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La Curva Nord infuriata per la finale di Istanbul: "Penalizzato il tifo organizzato"

Champions League

La Curva Nord infuriata per la finale di Istanbul: “Penalizzato il tifo organizzato”

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Curva Nord

In vista della finale di Champions League tra Manchester City e Inter, in programma a Istanbul il 10 giugno, la Curva Nord ha emesso un comunicato riguardo la questione biglietti. La preoccupazione della frangia più calda del tifo nerazzurro è quella di non poter prendere parte alla sfida, a cvausa dell’enorme affluenza prevista.

Qui di seguito il lungo comunicato della Curva Nord Milano, diffuso per mezzo social.

IL COMUNICATO DELLA CURVA NORD

“RISPETTO PER LA NORD !!!
Dopo una totale rifondazione a seguito dei drammatici eventi che han colpito la curva a fine anno passato, stiamo compiendo con grande fatica un percorso per meritarci il rispetto del popolo interista e dalla società stessa.
La strada non è completa ma di certo la buona fede e i risultati non son mai mancati così come il nostro apporto ovunque e a prescindere dai risultati altalenanti di campionato.
Da Riyad a Salerno, passando per Oporto e Lisbona abbiamo garantito sempre colore e sostegno incessanti senza chiedere nulla a nessuno ed autofinanziando tutti gli spettacoli coreografici realizzati.
Adesso ci attendono due momenti fondamentali del percorso sportivo stagionale e per dar pieno sostegno ai ragazzi, già da stamattina a Roma oltre 60 volontari (come sempre a spese della Nord) stanno allestendo l’ennesimo spettacolo coreografico che – siam certi – ancora una volta colpirà il cuore di ogni tifoso interista.
Questo bellissimo stato di cose e quello che riteniamo un proficuo e reciproco rapporto di stima con la società rischia però di venir compromesso da quella che ci appare una gestione quantomeno discutibile nell’organizzazione della trasferta in Turchia.
Con la speranza che si trovi presto una soluzione che possa accontentare tutti, ci troviamo a dover denunciare una profonda penalizzazione dei frequentatori dell’anima del tifo nerazzurro che, ad oggi, ci impedirebbe di dar sostegno vocale e coreografico in occasione della finale di Istanbul.
Sebbene ci sia fiducia che ancora una volta si possa trovare una soluzione, chiediamo tempestivo intervento a tutela del nostro diritto ad esserci come sempre, specie in virtù del fondamentale ruolo che innegabilmente ricopriamo ella guida del tifo e di cui siam certi ci sarà grande necessità.
Non è pensabile che il tifo organizzato debba mettersi in coda con le centinaia di migliaia di interisti che da tutto il mondo hanno desiderio di assistere ad un incontro unicamente in virtù dell’importanza che ricopre, interisti come noi di certo ma che per lo più durante l’anno non hanno sicuramente compiuto mai alcun sacrificio per esser costantemente presenti ne in casa ne in trasferta.
Trovate una soluzione!!! Come Curva Nord non accetteremo passivamente di vederci relegati a spettatori di altri interisti (che non potranno certo avere le competenze e le capacità per sostituirci nella guida del tifo) senza prendere una decisa posizione già a partire dall’incontro di domani qualora non ottenessimo rassicurazioni.
Ci aspettiamo da una società che non si fa – giustamente – scrupolo di impiegare i NOSTRI cori e le nostre coreografie per trasmettere a tutti gli interisti il più profondo senso di appartenenza alla famiglia nerazzurra, che sappia intervenire a difesa di chi quei cori e quelle coreografie le crea e le studia nei minimi particolari per testimoniare un amore che in questo momento si sente tradito“.

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Champions League

Bergomi sulla finale contro il City: “Credo che Lukaku possa partire dal 1′. Percentuali? Dico 65%-35% per il City”

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Bergomi

Beppe Bergomi, storico difensore dell‘Inter e opinionista a Sky Sport ha rilasciato una lunga intervista a La Repubblica sulla finale di Champions League tra i nerazzurri e il Manchester City, parlando anche delle altre due finaliste italiane in Europa, Roma e Fiorentina. Queste le dichiarazioni complete.

LE ITALIANE FINALISTE IN EUROPA – “Roma e Fiorentina se la giocano ampiamente, e l’Inter può realizzare la sorpresa clamorosa solo se la giocherà fino in fondo. Nel senso che non dovrà limitarsi ad aspettare le mosse dell’uomo che ha cambiato il calcio, il più bravo di tutti“.

