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La Top Diez degli allenatori ancora senza squadra

Calcio Internazionale

La Top Diez degli allenatori ancora senza squadra

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Quello dell’allenatore, si sa, è un lavoro entusiasmante e delicato. Ma sempre più legato ai risultati sportivi. Che sono, in fin dei conti, ciò che alle società e alla maggior parte dei tifosi interessa maggiormente. E mentre i più importanti campionati del mondo sono fermi per dare spazio alle Nazionali – nel frattempo ecco i cinque giocatori da tenere d’occhio durante la pausa -, Numero Diez ha deciso di ricapitolare chi sono i migliori dieci allenatori ancora senza contratto o comunque in cerca di un club. C’è chi si è preso un anno sabbatico, chi due, altri invece sperano che questo stop forzato duri il meno possibile.

JOSÉ MOURINHO

Non si può non partire dallo Special One, José Mourinho. Il tecnico portoghese, dopo l’esperienza sulla panchina del Manchester United, è ancora libero e senza contratto. Per la prima volta in carriera Mourinho inizierà la stagione senza una squadra, dopo 18 anni di vittorie, titoli e anche qualche difficoltà. Prima al Real Madrid e poi soprattutto in Inghilterra, al Manchester United, il lusitano non è riuscito a ripetere le imprese che hanno caratterizzato le stagioni al Porto e all’Inter. In un’intervista rilasciata qualche settimana fa Mourinho ha ammesso, commosso, che il calcio gli manca davvero. Non è solo un lavoro, ma un’insostituibile passione.

(Fonte: immagine Wikipedia)

“Prima mi divertivo, poi è diventata una cosa seria. Lo è stata finora, e ora che sono libero, invece di godermela, mi manca.”

MASSIMILIANO ALLEGRI

Se la Juventus è oggi una delle squadre più forti del mondo, gran parte del merito va dato anche a Massimiliano Allegri. Arrivato sulla panchina bianconera tra lo scetticismo generale nell’estate del 2014, il tecnico livornese è riuscito a conquistare cinque scudetti di fila, quattro Coppe Italia e due Supercoppe. Un allenatore vincente che dopo un quinquennio di grandi traguardi , anche europei – due finali di Champions League -, è momentaneamente libero. Si gode le vacanze, aveva bisogno di una pausa, ma spera di tornare in panchina il prima possibile. Su di lui ci avevano fatto un pensierino le big d’Inghilterra, Chelsea e United in primis. Ma per un allenatore con così tanti trofei in bacheca non sarà affatto difficile ricevere offerte prestigiose dai più grandi club del mondo.

(Fonte: profilo Instagram Juventus)

LUCIANO SPALLETTI

Luciano Spalletti è stato esonerato dall’Inter a fine maggio. L’esperienza sulla panchina meneghina è stata, però, una delle più gratificanti e al tempo stesso stimolanti della sua carriera. L’ex allenatore della Roma è stato l’artefice dell’atteso ritorno in Champions League dell’Inter, che vi mancava da circa sei anni. Due quarti posti di fila, una società che anche grazie a lui è tornata al vertice, e una marea di tifosi sempre pronti a sostenere i colori nerazzurri. Nel mezzo, tante polemiche soprattutto per il delicato caso Icardi che Luciano Spalletti ha dovuto in qualche modo contenere. Come per Allegri, anche per Spalletti le offerte importanti non mancheranno.

(Fonte: profilo Facebook Luciano Spalletti)

ARSÈNE WENGER

Arsène Wenger è universalmente riconosciuto come uno degli allenatori più iconici del calcio europeo. Il suo nome sarà indissolubilmente legato all’Arsenal, squadra di cui è stato manager dal 1996 al 2018. 22 anni che hanno segnato un epoca, durante i quali i Gunners si sono imposti al vertice del calcio britannico e continentale. In Inghilterra il tecnico alsaziano ha conquistato 17 trofei ma nel 2018 ha deciso di salutare e di dire addio alla società con la quale è diventato “grande”. In un’intervista di qualche mese fa Wenger ha parlato del suo amore quasi viscerale nei confronti dell’Arsenal, un’ossessione in piena regola. Ma ha anche chiarito il suo più grande rimpianto.

“Forse restare 22 anni nello stesso club è stato un errore. Mi piacciono le sfide, mi piace muovermi. A volte, però, sono rimasto prigioniero della mia stessa sfida.”

