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Cremonese-Milan 0-0, le pagelle: Carnesecchi ha futuro, Tomori il migliore dei rossoneri

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Cremonese-Milan 0-0, le pagelle: Carnesecchi ha futuro, Tomori il migliore dei rossoneri

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Il Milan di Stefano Pioli pareggia in trasferta contro la Cremonese di Massimiliano Alvini costellata dalle numerose assenze. I rossoneri, senza Theo e Giroud squalificati, si presentano in campo con Divock Origi davanti alla linea a tre costituita da Messias, Brahim Diaz e Rebic, mentre Alvini propone il tridente Meité, Ciofani e Afena-Gyan. La gara risulta bloccata nella sua prima frazione, nonostante il Milan giochi in modo propositivo creando qualche occasione pericolosa, una su tutte il tiro di Origi respinto in uscita da Carnesecchi. Nel secondo tempo, i rossoneri trovano il gol con Origi ma la rete viene annullata prontamente dal VAR per fuorigioco. La compagine grigiorossa rimane piuttosto compatta e attenta nella propria metà campo, cercando di punire il Diavolo su ripartenza, senza riuscirci. Nella ripresa, l’estremo difensore in maglia grigiorossa si rende ancora protagonista con due grandi parate, con il Milan che affanna un po’ dal punto di vista atletico. Partita che si conclude così a reti bianche, con un accenno di rissa sul finale.

LE PAGELLE DELLA CREMONESE

Carnesecchi 7: autore di una prestazione ottima, l’estremo difensore si oppone con decisione ai tentativi di Origi e Messias, blindando la propria porta; Man of the Match di questa sera.

Aiwu 6.5: il centrale risulta pienamente all’altezza dell’incontro; riesce a contenere bene Origi in marcatura e conduce una buona fase difensiva.

Bianchetti 6: difensore oggi ordinato, poche sbavature e tanta concretezza.

Vasquez 6: prestazione sufficiente, senza sottolineature da evidenziare.

Ghiglione 6: prova a spingere in ripartenza per tentare di impensierire la difesa rossonera, ma non riesce ad arrivare in fondo; buona prestazione. (Dal 62′ Sernicola 6: ordinato, si fa trovare pronto).

Escalante 5.5: titubante in copertura e non sempre ordinato in fase di impostazione.

Castagnetti 6: non trova molte verticalizzazioni, ma non va in difficoltà quando pressato dalla linea di centrocampo rossonera. (Dal 70′ Pickel 6: si rileva essere un buon innesto).

Valeri 6: l’esterno sinistro cerca di spingere sulla propria fascia, sfruttando la mancanza di Theo Hernandez; qualche guizzo ma fine a se stesso. (Dall’88’ Quagliata: SV).

Afena-Gyan 5.5: prestazione non all’altezza. Non arriva mai alla conclusione e non riesce ad incidere. (Dal 63′ Buonaiuto 6: riesce ad arrivare alla conclusione seppure centrale, impensierendo Tatarusanu).

Meité 6: il francese, impiegato in zona più offensiva rispetto al solito, non riesce a trovare il proprio spazio.

Ciofani 5.5: la punta italiana non arriva a concludere in un’ora di gara; sbaglia qualche appoggio facile. (Dal 63′ Okereke 6: non riesce a trovare la rete, ma comunque compie una buona mezz’ora di gioco).

LE PAGELLE DEL MILAN

Tatarusanu 6: gli attaccanti della Cremonese non riescono pienamente ad insidiarlo. In ’90 non rischia nulla e fronteggia un match di ordinaria amministrazione.

Thiaw 5.5: il terzino destro chiamato in causa da Pioli non convince a pieno; in fase difensiva si rende protagonista con un paio di palle perse che potevano rivelarsi pericolose. (Dal  60′ Kalulu 6: prestazione appena sufficiente del difensore rossonero che fa un’ordinaria fase difensiva).

Kjaer 6: prestazione ordinata, senza sbavature di rilievo.

Tomori 6.5: è il migliore difensore della compagine di Pioli; ancora una volta, è attento per tutto il match e non sbaglia nulla.

Ballo-Tourè 6: chiamato a sostituire Theo Hernandez, il connazionale gioca “senza infamia e senza lode”.

Bennacer 6: il centrocampista algerino sbaglia qualche passaggio e non è solido come nelle ultime uscite, ma tutto sommato la prestazione è sufficiente.

