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Croazia-Inghilterra: presente e futuro dei Mondiali

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Croazia-Inghilterra: presente e futuro dei Mondiali

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Il match che è andato in scena ieri sera allo stadio Luzhniki di Mosca per decretare la seconda finalista di Russia 2018, ha visto contrapposte le formazioni della Croazia e dell’Inghilterra. Le due compagini erano entrambe desiderose di fare la storia dei rispettivi paesi a livello sportivo: la Croazia per battere il Record di Francia ’98 (dove arrivò in semifinale perdendo contro i padroni di casa che successivamente divennero campioni della competizione) e approdare alla finale, mentre gli Inglesi per provare a riportare la coppa in terra britannica a 52 anni di distanza dall’ultima.

LE FORMAZIONI

Le formazioni sono scese in campo così: la Croazia ha adottato, come modulo, il 4-2-3-1 con Subasić tra i pali, Vrsaljko-Lovren-Vida-Strinić nella linea difensiva a 4; a centrocampo, davanti alla difesa, il C.T. Dalić ha proposto Brozović e Rakitić con Modrić che agiva sulla trequarti avversaria. Sulle fasce laterali hanno giocato Rebić a destra, mentre Perisić a sinistra. Il ruolo del centroavanti lo ha ricoperto Mandzukic.

Southgate, di contro, ha utilizzato il 3-5-2 con Pickford a difendere la porta e Walker-Stones-Maguire a comporre la difesa; davanti a loro il metronomo Henderson e da mezze ali Lingard e Alli. Le corsie esterne sono state occupate rispettivamente da Trippier e Young, mentre il tandem Kane-Sterling ha avuto il compito di guidare l’attacco inglese.

PRIMO TEMPO

La gara inizia subito forte, con Modrić che al 4′ commette un fallo su Alli mentre si invola in contropiede. La punizione è sui 20 metri e in posizione centrale: Kieran Trippier si incarica di calciarla e con un destro ben piazzato sorprende Subasić, portando in vantaggio l’Inghilterra al 5′ del primo tempo. La Croazia sembra subire il colpo e i minuti successivi al gol incassato sono molto sofferti, tanto che al 14′ i britannici, con il gigante Maguire, rischiano di raddoppiare con un colpo di testa che termina a lato. Al 19′ Perisić prova a pescare il jolly da fuori area, con la palla che termina a fil di palo e si spegne sul fondo; i croati sembrano riprendersi e provano ad affondare sulle corsie laterali nel tentativo di trovare la via del pareggio. Difatti, al 33′, la nazionale allenata da Dalić sfiora l’equalizer grazie ad un cross velenoso di Ivan Perisic dove Young ha la prontezza di mettere la sfera sul fondo – con la punta del piede – prima del arrivo di Rebić. La squadra Inglese soffre, ma nelle ripartenze è sempre molto pericolosa: al 36′, dopo un scambio tra il duo del Tottenham Kane-Alli, spunta fuori una palla sui piedi di Jesse Lingard che senza farsi pregare calcia, mettendo sul fondo il possibile raddoppio.

SECONDO TEMPO

Nella ripresa la Croazia entra decisamente nel vivo della partita e tenta di pareggiarla attraverso le giocate fiammanti di Perisić e Rebić sulle fasce. Difatti, al minuto 68′, Vrsaljko pennella un gran pallone dalla trequarti dove il giocatore nerazzurro, Perisić, anticipa in avvitamento con la gamba alta Walker e sorprende Pickford. 1-1.

Passano pochi minuti dal pareggio croato che, sempre l’esterno interista, entra in area, salta di netto un difensore e calcia a botta sicura, palla che finisce sul palo. Le squadre si allungano e la partita diventa sempre più godibile: ogni azione, infatti, può diventare una possibile giocata chiave per portare la propria nazionale in vantaggio.

SUPPLEMENTARI

Il primo tempo supplementare si apre con uno straordinario salvataggio sulla linea da parte di Vrsaljko che, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, nega la gioia del gol a Stones (96′). La svolta del match, però, avviene nel secondo tempo supplementare, dove Perisić si contende una palla aerea al limite dell’area; la sfera vagante viene raccolta da Mandzukic che, davanti al portiere dell’Everton, non sbaglia.