SULLA ROMA – “Quando c’è di mezzo Mourinho, ogni finale è possibile: lui le vince sempre. Ma anche il Siviglia lo fa, in Europa League. Con l’ultimo allenatore gioca più semplice, in profondità, e sa farlo benissimo. La Roma dovrà sfruttare le palle inattive, immagino che inizierà sulla difensiva. I loro centrali non sono impeccabili. Molto dipenderà dall’eventuale presenza di Dybala. Pronostico: 51 per cento Siviglia, 49 Roma“.

COME SI IMMAGINA LA FIORENTINA – “Con il primato del gioco, sempre. Bello e a volte pericoloso. Il West Ham ha fisicità e rapidità, la Fiorentina punterà sull’uomo contro uomo, badando però a non esasperarlo. Io dico 50 e 50“.

GUARDIOLA E PERCHÈ È IL PIÙ FORTE – “Un giorno mi spiegò: tutti parlano del nostro possesso palla, ma il segreto è il recupero. Il grande lavoro è concentrato lì“.

PERCENTUALI FINALE CITY-INTER – “Per loro 65, per noi 35. Ma non si parte battuti. Gli inglesi hanno tutto da perdere, e Guardiola stesso insegue il trofeo dai tempi del Barcellona, ha picchiato il naso molte volte. L’Inter va a Istanbul con la testa più leggera del Manchester City“.

MOSSE TATTICHE – “L’Inter dovrà occupare benissimo il campo, accettando il possesso del City, lavorando con le punte e palleggiando quando occorre. La catena di sinistra, da Bastoni a Dimarco, è formidabile, e dovrà essere bravo Onana a capire quando palleggiare e quando servire lungo. Haaland? Si può fermare solo di squadra“.

CHI AL FIANCO DI LAUTARO – “Le ultime indicazioni di Inzaghi farebbero pensare a Dzeko, ma stavolta credo possa cominciare Lukaku per dare più profondità. Non dobbiamo pensare a che partita sarà al 60’, ma come crearla dal primo minuto“.

L’INTER A DUE FACCE: CAMPIONATO E COPPE – “All’inizio ha pesato il trauma dello scudetto appena perduto, poi il pensiero delle occasioni che sarebbero tornate, ma non funziona così. In Europa la vera impresa è stata passare il primo turno. Poi, tanta bravura e un pizzico di fortuna nei sorteggi“.

UN SEGRETO PER LE FINALI – “Contano il gruppo e la meraviglia, saper tirar fuori quel Dna che ogni squadra possiede“.

PARAGONI INTER 2010 E 2023 – “Non credo. Quella del triplete era una squadra costruita per vincere, e in semifinale eliminò proprio Guardiola“.

SULLA CHIUSURA DELL’ANNATA GENERALE – “Il Mondiale ha spezzato la stagione. Il Napoli ha vinto con merito assoluto, però di questo campionato non ricordo sfide memorabili. Inter e Milan hanno troppi punti in meno rispetto a un anno fa, e la Juve ha vissuto quello che ha vissuto: Allegri è stato bravissimo a tenere insieme la baracca dopo quel meno 15, altri sarebbero precipitati. Anche se, va ricordato, i bianconeri erano già tagliati fuori a gennaio dopo la batosta di Napoli e prima della penalizzazione“.

I SUOI 60 ANNI – “Li vivo bene, mi sento in forma, pure io ho scoperto il padel ma senza ossessioni. Mi sembra di avere ancora 40 anni. Diciamo che i 60 sono i nuovi 40…

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Champions League

Sergio Busquets: “Luis Enrique leader, tra Inter e City può succedere di tutto”

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Busquets

Sergio Busquets, prossimo a lasciare il Barcellona dopo 15 anni, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport, commentando sia le voci di Luis Enrique come prossimo allenatore del Napoli sia la finale di Champions League tra City e Inter. Chiosa finale sul suo futuro.

GLI INIZI NEL 2008 – “La fine dell’anno nel quale più mi sono divertito nella mia carriera di calciatore. Giocavo con gli amici, avevo un allenatore incredibile, non c’era pressione. L’addio all’adolescenza, prima di entrare nell’età adulta“.

CAMBIO RADICALE: 2010 MONDIALE, 2011 CHAMPIONS, 2012 EUROPEO – “Si, il cambio è stato bestiale. Ho avuto la fortuna, e la capacità, di adattarmi subito bene. Ricordo che nella prima partita di Liga del Barça di Pep, con il Numancia, io sono ancora con il filial. Sconfitta. E alla seconda, col Racing Santander, sono titolare. Le cose vanno bene, anche se ci pareggiano nel finale. Penso di poter avere un posto in questa squadra, in mezzo ai campioni che avevo ammirato per anni. È una delle partite che ricordo con maggior piacere“.

