Quello disputato dalla Fiorentina è stato un primo segmento di stagione molto altalenante. La formazione di Italiano non è stata capace di dare continuità ai propri risultati e al termine delle prime 15 giornate occupa un deludente decimo posto in classifica. La Viola, capace di superare agevolmente il proprio girone di Conference League, ha riscontrato difficoltà specialmente in fase realizzativa: a fronte delle 20 marcature subite sono solo 18 le reti messe a segno dai toscani in questo incipit di campionato.
L’affanno del Giglio nel concretizzare le proprie occasioni cozza con la natura della formazione, la quale forse propone il calcio più offensivo del campionato. Il tratto di Italiano è infatti impresso profondamente sulla squadra, la quale si esprime con fantasia e crea molto, ma raccoglie poco.
Il tortuoso cammino della Fiorentina in campionato ha visto i toscani alternare grandi prestazioni a sconfitte deludenti (vedi Lazio e Inter). La Viola, mai vittoriosa contro le big e troppo spesso confusionaria, può utilizzare l’anomala pausa per ritrovare concentrazione e lucidità. La sosta dovuta allo svolgimento dei mondiali in Qatar diventa infatti un’occasione per ritrovare lucidità e concentrazione, per poter ripartire al meglio e aggiustare la rotta. Con due mesi di lavoro alle spalle e il mercato di riparazione alle porte il Giglio può cambiare faccia e, chi sa, mettere nel mirino l’Europa che conta.
Vediamo allora i nomi di quei giocatori che, secondo la nostra redazione, potrebbero essere utili alla Fiorentina. Budget permettendo, ovviamente.
CRAGNO
Il primo nome che proponiamo è quello di Alessio Cragno. Il portiere classe ‘94, divenuto un volto noto della Serie A con la maglia del Cagliari, non ha trovato spazio al Monza, dove un sorprendente Di Gregorio ha conquistato la titolarità. Il giocatore nativo di Fiesole, approdato al club brianzolo in seguito alla retrocessione dei sardi, non sembra accettare il ruolo di secondo guanto della squadra e gradirebbe cambiare aria. Un eventuale arrivo di Cragno a Firenze potrebbe rappresentare un cosiddetto affare win-win: il giocatore tornerebbe nella propria città natale e si giocherebbe il posto da titolare con Terracciano, mentre la Fiorentina potrebbe colmare il vuoto lasciato da un Gollini sempre più in rottura con la società.
TORREIRA
Nelle ultime giornate di campionato la Viola ha faticato, e Italiano se ne è accorto. Il tecnico ex Spezia ha infatti avvertito la necessità di un cambiamento e ha optato per un 4-2-3-1 che potesse garantire maggiore copertura nella zona centrale del rettangolo da gioco. Il cambio di modulo ha scombussolato gli ordini dell’organico, il quale ora forse non soddisfa più le esigenze dettate dal campo. Ad agire al fianco di un Amrabat impeccabile nel ruolo di mediano è stato infatti Rolando Mandragora, centrocampista di sostanza che però fatica a fungere da cerniera tra i reparti.
Per sostituire il calciatore italiano abbiamo pensato ad un ritorno di fiamma. Il nome è quello di Lucas Torreira, vecchia conoscenza del Franchi ora tra le fila del Galatasaray. Il classe ‘96 è un mediano puro e, se affiancato al collega marocchino, potrebbe rivelarsi utile alla causa della squadra di Rocco Commisso (il quale non lo riscattò nel corso dell’ultima sessione di calciomercato). Il calciatore non sembra essersi integrato nel club turco e, a detta del suo stesso agente, starebbe già trattando con due club per un ritorno in Serie A. Che tra questi ci sia anche la Fiorentina?
MALINOVSKYI
Un’altra esigenza di mercato dettata dal passaggio al nuovo modulo è rappresentata dalla figura del trequartista. Il centrocampista che agisce al centro del tridente a supporto della punta ha un compito fondamentale in questa disposizione e Bonaventura, nonostante i buoni spunti proposti, non sembra essere l’uomo adatto. In quella posizione agisce anche Barak, il quale (nonostante l’ultima sontuosa prestazione offerta in campionato) non ha la certezza di essere riscattato dal prestito.
La Viola a riguardo è già attiva sul mercato e avrebbe preso contatti con l’entourage di Sabiri della Sampdoria e Pereyra dell’Udinese. Entrambi i giocatori stanno facendo bene e, con ogni probabilità, si dimostrerebbero ottime pedine nello scacchiere di Italiano. Nel proporre il nome del fantasista tuttavia abbiamo deciso di optare per un nome più importante, tanto ipotetico quanto intrigante.
Sogniamo di vedere Ruslan Malinovsky con il giglio sul petto. L’ucraino, a causa di alcuni dissapori sorti nei confronti di Gasperini, ha visto poche volte il campo in questa stagione ed ha pronte le valigie. L’allenatore dell’Atalanta ha confermato tutta la fierezza del proprio carattere e ha dimostrato ancora una volta di non avere problemi nel privarsi, per motivi esterni al campo, di un giocatore chiave della rosa (come successo con Papu Gomez).
L’attaccante sarebbe, a nostro avviso, il profilo perfetto per la trequarti viola. Inserito in un ipotetico tridente completato da Nico Gonzalez e Ikonè (o Kouamè) il giocatore, che a Firenze acquisterebbe una posizione di assoluta centralità, sarebbe messo in condizione di rendere al meglio. I costi dell’operazione sono alti e al momento non sembra esserci alcun contatto tra le due dirigenze, ma sognare non costa nulla.
ARNAUTOVIC
Il vero problema della Fiorentina in questo incipit di stagione è stato il rendimento del centravanti. L’acquisto di Jovic, il quale dopo la rete all’esordio in Serie A si è clamorosamente appassito, non ha sortito gli effetti desiderati e neanche le ultime buone prestazioni sembrano aver convinto la dirigenza viola. Quest’ultima non sarebbe soddisfatta neanche di Cabral, il quale è arrivato con le migliori premesse ma non ha saputo incidere.
Per l’attacco della Fiorentina servirebbe un giocatore come Arnautovic. L’attaccante del Bologna rappresenta un profilo esperto, il quale potrebbe finalmente colmare una posizione che al Franchi è vacante ormai da troppo tempo. L’austriaco è un giocatore maturo, su cui si può fare affidamento. Lo sa anche il Bologna che ha già rifiutato un’offerta della Viola e continua a fare muro attorno al numero 9. Ma nei giorni di mercato si sa, tutto può succedere.