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Quoque tu, Dalot ?

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Quoque tu, Dalot ?

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A diciannove anni compiuti, in poco tempo il valore di Diogo Dalot è passato da 600 mila euro a ventidue milioni (Transfermarkt.it). Un bel balzo per cui il ragazzo dovrebbe fare i complimenti al Manchester United – generosissimo – e a Josè Mourinho, che al terzo anno di Manchester porta per la prima volta un giocatore portoghese all’Old Trafford.

Il giocatore lusitano non ha neanche dieci presenze con i professionisti e già è iniziato a giugno un notevole chiacchiericcio intorno alla sua figura, come fosse un attore di teatro in attesa dietro le quinte. Il debutto di Dalot in Liga Portuguesa è avvenuto solo nel febbraio 2018 contro il Rio Ave, e secondo quanto raccontato da Tom Kundert (esperto di calcio portoghese) a ESPN, “È una sorpresa che ci abbia messo così tanto per il suo debutto”.

Vero o meno, il Manchester United non ha esitato a pagare la clausola al Porto, onde evitare una scomoda asta al rialzo con altri club paperoni, come il Barcellona ed il Bayern Monaco. Effettivamente, sulle tracce del ragazzo c’erano molte dirigenze e Mou, in prospettiva di un colpo da vecchio lupo di panchina, ha chiesto esplicitamente di investire sul ragazzo, un classe 1999.

RIGHT BACK

In Inghilterra sembrano molto promettenti i complimenti che hanno rivolto al ragazzo, uno dei tanti giovani che nell’epoca moderna del calciomercato fanno girare più soldi dei palloni d’oro. Di fatto, Oltremanica si erano accorti delle prestazioni di Dalot nella doppia sfida contro il Liverpool, per i lusitani molto meglio al ritorno (0-0) che all’andata (0-5). Tuttavia, Dalot ha dimostrato nelle poche apparizioni di essere un completo riferimento su tutta la fascia destra, sia nell’aspetto difensivo (quello più intrigante per gli occhi di Mourinho) che nella fase offensiva. Il giocatore ha una gran tecnica, frutto della scuola portoghese che negli anni si è cimentata nell’esplosione di laterali sia alti che bassi – Cancelo e Guerreiro per fare due esempi, entrambi classe ’93 – e il numero di due assist nelle sole sei presenze è già una buona parola sulle sue capacità balistiche. Si intende, perciò, che l’abilità di Dalot è quella di arrivare sul fondo per poi crossare, in perfetto stile Premier League. Ha un gran destro e un ottimo fisico, peculiarità abbinate a una grande abilità di corsa e chiusura nell’uno contro uno.

Per questo sembra piacere molto a Mourinho e ai tanti estimatori di rilievo che ha in tutta Europa: Dalot è moderno e giovane, è prospetticamente perfetto per un calcio veloce e laterale. Nelle ultime stagioni inglesi di Mourinho sia Rashford che Lingard, come anche Martial (meno) e Young hanno assunto funzioni focali nella squadra del Manchester United, una grande celebrazione del ruolo di esterno. Lo stesso Valencia, riadattato a laterale basso, con Mou, sta vivendo una seconda giovinezza. Se l’allenatore di Setubal ha voluto investire su Dalot è perchè crede che possa tornare utile al futuro della fascia destra del Man U: d’altronde, sia Valencia che Young sono over 30 con non troppe chance di confermarsi titolari nei prossimi anni e, in più, con Darmian ancora nello spogliatoio ma sempre sul piede di partenza, un giocatore in più è un acquisto pressoché necessario.

