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Cremonese-Atalanta 1-3, le pagelle: Boga decisivo, Aiwu disastroso

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Cremonese-Atalanta 1-3, le pagelle: Boga decisivo, Aiwu disastroso

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LE PAGELLE DI CREMONESE-ATALANTA 1-3 – Si è appena concluso il match tra Cremonese Atalanta, gara di apertura della 28esima giornata di Serie A. Il risultato finale di 1-3 permette agli orobici di agganciare momentaneamente il Milan al quarto posto in classifica a quota 48 punti.

Primo tempo molto tattico e senza conclusioni degne di nota, seppur la Cremo si dimostri più attiva nella metà campo avversaria. Tuttavia, i giochi sono aperti da Marten de Roon, che firma la rete dello 0-1 al 44′. Nella seconda frazione di gioco i ritmi si alzano notevolmente, con i nerazzurri che cercano il raddoppio, ma Daniel Ciofani li beffa, ristabilendo l’equilibrio sull’1-1 grazie ad un gol su calcio di rigore. Al 73′ i subentranti del Gasp salvano nuovamente l’Atalanta: Hojlund concede a Boga una palla da appoggiare nella porta sguarnita, segnando l’1-2. Nei minuti di recupero è da segnalare anche il ritorno al gol di Lookman, che chiude definitivamente la gara sull’1-3.

LE PAGELLE DELLA CREMONESE

Carnesecchi 6: nulla può in occasione del gol di de Roon, però avrebbe potuto far meglio in uscita sul secondo gol avversario. Non mancano alcuni interventi importanti, ma oramai ne siamo abituati.

Aiwu 4: una respinta molto goffa da parte sua, che fornisce a de Roon un pallone solo da appoggiare in rete. Colpevole anche in occasione dell’1-3, in cui si addormenta e regala a Boga il pallone da cui nasce la rete conclusiva del match.

Bianchetti 6: regge l’uno contro uno con Zapata alla perfezione, evitando alla punta colombiana di creare pericoli importanti. Tuttavia, quando entra Hojlund, non riesce ad arginarlo come in precedenza.

Lochoshvili 6: attento e preciso, seppur giochi con il peso di un cartellino giallo per ben 40′, che condiziona la sua prova e lo costringe a non rischiare (dal 67′ Vasquez s.v.).

Pickel 5: gioca per la prima volta titolare a tutta fascia e soffre molto Ruggeri, non essendo abituato a giocatori molto veloci, oltre a perdere la marcatura di Boga in occasione del gol avversario.

Benassi 5.5: cerca di farsi spazio e crearsi la giocata con le sue doti tecniche, seppur influisca davvero poco nel gioco dei suoi (dal 75′ Dessers 6: tenta di dare uno scossone ai suoi, servendo i compagni con palloni interessanti e cercando la conclusione disperatamente).

Castagnetti 6.5: moltissime intercettazioni tra le linee, molto ordinato in mezzo al campo, aiutando molto i suoi in fase di impostazione (dal 80′ Ghiglione s.v.).

Meite 6: dominanza fisica in mezzo al campo, che gli permette di vincere molti contrasti e liberarsi spazio per concludere (dal 80′ Buonaiuto s.v.).

Valeri 6: si fa valere contro un avversario non semplice come Zappacosta, coprendo bene e aggiungendosi sempre pericolosamente in area di rigore.

Ciofani 7: segna la rete del pareggio sugli sviluppi di un penalty, coronando una prestazione di grande lotta fisica e movimenti per cercare spazio (dal 67′ Galdames s.v.).

Tsadjout 5.5: i difensori avversari lo sovrastano fisicamente, allontanandolo dal gioco dei suoi e risultando pressocché inutile lì davanti.

All. Ballardini 6: buona prestazione della Cremo, la quale avrebbe dovuto meritare di più. Ciononostante, Hojlund è impossibile da fermare e il suo assist per Boga allontana sempre più i suoi da sogno salvezza.

LE PAGELLE DELL’ATALANTA

Musso 6: non ha molto di cui preoccuparsi, perché gli avversari non sono così pericolosi da impensierire il portiere argentino.

Toloi 5: si trova notevolmente in difficoltà in fase di impostazione, oltre a causare il rigore con cui gli avversari trovano il pareggio a causa di un fallo di mano molto ingenuo (dal 79′ Demiral s.v.).

Palomino 6: il migliore della retroguardia nerazzurra, affrontando molto bene un avversario fisico come Tsadjout.

Scalvini 6: il centrale italiano si dimostra un po’ spaesato dopo gli impegni con la Nazionale, ma tutto sommato la prestazione non è da bocciare.

