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Curtis Jones, diamante del Merseyside

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Curtis Jones, diamante del Merseyside

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Per ogni piccolo aspirante calciatore, l’idea di giocare per il club della propria città, rappresenta indubbiamente qualcosa di speciale. A Liverpool la maggior parte dei bambini sogna, di generazione in generazione, di poter indossare un giorno la casacca dei Reds, e di poter segnare un gol sotto la Kop. D’altronde sognare non costa nulla. Gli esempi poi non mancano; da Steven Gerrard a Trent Alexander-Arnold, passando per Robbie Fowler e Steve McManaman. Da due anni circa il destino ha portato l’ennesimo figlio di Liverpool a coronare il proprio sogno. Un ragazzo cresciuto con l’etichetta di erede del mitico Steve G, che sotto l’ala protettiva di Klopp sta dimostrando tutto il proprio potenziale. Il suo nome è Curtis Jones e noi ne siamo già innamorati.

TOXTEH BOY

Curtis Julian Jones nasce il 30 gennaio 2001 a Liverpool, e cresce a Toxteh, lo stesso quartiere di Robbie Fowler. Toxteh è un sobborgo a sud est della città dove non ci sono spazi adatti per poter giocare a pallone. Difatti Curtis tira i suoi primi calci ad un pallone tra le strade del quartiere e l’unico modo per avere due porte ed un campo è scavalcare una recinzione in modo da poter accedere al campetto accanto alla scuola elementare in fondo alla sua via. Curtis cresce così, dribblando motorini, pali della luce e sognando la casacca dei Reds insieme ai suoi amici. Ma, a differenza di molti suoi coetanei, Jones, già a 9 anni, è molto talentuoso e riesce ad entrare nell’Academy del Liverpool. Una volta entrato il percorso sarà tanto luminoso quanto lineare. Jones in tutte le categorie in cui gioca dimostra la propria classe. Ne sa qualcosa anche il Napoli, al quale Jones ha segnato una tripletta in Youth League in un roboante 7-0 per i Reds.

SOTTO IL SEGNO DI STEVE G

Il binomio tra la città di Liverpool e il mondo del calcio ha sempre celato qualcosa di magico e Jones ne ha la riprova. Una volta approdato nella selezione under-18 dei Reds, Curtis troverà niente meno che Steven Gerrard come allenatore. Una tappa estremamente importante per Jones che impressiona tutti dalle parti di Melwood, tanto da attirare le attenzioni di Jurgen Klopp, che lo chiama diverse volte ad allenarsi con la prima squadra. L’esordio assoluto con la maglia del Liverpool arriva il 7 gennaio 2019, nella gara di FA Cup persa dai Reds 2-1 contro il Wolverhampton.

COME NELLE FAVOLE

Ad un anno dal debutto, il 5 gennaio 2020, Jones vive la sua prima vera notte da sogno. Terzo turno di FA Cup, si gioca il derby di Liverpool tra i Reds e l’Everton di Carlo Ancelotti. Complici i numerosi impegni ravvicinati Jurgen Klopp decide di mandare in campo le seconde linee. Schieramento giovanissimo tra cui figura anche Curtis. Al minuto 71 Jones riceve palla da Origi al limite dell’area di rigore. Uno sguardo alla porta e destro a giro che tocca la traversa e si insacca all’incrocio dei pali. La Kop è in delirio. Un gol di una bellezza inaudita di un ragazzino che stenta a credere a quello che sta succedendo. Nei fatti Jones, oltre a decidere la partita, diventa il più giovane marcatore in un derby del Merseyside dai tempi di Robbie Fowler, correva l’anno 1994.
A distanza di un anno e mezzo da quella magica prima volta, Jones si sta gradualmente ritagliando il proprio spazio. Klopp ha deciso di non volerlo mandare in prestito, preferendo supervisionare in prima persona la crescita di questo incredibile prospetto.

