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Ottenere il massimo con poco

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Ottenere il massimo con poco

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arbitri

Seconda sconfitta consecutiva in campionato: dopo la Samp, a fare bottino pieno ai danni del Milan è anche la Roma. Una sconfitta immeritata, comunque, che però non rasserena gli animi dei tifosi anche se stavolta i rossoneri escono sconfitti sì, ma con l’onore delle armi. L’aveva detto Montella in settimana che la svolta sarebbe stata vicina. E così è stato, almeno sul piano del gioco, purtroppo non per il risultato. Sembra, almeno in apparenza, un Milan soddisfacente: davvero buono il “giro palla”, la velocità d’esecuzione, il movimento in campo. Pare un’altra squadra rispetto a quelle presentate al proscenio nelle ultime, recenti esibizioni.

La Roma cerca, spesso senza riuscirci, di non farsi mettere il bavaglio, ma quando riesce a venire fuori dal guscio lo fa rendendosi pericolosa come al 17′ quando su un errore in disimpegno di Donnarumma, Dzeko si trova il pallone fra i piedi e tenta, a porta sguarnita, di trovare il pallonetto vincente ma fallisce l’importante occasione. Oppure, come tre minuti dopo, quando Florenzi prova ad infierire ma Donnarumma è prontissimo a bloccarne le intenzioni e i desideri. Alla mezz’ora, Di Francesco è costretto al primo cambio: fuori Strootman (infortunio), dentro Pellegrini. Nel finale di tempo il Milan le prova tutte chiudendo la Roma nella propria trequarti: è un mini-assedio  ma non c’è nulla da fare e la frazione si chiude senza reti.

Più o meno, stesso copione nella ripresa. E’ il Milan a far girare palla e la Roma a rincorrere. Tanto di più i rossoneri, poco o quasi nulla De Rossi e compagni. Ma non vorremmo che in tanto entusiasmo e in tanta effervescenza, si profilasse all’orizzonte la beffa. C’è la luna, alta, bellissima, luminosissima che staziona sopra San Siro. Vorrà dire qualcosa? Eh si, sta lì, sorella Luna pronta a rischiarare il cammino del Milan, a dare il suo supporto d’amore e di passione ai ragazzi di Montella. Ma forse n0n è serata perché al 14′ eccolo il cross a pelo d’erba di Rodriguez su quale André Silva arriva con un pizzico di ritardo.

La partita adesso è anche bella, vivace, vibrante e la Roma , che non ci sta a farsi mettere sotto, trova un contropiede che mette Peres in area milanista, ma Donnarumma compie il miracolo intercettando in uscita la conclusione del brasiliano. Brividi! Di miracolo in miracolo poco dopo (17′) tocca ad Allison mettere una pezza su una botta secca in mischia di Bonucci. E’ sempre il Milan a rendersi ancora pericoloso con Kalinic (24′) ma Allison c’è…

Parlavo di beffa ed eccola, puntuale come un orologio svizzero: 28′ conclusione di Dzeko da fuori area, la palla intercetta il piede di Musacchio e s’infila precisa nell’angolino alla sinistra di un Gigio impossibilitato all’intercetto. Il Milan punto nell’orgoglio non ci sta alla penalizzante sconfitta e si ribella riproponendosi in avanti. Ma come fosse un presagio, la Roma in contropiede raddoppia al 32′: conclusione dalla distanza di Nainggolan, Gigio intercetta ma non trattiene ed è di Florenzi il tap-in vincente. Dentro Cutrone, fuori Kalinic (34′); doppio giallo per Calhanoglu (35′). Adesso è proprio finita… Peccato!  Perché stavolta il Milan meritava molto ma molto di più.

PAGELLE MILAN

Donnarumma 5,5 – Bene all’inizio con la paratona su Florenzi, però dopo combina il guaio con una respinta letale per i rossoneri.

Musacchio 5,5 – Forse uno dei più in gamba per tutto il primo tempo, poi cala.

Bonucci 6 – Dzeko non fa nulla con lui davanti, il goal del bosniaco non è figlio di un suo errore. La sua sufficienza è meritata

Romagnoli 5,5 – Inizia a pesare la sua disattenzione durante le partite, molte volte agisce inconsciamente e crea guai per tutto il reparto.

Borini 6,5 – Non parte benissimo, questo è vero ma dal 35′ sale in cattedra e la sua prestazione aumenta sempre di più.

Kessie 6 –Molto impreciso nelle azioni offensive, da lui ci aspetta qualcosa di grande.

Biglia 6,5 – Gestisce, lancia, coordina. Lucas sta tornando.