Tonali 6.5: tecnicamente serve ottimi palloni e verticalizza molto, ma non basta. (Dal 83′ Krunic SV).

Messias 6.5: due fiammate nel primo tempo lo rendono pericoloso nei pressi dell’area avversaria, ma al momento dell’ultimo passaggio non è preciso. Tenta la conclusione ma Carnesecchi si oppone con decisione.

Brahim Diaz 6: lo spagnolo impensierisce la difesa più volte, saltando la linea dei centrocampisti senza troppe difficoltà, ma manca di cattiveria negli ultimi 20 metri. (Dal 73′ De Ketelaere 5: chiamato in causa per sbloccare la partita, non incide per nulla e sbaglia tecnicamente passaggi semplici; rimedia l’ammonizione sul finale).

Rebic 5.5: il croato non riesce né a concludere in porta nè a offrire buoni passaggi ai compagni di reparto. Chiamato a sostituire Leao, è protagonista di una prestazione insufficiente. (Dall’ 83′ Lazetic SV).

Origi 5.5: la punta chiamata a sostituire lo squalificato Giroud, tranne la zampata in fuorigioco, non arriva a finalizzare in porta. (Dal 60′ Rafael Leao 5: entra con il solo obiettivo di arrivare al gol, non conclude mai in mezz’ora di gioco, ciondolando sulla fascia sinistra mancando di agonismo; si fa ammonire per futili proteste).

 

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Fiorentina in cerca di un allenatore: idea De Rossi

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In foto: Daniele De Rossi, allenatore della Roma.

L’estate è sempre caratterizzata da grandi movimenti sul calciomercato, colpi di scena e acquisti da capogiro. Quest’anno però l’impressione è che non saranno coinvolti solamente i giocatori, ma gli spostamenti degli allenatori si prenderanno un grande spazio. Molti tecnici sono in bilico e altri sono richiesti da molti. Poi ci sono coloro che sono senza un’occupazione al momento, ma che hanno tanta voglia di ritornare in carreggiata.

La Lazio ha anticipato tutti e, dopo l’addio di Maurizio Sarri, ha scelto di affidare la squadra a Igor Tudor. L’ex Marsiglia ed Hellas Verona era richiesto da alcune squadre, soprattutto la Juventus, che non ha mai nascosto il suo interesse. Il tecnico croato è però legato ora ai colori biancocelesti e ha rinunciato di partecipare al valzer delle panchine dell’estate. Dall’altra parte di Roma però, è da monitorare la situazione che riguarda Daniele De Rossi, che, se dovesse lasciare la Lupa, potrebbe avere già una proposta.

LA FIORENTINA SU DE ROSSI

Come riporta il Corriere dello Sport, Daniele De Rossi vorrebbe continuare con la Roma anche nella prossima stagione e la sua priorità è quella. I risultati gli danno ragione fino a questo momento e, anche grazie a lui, i giallorossi sono ancora in corsa per un posto ambizioso in Europa e per l’Europa League. Tuttavia la scelta finale spetta ai Friedkin e, se l’ex numero 16 dovesse andarsene, la Fiorentina si sarebbe messa alla finestra.

Il club viola è infatti alla ricerca di un nuovo allenatore, data la quasi certa partenza di Vincenzo Italiano, richiesto da alcune squadre, più di tutte Napoli e Milan. L’idea dell’ultima ora sarebbe stata dunque Daniele De Rossi, che sta ben figurando con la Roma.

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Guidolin sui cambi allenatore in Serie A: “L’esonero fa parte del nostro lavoro”

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guidolin

Francesco Guidolin ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera in cui ha parlato dei cambi di allenatore da parte di molte squadre a campionato in corso o al termine della stagione. Quest’anno ben otto squadre hanno scelto di esonerare la propria guida tecnica, con Napoli e Salernitana che lo hanno fatto più volte. Di seguito le parole dell’ex Udinese.

LE DICHIRAZIONI DI GUIDOLIN

IL CAMBIO DI ALLENATORE – “Il grande equilibrio nella lotta salvezza incide senz’altro su certi numeri: nessuno è tranquillo e si cercano soluzioni diverse per evitare la retrocessione. La vera anomalia di questa stagione però è il cambio di allenatore della prima e della seconda classificata dello scorso campionato: bisogna saper gestire anche le vittorie e ripetere quello che ha fatto il Napoli lo scorso anno sarebbe stato impossibile per qualsiasi tecnico. In generale c’è sempre una certa superficialità: invece di analizzare i problemi, si sceglie la soluzione più semplice e immediata”.