Zappacosta 5.5: spinge molto sulla fascia destra, ma affronta un avversario molto ostico come Valeri, il quale non gli permette di essere pericoloso come al suo solito (dal 66′ Maehle 6.5: entra e spinge bene, colpendo anche un palo sfortunato).

De Roon 6.5: realizza il gol del vantaggio sul finale della prima frazione, dimostrandosi molto freddo davanti a Carnesecchi. Tuttavia, soffre la fisicità degli avversari a centrocampo.

Ederson 6.5: presente in ogni zona del campo, utile in copertura e ottimo negli inserimenti offensivi, rivelandosi molto pericoloso.

Ruggeri 6.5: sempre propositivo in sovrapposizione, dal suo lato nascono tantissime opportunità, sfruttate male dai suoi compagni.

Pasalic 5: non riesce a mettere in mostra le proprie qualità tecniche, sbagliando troppo spesso quando serve il suo aiuto in fase offensiva (dal 46′ Boga 7.5: il suo ingresso alza notevolmente la pericolosità bergamasca, rivelandosi molto pericoloso fin da subito e segnando la decisiva rete del momentaneo 1-2).

Muriel 5.5: poco attento e impreciso, nonostante la volontà di fare bene non manca (dal 46′ Lookman 6: tocca pochissimi palloni, risultando assente. Tuttavia, Ederson gli consente di tornare al gol dopo un lungo digiuno nei minuti di recupero a partita chiusa).

Zapata 6: cerca di farsi spazio attraverso la sua potenza fisica, ma nella maggioranza dei casi è ben contenuto. Tuttavia, quando riesce a proporsi in avanti è pericoloso, propiziando il gol del vantaggio atalantino (dal 59′ Hojlund 7: l’uragano danese è infermabile, e proprio da un suo spunto nasce l’occasione che permette a Boga di segnare a porta vuota).

All. Gasperini 5.5: la scelta iniziale di escludere Hojlund e Boga si rivela totalmente sbagliata. I cambi, però, riescono a dare una nuova spinta ai suoi e vincere una gara molto utile per la corsa Champions.

 

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Flash News

Martinez: “Genoa bell’ambiente, l’obiettivo è la salvezza”

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Josep Martinez, portiere del Genoa, Serie A, Coppa Italia

Josep Martinez, portiere del Genoa, ha parlato in un’intervista a Il Secolo XIX della sua avventura in rossoblù. Tra le sorprese di quest’annata c’è sicuramente il Genoa di Alberto Gilardino. Nonostante sia una neopromossa, dopo il 2° posto in Serie B nella passata stagione e il ritorno in A, i rossoblù hanno mostrato risultati e calcio di livello. Al momento, infatti, i liguri sono al 12° posto in classifica, a +10 sulla salvezza; Un risultato forse inaspettato alla vigilia, per una squadra che lotta per non retrocedere.

Questo merito di una squadra gestita bene dal mister, ma fatta di giocatori di livello, tra cui l’estremo difensore Josep Martinez, spagnolo ex Lipsia. Quest’ultimo ha parlato a Il Secolo XIX dei motivi per cui ha scelto il Grifone, e degli obiettivi di questa stagione, che sta per volgere al termine.

SCELTA DELLA SQUADRA“Fin da bambino ho sempre avuto come desiderio di giocare per una squadra che avesse intorno a sé una passione come quella che ha il Genoa“.

AMBIENTE“La gente è la parte più importante del calcio, qui ho trovato un ambiente che mi piace“.

OBIETTIVIPrima di tutto la salvezza, la partita con il Frosinone è un crocevia molto importante. E poi dobbiamo continuare a fare risultati”.

 

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Calciomercato

Di Gregorio: “Ritorno all’Inter? Sto bene al Monza”

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Michele Di Gregorio, calciatore del Monza - Serie A, Coppa Italia

Il portiere del Monza Michele Di Gregorio ha parlato a La Stampa del suo futuro prossimo, tra Inter, Monza e non solo. Tra i portieri ormai non più rivelazione ma certezza del nostro campionato c’è l’estremo difensore dei brianzoli. Sempre attento e da rendimenti di alto livello, Di Gregorio ha attirato su di sé diversi apprezzamenti delle big di Serie A, con l’Inter, club in cui è cresciuto, che potrebbe rappresentare la chiusura di un cerchio.

DI GREGORIO MONZA: LE PAROLE DEL PORTIERE

STO BENE AL MONZA “Mi piace pensare all’oggi senza guardare troppo in là perché altrimenti si fanno male le cose quotidiane. Voglio concentrami su questi due mesi col Monza. Poi, dopo l’ultima giornata di campionato, vedremo cosa ci sarà di concreto. Sto benissimo a Monza. Non ho bisogno di scappare. Se verrà qualcosa per fare uno step, lo valuteremo”.