Al termine dei 120′ è 2-1 a favore della Croazia che supera il record di Francia ’98, e che avrà 90′ a disposizione per provare a prendersi la rivincita proprio contro i transalpini.

L’ANALISI – INGHILTERRA

Cosa non ha funzionato nell’Inghilterra per poter accedere alla finale?

Il C.T. Southgate ha cambiato un po’ le regole di una nazionale che, nelle ultime comparizioni a mondiali ed europei, era sempre stata eliminata da squadre che, sulla carta, sembravano essere al di sotto del loro livello, subendo anche delle sconfitte umilianti. Il giovane Commissario Tecnico ha portato in Russia una nazionale giovane, molto talentuosa – ma con poca esperienza – e nonostante ciò, il percorso fatto fino alla semifinale è decisamente positivo, rilanciando la Selezione Britannica tra le più ostiche da affrontare nei prossimi impegni. L’inesperienza di gran parte della rosa a questo tipo di competizioni non ha permesso alla formazione oltremanica di accedere alla finale; soprattutto nella partita disputata ieri sera contro la Croazia è venuta a mancare spesso la personalità e la determinazione di alcuni uomini chiave come Kane, Alli, Sterling e Lingard, giocatori dalle indubbie qualità tecniche, che nelle fasi determinanti del match hanno fatto mancare il loro apporto qualitativo.

Da dove può ripartire?

La Nazionale Inglese può decisamente ripartire dalla sovrabbondanza di talento che ha tra le sue file di giocatori. Quello che abbiamo visto in questo mondiale è solo un assaggio di ciò che potenzialmente potremo vedere nelle prossime manifestazioni, perché apportando l’esperienza necessaria e la giusta tipologia di gioco, la Nazionale britannica potrebbe davvero essere tra le favorite alla vittoria del mondiale 2022 in Qatar. Può e deve ripartire anche dai singoli, come Pickford tra i pali (problema perenne della nazionale inglese) e Maguire per la difesa, mentre per il centrocampo Dele Alli potrà essere l’arma in più della squadra; in attacco, invece, servirà “un uragano” più affamato che mai per poter essere il trascinatore di una Nazione a cui manca, da troppi anni, la Coppa del Mondo.

L’ANALISI – CROAZIA

La Croazia ha stabilito un nuovo record per la propria nazionale arrivando alla fase conclusiva del torneo più prestigioso al mondo, dove dovrà affrontare la Francia che appare, al momento, come la favorita.

Cosa ha permesso a questa squadra di arrivare in finale?

La Croazia è arrivata in finale grazie alla propria tempra e alla propria determinazione, senza concedere mai un solo centimetro alle proprie avversarie, lottando su ogni pallone e con la consapevolezza dei propri mezzi tecnici di cui è dotata. Infatti, nella partita contro l’Inghilterra, dopo aver subito il gol dell’1-0 a partita appena iniziata ed avendo rischiato di capitolare con un possibile 2-0, la nazionale di Modrić e co. ha iniziato a giocare la propria partita senza farsi prendere dal panico dello svantaggio o dal nervosismo (a parte qualche episodio nel secondo tempo).

Questa è, in effetti, la caratteristica della Croazia: riuscire a venire fuori dai momenti difficili attraverso l’esperienza e la sicurezza dei propri mezzi. La squadra allenata da Dalić, inoltre, è riuscita anche a gestire le proprie energie, dato che è la terza partita consecutiva dove arrivano ai supplementari; e in un mondiale, giocare 360′ anziché 270′ può fare parecchia differenza.

Come può battere la Francia?