CARRIERA

Se fa discutere la scelta di Dalot come possibile nuovo terzino destro del Manchester United andrebbero considerate le pochissime righe di curriculum del giovane laterale. Campione e protagonista nell’Europeo Under 17 con il Portogallo, Dalot ha giocato sei partite con il Porto, squadra in cui è cresciuto. Nella Squadra B (si, servono anche a questo) dei Dragoes in questa stagione ha giocato venti incontri, segnando due gol e offrendo tre assist. Dopo lo zero a zero contro il Liverpool a febbraio in Champions League, la stampa internazionale esaltò la prestazione dell’under 20 portoghese, che ovviamente non andrà al Mondiale con Cristiano Ronaldo, ma che con l’approdo al Manchester United potrebbe già iniziare ad annusare gli ambienti della Nazionale maggiore.

PENSIERI

Se Dalot ha poca esperienza con i grandi e non ha neanche raggiunto in vent’anni, quello che fa dubitare della buona volontà dell’operazione sono i venti milioni di clausola pagati dai Red Devils al Porto, squadra “affiliata” con cui in passato sono state fatte altre operazioni.

“Dalot ha un gran coraggio e qualità, è un gran giocatore”.

Così si è espresso l’allenatore del Porto Fabio Conceicao che, dopo aver dato fiducia al giovane terzino destro contro il Rio Ave, gli ha concesso tutti i minuti possibili fino a che un infortunio alla spalla non ha messi KO. Dalot è senza dubbio un giocatore che può avere del potenziale e farà di tutto per diventare il titolare in uno dei club più titolati e importanti al mondo, ma alla base del suo passaggio al Manchester United non può passare in secondo piano lo sforzo economico di Ed Woodward per portare in Inghilterra un giocatore di soli diciannove anni con tutti i rischi del caso.

Dopo una stagione al Bayern Monaco, Renato Sanchea è andato in prestito allo Swansea in Premier League.

La coazione generale dei club (importanti) di fare spesa di tardo adolescenti per prevenire future aste al rialzo quando questi avranno superato i vent’anni è una scelta eticamente discutibile. Tuttavia, il business del calcio ha le sue leggi. Quello che potrebbe interessare veramente una discussione critica è l’effettiva validità di queste scelte che nel recente caso di Renato Sanches al Bayern Monaco ha testimoniato come i rischi siano tangibili e come spesso il gioco non valga la candea.

Matthijs De Ligt ha giocato una finale di Europa League nella scorsa stagione contro il Manchester Untied. A soli 17 anni.

Il recente accostamento di De Ligt alla Juventus ha portato l’Ajax a dichiarare di voler pretendere per difensore centrale del 1999 50 milioni di euro. Di certo, l’attuale valore del ragazzo è di gran lunga inferiore a questa cifra, eppure, come ha voluto anticipare Mourinho acquistando Dalot, i Lancieri hanno paura che nelle stagioni a venire le prestazioni del ragazzo possano aumentare, e di conseguenza, pure il suo livello assumerebbe una dimensione maggiore. In questi casi, incroci di merchandising (dare un’impronta giovane alla squadra), di prospettiva e di tendenza rendono il calciomercato dei wonderkid  una vera e propria corsa all’oro, che anche in questo caso, quello di Dalot, ha voluto vincere Mourinho.

 

 

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Chiuso il settore distinti del Picco dopo i cori razzisti durante Spezia-Torino rivolti a Juric

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È arrivata poco la decisione del Giudice Sportivo in merito ai fatti accaduti nella 37ª giornata durante Spezia-Torino. Difatti durante l’incontro i tifosi dello Spezia hanno preso di mira l’allenatore del Torino Ivan Juric, intonando cori razzisti e discriminatori verso l’allenatore dei granata. Il Giudice Sportivo ha imposto la chiusura del settore distinti del Picco di La Spezia, che sarà scontata nella prossima stagione siccome i liguri giocheranno il prossimo match in trasferta.

Dunque arriva una sanzione esemplare da parte del Giudice Sportivo, che purtroppo non è la prima volta in questa stagione che si trova ad adottare una misura del genere. Lo Spezia dunque inizierà la stagione casalinga 2023/23 – che sia in Serie A o Serie B – con la chiusura del settore distinti del Picco.

