Saranno quattro le giornate di squalifica che dovrà scontare Douglas Costa dopo l’increscioso fatto avvenuto domenica pomeriggio. Il giocatore salterà quindi le partite contro Frosinone, Bologna, Udinese e soprattutto Napoli. La Juventus, tramite il proprio allenatore, Massimiliano Allegri, ha già comunicato che non effettuerà nessun ricorso. Ha, anzi, multato il brasiliano con un’ammenda vicina ai 200 mila euro. Allegri ha proseguito dichiarando però che non ci saranno ripercussioni sulla partita di Champions di stasera contro il Valencia, dove Costa sarà regolarmente a disposizione.
IL GESTO

Il gesto accade nei minuti di recupero del secondo tempo. Dopo essersi provocati a vicenda per tutta la fase finale della partita, Douglas Costa sputa addosso a Federico Di Francesco, ala del club romagnolo. Prima dello sputo era avvenuta anche una gomitata da parte del calciatore ex Bayern Monaco nei confronti del figlio di Eusebio. Nel post gara Douglas si è scusato sia con i tifosi che con i compagni di squadra. Scuse però non pervenute a Federico. Costa stesso ha voluto sottolineare il fatto che non chiederà perdono al giocatore del Sassuolo, rimarcando il fatto che nessuno sa in che modo lo ha provocato.
Strano vedere una mancanza di rispetto così grande dall’atleta brasiliano. Sempre molto disponibile, umile e sorridente. Avrà presumibilmente perso la ragione a seguito delle infinite provocazioni dell’avversario. Ciò comunque non deve rappresentare una scusante. Il trash-talking è una pratica assai comune in tutti i campi italiani e non. Lo si effettua solamente per destabilizzare l’avversario tecnicamente più abile di noi. Sta al giocatore che è preso di mira non cedere alle provocazioni, ma anzi rispondere sul campo.
LE CONSEGUENZE

Dopo essere stato espulso dalla partita, al 48′ del secondo tempo, Douglas Costa dovrà stare lontano dai campi per un po’. Il giudice sportivo, come citato precedentemente, ha squalificato il giocatore per quattro partite. Il brasiliano paga “per comportamento non regolamentare in campo”. Inoltre il giudice sembra aver utilizzato la prova tv per capire quanto fosse grave la gomitata ma “nel caso di specie il gesto, seppur oggettivamente antisportivo, non sembra assumere con sufficiente grado di certezza i connotati della condotta violenta”. Quindi, per la gomitata, il calciatore juventino non riceverà alcune sanzioni.
Un gesto vile quello dello sputo, quasi meschino. Si sottolinea perennemente come i giocatori dovrebbero essere un esempio per i tanti giovani che si approcciano al calcio giocato e trovano nella visione delle partite un’importante passione. Il calciatore brasiliano di sicuro ha rappresentato una figura profondamente negativa in questo weekend di campionato. Si spera, come sempre, che eventi del genere non si ripetano mai, o, comunque, avvengano con una cadenza assai rara.