Il tempo dei festeggiamenti è ormai giunto al termine in casa Milan. Maldini infatti è a lavoro per consegnare a Pioli una rosa ancora più competitiva che sia in grado di difendere il titolo di campione d’Italia. L’obiettivo principale è quello di rinforzare la trequarti, reparto che oltre a Leao offre poche garanzie. A tal proposito il sogno di mercato dell’ex capitano rossonero, ora dirigente, proviene dal Belgio: Charles De Ketelaere.
IL GRANDE SALTO
Esploso nell’ultima stagione col Club Bruges, il giovane fantasista belga ha messo a segno 14 reti e 8 assist nell’ultima Jupiler Pro League poi vinta. Numeri che potrebbero valergli il salto di in un campionato certamente più prestigioso come la Serie A.
Di prospettiva ma già pronto nell’immediato, rappresenta il profilo ideale da inserire in un contesto come quello del Milan, composto da tanti giovani ma anche da calciatori esperti, Ibra su tutti, pronti a fare da guida. Nonostante la giovane età vanta già una discreta esperienza in Champions League dove ha collezionato ben 16 presenze. In più sa anche cosa significa vincere come testimoniano i tre campionati vinti in Belgio.
Al Milan potrebbe essergli concesso un ruolo da attore protagonista, che potrebbe far alzare le sue quotazioni anche in vista del prossimo Mondiale che giocherà in Qatar con la sua nazionale. Infatti nella selezione del ct Roberto Martinez la concorrenza è spietata. In attacco ci sarebbero gli intoccabili della Golden Generation belga Hazard e soprattutto De Bruyne, a cui viene paragonato.
Il Milan e la Serie A dunque, sarebbero per De Ketelaere il palco scenico ideale dove mettersi in mostra. L’unico ostacolo è la richiesta di 40 milioni, su cui la dirigenza milanista sta lavorando da settimane, provando ad inserire nell’affare anche il suo compagno di reparto Noa Lang.
COME GIOCHEREBBE CON PIOLI
Il campionato appena passato ha visto avvicendarsi sulla trequarti quasi tutto il reparto offensivo del Milan. Il ruolo in cui De Ketelaere naturale è dietro la punta, occupato nel 4-2-3-1,inizialmente da Brahim Diaz e poi dai meno fantasiosi ma più concreti Kessie e Krunic. Nonostante la maglietta numero 90 indossata al Bruges, De Ketelaere rappresenta in tutto e per tutto un vero numero 10. Dotato di dribbling, visione di gioco e ottimi passaggi, potrebbe esprimere il massimo del suo potenziale giocando per vie centrali. In questo caso agirebbe alle spalle di Divock Origi, promesso sposo rossonero, con cui andrebbe a formare una coppia tutta belga.
Altra caratteristica importante è la sua duttilità, motivo per cui resta in cima alla lista delle preferenze nonostante l’idea Zaniolo. Pioli potrebbe decidere così di schierarlo anche a destra. In questo caso andrebbe a sostituire Saelemaekers. Da esterno, essendo mancino, giocherebbe a piede invertito andando a creare maggiore imprevedibilità rispetto al suo connazionale.
De Ketelaere inoltre, durante la trafila delle giovanili ha ricoperto ogni ruolo, giocando anche in mezzo al campo dove ha sviluppato la fase di costruzione e i tempi di inserimento. L’ipotesi di impiegarlo da mezz’ala però resta da scartare vista l’abbondanza di nomi e il modulo scelto dal tecnico rossonero. Nell’ultimo anno al Bruges ha giocato da punta dividendo il reparto con Lang. Grazie alla sua fisicità, caratterizzata dai 192 cm di altezza, è riuscito a farsi rispettare anche in area di rigore realizzando 18 gol stagionali, tra cui alcuni di pregevole fattura.
MILAN NEL DESTINO
Nonostante abbia sempre vestito i colori nerazzurri del Club Bruges, nel suo destino potrebbero esserci quelli rossoneri. Circola infatti una foto che lo ritrae da bambino mentre indossa la maglia del Milan. Anche il suo primo gol in nazionale è strettamente legato al Diavolo. Il 10 ottobre 2021, a Torino, nella finale valida per il terzo posto in Nations League contro l’Italia, subentra a Saelemaekers e segna a Donnarumma, ai tempi portiere del Milan. Altra curiosità è che il suo agente, Tom De Mul è un ex amico e compagno di squadra di Zlatan Ibrahimovic ai tempi dell’Ajax. Tutte le strade porterebbero a San Siro, ma per far sì che la trattativa si concretizzi ci sarà bisogno di un grande sforzo economico da parte della società meneghina.