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Calcio Internazionale

Vieri crede nell’Inter: “Squadra forte, deve giocarsela alla pari col City”

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Vieri Inter

Manca sempre meno al 10 giugno, giorno in cui si disputerà la finale di Champions League Manchester City-Inter. L’Inter guidata da Inzaghi tenterà l’impresa contro i Citizens di Guardiola, ma il match è tutt’altro che scontato. Difatti l’Inter viene da un momento di forma strepitoso, dove tutti sembrano nelle condizioni fisiche e mentali ottimali in vista di questo impegno. Sulla finale contro il City ha dato una sua visione l’ex attaccante dell’Inter Christian Vieri.

LE DICHIARAZIONI DI VIERI VERSO MANCHESTER CITY-INTER

Di seguito le dichiarazioni di Vieri in un intervento alla Bobo TV organizzata a Firenze:

INTER SUPERIORE AL CITY – “Il centrocampo dell’Inter è straforte, l’attacco dell’Inter è straforte, secondo me più forte del City. L’Inter ha tre giocatori che possono fare gol, il City ne ha uno che Haaland”.

IMPOSTAZIONE DELLA FINALE – “Se sono l’Inter io me la vado a giocare, non faccio una partita in cui aspetto solo che mi facciano gol. La squadra è forte, non vado a giocarmela basso, se vado in finale io me la vado a giocare alla pari”.

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Calciomercato

Il Milan ci prova per Jackson: primo incontro con il Villarreal

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Milan

Maldini e Massara sono già al lavoro per costruire un Milan competitivo su tutti i fronti per la stagione 2023/2024. I dirigenti rossoneri hanno praticamente in pugno Kamada, che potrebbe essere il primo colpo del mercato estivo del Milan. Vista la stagione deludente di De Ketelaere e l’addio probabile di Brahim Diaz, i rossoneri devono rinforzare il reparto offensivo. Una delle idee arriva dalla Spagna, e si tratta dell’ala del Villarreal Nicolas Jackson.

L’indiscrezione è stata lanciata da MilanNews.it, che vedrebbe i rossoneri in lizza per l’acquisto del talento senegalese del Villarreal. L’affare però non è affatto semplice, visto che su Jackson c’è l’interesse di diversi club, soprattutto dalla Premier League. Il Milan proverà a convincere Jackson con un progetto ambizioso e la possibilità di giocare la prossima Champions League, ma la strada per il suo approdo è in salita.

C’è stato già un primo incontro con il Villarreal per chiedere delle informazioni su Jackson, e vedremo se questo sarà il primo di tanti incontri per provare a portare al Milan Nicolas Jackson.

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Calciomercato

L’Al-Hilal tenta Dzeko: offerto un biennale all’attaccante in scadenza con l’Inter

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Dzeko

Uno degli uomini più importanti nello scacchiere di Inzaghi in questa stagione è stato sicuramente Edin Dzeko. Il bosniaco ha letteralmente trascinato l’Inter nella prima parte di stagione grazie ai gol e a delle prestazioni nel complesso eccellenti. Il rendimento è calato dal punto di vista realizzativo nella seconda parte di stagione, ma Dzeko non ha mai fatto mancare il suo apporto in fase di ripiego e rifinitura per l’Inter.

Il futuro di Dzeko però al momento è in bilico. Difatti il 30 giugno scadrà il contratto di Dzeko con l’Inter, e dunque il bosniaco potrebbe diventare un giocatore appetibile per diverse squadre. La volontà dell’Inter è quella di trattenere Dzeko, ma in caso contrario c’è già una proposta pronta per l’attaccante. Difatti come riporta Footmercato, Dzeko avrebbe ricevuto un biennale molto ricco dall’Al-Hilal che starebbe tentando il bosniaco.

Al momento sono solo voci di mercato, ma dopo la finale di Champions League sicuramente ci saranno aggiornamenti importanti sul futuro di Edin Dzeko.

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