CRESCITASono cresciuto tanto grazie ad Alfredo Magni, il preparatore di Donnarumma al Milan. Crede molto nell’intensità del lavoro e nell’utilità della palestra. Mi sono irrobustito. Nei giorni scorsi abbiamo fatto un patto nello spogliatoio tra giocatori e allenatore: dobbiamo superare i punti dell’anno scorso quando abbiamo chiuso a 52.Ora ne abbiamo 42. Dobbiamo pensare di poter vincere ogni partita a partire da quella col Torino”.

TORINO “È una squadra fisica che a tratti ti fa giocare male. Juric e Palladino sono allenatori simili, ma forse Palladino è più flessibile e aperto a provare situazioni nuove“.

MILINKOVIC-SAVICNon sai mai cosa farà quando ha il pallone: appoggio vicino o lancio a 70 metri. Ormai il portiere va studiato come un giocatore di movimento. A me piace partecipare alla costruzione dal basso, ti senti coinvolto”.

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Flash News

Si muove Oaktree, Zhang verso la cessione dell’Inter

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Inter zhang

L’Inter potrebbe presto cambiare proprietà e Steven Zhang potrebbe dunque presto non essere più il presidente della società. Come ormai noto, il prestito concesso dal fondo statunitense Oaktree è in scadenza il 20 maggio e l’attuale presidente nerazzurro ha provato a rinegoziarne i termini che prevedono la restituzione di 385 milioni di euro. Nei giorni scorsi sembrava potesse prendere quota questa soluzione, che avrebbe permesso a Zhang di restare alla guida del club. Secondo quanto riportato oggi dal Corriere dello Sport, però, la situazione sarebbe cambiata e la cessione del club da parte dell’imprenditore cinese sarebbe sempre più probabile.

Oaktree si è mossa per cercare potenziali acquirenti della società e avrebbe individuato un compratore interessato all’Inter. Infatti, sarebbe stata avviata anche una procedura di valutazione del club tramite una società di advisory che sarà selezionata a breve. Ad avviare tale procedura sarebbe stato proprio un compratore individuato dal fondo statunitense.

Dunque, come sottolineato dallo stesso Corriere dello Sport, l’unica strada percorribile al momento sembra essere quella della cessione della società da parte di Steven Zhang. Il 32enne è diventato presidente dell’Inter nell’ottobre 2018 e in questi anni ha contribuito alla crescita della società e al ritorno ad alti livelli. Con Zhang presidente, infatti, i nerazzurri hanno vinto un campionato e sono ad un passo dal secondo e hanno centrato una finale di Champions League. Inoltre, hanno riempito la bacheca anche con tre Supercoppe Italiane e due Coppe Italia.

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Furlani: “Leao vuole restare. Pioli? Mai stato a rischio”

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Furlani

Alla Gazzetta dello Sport, l’Amministratore Delegato del Milan Giorgio Furlani ha parlato di Leao, Pioli e non solo. Il Milan guarda al futuro, la stagione non è ancora finita e gli obiettivi, soprattutto l’Europa League, sono ancora in divenire. Una grande società, però, guarda sempre al futuro, come si evince dall’intervista, concessa alla Gazzetta dello Sport, da Giorgio Furlani, AD del club rossonero.

FURLANI, LE PAROLE DELL’AD ROSSONERO

OBIETTIVIL’obiettivo era e resta sempre vincere. Siamo comunque secondi. In campionato abbiamo 1 punto in meno della stagione dello Scudetto e 10 in più di un anno fa. Significa che abbiamo migliorato la squadra. L’Europa League è un obiettivo importante”.

IBRAHIMOVICIbrahimovic non ha deleghe formali per poter decidere. Mio rapporto con lui è fantastico, ma non dimentichiamo Moncada: Geoff è il numero 1. Ibra si confronta spesso con lui sui profili. Io mi occupo dell’investimento: se ho 100 non metto 80 su un solo giocatore”.

PIOLI“Spesso viene criticato, ma ha fatto risultati importanti. Nessuno dalla società ha mai parlato di panchina a rischio. Ora sarebbe ingeneroso valutarlo in base al futuro percorso in Europa League o all’esito del derby. La nostra stagione fin qui è stata buona“.

LEAOLeao vuole restare. Theo e Maignan hanno un contratto fino al 2026. Si parla di vendere o comprare ma spesso sono i giocatori a decidere del loro futuro. Speriamo restino con noi il più a lungo possibile e facciano ancora la differenza”.

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