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Dal Cairo al Bosforo: Mohamed alla conquista dell'Europa

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Dal Cairo al Bosforo: Mohamed alla conquista dell’Europa

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Fiuto del gol, fame e istinto del killer. Sono queste le caratteristiche delle quali ogni bravo centravanti deve disporre per competere nel calcio di oggi. Con difese sempre più chiuse, preparazione tattica sempre più avanzata e organizzazione nel reparto arretrato ormai di alto livello indipendentemente dalla latitudine e dal livello generale, è sempre più arduo il ruolo del centravanti. Proprio per queste ragioni, in un mondo del calcio caratterizzato da uno scouting ormai rivolto a tutti i continenti e spesso legato al campo della statistica, quelle punte centrali che si distinguono per prolificità e caratteristiche tecnico-atletiche superiori alla media risultano oggetto di attenzioni. Non è, quindi, un caso, il fatto che, nella scorsa sessione estiva e invernale, gli occhi di molti club attenti e preparati si siano concentrati su un giovane centravanti egiziano, Mostafa Mohamed.

CHI E’ MOHAMED?

Nato nel novembre 1997, l’attaccante di Giza si è trasferito nello scorso gennaio dagli egiziani dello Zamalek al Galatasaray, con la formula del prestito con diritto di riscatto. Prodotto proprio del settore giovanile del club della periferia della capitale egiziana, dopo una serie di prestiti, Mohamed si è riuscito ad imporre a suon di gol allo Zamalek.

Sebbene misuri solamente 185 centimetri, il ventitreenne si distingue per straordinaria esplosività nello stacco aereo, sia in area di rigore che quando si trova spalle alla porta. Poco longilineo e filiforme alla apparenza, la forza di Mohamed risiede proprio nella abilità nel leggere con anticipo le traiettorie, nel conoscere a memoria i movimenti dei compagni e le caratteristiche dei difensori avversari.Grazie a fame, reattività e fiuto sui palloni vaganti, gli allenatori hanno sempre visto Mostafa come un terminale offensivo  imprescindibile, in grado di coniugare lavoro per la squadra in fase di non possesso a gol, il tutto condito da duttilità nel giocare con diverse soluzioni tattiche.

Infatti, si tratta di un profilo atipico, in quanto capace di giocare come unico riferimento offensivo, ma anche di svariare con più libertà accanto ad un centravanti boa. Agisce principalmente negli ultimi sedici metri, ma in fase di non possesso estende il proprio raggio d’azione guidando la prima pressione e aggredendo il primo portatore, palesando, così, generosità e abnegazione non facili da trovare in un finalizzatore.

MACCHINA DA GOL

Pur essendo esploso relativamente tardi, è stata la continuità nelle prestazioni e in fase realizzativa ad aver consacrato Mohamed in ambito nazionale e internazionale. Oltre alle frequenti realizzazioni nel massimo campionato egiziano, la vera consacrazione del  bomber di Giza è, infatti, figlia delle prestazioni in ambito internazionale.

Le cinque reti nella cavalcata dello Zamalek nella scorsa Champions League africana, culminata con una bruciante sconfitta a cinque minuti dalla fine contro l’El Ahly, sono state cruciali sia per il cammino degli egiziani nella maggiore competizione continentale africana, sia per rendere il nome di Mohamed noto a molti club europei, presenti con i propri scout.

Altrettanto decisive si sono rivelate le prestazioni nel corso della Coppa d’africa under 23 svoltasi nel novembre 2019, nel corso della quale la giovane punta egiziana ha realizzato quattro reti, risultando miglior marcatore del torneo.

IL GALATASARAY NON SE LO LASCIA SCAPPARE

Non stupisce, quindi, come a gennaio fossero diversi i club pronti a lottare per assicurarsi le prestazioni dell’attaccante. Diversi club di Bundesliga hanno intavolato trattative con lo Zamalek .Il Saint Etienne, sempre molto attento alle opportunità di mercato, su impulso del tecnico-manager Claude Puel,  è stato molto vicino ad aggiudicarsi le prestazioni di Mostafa. Tuttavia, il blasone del Galatasaray, grazie anche alla carismatica figura di  Fatih terim, ha permesso al club turco di convincere Mohamed a sbarcare sul Bosforo.

In una rosa composta da giocatori di spessore internazionale, come Marcao, Gedson Fernandes, Sofiane Feghouli e, soprattutto, Radamel Falcao, l’apporto della punta dello Zamalek è stato fondamentale per coltivare l’obiettivo scudetto, svanito poi all’ultima  giornata a favore del Besiktas, e per centrare la qualificazione ai preliminari di Champions League. Infatti, le otto reti in sedici presenze hanno contribuito in maniera decisiva al raggiungimento degli obiettivi stagionali dei giallorossi di Istanbul.