DIAMANTE GREZZO

Nonostante il paragone con Gerrard sia quasi d’obbligo, Curtis Jones rappresenta a tutti gli effetti il prototipo del centrocampista moderno. Dinamico, molto efficace in entrambe le fasi, intelligente tatticamente. A soli 20 anni dimostra grande maturità abbinata ad una personalità fuori dal comune. In quest’aspetto ha dichiarato più volte come crescere a Toxteh lo abbia aiutato a forgiare il proprio carattere.
Oltre a ciò Jones è dotato di un’ottima tecnica di base ed una grande visione di gioco. Oltre a saper dribblare quasi tutti gli avversari che si trova davanti, spicca per le capacità nei giusti tempi d’inserimento e per le eccellenti doti balistiche. Inoltre Jones ha una buona gamba ed un ottima progressione palla al piede. Anche la gestione del pallone negli spazi stretti colpisce per un calciatore così giovane.
Fisicamente è cresciuto parecchio da quando fa parte, in pianta stabile, della prima squadra. La stazza non manca, essendo alto 185 cm, ma nonostante ciò risulta comunque molto agile. C’è ancora da lavorare, ad esempio per ciò che concerne la massa fisica, ma Jones, a soli 20 anni, sta dimostrando tutto il proprio valore.

PRESENTE E FUTURO

Nel corso dell’attuale stagione,  Curtis Jones sta continuando il proprio percorso di crescita. Klopp sta gestendo la crescita di questo diamante grezzo concedendogli sempre più minuti. Quest’anno Curtis ha collezionato nove presenze, siglando un gol e fornendo tre assist. Le presenze non sono ancora quelle di un titolare inamovibile, cosa normale in un club del livello del Liverpool. La cosa certa è però che l’ennesimo figlio di Liverpool ha avverato il proprio sogno e noi, insieme a lui, non vogliamo più svegliarci.

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Xabi Alonso sempre più vicino alla permanenza al Leverkusen: niente Bayern Monaco e Liverpool

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xabi alonso

XABI ALONSO – In Germania c’è una squadra che sta per spezzare l’egemonia degli ultimi anni del Bayern Monaco. Si tratta del Bayer Leverkusen dell’ex bavarese Xabi Alonso, che si trova al primo posto in classifica a +10 proprio dal Bayern secondo. Quando mancano soltanto otto giornate al termine del campionato, la Bundesliga sembra ormai nelle mani dei rossoneri.

Il Bayern Monaco, che in estate si separerà da Thomas Tuchel, è alla ricerca di un allenatore per la prossima stagione, e tra i nomi che circolano uno dei più insistenti è proprio quello di Xabi Alonso, che però è legato fino al 2026 con il Leverkusen, che non sembra avere alcuna intenzione di liberarlo in direzione Monaco di Baveria.

LE PAROLE DI HOENESS SU XABI ALONSO

Intervenuto ai microfoni di Das Erste, il presidente onorario del Bayern Monaco Uli Hoeness è intervenuto proprio sull’argomento, mostrandosi molto pessimista sul possibile approdo in panchina del tecnico spagnolo nella prossima stagione. Di seguito, le sue dichiarazioni: “La vedo molto dura prendere Xabi Alonso, per non dire impossibile. Credo resti al Leverkusen“.

ANCHE IL LIVERPOOL VA OLTRE E PENSA AD AMORIM

Oltre al Bayern Monaco, anche il Liverpool – che in estate saluterà Jurgen Klopp – è una delle squadre più interessate a Xabi Alonso. A questo punto però, viste anche le dichiarazioni di Hoeness, i due club dovranno con ogni probabilità virare su altri profili. Per la panchina degli inglesi, in questo momento, il nome più caldo sembrerebbe essere quello dell’attuale tecnico dello Sporting Lisbona Ruben Amorim.

