Se in questo momento il vostro dubbio più grande fosse “Chi è Coric, il nuovo acquisto della Roma?” le soluzioni sono due: la prima è scontata ed intuitiva; qualunque tifoso della Roma ha piacere ad informarsi di un proprio giocatore acquistato, fra l’altro, per un cifra discretamente alta.
Se invece la vostra fede non è di natura giallorossa, probabilmente questa lunga pausa post-natale che ha accompagnato il rientro a scuola o a lavoro dopo le vacanze vi ha fatto esageratamente male. Adesso sareste disposti a tutto per avere un po’ di calcio e la notizia di un giovane ventenne croato preso da un qualunque club italiano vi suscita interesse.
E noi oggi siam qua per questo, per darvi precise delucidazioni in merito.
PARTIAMO DALLA FINE
L’ufficialità è attesa a breve dalla Roma, che a minuti annuncerà un colpo per il futuro operato da Monchi piuttosto in sordina.
L’accordo prevederebbe l’arrivo del giocatore a giugno, con dodici milioni di euro che finiranno nelle casse della Dinamo di Zagabria, il più potente club croato.
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Probabilmente la trattativa verrà concretizzata in estate, col bilancio della Roma già sistemato e con la prima squadra croata ad aver più tempo per cercare un sostituto.
CORIC CHI?
Trequartista, ma adattabile in posizione più arretrata o più avanzata, per l’occasione può esser impiegato sia come centrale di centrocampo che largo a destra.
Magrolino, tutt’altro che forte fisicamente, è alto appena 1.72 cm. Classe novantasette, malgrado la giovane età, ha già collezionato ventidue reti e ventidue assist in carriera.
Il suo fisico gracilino, però, gli consente di scappare rapidamente in velocità su ambedue le fasce o a campo largo, rivelandosi una vera e propria spina nel fianco per gli avversari.
Ambidestro, può garantire qualità e, soprattutto, imprevedibilità, grazie alla bravura nell’usare entrambi i piedi.
MEDIA PAZZESCA
Nonostante sia un centrocampista offensivo, tiene una media pazzesca: durante quest’annata è entrato in campo per nove volte in questa stagione, ma ad onor del vero ha disputato solamente 311 minuti totali, un quantitativo, quindi, pari a tre partite e mezzo. In questi limitati squarci di gara ha messo a segno ben tre gol e due assist.
Riconosciuto come “il nuovo Modric” sin da piccolissimo, fa parte di quella fucina di talenti che la nazionale croata sta facendo crescere ottimamente da ormai qualche anno.
Non è un caso se è nel giro della nazionale da quando ha iniziato a prendere a calci il pallone. Iniziò con l’under 15, poi l’under 16, quindi 17, 18, 19 e infine la più famosa under 21.
Lo scorso sette maggio è ufficialmente entrato nel giro della nazionale maggiore, affacciandosi quindi a quel palcoscenico dei grandi che molto presto ha intenzione di prendersi. In totale ha giocato ben quarantasei gare con lo scacchiere biancorosso.
NESSUNO COME LUI
Facciamo chiarezza: suo padre ha 58 anni ed è direttore sportivo dell’Hrv Dragovoljac, squadra di metà classifica della seconda serie croata.
Questo lo ha obbligatoriamente inserito nel calcio che conta fin da piccolissimo, e fin da piccolissimo sono i migliori club europei a mettere gli occhi su di lui: prima di tutti ci pensa il Bayern.
La squadra tedesca, per chi non ne fosse a conoscenza, ha inserito un allenamento speciale ai provini per i ragazzi: questa sfida consiste nel calcolare l’intelligenza tattica, la velocità e la tecnica di ogni calciatore affinché si possa poi stilarne una classifica.
Coric fu ufficialmente il primo (e unico) nella storia del club ad avere il massimo dei punteggi in ognuno di questi. Nessuno c’è più riuscito, nessuno ce l’aveva mai fatta.
Ma il giocatore non andò.
RISPETTO
“Ho voluto venire al Red Bull perché qui i calciatori sono migliori rispetto al Bayern, al Barcellona o al Chelsea. Ci alleniamo meglio e più spesso a Salisburgo. Inoltre, ho ricevuto un caloroso benvenuto qui, a differenza di quanto accaduto in Inghilterra.”