IL FUTURO

Nonostante la pausa forzata a causa della positività al Covid 19, Mohamed ha messo a segno otto reti nella sua avventura turca, tra le quali spicca il gol decisivo nel derby contro il Fenerbache, secondo di cinque reti realizzate nel mese di febbraio, con un notevole impatto nel calcio europeo. A meno di non pronosticate sorprese, il Gala eserciterà il diritto di riscatto a seguito del prestito concordato con lo Zamalek, in quello che è ormai il primo step di una lunga carriera nel Vecchio Continente

 

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Xabi Alonso sempre più vicino alla permanenza al Leverkusen: niente Bayern Monaco e Liverpool

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xabi alonso

XABI ALONSO – In Germania c’è una squadra che sta per spezzare l’egemonia degli ultimi anni del Bayern Monaco. Si tratta del Bayer Leverkusen dell’ex bavarese Xabi Alonso, che si trova al primo posto in classifica a +10 proprio dal Bayern secondo. Quando mancano soltanto otto giornate al termine del campionato, la Bundesliga sembra ormai nelle mani dei rossoneri.

Il Bayern Monaco, che in estate si separerà da Thomas Tuchel, è alla ricerca di un allenatore per la prossima stagione, e tra i nomi che circolano uno dei più insistenti è proprio quello di Xabi Alonso, che però è legato fino al 2026 con il Leverkusen, che non sembra avere alcuna intenzione di liberarlo in direzione Monaco di Baveria.

LE PAROLE DI HOENESS SU XABI ALONSO

Intervenuto ai microfoni di Das Erste, il presidente onorario del Bayern Monaco Uli Hoeness è intervenuto proprio sull’argomento, mostrandosi molto pessimista sul possibile approdo in panchina del tecnico spagnolo nella prossima stagione. Di seguito, le sue dichiarazioni: “La vedo molto dura prendere Xabi Alonso, per non dire impossibile. Credo resti al Leverkusen“.

ANCHE IL LIVERPOOL VA OLTRE E PENSA AD AMORIM

Oltre al Bayern Monaco, anche il Liverpool – che in estate saluterà Jurgen Klopp – è una delle squadre più interessate a Xabi Alonso. A questo punto però, viste anche le dichiarazioni di Hoeness, i due club dovranno con ogni probabilità virare su altri profili. Per la panchina degli inglesi, in questo momento, il nome più caldo sembrerebbe essere quello dell’attuale tecnico dello Sporting Lisbona Ruben Amorim.

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Chi è Cavan Sullivan, la stellina del calcio USA già nell’orbita del Manchester City

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CHI È CAVAN SULLIVAN – Pensate, a malapena 14 anni, ritrovarvi già sui media calcistici, oltre ad essere in orbita Manchester City, club che al momento domina i riflettori europei. Questo è il mondo di Cavan Sullivan, talento classe 2009 dei Philadelphia Union, che ha esordito con tanto di assist in MLS Next pro. Ormai nel calcio la ricerca del talento parte da età sempre più basse, soprattutto nei campionati esteri, dove i giovani talenti che impressionano gli scout vengono convinti a firmare, o corteggiati, già giovanissimi. Un esempio può essere l’acquisto di Paez da parte del Chelsea, nella scorsa stagione. Ora è invece il turno di Sullivan, trequartista di pura classe che ha addosso gli occhi della migliore squadra del miglior campionato al mondo: la Premier League. 

DAGLI USA ALL’INGHILTERRA

Proprio con la costante scoperta e crescita di talenti sempre più giovani, non è facile impressionare. Eppure, nessuno può evitare di guardare un quattordicenne che, all’esordio coi grandi, si iscrive addirittura al tabellino degli assistman. Parliamo comunque di un giocatore che fa parte della Philadelphia Union Academy da quando ha a malapena 11 anni. Alto 1,58 e in possesso di doppia nazionalità (Americano e tedesco), Sullivan ha fatto parlare di sè con un’etichetta pesantissima. La definizione di ‘nuovo Messi‘ è ovviamente prematura, eppure il talento è cristallino ed innegabile.

Del resto, il Manchester City sembra avere già accordo con società e giocatore, mancano soltanto le firme di rito. Le regole sui trasferimenti e sul lavoro minorile non permetteranno comunque al ragazzo di raggiungere i Citiziens prima dei 18 anni. Per propiziarne il percorso di crescita, la decisione comune tra le società è di tenerlo in patria, dove arriverà ad esordire in MLS. Dopodichè potrà partire per l’Europa. Sicuramente il nome di Cavan Sullivan è destinato a catturare sempre di più l’attenzione nel corso degli anni, anche perchè prima di raggiungere il nostro calcio bisognerà attendere ancora qualche anno.

CARATTERISTICHE TECNICHE

Parlando di un giocatore molto giovane, è difficile darne un quadro generale completo. Nonostante ciò si può tranquillamente asserire che stiamo per vedere un talento innato dal punto di vista tecnico. L’obiettivo sarà quello di sgrezzarsi nei prossimi anni a livello tattico, affrontando gradualmente un calcio più fisico. Il piede è il mancino, proprio come quel fenomeno generazionale che ha portato ad un altro livell0 il numero 10, che ora milita proprio in MLS all’Inter Miami: Lionel Messi. Sullivan dà la sensazione di poter essere un giocatore abile nello stretto e palla al piede, veloce e tecnicamente impeccabile. Ma solo il tempo potrà dirci dove può arrivare questo ragazzo.