La squadra croata è molto ben bilanciata tra i reparti, con tutti i giocatori che si sacrificano molto e spesso votati alla causa, come Mandzukić, Perisić e Rebić. Per poter battere, attualmente, la Francia, oltre al sacrificio di ogni singolo giocatore, è necessario arginare il centrocampo transalpino, non permettendogli di prendere in mano le redini del match. La Croazia, grazie alla sua qualità in mezzo al campo, può riuscire a prevalere in quel reparto grazie alla tecnica ed all’enorme bagaglio di esperienza di interpreti come Rakitic o Modric. Un altro grattacapo per la difesa biancorossa è la velocità e l’imprevedibilità dell’attacco francese, con giocatori come Mbappè e Griezmann, che possono risultare determinanti in qualsiasi momento della gara, sfruttando ogni minima disattenzione della retroguardia avversaria.

Che cosa può rappresentare un ostacolo per la Croazia?

La Croazia, da quando ha iniziato a giocare la fase a eliminazione diretta, non ha mai terminato una partita nei 90′, ma spesso le ha concluse oltre il 120′. Di conseguenza, la squadra biancorossa, può decisamente risentire della stanchezza e dell’affanno che si accumulano gara dopo gara. La freschezza fisica e mentale, rispetto a quella croata, può essere un valore in più per la Francia. La Croazia, inoltre, avendo giocato la seconda semifinale ha un giorno in meno a disposizione rispetto ai propri avversari per riposare, incrementando, così, la stanchezza. Dalić, nel corso del mondiale, ha cambiato raramente la propria squadra titolare e, con ogni probabilità, giocherà con gli stessi 11 di ieri sera la finale di Mosca, chiedendo un ulteriore sforzo fisico ai suoi.

Il pericolo per la squadra balcanica, oltre alla bravura della compagine francese, sarà non crollare sotto l’aspetto fisico-mentale.

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Il presidente di Lega Casini:” Presto una nuova seconda squadra in C”

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RDS

Il presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini è stato oggi ospite del programma “Radio anch’Io Lo Sport” in onda su Radio Rai. Tra i temi trattati, rientra anche quello delle seconde squadre in Serie C , introdotto nel 2018 con la Juventus Next Gen per sostituire le squadre che non riuscivano ad iscriversi al campionato e a cui presto potrebbe aggiungersi anche l’Atalanta. O, almeno, questo è l’auspicio del presidente Casini:

NUOVE SECONDE SQUADRE – Stiamo lavorando con la Lega Pro per aumentare il numero delle seconde squadre delle società di A. Siamo fiduciosi possa essercene almeno un’altra per la prossima stagione”.

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Calcio Internazionale

Tragedia in Argentina: tifoso muore durante River Plate-Defensa

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Una vera e propria tragedia quella che si è consumata questa sera allo Stadio Monumental di Buenos Aires. Nel corso di River Plate-Defensa, un tifoso di casa, in piedi su una balaustra intento ad incitare la propria squadra, è precipitato da uno dei settori più alti dell’impianto.

Il tifoso, a causa del forte impatto con il suolo, è decedeuto sul colpo tra lo sgomento dei presenti. Il match, ovviamente, è stato sospeso dal direttore di gara.

 

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Pioli: “Ibra ancora al Milan? Ci ho parlato, ma…Kamada? Buon giocatore”

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Milan Pioli

Buon pomeriggio, cari lettori e lettrici di Numero Diez. Benvenuti a questa diretta testuale, in cui registreremo le parole, pronunciate da Stefano Pioli nella conferenza stampa pre partita di Milan-Hellas Verona. Di seguito, proponiamo LIVE le dichiarazioni, che caratterizzano la vigilia di questa ultima sfida di Serie A.

IL RINNOVO DI LEAO –Bisogna fare i complimenti al club, perchè il rinnovo di Rafa era sentito nel nostro ambiente. Sono sempre stato molto fiducioso in merito. Oggi, scherzando con lui, gli ho detto che è stato 178 volte in questi tre anni. Il suo è stato un percorso di un ragazzo di grande disponibilità: ha dovuto fare tante esperienze positive e negative“.

VERONA E IBRA –Dobbiamo battere il Verona perchè siamo il Milan. Abbiamo il dovere di dare il massimo davanti ai nostri tifosi. All’inizio di questa stagione eravamo intenzionati a ripetere la vittoria dello scudetto. Non esserci riusciti ci rammarica, come ci rammarica non essere arrivati almeno secondi. Ibra? Devo dire che mi dispiace che non sia disposizione per domani. Io e lui abbiamo parlato in questi giorni, ma il suo futuro lo deciderà il club. Zlatan deciderà con grande onestà, responsabilità e motivazione il suo futuro“.