Non ricevette un buon trattamento nei grandi club e per questo non andò mai, ma non per questo decise di abbandonare il suo sogno, anzi: un attimo dopo vestiva già la maglia della Dinamo Zagabria, il club più forte del suo Paese.
COME MAI LA ROMA?
A dir la verità il talentino era piuttosto facile da individuare, meno da prendere.
Negli ultimi mesi Liverpool e Manchester City, compagini con una base economica molto più alta rispetto alla disponibilità capitolina, si erano fatte forti sul talento. L’idea era quella di strapparlo per qualche milioncino e farlo crescere in Under 23. Non esattamente il sogno di ogni giocatore.
Il direttore sportivo ex Siviglia ha fatto leva proprio su questo, promettendo al giocatore più continuità nelle presenze e pagando una cifra maggiore alla Dinamo rispetto a quella offerta con tutta probabilità (fonti impossibili da verificare) dai due club inglesi.
NEGLI SCHEMI DEL MISTER
Particolarmente interessante sarà vedere come mister Di Francesco abbia intenzione di inserirlo negli schemi del gruppo-Roma. Molto spesso il tecnico abruzzese ha ripetuto che il 4-2-3-1 non rientra in nessun modo negli schemi pensati per rendere grande la squadra.
Dopo aver visto mettere in atto l’amato 4-3-3 e dopo aver proposto il 4-2-4 a partita in corso nei momenti in cui il gol sembrava quasi un miraggio, il mister dovrà probabilmente chinare il capo ed accettare il cambio di modulo. L’acquisto di Coric, che vedremo fra sei mesi, sarà funzionale per dare alla trequarti rapidità e cinismo.
Potendo giocare anche come ala e centrocampista si rischia di incappare in un “Gerson parte due”, ma con la sola differenza che il brasiliano preferisce occupare la corsia laterale alta.
PROGETTO ROMA
A questo punto è chiaro il progetto Roma: aldilà di possibili partenze da qui in futuro, il compito del Direttore Sportivo Monchi sarà quello di valutare le offerte recapitate a Trigoria e puntare su una panchina di livello composta, però, da giovani.
Le alternative ai titolari dovranno essere giocatori già pronti, pagati abbastanza, ma capaci di fare il grande salto qualora gli venisse chiesto.
E per questo in panchina si accomodano giocatori come Skorupski, Emerson Palmieri, Karsdorp (ora infortunato), Pellegrini, Gerson, lo stesso Coric, Under e Patrik Schick.
Giocatori questi, giovani e in rampa di lancio, capaci di prendere il posto di qualunque titolare chieda di partire e senza alcuna lamentela per una probabile esclusione settimanale.
Coric, con tutta probabilità, farà parte di un progetto interessantissimo, che in molti a Roma ancora non comprendono, ma che oggettivamente fa rima con intelligenza, risultati permettendo.
Un timido Coric vede di buon grado i paragoni che gli vengon fatti, affiancandolo a giocatori storici per un intero paese come Boban, Prosinecki e Modric. Lui risponde che
Io sono molto meno forte di loro. Devo continuare a lavorare, allenarmi e imparare molto prima di poter essere paragonato a loro. Poi un giorno chissà… il mio modello è Ronaldinho.
Volere è potere, quindi tutto passa ora nelle sue mani, nell’attesa dell’ufficialità ci auguriamo possa diventare un futuro top player del nostro calcio.
Marco Silva, tecnico del Fulham si è concesso ai microfoni di Standard Sport, affrontando con trasparenza il tema legato al futuro di João Palhinha. Il calciatore 28enne è arrivato in Inghilterra nel luglio del 2022 per una cifra attorno ai 20 milioni di euro, totalizzando 40 presenze tra Premier League e FA Cup, vivendo una stagione da decimo posto in campionato.
L’INTERESSE DEL BAYERN MONACO
Il mediano ha attirato verso di sè l’attenzione dei più grandi club europei, uno su tutti il Bayern Monaco. Nell’ultimo giorno di mercato i bavaresi sono andati vicini all’acquisto del classe ’95, che rispose con il rinnovo di contratto e la permanenza a Craven Cottage. Silva ha spiegato così la situazione.