GUARDIOLA – “Mi prende per mano e mi fa attraversare questa strada enorme che separa la Tercera dalla Champions. Mi dà fiducia, io lo ascolto e lo seguo. Mi ha cambiato la vita. Già nel Barça B avevo fatto un master con lui. Era già il migliore del mondo, ma non lo sapeva ancora nessuno. Poi se ne sono accorti tutti. E continua ad esserlo“.

PERCHÈ È IL MIGLIORE – “Perché migliora tutto quello che tocca. Le squadre, e i giocatori. Ha vinto in Spagna, in Germania, in Inghilterra. E sempre lasciando un segno. Ok, sono squadre forti, ma con lui sono progredite, hanno acquisito qualcosa in più, e un’identità precisa. E i giocatori sono cresciuti. Tutti giocano come vuole lui. In questi 15 anni ha provato tante cose nuove, la sua è un’evoluzione continua, si è adattato ad altre culture, ad altre idee. Quest’anno si è inventato il cambio posizionale di Stones. Prima aveva lavorato sul concetto del laterale. Ha preso il ‘9’, dopo aver provato senza successo qui con Ibrahimovic e in Haaland ha trovato soluzioni alternative: in partite importante con lui ha la possibilità di giocare uno contro uno. Gli rinfacciano la Champions lontano dal Camp Nou? Assurdo“.

SULLA FINALE DI CHAMPIONS – “Tutti pensano che vincerà il City, ma occhio. Primo perché in una finale può succedere qualsiasi cosa, e non è una frase fatta. E secondo, e questo è ancora più importante, quando giochi contro una squadra come l’Inter che ha un sistema così preciso, identificato e rodato, con 5 difensori, 3 centrocampisti e due attaccanti, tutto diventa molto difficile. L’Inter si chiude benissimo, in mezzo è molto raccolta e ha l’aiuto degli attaccanti. Lo dico per esperienza, perché quest’anno ci abbiamo giocato due volte e abbiamo sofferto. L’Inter magari non crea tantissime occasioni, ma gioca con due attaccanti contro due centrali, e li, in questa situazione, io vedo l’Inter capace di far danno al City. Può succedere di tutto“.

PARALLELO INTER-BARCELLONA 2010 – “Si, è la testimonianza che in una partita secca, penso al ritorno al Camp Nou, anche quella che tutti in quel momento consideravano come la squadra migliore d’Europa può essere fermata ed eliminata. Con giocatori esperti, di qualità, altamente motivati. Avevano il loro modo di giocare, che non era né migliore né peggiore del nostro. Era la loro idea e l’hanno applicata al meglio. Io preferisco fare altre cose, gestire la palla e attaccare, ma loro ciò che dovevano fare l’hanno fatto al meglio“.

MOURINHO – “Esatto. È sempre li. Col Leverkusen hanno sofferto ma ripeto, c’è un’idea. Di più: ok, per me difendere è più facile che attaccare, ma la cosa comporta la difficoltà di dover convincere i giocatori a un sacrificio enorme. Ripiegare per 90 minuti è complicato, tutti devono lavorare, collaborare, restare uniti, soffrire. Persuadere Eto’o a fare il terzino non è così scontato. Devi avere idee chiare e personalità“.

LUIS ENRIQUE E L’ULTIMO MATCH IN NAZIONALE – “Contro squadre molto chiuse hai due opzioni: cross in area per due attaccanti forti o ali che saltano gli avversari, come Vinicius o Dembélé. Se non hai questi giocatori diventa difficile. Li ci siamo ingolfati. Ma io Luis Enrique lo vedo benissimo: è un allenatore che ha le idee molto molto chiare, un leader che spiega e illustra bene le cose“.

FUTURO AL NAPOLI PER LUIS ENRIQUE? – “Si, ho letto. Però il Napoli con Spalletti ha piazzato l’asticella molto in alto. Ha vinto la Serie A, è arrivato ai quarti di Champions League. Non è facile superare o anche soltanto mantenere questo livello“.

DIFFERENZE TRA I DUE TRIPLETE COL BARÇA – “Quello di Pep era un Barça più corale, un gruppo ispiratissimo. Quello di Luis Enrique si basava sulla forza del tridente Messi-Suarez-Neymar: erano loro a fare la differenza, noi eravamo li per compensare, tanto in attacco, dando una mano, come in difesa“.

IL GIOCATORE CHE L’HA IMPRESSIONATA DI PIÙ – “Haaland. Non avevo mai visto uno con una falcata tanto ampia e potente. Impressionante“.

FUTURO – “Andrò a giocare fuori dall’Europa, non so ancora dove. Non posso pensare di dover affrontare il Barça da avversario per obiettivi importanti. Sarebbe difficilissimo e non voglio“.