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Chi è Cavan Sullivan, la stellina del calcio USA già nell’orbita del Manchester City

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CHI È CAVAN SULLIVAN – Pensate, a malapena 14 anni, ritrovarvi già sui media calcistici, oltre ad essere in orbita Manchester City, club che al momento domina i riflettori europei. Questo è il mondo di Cavan Sullivan, talento classe 2009 dei Philadelphia Union, che ha esordito con tanto di assist in MLS Next pro. Ormai nel calcio la ricerca del talento parte da età sempre più basse, soprattutto nei campionati esteri, dove i giovani talenti che impressionano gli scout vengono convinti a firmare, o corteggiati, già giovanissimi. Un esempio può essere l’acquisto di Paez da parte del Chelsea, nella scorsa stagione. Ora è invece il turno di Sullivan, trequartista di pura classe che ha addosso gli occhi della migliore squadra del miglior campionato al mondo: la Premier League. 

DAGLI USA ALL’INGHILTERRA

Proprio con la costante scoperta e crescita di talenti sempre più giovani, non è facile impressionare. Eppure, nessuno può evitare di guardare un quattordicenne che, all’esordio coi grandi, si iscrive addirittura al tabellino degli assistman. Parliamo comunque di un giocatore che fa parte della Philadelphia Union Academy da quando ha a malapena 11 anni. Alto 1,58 e in possesso di doppia nazionalità (Americano e tedesco), Sullivan ha fatto parlare di sè con un’etichetta pesantissima. La definizione di ‘nuovo Messi‘ è ovviamente prematura, eppure il talento è cristallino ed innegabile.

Del resto, il Manchester City sembra avere già accordo con società e giocatore, mancano soltanto le firme di rito. Le regole sui trasferimenti e sul lavoro minorile non permetteranno comunque al ragazzo di raggiungere i Citiziens prima dei 18 anni. Per propiziarne il percorso di crescita, la decisione comune tra le società è di tenerlo in patria, dove arriverà ad esordire in MLS. Dopodichè potrà partire per l’Europa. Sicuramente il nome di Cavan Sullivan è destinato a catturare sempre di più l’attenzione nel corso degli anni, anche perchè prima di raggiungere il nostro calcio bisognerà attendere ancora qualche anno.

CARATTERISTICHE TECNICHE

Parlando di un giocatore molto giovane, è difficile darne un quadro generale completo. Nonostante ciò si può tranquillamente asserire che stiamo per vedere un talento innato dal punto di vista tecnico. L’obiettivo sarà quello di sgrezzarsi nei prossimi anni a livello tattico, affrontando gradualmente un calcio più fisico. Il piede è il mancino, proprio come quel fenomeno generazionale che ha portato ad un altro livell0 il numero 10, che ora milita proprio in MLS all’Inter Miami: Lionel Messi. Sullivan dà la sensazione di poter essere un giocatore abile nello stretto e palla al piede, veloce e tecnicamente impeccabile. Ma solo il tempo potrà dirci dove può arrivare questo ragazzo.

Fonte immagine in evidenza: profilo IG Cavan Sullivan

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Bundesliga

Infortunio al ginocchio per Bensebaini in Nazionale: il Dortmund lo perde fino a fine stagione

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Ramy Bensebaini, giocatore del Borussia Dortmund e Randal Kolo Muani, giocatore del PSG, Champions League

Il Borussia Dortmund sarà impegnato in un finale di stagione di fuoco. In Bundesliga si trova attualmente al quarto posto della classifica, ma con la qualificazione in Champions League ancora in bilico. Per quanto riguarda invece la Champions, i gialloneri sfideranno l’Atletico Madrid per guadagnarsi un posto in semifinale, traguardo che manca dalla stagione 2012/13 (in quel caso fu finale contro il Bayern Monaco). Il Borussia Dortmund ha però perso un giocatore fondamentale per lo scacchiere di Terzic: Ramy Bensebaini resterà infatti fuori fino al termine della stagione, saltando tutti gli impegni nazionali e internazionali.

