Dall’Uruguay al Portogallo, passando dalla Spagna. Ma il viaggio di Darwin Núñez, l’ultimo talento di casa Benfica, non sembra essere finito qui.
A 23 anni ha stregato già gli occhi di mezza Europa. E ora nessuno vuole farsi sfuggire quello che potrebbe diventare il nuovo “pistolero” uruguayano del calcio europeo.
Il Benfica se lo tiene stretto e se lo coccola, consapevole che il grande investimento, fatto su di lui, sta ripagando la fiducia del presidente Rui Costa.
QUALI SONO LE SUE CARTUCCE
Sin dal primo momento in cui lo si guarda, ciò che salta all’occhio è il suo strapotere fisico. Grazie ai suoi 187 cm, Darwin Núñez è un attaccante dominante e difficile da marcare per i difensori avversari. Possiede un ottimo posizionamento offensivo, un elevato senso del gol e una vena realizzativa affidabile.
Tuttavia, non è il “nove” classico che ci si aspetta. Dotato di un grande atletismo, sicuramente la caratteristica più importante del suo bagaglio tecnico, c’è quella di un giocatore che si è ambientato perfettamente nel ruolo di attaccante di raccordo. Aiuta volentieri la manovra, dando una mano al centrocampo. E, nonostante la maggior parte dei profili di seconda punta siano fisicamente diversi da lui, sta ottenendo ottimi risultati da un punto di vista realizzativo.
I gol arrivano nonostante questa sua propensione al “sacrificio” e a giocare lontano dall’area di rigore. Questo perchè il suo strapotere fisico lo rende incontenibile in progressione e letale di testa.
Quando parte palla al piede, grazie al suo buon controllo, abbinato ad un dribbling rapido, diventa difficile da controllare. Spesso, sul cambio di passo, porta il difensore a perdere il tempo per l’intervento. E, di conseguenza, a trovare il varco per l’accelerata decisiva o per il tiro.
Sui colpi di testa è, senza alcun dubbio, l’elemento più pericoloso delle águias, insieme a Seferović e capitan Otamendi.
Gran parte del merito, per questa sua completezza tattica, è del suo allenatore, Jorge Jesus. Da sempre, l’allenatore portoghese ha dimostrato di apprezzare gli attaccanti polivalenti. Quelli capaci di segnare e, al contempo, di rendersi utili in fase di costruzione.
Darwin Núñez è solo l’ultimo dei grandi attaccanti, plasmati e costruiti dall’attuale tecnico del Benfica.
IL PERCORSO IN EUROPA
Darwin Núñez muove i suoi primi passi nel Peñarol, in Uruguay. Con il club di Montevideo, tuttavia, l’avventura non inizia nel migliore dei modi. Dopo essersi formato nel settore giovanile del club e prima ancora di esordire con la maglia dei carboneros, Darwin Núñez subisce la rottura del crociato a soli 17 anni.
Questo infortunio, di fatto, gli impedirà di esplodere nel campionato di casa; l’esordio ufficiale arriverà solo a fine 2017, a 18 anni.
Nell’estate del 2019, quando la sua carriera con il Peñarol sembrava sulla via giusta per decollare, l’Almería si muove con largo anticipo. Con una trattativa rapida, il club andaluso lo porta in Spagna, dove Darwin Núñez sarà, sin da subito, uno dei principali artefici della promozione ne La Liga.
Con la maglia biancorossa gioca da centravanti puro. I 16 gol in 30 partite, nella stagione 2019/20, sono il biglietto da visita perfetto con cui si presenta al calcio europeo.
Al termine della stagione, il Benfica non perde tempo e lo porta a Lisbona; qui viene incoronato come il futuro del club lusitano.
Il primo anno, di ambientamento, si conclude con un lauto bottino di 14 reti e 12 assist in 44 partite. Inoltre Darwin Núñez si rivela “bello di notte“, segnando ben 5 di questi realizzazioni nelle 7 partite giocate in Europa League. Il Lech Poznan ne sa qualcosa, visto che ha subito una tripletta.
IL PASSAGGIO DI TESTIMONE
A soli 22 anni, Darwin Núñez ha un’intera carriera davanti a sé. L’Almería lo ha preso in fasce. Il Benfica lo cresce e lo coccola, in attesa di un futuro salto di qualità. E, nel frattempo, l’Uruguay guarda a lui nell’ottica del ricambio generazione dell’attacco della Celeste.
Darwin Núñez può essere l’erede di Luis Suárez e Edinson Cavani.
Occhio alla concorrenza, però. Insieme a lui, spiccano altri profili interessanti quali Maxi Gómez, centravanti 25enne più letale e “puro” rispetto al classe 1999, ma anche i giovanissimi Facundo Torres (classe 2000 del Peñarol), Facundo Pellistri (2001 del Deportivo Alavés) e Martín Satriano (2001 dell’Inter).
L’ITALIA NEL DESTINO DI DARWIN NÚÑEZ
Le prestazioni di Darwin Núñez non sono di certo passate inosservate alle grandi d’Europa. In particolare, più di una strada porterebbe verso l’Italia.
Sin dal principio, il Bel paese sembra essere il destino di Darwin Núñez. Presente nella sua carriera fin dal primo momento. Infatti, il Peñarol, club in cui l’attaccante muove i suoi primi passi, prende il nome dall’omonimo quartiere di Montevideo. Il quartiere di Peñarol, a sua volta, è l’equivalente castigliano della città di Pinerolo, situata in Piemonte. Questo centro urbano è lo stesso in cui risiedeva Giovanni Battista Crosa, emigrato in Uruguay verso la fine del XVIII secolo.