Calhanoglu 5 – Molta inventiva e ottimi scambi con Silva. Poca sostanza.

Rodriguez 6 – Domina sulla sua fascia in maniera incontrastata ma non azzardatevi a chiedergli un passaggio/cross di destro.

Andrè Silva 6 – Sale in cattedra nella ripresa, ma non basta il suo lavoro a scalfire la retroguardia della Roma.

Kalinic 6 – Molto impegno e voglia di fare.

Cutrone SV

Bonaventura SV

All. Montella 6 – I suoi non hanno mai il carattere giusto per affrontare partite del genere, penano sempre davanti a grandi problemi, inoltre non hanno ancora la giusta alchimia. Va bene aspettare ma è da parecchie partite che il Milan continua a fare gli stessi errori. Per fortuna, questa volta, ha azzeccato la formazione.

PAGELLE ROMA

Alisson 7 – Che parata su Bonucci, un movimento automatico ha salvato la Roma dalla disfatta.

Bruno Peres 5,5 – L’anello debole della catena è lui: il Milan affonda i colpi sempre dalla parte sinistra del campo. Lui è sempre in ritardo nella marcature e nel posizionamento e balbetta troppo quando ha il pallone tra i piedi.

Manolas 7 – Un muro senza screpolature, mai rischioso e sempre una sicurezza per tutti i suoi compagni.

Fazio 6,5 – Più elegante del suo compagno di reparto, padrone nei duelli aerei e mai seriamente impensierito.

Kolarov 6.5 – Galoppa per tutta la fascia senza mai fermarsi…secondo molti la Roma ha preso un vecchio, ma dov’è sto vecchio? Questo è quello che ci chiediamo

Strootman S.V. – Venti minuti ed esce a causa di una botta al ginocchio.

De Rossi 6 – Gestisce bene il match e verticalizzazione quando c’è bisogno.

Nainggolan 7 – Tuttofare in mezzo al campo. Parte qualche metro più defilato. È ovunque e fa tutto: imposta, vince duelli e fa ripartire l’azione. Propizia anche il secondo gol che chiude la partita con l’inserimento che poi sfrutterà Florenzi.

Florenzi 6,5 – Parte a fari spenti: cross sbagliati e poca fantasia. Si divora anche un gol a tu per tu con Donnarumma e sembrava destinato ad uscire. Poi però si fa trovare pronto per scaraventare dentro un pallone respinto da Donnarumma in area e questa volta non sbaglia. Tanta fase difensiva in ogni caso.

Dzeko 7,5 – Non fa davvero nulla per quasi 60 minuti di partita, poi si sveglia e sale in cattedra: goal e il secondo goal è farina del suo sacco.

El Shaarawy 5 – Stanco, lento e poco ispirato.

Pellegrini 7 – Lorenzo è veloce, intelligente e contenitivo. Nessuno vince un confronto con lui e manda in rete Florenzi. Che match.

Gerson 6 – Subentra per aiutare i suoi a gestire il vantaggio.

Juan Jesus sv

All. Di Francesco 6 – Vince ma non convince: il gioco espresso dai giallorossi, in maglia bianca, non è dei più rosei. Bisogna lavorare sodo per far sì che questi rischi non succedano più.

 

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Champions League

Porto-Barcellona, guai per Xavi: fuori per infortunio Lewandowski

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Lewandowski

Arrivano guai per Xavi nella sfida del suo Barcellona contro il Porto. Al momento i blaugrana non sono ancora riusciti a sbloccare il match fermo sullo 0-0 e il tecnico spagnolo è stato costretto a sostituire Lewandowski. L’attaccante polacco, dopo aver subito un duro colpo da un avversario alla tibia sinistra, è stato costretto prima a farsi fasciare la parte del corpo indolenzita dallo staff medico e poi a chiedere il cambio. Al suo posto, infatti, al 34′ è entrato Ferran Torres.

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Champions League

Yamal nella storia della Champions: il dato

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yamal

Lamine Yamal continua a far parlare di sé. Il giovanissimo calciatore del Barcellona, esordendo quest’oggi dal primo minuto nel match contro il Porto, ha fatto (anche) la storia della Champions League.

Xavi lo ha scelto al fianco di Robert Lewandowski e Joao Felix in attacco, polverizzando un nuovo primato: secondo Opta, Yamal è diventato il più giovane giocatore di sempre a giocare una partita di Champions. Il wonderkid dei catalani è sceso in campo all’età di 16 anni e 83 giorni, battendo così il record precedentemente detenuto da Celestine Babayaro.

Numeri importanti, che ancora una volta dimostrano l’ascesa di uno dei prossimi fenomeni mondiali.