CLAUDIO RANIERI

Sir Claudio è un altro dei big della panchina ad esser rimasto senza contratto. Lo scorso anno il tecnico di Testaccio ha guidato prima il Fulham, poi ha chiuso la stagione alla Roma. In entrambi i casi, però, Ranieri non è riuscito a dare la scossa ad un ambiente – sia in Inghilterra, che alla Roma – desolato e molto delicato. L’ex allenatore del Leicester ha dovuto affrontare diverse situazioni di difficile gestione. A Roma, in particolare, ha avuto a che fare prima con le dimissioni di Monchi e poi con il clamoroso addio di Daniele De Rossi, silurato dalla società dopo una stagione a dir poco travagliata.

Nelle ultime ore, tuttavia, il nome di Claudio Ranieri è stato accostato alla panchina della Nazionale della Guinea. Eventualmente si tratterebbe della seconda volta alla guida di una Nazionale, dopo essere stato commissario tecnico della Grecia nel 2014, senza fortuna.

JOSÉ PEKERMAN

Il suo addio alla Nazionale della Colombia a settembre dello scorso anno ha lasciato più di qualche perplessità. Del resto con i Cafeteros Pekerman ha conquistato per due volte di fila il pass per i Mondiali e ha raggiunto i quarti di finale nel 2014, il miglior risultato di sempre nella storia della nazionale di James Rodríguez e Duván Zapata. A livello giovanile Pekerman è uno dei tecnici più vincenti di sempre: con la Under 20 argentina ha portato a casa 3 Mondiali Under 20 e 2 Sub-20. Ecco perché prima che la Federazione argentina confermasse Scaloni, quello di Pekerman è stato a lungo uno dei nomi più gettonati per la panchina dell’Albiceleste.

GENNARO GATTUSO

Anche Gennaro Gattuso è tra i migliori tecnici senza panchina. Il suo lavoro alla guida del Milan è stato di pregevole fattura, sfiorando una incredibile qualificazione in Champions League. Ed è riuscito a valorizzare tanti calciatori ora punti di riferimento della squadra rossonera: Romagnoli, Calabria, Suso, Kessiè.

(Fonte immagine: profilo Instagram del Milan)

Al termine della scorsa stagione il tecnico calabrese ha deciso di porre fine all’avventura milanista, rinunciando a circa 5,5 milioni di euro. Un gesto di grande eleganza e rispetto nei confronti della società che lo ha reso uomo, prima in campo e poi in panchina. Nei giorni scorsi si era parlato di un suo possibile ritorno in Serie A, con la Fiorentina in prima linea. Un’ipotesi poi smentita categoricamente dal patron Rocco Commisso.

LAURENT BLANC

Tra quelli in classifica Laurent Blanc è l’allenatore che da più tempo è senza contratto. Rimane ancora uno dei tecnici più vincenti della recente storia del calcio francese, ma dopo l’esperienza sulla panchina del PSG e della Nazionale non è più riuscito a ritornare in campo. Aspetta il progetto giusto, si dice. Ogni qualvolta ve ne sia la possibilità, il suo nome rimbalza per le società più importanti d’Europa. Ma è dal 2 giugno 2016 che Laurent Blanc non siede su una panchina. Che sia questo l’anno del ritorno?

RUDI GARCIA

In estate Rudi Garcia è stato esonerato dall’Olympique Marsiglia. L’avventura transalpina è stata comunque positiva, nonostante sia sfuggito il terzo posto, l’ultimo piazzamento valido per qualificarsi in Champions League. Il tecnico francese, nel frattempo, è tornato a commentare la sua amata Roma, società con la quale è rimasto in ottimi rapporti.

“Mi piacerebbe giocare altri derby. Alla Roma tornerei molto volentieri, alla Lazio invece non potrei mai pur apprezzando il loro lavoro.”

STEFANO PIOLI

L’ultimo nome di questa speciale classifica è Stefano Pioli. L’allenatore italiano è stato a sorpresa esonerato dalla Fiorentina lo scorso febbraio, dopo un filotto di sconfitte mal digerito dalla società. Peraltro il suo addio alla Viola è stato burrascoso, condito da diverse dichiarazioni piccate sia da una parte che dall’altra. Ora Pioli è in attesa della giusta opportunità per rilanciare la propria carriera.

(Fonte immagine in evidenza: profilo Instagram Manchester United)

 

 

 

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Calcio Internazionale

Un ex Inter si prepara a diventare DS di un club argentino: i dettagli

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Boca Fluminense

Torna a rimbalzare il nome di Ricky Alvarez. L’ex centrocampista dell’Inter sarebbe pronto al prossimo passo della sua carriera con il Velez Sarsfield. Il club argentino lo ha lanciato quando era un ventenne e lo ha riaccolto a braccia aperte a fine carriera. Oggi Ricky ed il Velez sarebbero pronti ad una nuova collaborazione. L’argentino sarebbe pronto a diventare il loro DS.