LA SUA CARRIERA – “Eppure se si ha pazienza i risultati prima o poi arrivano.. Io ho avuto la fortuna di lavorare su progetti lunghi, a Vicenza, a Bologna o a Udine e quando la programmazione è a lungo termine si riesce a fare la differenza. Adesso è il momento proprio del Bologna, che si gioca un posto in Champions”.

L’ESONERO – “Fa sempre parte del gioco e del nostro lavoro, questo bisogna sottolinearlo. Entrare a campionato in corso e in situazioni delicate è chiaramente molto diverso, però anche se il tempo è poco e servono risultati immediati, se un gruppo è sano si può lavorare bene. La famosa scossa psicologica? È importante all’inizio, ma dopo servono valori tecnici e di leadership dentro al campo, senza i quali è durissima fare strada”.

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Dalla Spagna, Jovic e il Milan continuano insieme: rinnovo vicino per il serbo

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Jovic

Nonostante il campionato sia in corso e si appresti a ripartire dopo la sosta per le Nazionali, il Milan sta pensando già al futuro. In particolare i rossoneri lavorano per sondare qualche nome per l’attacco, data la partenza quasi certa di Olivier Giroud, che sembrerebbe orientato verso gli Stati Uniti. Il francese potrebbe infatti approdare al Los Angeles FC, ex squadra di Giorgio Chiellini nella prossima stagione.

Intanto i rossoneri si starebbero muovendo anche internamente e sembrerebbe essere molto il vicino di Luka Jovic. L’attaccante serbo è arrivato in estate dalla Fiorentina, ma il suo contratto è già in scadenza. Il Milan è però deciso a rinnovarlo, prolungandone la durata.

JOVIC VERSO IL RINNOVO

Secondo quanto riportato dal portale spagnolo Relevo, Luka Jovic e il Milan dovrebbero trovare un accordo nelle prossime settimane per continuare ancora insieme. Non si sanno ancora le cifre esatte.

L’ex Real Madrid ha realizzato 5 gol e in 1 assist in 18 partite di campionato, ma è andato a segno per ben 2 volte in 2 match anche in Coppa Italia. Il serbo ha messo la firma anche nella sfida di ritorno con il Rennes in Europa League. I numeri sono dunque incoraggianti e il giocatore potrebbe essere d’aiuto per il Milan anche nella prossima stagione.

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Condò sul caso Acerbi-Juan Jesus: “Improbabile che il difensore del Napoli si sia inventato tutto”

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Francesco Acerbi e Juan Jesus, difensori di Inter e Napoli - Serie A, FIGC, squalifica, Giudice Sportivo

Nel corso della partita tra Inter e Napoli, Francesco Acerbi sarebbe stato coinvolto in uno spiacevole caso di razzismo nei confronti di Juan Jesus. Il difensore nerazzurro ha saltato gli impegni con la Nazionale Italiana per rimanere a Milano per fare chiarezza sull’accaduto. Negli scorsi giorni, il Giudice Sportivo ha preso la decisione di assolvere l’ex Lazio in mancanza di una prova certa.

Il noto giornalista Paolo Condò ha parlato tramite Sky Sport del caso Acerbi-Juan Jesus. Di seguito le sue parole

IL CASO – “Qualche dubbio rimane. Sul post di oggi di Juan Jesus è certo che quella sia un’offesa discriminatoria, ma il giudice ha detto di non essere sicuro che sia stata pronunciata. Rispetto la sentenza e mi tengo il dubbio, ma ho sempre trovato improbabile che Juan Jesus si sia inventato tutto. Esiste verità giudiziaria e una verità dei fatti: quella giuridica dice che il giudice non ha raggiunto la certezza”.

NON ESISTE UNA PROVA CERTA PER LA GIUSTIZIA SPORTIVA – “Non sono d’accordo con questa impostazione, l’accusa è talmente infamante che se non ci sono prove devi assolvere. I dubbi rimangono, la cosa che mi colpisce è che vorrei sapere con quanti giocatori ha parlato Chinè quando ha svolto l’inchiesta. Juan Jesus ha parlato con dei giocatori dell’Inter, vorrei capire cosa si sono detti. Se effettivamente è stata pronunciata la frase “per me è un insulto come un altro” va oltre il limite, non è un insulto come un altro”.

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