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Conference League

Pronostico Fiorentina-Ferencvaros, statistiche e consigli per la partita

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Europa League

PRONOSTICO FIORENTINA-FERENCVAROS, STATISTICHE E CONSIGLI PER LA PARTITA – Domani sera alle 21:00 all’Artemio Franchi di Firenze andrà in scena la sfida tra Fiorentina e Ferencvaros, valida per la seconda giornata della fase a gironi del gruppo F della UEFA Europa Conference League.

PRONOSTICO FIORENTINA-FERENCVAROS: COME ARRIVANO LE DUE SQUADRE

La Fiorentina ha cominciato nel migliore dei modi la propria stagione. I Viola, nelle 7 giornate di campionato disputate finora, hanno ottenuto 4 successi, due pareggi e una sconfitta contro l’Inter. Gli uomini di Vincenzo Italiano, quindi, hanno totalizzato 14 punti e – con la vittoria arrivata lunedì contro il Cagliari – hanno agganciato il Napoli e la Juventus al terzo posto in classifica. In Conference League, invece, la Fiorentina ha pareggiato la prima partita contro il Genk in Belgio per 2-2.

Anche il Ferencvaros, squadra che milita nel campionato ungherese, ha iniziato con il piede giusto la propria stagione. Il club di Budapest, delle 7 partite giocate finora in campionato, ne ha vinte sei e persa una. Al momento, occupano il primo posto in classifica con 18 punti e ne hanno uno di vantaggio sul Paksi secondo che ha giocato una partita in più. In Conference League, invece, i biancoverdi hanno vinto per 3-1 la prima partita contro il Cukaricki e quindi occupano il primo posto in classifica.

PRONOSTICO FIORENTINA-FERENCVAROS

Per la sfida delle 21:00 di domani sera tra Fiorentina e Ferencvaros, i bookmakers vedono favoriti i padroni di casa per la vittoria finale. La vittoria dei Viola, infatti, la troviamo a 1.48. Il pareggio, invece, è quotato 4.55. Mentre la vittoria del club ungherese la troviamo a 6. Il consiglio della nostra Redazione, è quello di puntare sull’1+Multigol 2-6 a quota 1.72.

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Flash News

Giroud: “Leao diventerà una leggenda del Milan”, poi il retroscena di mercato su Loftus-Cheek e Pulisic

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Milan, Giroud può tornare ad allenarsi in gruppo: due le possibili giornate designate

Nel pre partita della sfida tra Borussia Dortmund e Milan, Prime Video ha trasmesso un’intervista fatta a Olivier Giroud incentrata sull’Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci. Tra i temi extra calcio trattati ci sono il suo rapporto con la fede e la dedizione al lavoro. Il centravanti francese, però, ha rilasciato anche dichiarazioni inerenti al mondo Milan. Di seguito le sue parole.

FEDE –La fede mi aiuta nel positivo della vita. Ho bisogno di leggere la parole della Bibbia che mi dà forza. L’importante è che quando sbagli tu non perda l’obiettivo del gol. Quando sono deluso devo essere pronto e resiliente. Devo sempre crederci“.

LAVORO –Ringrazio i miei genitori per avermi dato il mio fisico. Ho parlato pochi giorni fa con un giovane e gli ho detto di mangiare bene e di riposare nel migliore dei modi, oltre che bere tanta acqua. Il fisico mi permette di continuare a sognare ed essere competitivo. Bisogna sempre curare il corpo, per poter andare avanti con la carriera“.

MILAN –Speravo in una vita così in rossonero. Sono arrivato con tanta umiltà, cosa che ha sempre fatto parte di me. Sentivo che potevo fare tanto per il club ma vincere lo scudetto e fare un grande percorso in Champions non lo potevo sognare. Vincere ancora quest’anno potrebbe essere la ciliegina sulla torta“.

IBRAHIMOVIC –Sono arrivato e Zlatan era qua, l’attaccante numero uno. Un sogno che si avverava e ora cerco di fare come lui, aiutando i giovani“.

ACQUISTI –Sì, un po’ ho aiutato i dirigenti a convincere Loftus-Cheek e Pulisic. Il Milan ha fatto una grande cosa a far firmare questi due giocatori. Daranno una grande mano alla squadra. Ruben ha vinto tanto, è arrivato a un’età dove è maturo. Ha avuto tanti infortuni nella sua carriera, è stato sfortunato, ma ora sta bene. Anche Christian fa grandi cose, potremo divertirci quest’anno“.

LEAO –L’altra sera ha fatto il capitano, deve solo continuare così, deve avere la voglia di rimanere ad alto livello, trovando regolarità. Diventerà una leggenda del Milan“.

 

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