Dal Peñarol, all’Italia, la strada è comunque lunga. Ma è più breve di quanto possa sembrare per Darwin Núñez.
L’INTERESSE DELLA SERIE A
L’Inter ha una grande tradizione di centravanti sudamericani. Soprattutto argentini e uruguayani. In questo momento, il pacchetto degli attaccanti neroazzurri, tuttavia, non dà certezze. Džeko è la sicurezza attuale, ma l’età non garantisce per lui. Lautaro Martínez è la stella indiscussa della squadra, a maggior ragione dopo la notizia del rinnovo. Sánchez sembra sul piede di partenza, Correa non si è ancora integrato negli schemi di Inzaghi e Satriano, per un motivo o per l’altro, non è ancora stato lanciato nella mischia. Ecco, quindi, che Darwin Núñez sarebbe un perfetto innesto. Ideale sia per attuare un ricambio generazionale nei confronti di Džeko, sia per sostituire Lautaro Martínez, in caso di futura partenza.
Ma è l’altra sponda del Naviglio, quella rossonera, ad aver fatto i passi più importanti per il talento del Benfica. Nel Milan, il ricambio generazionale è quasi obbligatorio, visto che Giroud e Ibrahimović sono agli sgoccioli della loro carriera. Rafael Leão è l’astro nascente, ma non è la prima punta che il Milan cerca. Così come Rebić, colui che prende più spesso il posto dei due bomber in attacco. Infine c’è Pellegri, il cui acquisto sembra sempre aver acquisito più i caratteri di una scommessa che non sta dando i suoi frutti. Dunque, non a caso, il Milan sta seguendo i progressi di Darwin Núñez, per eleggerlo come nuovo centravanti.
Un po’ più defilate sono le ipotesi relative alle piste Juventus, ancora bloccata nelle vicende del rinnovo di Dybala, e Atalanta, che non potrebbe sostenere un’eventuale asta con le altre.
LE SIRENE DE LA LIGA
Anche in Liga, però, molte società stanno guardando a Darwin Núñez. Fanno rumore i due gol dell’uruguayano nella vittoria del Benfica sul Barcellona, in occasione della seconda giornata della fase a gironi di questa Champions League. Eccome se fanno rumore.
Il Real Madrid potrebbe inserirsi nella bagarre e cercare di strappare il gioiello alla concorrenza, ma non è sicuramente la prima candidata.
Resta alla finestra anche il Barcellona, vittima di Darwin Núñez; i blaugrana vorrebbero ingaggiarlo come erede naturale di Luis Suárez. Anche se il club catalano sembra quasi costretto a tirarsi fuori dalla corsa, vista la situazione economica non propriamente idilliaca.
Sono molto più alte, invece, le quotazioni dell’Atlético Madrid, che sembra la squadra più vicina a Darwin Núñez. L’attaccante è il profilo ideale per il calcio di Simeone. É ottimo sia come prima che come seconda punta, essendo tanto utile nell’aiutare la manovra, sacrificandosi a centrocampo, quanto nell’essere rapace e letale in area di rigore. Inoltre, sembra che proprio Luis Suárez ne stia avvalorando la candidatura per farsi sostituire da lui. Il Cholo e il Pistolero potrebbero essere i fattori decisivi per spingere sull’acceleratore e affondare il colpo.
In questo modo, Darwin Núñez potrebbe approdare in quella Liga, conquistata sul campo, ma mai accarezzata, con la maglia dell’Almería.
SULLE ORME DI SUÁREZ
Ma l’interesse delle grandi d’Europa non è finito qui.
Il suo connazionale Luis Suárez, arrivato dal Nacional di Montevideo, ha fatto la fortuna del Barcellona, nella seconda metà degli anni 2010. Ma prima di arrivare in blaugrana, ha compiuto due tappe intermedie: prima in Olanda, tra le fila del Groningen e dell’Ajax; poi, in Inghilterra, al Liverpool.
Proprio in Premier League ci sono ben quattro squadre, su tutte, pronte a fare follie per lui.
Il Manchester United potrebbe assicurarselo e renderlo il primo mattone per l’ennesima ricostruzione. A prescindere dal fatto che Solskjær rimanga saldo in panchina o no.
Il Manchester City potrebbe ampliare il suo reparto d’attacco con un’altra punta polivalente, che Guardiola userebbe alla maniera di Agüero o Gabriel Jesus. Anche se Núñez è un attaccante molto diverso da entrambi.
Il Chelsea sembra un po’ più indietro nella contesa, così come il Liverpool. Ma le due società non vorranno, senza dubbio, lasciarsi sfuggire questo talento, che potrebbero far crescere sulle orme di Firmino e Lukaku.
IL BENFICA FA IL PREZZO
Dal canto suo, il Benfica non fa sconti. Sa bene di avere una preziosa ricchezza tra le mani e non vuole farsela sfuggire.
Il classe 1999 è il centro dell’attacco dei lusitani, oltre che la colonna portante e il volto del club. La cifra sborsata per portarlo a Lisbona è pari a 24 milioni di euro. Adesso le Águias chiedono una cifra sei volte maggiore!
150 milioni di euro. É questa la somma della clausola presente nel contratto di Darwin Núñez.
Una cifra molto alta, con il fine principale di scoraggiare le pretendenti dall’acquisto dell’uruguyano. E, allo stesso tempo, una cifra dalla quale il Benfica difficilmente si scosterà. Basti pensare che l’ultimo talento maturato dalle parti del Da Luz, João Félix, è stato ceduto all’Atlético Madrid per 126 milioni di euro nel 2019.
Núñez, coetaneo del talento portoghese, potrebbe senza alcun dubbio superare anche questa barriera.