DIAZ –Credo che oggi non si debba parlare di mercato. A breve incontrerò i dirigenti, con cui faremo valutazioni adatte e in profondità. Brahim? È un giocatore fortissimo, ma con lui non ho parlato di futuro“.

VOTO ALLA STAGIONE – Paolo è stato generoso dando 8. Tra l’8 della Champions e il 6 del campionato la media fa 7“.

GIOCATORI DA MILAN – “Intendo giocatori forti, intelligenti non importa l’età, adesso dobbiamo per forza lottare per essere competitivo in Italia e in Europa“.

DEST – Ha caratteristiche importanti, domani non ci sarà perchè ha avuto un problema, ha fatto fatica ad inserirsi perciò è scivolato nelle gerarchie“.

KAMADA – “Non è un giocatore del Milan e non posso parlare di lui ma è un giocatore intelligente“.

INNESTI PER RIMPIAZZARE BENNACER –L’infortunio di Isma complica la situazione: valuteremo dove e come intervenire sul mercato“.

DE KETELAERE –Charles è venuto nel mio ufficio per dirmi che andrà a fare l’Europeo Under 21. Le valutazioni di Charles verranno valutate con la società“.

CALCI D’ANGOLI E CHAMPIONS LEAGUE –Siamo stati molto pericolosi sui calci d’angolo, ma abbiamo fatto pochi goal. La Champions League? Su una cosa non ho mai dubitato: i miei giocatori hanno sempre dato tutto. Siamo un gruppo coeso e solo così potevamo superare il momento critico di gennaio e febbraio“.

DIFESA –Credo che, vedendo bene i numeri, la nostra difesa avrebbe un rendimento molto positivo, se non si considerasse il momento di empasse tra gennaio e febbraio. Per vincere bisogna essere delle squadre forti. Se si vuole vincere due trofei, bisogna investire molto“.

ERRORI E PREGI –Non credo di aver fatto un solo errore. Sono già molto autocritico nel giudicare il mio lavoro. Nelle valutazioni, che stiamo facendo, valuteremo gli aspetti negativi. Il nostro pregio sta nel gruppo e nella fiducia nelle nostre capacità all’interno di questa stagione lunga e faticosa“.

 

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La Fiorentina chiude il campionato con una vittoria: Sassuolo battuto 3-1

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Fiorentina Saponara

Sassuolo e Fiorentina hanno aperto l’ultima giornata di questa Serie A al Mapei Stadium, chiudendo il loro campionato.

Dopo un primo tempo abbastanza insipido e avaro di emozioni, la seconda frazione porta le squadre ad aprirsi un po’ di più, anche grazie al gol di Cabral alla prima azione dopo l’intervallo. Russo non riesce a respingere bene il cross di Terzic, con il pallone che finisce sui piedi di Cabral, lesto nel ribadire in rete per il vantaggio viola.

Proprio Cabral si rende di nuovo protagonista, suo malgrado a favore del Sassuolo: su un calcio d’angolo, non riesce a coordinarsi e colpisce con il gomito il pallone in piena area. Dopo consulto al VAR, l’arbitro Marchetti decreta il calcio di rigore per i padroni di casa. Sul dischetto si presenta Domenico Berardi che batte Cerofolini, ma il pareggio al 71′ è solo un’illusione.

Saponara al 79′ si inventa un gol da cineteca disegnando una traiettoria magica con il destro che trafigge Russo sul secondo palo, e ancora il numero 8 ex Genoa si ritaglia un ruolo importante per il gol del 3-1. È sua infatti la palla recapitata a Nico Gonzalez sul secondo palo, che l’argentino colpisce di testa segnando la rete che chiude virtualmente la partita all’83’.

Vince dunque la Fiorentina, che chiude con i 3 punti il proprio campionato prima di concentrarsi totalmente sulla finale di Conference League contro il West Ham.

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