I NUMERI IN SERIE A

Il talento cristallino di Ricky non è mai sbocciato nel nostro campionato. Sono 3 le stagioni con l’Inter e 3 quelle con la Samp, ma i numeri non sono mai decollati mai realmente. Sono 119 le presenze in Serie A e 15 le reti messe assegno. Il centrocampista ha sempre alternato ottimi momenti a periodi anonimi. Ora, a 35 anni, è pronto al prossimo passo della sua carriera.

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Bundesliga

Can sul momento difficile del Borussia Dortmund: “Non possiamo continuare così”

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Pronostico Bayern M.-Borussia Dortmund

Se da un lato il Borussia Dortmund sta vivendo un ottimo momento in Champions League (tra l’altro, contro ogni pronostico in un gruppo difficilissimo con PSG, Milan e Newcastle), in Germania non sta andando per niente bene. Infatti, la distanza dalla vetta della Bundesliga, attualmente occupata dal Bayer Leverkusen, è di 10 punti.

L’ennesima debacle in patria è arrivata con la sconfitta per 2-0 contro lo Stoccarda in DFB Pokal, la coppa tedesca. La squadra ha tenuto il primo tempo per poi subire entrambi i goal nella ripresa. La squadra di Terzic non sembra quindi nella migliore delle condizioni in vista del match contro il PSG.

Dopo il match, a commentare la disfatta è intervenuto Emre Can, che si è preso la responsabilità di fronte ai propri tifosi, spiegando anche in cosa bisognerebbe migliorare:

UNIONE – “Ognuno di noi dovrebbe fare mea culpa, io per primo. Pressiamo poco e non siamo abbastanza coraggiosi quando abbiamo la palla. Siamo sempre sotto pressione perché gli avversari giocano meglio. Dobbiamo unirci perché le cose non possono continuare così”.

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Calcio Internazionale

Il Saarbrucken di Ziehl continua a sognare: battuto anche l’Eintracht Francoforte in DFB-Pokal

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In una delle più incredibili edizioni della storia della DFB-Pokal dalla sua fondazione, nel 1934, ad oggi, continua la favola del Saarbrücken. Questa squadra milita nella terza serie tedesca, la 3. Liga, e ieri ha centrato l’accesso ai quarti di finale battendo l’Eintracht Francoforte, ma a novembre a eliminato anche il Bayern Monaco agli ottavi. Grazie ai gol di Brunker e Kerber, la compagine allenata da Rudiger Ziehl ha vinto 2-0 contro la formazione di Peter Fischer e mandato in visibilio i tifosi presenti al Ludwigspark stadion, il proprio fortino.

I nerazzurri non sono nuovi però a queste imprese, infatti nella stagione 2019/2020 avevano raggiunto le semifinali e in quella stagione competevano in quarta serie.

LA SITUAZIONE IN DFB-POKAL

La DFB-Pokal è giunta ai quarti di finale e tra le 8 squadre qualificate a questo turno, solo 3 sono di Bundesliga, ovvero Borussia Monchengladbach, Bayern Leverkusen e Stoccarda, che ha eliminato il Borussia Dortmund. Della 2. Bundesliga sono rimaste Amburgo, St.Pauli, Kaiserslautern e Dusseldorf, mentre a rappresentare la terza serie c’è ancora il Saarbrücken, che vuole continuare a sognare.

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Incredibile in Copa del Rey: il Cadice perde contro una squadra di terza serie

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Cadice

Le coppe nazionali, si sa, regalano spesso tante sorprese. In Germania la favola del Saarbrücken sta stupendo tutti, dato che dopo aver eliminato il Bayern Monaco, nella giornata di ieri ha avuto la meglio dell’Eintracht Francoforte. Oggi la notizia più incredibile però arriva dalla Spagna, e più precisamente dalla Copa del Rey.

LA FOLLIA DELLA COPA DEL REY

Il Cadice, squadra di Liga, ha perso in casa dell’Arandina, squadra di terza divisione spagnola. Un risultato inaspettato, anche se le statistiche del match parlano di un match veramente equilibrato.

A dare il vantaggio all’Arandina è stato Ceesay, ma già nel primo tempo il Cadice è riuscito a mettere le cose a posto, trovando la rete del pareggio con San Emeterio. Al minuto 65, però, è stato Jorge Pesca, centrocampista dei padroni di casa, a mandare in paradiso l’Arandina. Già nella giornata di ieri non erano mancate le sorprese, su tutte una.

L’Almeria, squadra attualmente ultima in Liga, è caduto sul campo dell’Union Deportiva Barbastro, club di quarta divisione spagnola. Un turno non privo di sorpresa quello di Copa del Rey, che per altro deve ancora essere concluso. Vedremo se ci saranno altri risultati degni di nota o se le squadre di Liga riusciranno a battere le compagini più inferiori.

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