Lionel Scaloni è stato invitato alla Bobo Vieri Talk Show. Il CT dell’Argentina ha rilasciato una lunga intervista che ha toccato molti e vari temi.
LE DICHIARAZIONI
TIFO ITALIANO PER L’ARGENTINA – “Noi argentini siamo italiani che parlano spagnolo, lo dico sempre. Penso di aver pianto tanto dopo la vittoria del Mondiale, è una storia difficile da raccontare. Bisogna viverla”.
CT DELL’ARGENTINA – “Quando mi hanno offerto il posto di ct della nazionale inizialmente era per un periodo di sei partite. Poi hanno visto il mio modo di fare e sono rimasto. L’idea è sempre quella di giocare col cuore, dando tutto, in Nazionale si viene per giocare con piacere. I giocatori lo hanno capito benissimo perché sono top. Se l’Argentina pareggia, la gente già comincia a parlare male… Sapevamo di dover mettere i giocatori nelle migliori condizioni per rendere. È iniziato tutto 3 anni fa con la vittoria in Copa America, pur non giocando benissimo, ma abbiamo avuto anche fortuna. Oggi abbiamo un sistema di gioco che ogni giocatore capisce. Se i giocatori non sono dalla tua parte, sei morto”.
DISCORSO DOPO SCONFITTA CONTRO ARABIA SAUDITA ED ANDAMENTO MONDIALE DOPO QUELLA PARTITA- “I giocatori hanno fatto tutto quello che dovevano fare, ma abbiamo perso. Dopo il ko ci siamo detti con lo staff di cancellare tutto, di non parlare di questa partita perché avremmo dovuto giocarci una finale col Messico quattro giorni dopo. Dovevamo stare uniti, e così abbiamo fatto senza parlare un secondo di quella sconfitta. Immagina noi… La prima in un Mondiale è sempre fondamentale, sono stati giorni durissimi dopo la sconfitta. Poi il Messico poteva pure permettersi di pareggiare, quindi è stata dura. L’ha sbloccata Leo quella partita. Dopo la vittoria del Mondiale ho scaricato la tensione, prima del Messico non è stato facile. Sei solo in quei quattro giorni prima della partita. Poi a un’ora mezza della partita, la testa comincia a lavorare, iniziano i dubbi di formazione anche se sei sicuro delle tue scelte. Quello è il peggior momento in assoluto, succede anche prima di un’amichevole. Dopo il Mondiale ho avuto un herpes alla pancia per la tensione accumulata”.
MESSI DURANTE IL MONDIALE – “Sapeva che la squadra c’era, il problema è che in un Mondiale, anche se stai bene, vai a casa se perdi. È stato bravo lui come tutti gli altri, anche quelli che non avevano mai giocato questa competizione. Gli mancava la vittoria in un Mondiale. Messi ha messo il cuore, è diventato impossibile da fermare in Qatar. Vederlo da vicino è una roba difficile da raccontare, fa cose pazzesche. Non si sa quando si ritirerà. È dura essere Leo, però lui in campo è felice, infatti gli diciamo di continuare fino a che avrà il sorriso”.
LAZIO – “La Lazio la porto nel cuore, anche se sono stato lì pochissimo”.