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Champions League

Le squadre già qualificate alla prossima Champions League

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Champions League

La Champions League 2023/2024 inizia a prendere forma. Sono già 60 le squadre che sono certe di partecipare alla prossima edizione del torneo europeo più importante a livello continentale, che inizierà il 27 giugno con il turno preliminare di qualificazione e si concluderà il 1° giugno 2024 con la finale a Wembley. Ora che la stagione calcistica è quasi giunta al termine, e con alcuni campionati già terminati, si stanno delineando anche le classifiche delle varie competizioni, e con esse anche i posizionamenti delle squadre che si possono ritenere già qualificate alla prossima edizione della Champions League.

Alla Champions League 2023/2024 prenderanno parte 32 squadre: 24 di esse vi accederanno in base alla propria posizione della classifica dei campionati più importanti, e verranno poi suddivise nelle varie fasce a seconda del proprio Ranking UEFA, le restanti 6 verranno aggiunte in base ai risultati di Champions Path e League Path in seguito. Ogni fascia include 8 squadre.

Vediamo insieme le squadre già qualificate alla prossima edizione della competizione.

PRIMA FASCIA

Per quanto riguarda la Serie A, al momento in prima fascia troviamo sicuramente il Napoli in quanto vincitore del campionato. Potrebbe poi aggiungersi la Roma o il Siviglia come potenziale vincitrice dell’Europa League, e l’Inter se dovesse vincere la Champions League contro il Manchester City.

Le squadre già qualificate in prima fascia:

  • NAPOLI (ITA)
  • MANCHESTER CITY (ENG)
  • BAYERN MONACO (GER)
  • PSG (FRA)
  • BARCELLONA (ESP)
  • BENFICA (POR)
  • INTER* (ITA)/FEYENOORD (OLA)
  • SIVIGLIA * (ESP)/ROMA* (ITA)

SECONDA FASCIA

Nella seconda fascia sono incluse le squadre con i migliori Ranking UEFA non vincitrici dei maggiori campionati europei ma qualificate in Champions. Per la Serie A al momento non ci sono squadre, ma se l’Inter, al terzo posto in campionato, non dovesse vincere la finale di Champions League, verrebbe inserita in questa fascia.

Le squadre già in seconda fascia:

  • REAL MADRID (ESP)
  • MANCHESTER UTD (ENG)
  • BORUSSIA DORTMUND (GER)
  • ATLETICO MADRID (ESP)
  • LIPSIA (GER)
  • PORTO (POR)
  • ARSENAL (ENG)
  • INTER* (ITA) [Se non vince l’edizione attuale]

TERZA FASCIA

Seguendo la classifica in base al Ranking UEFA per le squadre qualificate alla Champions troviamo le squadre in terza fascia. Qui si trovano le altre due squadre italiane ovvero Milan e Lazio, oltre al neo campione d’Olanda Feyenoord. I restanti posti verranno assegnati alle squadre che si qualificheranno grazie alla Champions Path e alla League Path.

Le squadre già qualificate in terza fascia:

  • MILAN (ITA)
  • LAZIO (ITA)
  • SALISBURGO (AUS)
  • STELLA ROSSA (SER)
  • DINAMO ZAGABRIA (CRO)
  • FEYENOORD (OLA) [In prima fascia se l’Inter non vince la Champions]
  • REAL SOCIEDAD (SPA) [O in quarta fascia: dipende dai preliminari]
  • CELTIC (SCO) [O in quarta fascia: dipende dai preliminari]

QUARTA FASCIA

Infine c’è quarta fascia, dove non si trovano squadre della Serie A, bensì le squadre qualificate alla fase a gironi con il Ranking UEFA più basso o con poche esperienze nelle competizioni europee. Anche in questo caso restano da assegnare dei posti in seguito ai risultati di Champions Path e League Path.

Le squadre già qualificate in quarta fascia:

  • LENS (FRA)
  • UNION BERLINO (GER)
  • NEWCASTLE (ENG)
  • CELTIC (SCO) [O in terza fascia: dipende dai preliminari]
  • REAL SOCIEDAD (ESP) [O in terza fascia: dipende dai preliminari]

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Calcio e dintorni

Inter, parla la moglie di Inzaghi: “Simone conosce bene il City”

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Inzaghi

Intervenuta sulle pagine di “Diva e Donna”, Gaia Lucariello, moglie di Simone Inzaghi, ha parlato dell’imminente finale di Champions League tra Inter e Manchester City. In particolare, la signora Inzaghi ha dichiarato quanto segue:

“Simone sa benissimo quanto sarà dura per l’Inter, perché conosce molto bene il City. Prima della semifinale mi aveva addirittura detto che avrebbero vinto 4-0 con il Real Madrid e così è stato. Questo fa capire quanto loro siano degli alieni, ma lui è pronto e sa come fermarli”.

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