IL RENDIMENTO DI BENSEBAINI IN QUESTA STAGIONE

Il terzino sinistro algerino Bensebaini ha giocato 17 partite in Bundesliga in questa stagione, di cui 11 dal primo minuto. Una stagione non esattamente da ricordare quella dell’ex laterale del Borussia Mönchengladbach, visto che adesso dovrà rimanere ai box a lungo. Come riportato da TMW, Bensebaini ha riportato un infortunio al legamento collaterale mediale del ginocchio e ha finito in anticipo la stagione, anche se è riuscito a evitare l’operazione. L’infortunio è arrivato nella sfida amichevole giocata tra la sua Algeria e la Bolivia. Ennesimo infortunio dunque causato dalla sosta per le Nazionali, che ha creato problemi in tutto il mondo, non solo in Italia.

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Chi è Mateo Joseph, il talentino del Leeds decisivo con la Spagna U21

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Madueke, gioocatore del Chelsea, e Mateo Joseph, giocatore del Leeds United, Premier League

CHI È MATEO JOSEPH – Non è una rarità ormai assistere a casi come quello di Jamal Musiala, che dopo aver effettuato la trafila delle nazionali giovanili dell’Inghilterra (ossia il luogo dov’è cresciuto), ha deciso di intraprendere la propria carriera internazionale vestendo la maglia della Germania, sua terra natale. Seppur in misura minore, è ciò che è successo anche a Mateo Joseph Fernández-Regatillo, ventenne attaccante del Leeds United.

TRA SPAGNA E INGHILTERRA

Nato a Santander nell’ottobre del 2003, Mateo Joseph è dunque di nazionalità spagnola, ma il cognome del padre ne tradisce le origini inglesi, che sarebbero inevitabilmente tornate a bussare alle sue porte qualche anno più tardi. Dopo essersi formato nelle giovanili del Racing Santander prima, e dell’Espanyol poi, ecco il richiamo della foresta: a portarlo oltremanica è stato infatti il Leeds United nel gennaio 2022.

Nei successivi due anni, Joseph avrebbe proseguito il proprio stage nell’Under 21 dei Peacocks, mettendosi in mostra come attaccante un po’ atipico; i suoi 180 centimetri forse non sono tantissimi per essere un centravanti, tant’è che predilige soprattutto calpestare le zolle del mezzo spazio di sinistra per poi venire a giocare in posizioni più centrali. La convocazione dell’Inghilterra U20 non tarda ad arrivare, e il giovane puntero riesce anche a ritagliarsi un piccolo spazio durante lo scorso Mondiale della sopracitata categoria. Il ct Ian Foster lo impiega però come esterno sinistro nel proprio tridente, e l’avventura dei Tre Leoni si interrompe precocemente agli ottavi di finale contro l’Italia di Casadei.

IL DEBUTTO CON LE FURIE ROSSE

I tempi intanto sono ormai maturi per il debutto in prima squadra, seppur sul palcoscenico minore della Championship; Joseph però, in un Leeds che stradomina il campionato insieme al Leicester, non riesce ad accumulare abbastanza minuti, restando dunque a secco di gol. Per sbloccarsi sceglie dunque un’occasione speciale: gli ottavi di finale di FA Cup in casa del Chelsea, in cui mette a segno una doppietta che non basta per avere la meglio sui Blues, salvati da un gol allo scadere di Gallagher.

Sono a tutti gli effetti le sue due prime reti da professionista, ed è forse grazie alla notte di Stamford Bridge che la Spagna U21 lo ha convocato nell’ultima pausa per le nazionali; Joseph ha dunque deciso di accettare la chiamata delle Furie Rosse, che annovera ragazzi del calibro di Fermin Lopez Pablo Barrios, debuttando da subentrato nell’amichevole persa contro la Slovacchia. Poco male, perchè nel match successivo contro il Belgio, valido per le qualificazioni al prossimo Europeo U21, ha firmato il gol vittoria all’88’, dopo essere sceso in campo appena 5 minuti prima. Come inizio poteva andare decisamente peggio…

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