PALINHA – “Quando si ricevono offerte importanti non si può controllare il futuro. Quello che succederà a gennaio o la prossima estate non posso controllarlo“. Un punto interrogativo sul suo calciatore, o forse la volontà di non fare false promesse ai tifosi cottagers.
Il Sassuolo dopo essere stato rimontato da 2-0 a 4-2 contro il Frosinone si prepara ad affrontare la Juventus nel quinto capitolo della Serie A. Giovanni Carnevali in una intervista rilasciata ai microfoni di Trc Modena, torna a parlare del futuro di Domenico Berardi, affermando che questa estate c’è stao un contatto proprio con la Vecchia Signora per l’esterno neroverde.
CONTATTO CON LA JUVE – “Ammetto che uncontatto con la Juventus c’è stato dopo che Berardi aveva espresso la ferma intenzione di andare in bianconero: a Torino volevano il giocatore ma non c’è stata una trattativa vera e propria, noi avevamo solo dato una scadenza, il 17 agosto, per chiudere l’accordo e per trovare un sostituto. In quel momento la Juve aveva forse problematiche diverse ed è finita con un nulla di fatto”
ADDIO A GENNAIO – “Mai escluderlo, magari arriveranno proposte più importanti, non posso dirlo, ma è evidente che il Sassuolo non ha bisogno di vendere.
SULLA JUVE – “La ritengo insieme all’Inter la favorita per lo scudetto. Rivedrò molto volentieri Locatelli, un ragazzo speciale. Mi è dispiaciuto invece che Magnanelli, nostro storico capitano e per una stagione nello staff di Dionisi, sia andato alla Juventus nel team di Allegri”.
È arrivata l’ufficialità dalla Turchia, scelto Vincenzo Montella come nuovo commissario tecnico della nazionale. Dopo l’esonero di Stefan Kuntz questa decisione era nell’aria, il tecnico italiano si è fatto conoscere in Turchia con l‘Adana Demirspor, società con sede ad Adana che milita nella massima competizione turca.
Secondo quando riportato dalla Gazzetta dello Sport, l’allenatore verrà presentato mercoledì, pronto a guidare la nazionale capitanata dal centrocampista nerazzurro, Hakan Calhanoglu. Montella si trova già in Turchia, per lui un contratto che lo lega alla nazionale fino al 2026.
Kane di nuovo al Tottenham? Possibile grazie ad una clausola di recompra – Ha dell’incredibile quanto emerso in queste ore dall’Inghilterra. Il presidente degli Spurs, Daniel Levy, in un forum di tifosi della squadra londinese, ha tracciato la strada che potrebbe riportare Kane al Tottenham. Sembrerebbe infatti che nel contratto stipulato dalle due società sia stata inserita una clausola tra le altre. Oltre infatti ai 20 milioni di bonus previsti a favore degli inglesi, Levy ha parlato per la prima volta di una clausola di recompra. Questa potrebbe essere la leva su cui spingere per vedere, prima o poi, Kane di nuovo al Tottenham.
KANE DI NUOVO AL TOTTENHAM – LA TRATTATIVA
Questa è una rivelazione clamorosa per quanto successo quest’estate. I rumors che volevano il miglior marcatore della storia della Premier in Baviera sono iniziate ancor prima di giugno. La trattativa è stata serrata, con il giocatore intenzionato a partire alla ricerca di trofei, ed il Tottenham che non voleva fare sconti. Alla fine sono serviti 100 milioni più 20 di bonus per convincere Daniel Levy a lasciar andare il suo capitano. Quello che sembrava un addio però potrebbe essere solo un arrivederci. “Abbiamo una clausola di riacquisto per Kane. Vorrei ringraziare Harry per tutto quello che ha fatto per noi. Inutile dirlo: è sempre il benvenuto. E’ un membro molto amato e stimato della famiglia Spurs e resterà per sempre nella nostra storia“. Queste le parole del presidente sul forum dei tifosi Spurs. Non è però chiaro di che cifre si parli e neanche se ci sia un limite temporale in base al quale gli inglesi potranno usare questo diritto di recompra.
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