maglia da titolare, mentre ai loro fianchi sarà bagarre tra i vari Murillo, Machis e Peñaranda per 2 posti. Quest’ultimo, ex promessa mancata dell’Udinese, è stato inserito a sorpresa nella lista dei 23, convincendo Dudamel a lasciare a casa Soteldo, numero 10 e fino a marzo giocatore chiave dell’undici venezuelano. Una scelta, assieme a quella di non convocare il giovanissimo Hurtado, che testimonia la grande mole di giocatori a disposizione del CT.

Il Venezuela ha tutte le credenziali per dare del filo da torcere al Perù, con gli occhi puntati sulla fase ad eliminazione diretta e il desiderio di portare in alto un popolo dilaniato dalla guerra civile.

BOLIVIA

La Bolivia di Eduardo Villegas è la cenerentola del Gruppo A e forse dell’intera competizione. Nell’ultima edizione della Copa America, quella del Centenario, ha concluso il girone con 0 punti e le possibilità di una conferma in questo senso sono molto alte. Trovare all’interno della liste dei 23 anche un solo giocatore con un minimo background internazionale è pressochè impossibile, in quanto militano per la maggiore in patria.

Fonte: profilo Instagram Copa America

L’attacco sarà tutto sulle spalle di Marcelo Moreno, numero 9 con un passato da 13 gol nel campionato cinese, alle spalle del quale graviterà Raul Castro. Una menzione d’onore la merita anche Ajeandro Chumachero, bandiera del The Strongest e autore di 4 reti nella Copa Libertadores del 2017.

Le amichevoli di quest’anno hanno confermato la scarsa competitività della Bolivia. Aldilà dell’onesta sconfitta subita contro la Francia pochi giorni fa, l’ultima vittoria dei sudamericani risale ad un 3 a 0 rifilato alla Birmania. Nelle successiva sette partite i gol realizzati sono stati solo 3, 2 dei quali contro l’Arabia Saudita.

 

(Fonte immagine di copertina: profilo Instagram Copa America)

Continue Reading
Commenta

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Calciomercato

Non solo Popovic: il Milan osserva il 2007 Zohouri

Pubblicato

:

Milan

I rossoneri sono in cerca di nuovi giovani da inserire nel proprio vivaio ed entrano nel vivo del calciomercato. Il sito dedicato al calciomercato “Foot Mercato” lancia un’indiscrezione dalla Francia: nei giorni scorsi si sono incontrati i dirigenti del Diavolo e gli agenti del centrocampista classe 2007 Guy Noël Zohouri, in forza al Le Havre.

Titolare nell’U19 della compagine francese, spicca in particolare per le sue doti da incursionista, abbinate a tanta forza fisica e tecnica. Il contratto del giovane francese è in scadenza a giugno 2025, motivo per il quale il Milan sarà costretto a trattare con la società del ragazzo per poter aggiudicarsi le sue prestazioni.

La notizia di Zohouri esce appena dopo quella relativa ad un altro giovane che vestirà la maglia rossonera a gennaio: Matija Popovic, gioiello serbo classe 2006, si accaserà alla corte di Pioli a ridosso della scadenza di contratto con il Partizan Belgrado – sua attuale squadra – e firmerà un contratto fino al 2028 (solo dopo il compimento del suo 18esimo anno di età il prossimo 8 gennaio). In grado di ricoprire tutti i ruoli dell’attacco, è dotato di una grande velocità di azione – soprattutto considerando i suoi 195 cm di altezza – e di un gran bagaglio tecnico, tanto che il Milan ha dovuto superare la concorrenza di big europee come Real Madrid, Barcellona e Juventus.

Continua a leggere

Coppa Italia

Lazio-Genoa, Gilardino: “Il rigore non concesso è visibile a tutti”

Pubblicato

:

Gilardino

LAZIO-GENOA GILARDINO – Il Genoa perde 1-0 contro la Lazio e viene eliminato dalla Coppa Italia. Nel finale di gara, però, i rossoblù protestano per un contatto in area di rigore tra Fini e Pellegrini. Nel post-partita, Alberto Gilardino ha parlato di questo episodio e della prestazione della sua squadra in conferenza stampa. Inoltre, il tecnico del Grifone e ha parlato anche delle condizioni di Albert Gudmundsson.

GILARDINO DOPO LAZIO-GENOA: “SODDISFATTO DELLA PRESTAZIONE, HO AVUTO RISPOSTE IMPORTANTI”

Di seguito, le dichiarazioni di Gilardino:

LA PRESTAZIONE – “Sono soddisfatto. In campo c’erano tanti ragazzi che hanno giocato poco o non hanno mai giocato, le risposte avute sono importanti. Era una prova. Poi Retegui ha messo altri minuti sulle gambe. Non mi sono piaciuti solo i primi dieci minuti del primo tempo, tanta paura e poca lucidità. Siamo venuti fuori alla distanza, creando occasioni. Adesso ci prepariamo per la partita di domenica“.

