Termina il 2022 calcistico per SPAL e Pisa al Mazza di Ferrara. Gli estensi escono sconfitti dal confronto con i nerazzurri e si trovano molto vicini alla zona rossa della classifica. Il tecnico dei padroni di casa, Daniele De Rossi, è intervenuto in conferenza stampa al termine della gara, trattando diversi temi.
LA CONFERENZA STAMPA
Come commenta la sconfitta di oggi?
“Siamo in credito con la sfortuna. Ci sono molte cose positive da tirar fuori dalla prestazione di oggi. Ogni volta diciamo che è stata la miglior partita, quindi ci portiamo a casa sempre qualcosa di buono. Se si parla di miglioramenti va bene, ora dobbiamo ripartire al meglio dopo la sosta”.
Oggi ha quasi confermato la formazione di Parma. “Squadra che vince non si cambia” o altro?
“Ho deciso di ripuntare su Rabbi perché ci aiuta con e senza palla. Non sono uno scaramantico, c’è questa motivazione dietro la scelta”.
Un primo bilancio sulla sua esperienza da allenatore?
“Non posso essere felice per ciò che è stato fatto finora. Il voto si darà a fine anno, ma ci vuole tempo per poter giudicare un lavoro”.
Quale differenza c’è stata tra il primo e il secondo tempo?
“Il gol subito è stato abbastanza sfortunato e da lì è entrata in gioco una componente mentale. Dopo pochi minuti si è aggiunto anche il cartellino rosso e abbiamo perso equilibrio. Abbiamo comunque avuto un paio di occasioni e uscire con un punto sarebbe stato bello”.
Come giudica la prima di Prati da titolare?
“Lui ha vinto la Serie D lo scorso anno e ha dimostrato che si merita questa categoria e può tranquillamente starci. Non è un caso se nel primo tempo siamo andati tanto bene. E’ un ragazzo intelligente e troverà più minuti”.
Sul doppio giallo di Murgia:
“Non è mai semplice, con la foga, limitare l’intervento e togliere il piede. Non sono un fatalista, ma il cambio di Murgia era pronto a metà campo. Lui, però, è un ragazzo che sta sempre con la testa in campo e vive per questa squadra”.
Sul passare a un modulo con due attaccanti:
“Si potrebbe riempire meglio l’area, ma significa togliere uno in mezzo al campo. Potrebbe, in questo modo, venir meno il bel gioco che abbiamo visto nel primo tempo. Non posso lamentarmi perché Rabbi è stato presente in area. Deve migliorare, ma è un ragazzo giovane e ha tante caratteristiche da giocatore forte. La differenza non è con quanti attaccanti giochi, ma con quanta gente arrivi a coprire l’area”.
La Mantia può essere sacrificato?
“Non ci sono sacrificati. Abbiamo tanti attaccanti e, se l’idea è quella di giocare con una punta, non c’è spazio per tutti. A gennaio non ci saranno venti acquisti per capovolgere tutto perché è una buona squadra, ma qualcosa andremo a fare”.
Quanti rimpianti ci sono in una partita come questa?
Sui limiti di questa squadra:
“I limiti ce li ho io perché ho iniziato da poco. Mi sento bene, forte e con il supporto della squadra, ma la classifica rispecchia l’andamento dell’allenatore. Non vedo troppi limiti umani e caratteriali nella squadra”.