Nel calcio si sa, anche i cicli più vincenti sono destinati a finire. Sono tanti i casi in cui squadre capaci di vincere più trofei in pochi anni, attraversano periodi difficili per poi rifondare e tornare in alto. Lo abbiamo visto con il Real Madrid dopo la partenza di Cristiano Ronaldo, lo stiamo vedendo con il nuovo Barcellona di Pedri e Gavi e, probabilmente, lo vedremo anche al Liverpool. I Reds, sotto la guida di Klopp, sono stati negli ultimi anni grandi protagonisti del calcio inglese ed europeo. Dalle parti di Anfield sono arrivati tutti i trofei possibili, oltre a tre finali di Champions League in cinque anni e tante lotte appassionanti con il City di Guardiola in Premier League. Nella stagione in corso però le cose non stanno andando per il meglio, ed anche la panchina del tedesco, in vista dell’estate, comincia a scricchiolare.
LA FINE DI UN CICLO?
Che per il Liverpool fosse sempre più vicina la fine di un grande ciclo di vittorie ce n’era il sentore già in estate. La partenza di Sadio Manè, pedina fondamentale di quella formazione che, insieme a Salah e Firmino, ha regalato spettacolo negli ultimi anni, ha lasciato un vuoto fin’ora quasi incolmabile.
Ancor più preoccupante è l’instabilità della difesa, dove anche una colonna come Van Dijk sembra fare fatica. Un’enorme difficoltà testimoniata da un dato che la dice lunga su quella che è stata la prima parte di stagione dei Reds. Il Liverpool infatti, in 18 partite giocate in Premier League, è partito in svantaggio in ben 12 occasioni.
Adesso, dopo l’ultima pesante sconfitta in casa del Brighton di De Zerbi, la stagione sembrerebbe compromessa. La classifica di Premier vede il Liverpool addirittura nono in classifica, con l’Arsenal capolista a +19 e con la zona Champions League che dista 10 punti. Anche in Champions le cose si complicano, con Salah e compagni che dovranno vedersela contro il Real Madrid, per il remake dell’ultima finale. Per Klopp saranno mesi decisivi.
L’ULTIMO MERCATO
Una delle possibili cause della crisi del Liverpool può essere individuata nelle scelte durante l’ultimo calciomercato. Come già detto, la partenza di Manè, trasferitosi al Bayern Monaco, è stata un duro colpo per l’attacco dei Reds. Il senegalese, oltre a regalare gol e assist trovando sempre la doppia cifra in Premier, offriva diverse soluzioni a Klopp potendo giocare sia da punta che da esterno a sinistra.
Garanzie che sia i termini di numeri che di tattica, non sta offrendo Darwin Nunez. L’attaccante uruguaiano, acquistato dal Benfica per ben 100 milioni di euro, è stato il grande colpo estivo. Un modo sia per cercare di sostituire Manè, che per rispondere al colpo Haaland dei rivali del City.
Le grandi aspettative che Nunez portava con se però, al momento non sono state rispettate. Per lui, dopo l’esordio da sogno in Community Shield, sono arrivati solo 8 gol tra Champions e campionato. Per l’attaccante classe 99, ci sarà da trovare continuità dopo troppi alti e bassi.
In più, con l’inizio del nuovo anno, è stato ufficializzato il secondo grande colpo di mercato dei Reds. Si tratta di Cody Gakpo, che dopo un gran Mondiale con la sua Olanda, ha scelto Anfield per il grande salto dal PSV. Per caratteristiche, l’olandese sembrerebbe ricordare decisamente di più Manè, potendo giocare su ogni fronte del reparto offensivo. L’esordio in Premier è stato però da incubo con il 3-0 incassato dal Brighton. Ad ogni modo è l’ennesimo acquisto giovane, che testimonia la volontà della proprietà di rifondare ad aprire un un nuovo ciclo vincente.