L’EPISODIO DEL RIGORE – “L’arbitro non ci ha dato spiegazioni, ma è visibile a tutti, quindi non voglio commentare”.

SU IMMOBILE – “Ciro ha fatto un percorso incredibile. Sono contento che abbia raggiunto questi traguardi. Lo conosco bene, anche a livello umano, e si merita tutto questo. È un simbolo per la Lazio e questo mondo. Mi auguro che possa giocare ancora tanti anni. In Nazionale? Lo dovreste chiedere a mister Spalletti. Ciro ha delle qualità incredibili, le ha dimostrate ovunque. Io ho Retegui che credo possa diventare importante per l’Italia, ha tutto e ha ancora tanti margini di miglioramento”.

DRAGUSIN STA MIGLIORANDO – “Sì, una crescita notevole nell’ultimo anno. Un netto miglioramento sotto il punto di vista dell’attenzione e della personalità, ma anche dell’impatto fisico”.

SU GUDMUNDSSON – “Mi auguro che massimo giovedì sia in gruppo per riaverlo domenica a disposizione a Monza. Oggi Messias è rimasto a riposo, anche Badelj lo abbiamo tenuto per domenica. Dobbiamo stringerci e rimanere compatti in questo momento. Per salvarci però dobbiamo andare forte anche in allenamento”.

Continua a leggere

Coppa Italia

La Lazio supera il Genoa: sarà derby di Coppa Italia con la Roma?

Pubblicato

:

lazio

LAZIO COPPA ITALIA – Questa sera la Lazio, allo Stadio Olimpico di Roma, ha battuto il Genoa nella sfida degli ottavi di finale di Coppa Italia: decisiva la rete di Matteo Guendouzi in avvio di partita, precisamente al 5′ di gioco. Il centrocampista francese, servito perfettamente da Luca Pellegrini, apre il piattone destro e fulmina Nicola Leali con un destro a fil di palo. Poi la formazione biancoceleste ha amministrato il vantaggio senza correre troppi rischi (anzi, è andata più volte vicina alla rete del raddoppio), vincendo di misura 1-0, eliminando il Grifone e approdando così ai quarti di finale di Coppa Italia. L’unica nota storta della serata riguarda l’infortunio di Gustav Isaksen, costretto al cambio al 27′ del primo tempo a causa di un problema muscolare. Ora, gli uomini di Maurizio Sarri sono attesi dal derby capitolino?

PROBABILE DERBY LAZIO-ROMA AI QUARTI DI COPPA ITALIA

La Lazio conoscerà il suo avversario nei quarti di Coppa solo mercoledì 3 gennaio quando, alle 21.00, sempre all’Olimpico, si giocherà Roma-Cremonese. La vincente di questa sfida (il cui esito, almeno sulla carta, appare scontato, visto che si affronteranno una big del campionato di Serie A contro una squadra che, attualmente, milita in Serie B) sfiderà proprio la Lazio martedì 9 gennaio.

Continua a leggere

Coppa Italia

Lazio-Genoa 1-0, le pagelle: Guendouzi illumina, male Martin

Pubblicato

:

Feyenoord-Lazio

PAGELLE LAZIO-GENOA – La Lazio passa in casa contro il Genoa e stacca il biglietto per gli ottavi. Ai biancocelesti basta un ispirato Guendouzi contro un Genoa che ci prova ma non risulta mai pericoloso.

LE PAGELLE DELLA LAZIO

Provedel 6: qualche parata di poca rilevanza nella prima frazione. Attento nel seguire l’andamento del gioco ed intervenire in anticipo su alcuni palloni velenosi.

Hysaj 6,5: il primo tempo domina così come i suoi compagni di reparto sulla zona di competenza di destra. Con i suoi passaggi a rubare tempo agli avversari permette alla Lazio di giganteggiare in mezzo al campo.

Patric 6: impreciso a volte in fase di chiusura ma per il resto non deve affrontare grandi pericoli (Dal 65′ Marusic 6: buon impatto nella gara. Non sbaglia un passaggio).

Gila 5,5: subisce la qualità di Kutlu per tutto il primo tempo. Impreciso su alcune dinamiche difensive che avrebbero potuto costare caro alla Lazio. Perde uno scontro vitale in area contro Retegui ma si rifà salvando miracolosamente il tiro dell’argentino.

Pellegrini 6,5: entra con l’atteggiamento giusto e lo dimostra la palla anticipata prima, e poi servita perfettamente per Guendouzi che la mette in porta.

Guendouzi 8,5: il tuttofare di questa Lazio. Sulla trequarti per raccogliere il (bel) suggerimento di Pellegrini e sfornare il gol del vantaggio, come mezz’ala per disegnare linee di passaggio geometriche e in difesa per raccogliere i palloni degli avversari. Onnipresente in mezzo al campo. Mente e braccio di quasi ogni azione offensiva della Lazio. Manca la stella di Luis Alberto ma a splendere questa sera è lui.

