Dopo aver lasciato la Juventus negli ultimi giorni dello scorso calciomercato, Cristiano Ronaldo è tornato a casa, nella prima squadra che lo ha lanciato nel grande calcio: il Manchester United. Una scelta dettata dal cuore e dal grandissimo rispetto per Sir Alex Ferguson. Dopo una stagione di alti e bassi ad Old Trafford, la storia tra Ronaldo e i Red Devils sembrerebbe essere arrivata al capolinea.
UNA STAGIONE COMPLICATA
Quella appena trascorsa è stata sicuramente una delle peggiori stagioni della gloriosa storia del Manchester United. Sesto posto e ben 13 punti di distanza dal quarto posto che avrebbe significato Champions League. Eppure le cose sembravano dovessero andare diversamente dopo una campagna acquisti faraonica con Cristiano Ronaldo come ciliegina sulla torta. Dopo 7 punti nelle prime tre giornate arriva il ritorno ad Old Trafford del portoghese, contro il New Castle. Ronaldo parte subito con una doppietta che sembra chiudere quel cerchio durato 12 dodici anni tra Real Madrid e Juventus.
Le cose però si complicano e dopo un mese senza vittorie e con sconfitte pesanti, Solskjaer viene esonerato. Lo United sceglie Ralf Rangnick come nuovo allenatore. Il feeling tra il 5 volte pallone d’oro e il tecnico è scarso e il loro rapporto si incrina in seguito ad una sostituzione durante la gara contro il Brentford. A marzo arriva anche l’eliminazione dalla Champions, agli ottavi, per mano dell’Atletico Madrid. Nonstante la stagione non brillantissima però, Cristiano Ronaldo riesce a chiudere la Premier League con 18 gol segnati, miglior marcatore dello United e terzo nella classifica marcatori.
FUTURO ANCORA DA SCRIVERE
Con Rangnick passato in dirigenza, a sedere in panchina sarà Ten Hag. Nelle scorse settimane l’ex allenatore dell’Ajax aveva annunciato di voler puntare ancora su Ronaldo. L’asso portoghese però si guarda intorno, con la mancata qualificazione in Champions che lo spinge sempre più lontano da Manchester.
Le pretendenti non mancano, tra scenari clamorosi e possibili nuove avventure. Ultimamente si è parlato di un interesse concreto da parte del Chelsea, con un incontro tra il proprietario dei Blues Todd Boehly e lo storico agente Jorge Mendes. Cristiano resterebbe così in Premier League ma andrebbe a tradire il Manchester United. Ipotesi molto difficile, siccome in estate aveva rifiutato la proposta sicuramente più ambiziosa del Manchester City proprio per tornare a vestire la maglia dei Red Devils.
Altro possibile scenario sarebbe il Bayern Monaco, che dopo aver acquistato Manè ha ancora la necessità di andare a sostituire Lewandowski, ormai prossimo al trasferimento al Barcellona. CR7 giocherebbe in un nuovo campionato, dopo aver vinto in Spagna, Italia ed appunto Inghilterra, ed in più avrebbe ancora un’opportunità per vincere la sua sesta Champions League.
Da non escludere nemmeno un clamoroso ritorno in Italia, dove secondo le ultime notizie sarebbe vivo l’interesse della Roma. Non si sa quanto l’operazione possa essere fattibile sia da un punto di vista economico che di ambizioni del giocatore, che vorrebbe giocare ancora la Champions. A risultare decisiva però potrebbe essere la presenza e il carisma di Josè Mourinho che lo ha già allenato al Real Madrid.
NON UN SEMPLICE CALCIATORE…
L’acquisto di Cristiano Ronaldo può significare molto di più di quanto si possa pensare. Col passare degli anni il portoghese è diventato infatti un’icona anche fuori dal rettangolo di gioco. Con oltre 400 milioni di follower su Instagram, è una delle personalità più influenti dello sport e non solo. Averlo in rosa comporta non solo risultati a livello sportivo, ma anche un forte impatto mediatico ed economico. Nonostante i 37 anni e il pesante ingaggio da 25 milioni netti, è capace di portare ai suoi club nuovi introiti, generati da sponsor, diritti tv e la vendita di magliette in tutto il mondo. Motivo per cui CR7, oltre ad essere uno dei calciatori più forti della storia, è diventato anche una vera e propria azienda.