Classe 1994 con in bacheca già due campionati europei under 19, 2 Supercoppe spagnole, 1 Europa League e anche una Liga. Se partissimo da qui, tutti noi penseremmo subito a qualche campione in via di affermazione oggi, invece questa rappresenta l’eccezione che conferma la regola. Lo strano caso di Gerard Deuloufeu.

PREDESTINATO
Un bambino catalano che vuole giocare a calcio ha una meta obbligata: la cantera blaugrana. A 9 anni, Gerard Deulofeu da Riudarenes, corona questo sogno ed entra nel più importante vivaio spagnolo. Fa tutta la trafila nelle giovanili ed esordisce nel 2011 con il Barcellona B, all’epoca allenato da Luis Enrique. L’ex canterano cresce comunque con le stigmate del fenomeno. Addirittura a 12 anni la Nike lo mette sotto contratto. L’azienda col baffo gli fornisce buona parte del materiale tecnico, comprese le scarpette. Due anni dopo Deulofeu stipula un nuovo contratto da 150 euro l’anno con la multinazionale americana bruciando la concorrenza dell’Adidas, anch’essa interessato al giocatore.
Nel 2012 Deulofeu viene inserito nella lista dei 101 calciatori più interessanti nati dopo il 1991, stilata dalla rivista spagnola ‘Don Balon’ (l’ultima in assoluto, prima della chiusura definitiva). Nell’elenco ci sono top player come Paul Pogba, Eden Hazard, Marco Verratti, Antoine Griezmann.
Certo l’elenco è lungo e ricco di meteore del calcio internazionale, ma questo inserimento nei top 101 calciatori più interessanti fece schizzare il costo del cartellino del giovane esterno a 15 milioni di euro.

PRESTITI INFINITI
Nonostante l’inizio di quella che poteva sembrare una carriera dal certo avvenire, l’anno dopo l’inserimento nella top 101 inizia il calvario dei prestiti per Deulofeu. Durante l’estate 2013 infatti viene mandato in prestito all’Everton, anche qui l’inizio è quello dei migliori: gol decisivo all’esordio nella partita di League Cup. Le aspettative non vengono completamente deluse, ma le 25 presenza in totale con soli 3 gol non bastano ai Toffes.
A fine stagione il prestito non viene riscattato e l’esterno offensivo ritorna alla casa madre. Il Barcellona decide di non puntare ancora su di lui lasciandolo partire in prestito con direzione Siviglia. Nonostante un campionato più adatto alle sue caratteristiche Deulofeu non riesce a ritagliarsi lo spazio necessario per essere determinante. Conclude la stagione con la vittoria dell’Europa League, ma sicuramente non da protagonista.

Anche in questo caso il copione rimane lo stesso, ritorno al Barcellona e attesa di una nuova squadra interessata. L’Everton di Kuman decide di riscommettere sul giovane spagnolo, così nell’estate del 2015 Deulofeu torna a vestire la maglia dei Toffes, questa volta a titolo definitivo per 6 milioni di euro. Dopo una discreta prima stagione (33 partite e 4 gol) nel 2016-2017 si ritrova a dicembre ai margini del club, con 13 presenze totali di cui una sola per intero.
La sua maledizione sembra trovare una fine nell’inverno 2017, quando è il Milan di Montella a portarlo a Milanello in prestito gratuito per 6 mesi.
A Milano il diamante che tutti si aspettavano torna finalmente a brillare, la seconda parte di stagione infatti vede Deulofeu maturare e chiudere i suoi migliori 6 mesi con 17 presenze, 4 gol e 3 assist. Niente male per la sua prima esperienza in Serie A.
Dopo la bellissima mezza stagione in Italia il Barcellona decide di esercitare il diritto alla recompera stipulato nel contratto dello spagnolo, portandolo in maglia blaugrana (ennesima volta) per 12 milioni di euro.
Doveva essere l’anno zero, della ripartenza, rivoluto fortemente dal club che lo ha cresciuto, con un posto in squadra liberato dalla partenza di Neymar, più spazi, più opportunità, ma questi primi mesi hanno raccontato tutta un’altra storia: solamente 16 presenze ed un gol.
Troppo poco per il Barca; ora il fantasma dei prestiti sembra bussare nuovamente alla porta di Deulofeu.
LE INTERESSATE
Gerard Deulofeu e l’Italia, un amore come dicevamo sopra, nato un anno fa e che potrebbe riscattare a breve. Sì, perché a distanza di sei mesi dal suo addio al Milan, ci sono buone possibilità di rivedere nel nostro campionato il giocatore spagnolo. L’avventura al Barcellona sta infatti andando completamente all’opposto rispetto a quanto sperasse il classe ’94, prima sedotto e adesso praticamente abbandonato dal club catalano, che di fatto lo ha messo sul mercato. Il numero 16 blaugrana ha finora collezionato 16 presenze, spalmate fra Liga, Champions, Copa del Rey e Supercopa, ma ciò che colpisce è che gran parte di esse sono arrivate a inizio stagione, quando la squadra era ancora alla ricerca di una nuova identità dopo la partenza di Neymar. Deulofeu è infatto stato schierato da titolare nelle prime cinque giornate di Liga. Un ottimo avvio, che faceva pensare a una stagione da protagonista. Invece, l’ex Everton è finito lentamente nel dimenticatoio, tanto che non scende in campo dallo scorso 29 novembre, giorno del match di Copa del Rey con il Murcia. L’arrivo in Catalogna di Coutinho, strappato al Liverpool per la modica cifra di 160 milioni, e il rientro imminente di Dembélé significano che in blaugrana non c’è più spazio per Deulofeu, come confermato da Guillermo Amor, portavoce e responsabile delle relazioni istituzionali del Barcellona.
Ci sono molti giocatori nella rosa: alcuni fanno parte del progetto, altri no. Oggi lui non ne fa parte e dovrà aspettare per avere la sua occasione. Dobbiamo attendere i prossimi giorni per vedere se ci sarà qualche movimento per quanto riguarda il suo futuro.
Inter, Milan e Napoli (e non solo) hanno già avviato i contatti con l’agente del calciatore. Tutte e tre infatti sono alla ricerca di un esterno offensivo e Deulofeu per rapporto qualità/prezzo rappresenta un’occasione da non farsi sfuggire. Le società interessate puntano a un prestito con diritto di riscatto, mentre il Barca vorrebbe cedere il giocatore a titolo definitivo, per rientrare almeno in parte con la spesa appena effettuata per assicurarsi Coutinho.
La società nerazzurra ha iniziato a parlarne: al lavoro per un prestito biennale con obbligo di riscatto; invece i partenopei, almeno per il momento, seguono con attenzione le vicende dell’ex 7 rossonero: il sogno del Napoli si chiama Simone Verdi, ma Gerard Deulofeu può essere un’occasione importante, in grado sia di far rifiatare Callejon che Insigne. Senza dimenticare che Montella, lo scorso anno, lo schierò anche da falso nueve. Deulofeu nel frattempo pensa al Milan, al suo Milan, quello che gli è rimasto nel cuore e che eternamente ringrazia per averlo rilanciato e avergli fatto riconquistare la nazionale maggiore spagnola, e nel quale sarebbe pronto a ritornare.

Nel collage delle foto ricordo del 2017 Deulofeu inserisce anche l’esultanza con la maglia del Milan nel 4-0 contro il Palermo.