Rovella 6: la verticalità di passaggio è una delle sue miglior qualità e lo fa vedere anche in questa partita. Si vede di più nel secondo tempo e il suo apporto alla manovra è buono (Dall’80’ Cataldi 6: entra per far respirare l’ex Monza e lo sostituisce portando avanti i suoi compiti).

Kamada 5: scompare per 79′ poi lancia con grande qualità Immobile. Il suo unico highlight di partita (Dall’80’ Basic 5,5: ha da subito la palla del match point ma la spreca con un tiro telefonato per Leali).

Isaksen 6: gioca poco meno di mezz’ora e tanto basta per capire che è in fiducia. Accusa un fastidio che non gli permette di continuare e viene sostituito (Dal 27′ Felipe Anderson 5,5: non incide nel match, giocando più per lo sviluppo della manovra).

Castellanos 6: l’impressione è quella che il suo compito lo ha portato a termine. Interpreta bene il ruolo di falso 9 aprendo zone di campo per i compagni (Dal 65′ Immobile 6: la Lazio si aggrappa a lui per provare a chiudere il match. Una sola occasione su suggerimento di Kamada ma Leali respinge. Bene nei duelli individuali).

Pedro 6: solita partita da mina vagante per l’instancabile ala esperta spagnola. Dà tanto in campo, aiuta la squadra ed è un grande grattacapo per la difesa del Genoa, soprattutto nella ripresa.

Sarri 6,5: la sua Lazio vince una gara dominata qualitativamente anche se non riesce a chiuderla. Avrebbe potuto risparmiare qualche energia ma riesce comunque a passare il turno.

LE PAGELLE DEL GENOA

Leali 6: può poco sul gol di Guendouzi. Para un tiro insidioso di Immobile e poco altro, il resto lo fa la difesa.

Vogliacco 5,5: soffre l’offensiva laziale. Male negli scontri aerei, bene nei passaggi (Dall’83’ Fini 5,5: corre, tanto, ed entra in campo con discreto carattere, forse troppo, perché viene ammonito dopo qualche minuto per un’entrata in ritardo su Cataldi).

Dragusin 6: Gilardino gli affida le chiavi del trittico difensivo e il classe 2002 ripaga con una prestazione sufficiente. Buona maturità calcistica in fase di costruzione male nei duelli difensivi. Cala nella ripresa (Dal 69′ De Winter 6,5: alza la qualità difensiva del Genoa. Bene nei disimpegni).

Matturro 5,5: spesso i suoi lanci lunghi finiscono nelle mani degli avversari. La sua zona di competenza è una delle più colpite dalla tempesta Guendouzi e l’uruguaiano ne risente (Dal 61’Haps 6: prova a spingere sulla sinistra non scaturendo mai, però, un’azione pericolosa).

Hefti 5,5: la fascia destra del Genoa è quella più redditizia in termini di spinta, anche se non risultano mai effettivamente pericoloso.

Jagiello 6: fa quello che può contro una Lazio ispirata e gli riesce spesso bene. (Dal 61′ Malinovksi 6: entra e prova a risollevare le speranze del Genoa grazie ai suoi spunti)

Kutlu 6,5: vince il mismatch contro Gila sull’esterno di sinistra. Nella prima frazione gli attacchi più rilevanti passano soprattutto dalle sue giocate. Cala leggermente nel secondo tempo ma è sempre uno dei protagonisti della fase offensiva genoana.

Thorsby 6,5: si vede poco ma il suo è un apporto fondamentale per il gioco del Genoa. Bene nei dribbling, nei tackle ne esce spesso vincitore ed è uno dei migliori dei suoi.

Martin 5: una partita imprecisa sotto il punto di vista di passaggi e tentativi di tiro. Non una prestazione memorabile.

Galdames 5,5: la sua pericolosità viene neutralizzata dalla difesa della Lazio. Riesce a fare poco oltre a qualche conclusione fioca dalla distanza.

Retegui 6,5: non gli arrivano molti palloni, per cui si mette a disposizione della squadra in fase di costruzione e lo fa bene. Pericoloso nella ripresa con un buono scatto nell’area di rigore avversaria ma l’intervento di Gila rovina tutto (Dal 69′ Puscas 5: impalpabile lì davanti).

Gilardino 5,5: il suo Genoa le prova tutte ma la Lazio neutralizza bene i principali pericoli, tra tutti Retegui. Il suo percorso in coppa finisce qui mentre adesso, in campionato, arriverà un calendario pesante.

Continua a leggere

I nostri approfondimenti

Giovani per il futuro

Esclusive

Fantacalcio

Serie A

Trending

Scarica L'App

Copyright © 2022 | Testata giornalistica n.63 registrata presso il Tribunale di Milano il 7 Febbraio 2017 | numero-diez.com | Applicazione e testata gestita da Número Diez SRL 12106070969