Fonte immagine in evidenza: profilo IG Cavan Sullivan

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Bundesliga

Infortunio al ginocchio per Bensebaini in Nazionale: il Dortmund lo perde fino a fine stagione

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Ramy Bensebaini, giocatore del Borussia Dortmund e Randal Kolo Muani, giocatore del PSG, Champions League

Il Borussia Dortmund sarà impegnato in un finale di stagione di fuoco. In Bundesliga si trova attualmente al quarto posto della classifica, ma con la qualificazione in Champions League ancora in bilico. Per quanto riguarda invece la Champions, i gialloneri sfideranno l’Atletico Madrid per guadagnarsi un posto in semifinale, traguardo che manca dalla stagione 2012/13 (in quel caso fu finale contro il Bayern Monaco). Il Borussia Dortmund ha però perso un giocatore fondamentale per lo scacchiere di Terzic: Ramy Bensebaini resterà infatti fuori fino al termine della stagione, saltando tutti gli impegni nazionali e internazionali.

IL RENDIMENTO DI BENSEBAINI IN QUESTA STAGIONE

Il terzino sinistro algerino Bensebaini ha giocato 17 partite in Bundesliga in questa stagione, di cui 11 dal primo minuto. Una stagione non esattamente da ricordare quella dell’ex laterale del Borussia Mönchengladbach, visto che adesso dovrà rimanere ai box a lungo. Come riportato da TMW, Bensebaini ha riportato un infortunio al legamento collaterale mediale del ginocchio e ha finito in anticipo la stagione, anche se è riuscito a evitare l’operazione. L’infortunio è arrivato nella sfida amichevole giocata tra la sua Algeria e la Bolivia. Ennesimo infortunio dunque causato dalla sosta per le Nazionali, che ha creato problemi in tutto il mondo, non solo in Italia.

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Chi è Mateo Joseph, il talentino del Leeds decisivo con la Spagna U21

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Madueke, gioocatore del Chelsea, e Mateo Joseph, giocatore del Leeds United, Premier League

CHI È MATEO JOSEPH – Non è una rarità ormai assistere a casi come quello di Jamal Musiala, che dopo aver effettuato la trafila delle nazionali giovanili dell’Inghilterra (ossia il luogo dov’è cresciuto), ha deciso di intraprendere la propria carriera internazionale vestendo la maglia della Germania, sua terra natale. Seppur in misura minore, è ciò che è successo anche a Mateo Joseph Fernández-Regatillo, ventenne attaccante del Leeds United.

TRA SPAGNA E INGHILTERRA

Nato a Santander nell’ottobre del 2003, Mateo Joseph è dunque di nazionalità spagnola, ma il cognome del padre ne tradisce le origini inglesi, che sarebbero inevitabilmente tornate a bussare alle sue porte qualche anno più tardi. Dopo essersi formato nelle giovanili del Racing Santander prima, e dell’Espanyol poi, ecco il richiamo della foresta: a portarlo oltremanica è stato infatti il Leeds United nel gennaio 2022.

Nei successivi due anni, Joseph avrebbe proseguito il proprio stage nell’Under 21 dei Peacocks, mettendosi in mostra come attaccante un po’ atipico; i suoi 180 centimetri forse non sono tantissimi per essere un centravanti, tant’è che predilige soprattutto calpestare le zolle del mezzo spazio di sinistra per poi venire a giocare in posizioni più centrali. La convocazione dell’Inghilterra U20 non tarda ad arrivare, e il giovane puntero riesce anche a ritagliarsi un piccolo spazio durante lo scorso Mondiale della sopracitata categoria. Il ct Ian Foster lo impiega però come esterno sinistro nel proprio tridente, e l’avventura dei Tre Leoni si interrompe precocemente agli ottavi di finale contro l’Italia di Casadei.

IL DEBUTTO CON LE FURIE ROSSE

I tempi intanto sono ormai maturi per il debutto in prima squadra, seppur sul palcoscenico minore della Championship; Joseph però, in un Leeds che stradomina il campionato insieme al Leicester, non riesce ad accumulare abbastanza minuti, restando dunque a secco di gol. Per sbloccarsi sceglie dunque un’occasione speciale: gli ottavi di finale di FA Cup in casa del Chelsea, in cui mette a segno una doppietta che non basta per avere la meglio sui Blues, salvati da un gol allo scadere di Gallagher.

Sono a tutti gli effetti le sue due prime reti da professionista, ed è forse grazie alla notte di Stamford Bridge che la Spagna U21 lo ha convocato nell’ultima pausa per le nazionali; Joseph ha dunque deciso di accettare la chiamata delle Furie Rosse, che annovera ragazzi del calibro di Fermin Lopez Pablo Barrios, debuttando da subentrato nell’amichevole persa contro la Slovacchia. Poco male, perchè nel match successivo contro il Belgio, valido per le qualificazioni al prossimo Europeo U21, ha firmato il gol vittoria all’88’, dopo essere sceso in campo appena 5 minuti prima. Come inizio poteva andare decisamente peggio…

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