Connect with us
Genio o follia?

Alla Ricerca del Diez

Genio o follia?

Pubblicato

:

Un eterno Peter Pan, perennemente immaturo, rinunciatario di raggiungere il meglio di sé stesso. Un giovane impulsivo. Un coatto dal talento cristallino. Un travolgente concerto rock. Rovinato troppo spesso da pause immotivate tra una canzone e l’altra. Nihil inimicus quam sibi ipse. Nulla ci è più nemico di noi stessi. Lui, Diez sregolato, la battaglia con i suoi demoni interiori probabilmente non l’ha ancora vinta, per questo in Francia tutti continuano ad identificarlo come “bad boy”. Ma non può essere solo questo, scavando più a fondo deve esserci dell’altro. Ed è esattamente in quel momento, osservandolo bene, che ci rendiamo conto di quanto 175 centimetri possano racchiudere magia incompresa. Un artista ribelle, le “magicien”, Dimitri Payet.

FRANCESE MA NON TROPPO

Alla fine sono solo 9.396 chilometri di distanza a separare l’isola di Réunion dalla Francia. Meticci per definizione, gli abitanti di questo pezzo di terra situato nell’oceano Indiano sono soliti coltivare caffè, ma a causa di una produzione strutturalmente fragile, soffrono un tasso di disoccupazione elevatissimo, quasi al 30%. Il 29 marzo del 1987, però, qualche pozione magica ha permesso di creare un’unica armonia, che ad oggi, nonostante i problemi lavorativi, è considerata la ricchezza più grande mai prodotta sull’isola: Dimitri Payet. A 12 anni, munito a malapena del suo zainetto in spalla, con all’interno l’aria da duro e un talento talmente grande che faticava a starci dentro, decide di farsi coraggio e percorrere quella linea immaginaria disegnata di rosso sulla cartina che univa Saint-Pierre (Réunion) e Le Havre (Francia). La squadra normanna ha una buonissima tradizione in quanto a formazione di giovani calciatori. Paul Pogba, ad esempio, ha giocato lì dai 14 ai 16 anni. Quattro anni dopo, causa mancata motivazione e carattere difficile, Payet torna nell’isola natia. Qui disputa la Reunion Premier League da protagonista, facendo sì che la Francia gli offra una seconda opportunità. Il Nantes lo inserisce nel suo centro di formazione, e dopo circa un anno, il 19 dicembre 2005, fa il suo esordio in prima squadra a 18 anni contro il Bordeaux.

 

INNAMORARSI A SAINT-ÉTIENNE

Nella stagione 2006-2007 il Nantes retrocede in Ligue 2, così Payet accetta la corte del Saint-Étienne, restando nella massima serie. È sabato 3 ottobre 2009 Saint-Étienne-Bordeaux. Gli ospiti hanno appena accorciato le distanze con Jussiè, così la gara inizia ad infiammarsi con cambi di fronte continui. Al minuto ‘84 l’A.S.S.E sostituisce “El Toro” Bergessio col ventiduenne di Réunion. Mancano dieci secondi alla fine, la partita sembra doversi concludere così, sul 2-1. Janot, portiere di casa, rinvia lungo dal fondo. Sponda di Rivière per Payet, che controlla di petto defilato ai 30 metri, e fa partire un tiro terrificante che termina alle spalle di Carrasso. 3-1. Da strapazzarsi gli occhi.

 

LOCO AL QUADRATO

Nel 2011 il Lille lo acquista per 9 milioni, ma il suo talento viene offuscato da quello di altri nomi noti, quali Hazard, Obraniak e Joe Cole. L’annata successiva, con Rudi Garcia come mentore, è quella del definitivo exploit: 12 gol, 12 assist, titolare inamovibile e titolo di miglior assist-man del campionato. Attira su di sé le attenzioni di una delle più storiche compagini di Francia, l’Olympique Marsiglia, che nell’estate 2013 comunica di averlo ingaggiato per una cifra attorno ai 10 milioni di euro. Il primo anno gioca una stagione tra alti e bassi, causa la presenza di Valbuena nel suo ruolo. Al secondo, con l’arrivo del “Loco” Marcelo Bielsa in panchina, diventa più che indispensabile come trequartista nel 3-3-1-3 dell’allenatore argentino. Grazie alla sua enorme abilità nello stop orientato, riesce a trovarsi ad ogni azione rivolto immediatamente verso la porta avversaria. Sarà il segreto dei suoi 16 assist, con cui si aggiudicherà di nuovo la classifica generale della Ligue 1. Al termine della stagione, Payet realizzerà 125 passaggi chiave, di cui 58 costituiti da cross, il 46% del totale.

Numeri stratosferici se posti a paragone con altri interpreti del suo ruolo. Basti pensare che la percentuale di Fabregas è del 27%, quella di De Bruyne il 25%, Messi meno del 15% e Hazard meno del 7%. In questo, Dimitri Payet è davvero un fuoriclasse. E forse, è proprio per via di quella sua testa “loca”, che lo è anche in tutto il resto. Il 15 febbraio 1974 David Bowie pubblicava come 45 giri uno dei suoi brani più famosi: “Rebel Rebel”. Tredici anni dopo, quel disco si sarebbe incarnato nell’enfant prodige di Réunion, il Diez più pazzo di Francia. Madame, monsier, Dimitri Payet.

 

Alla Ricerca del Diez

Chi è Sudakov, il gioiello ucraino che piace alla Juventus

Pubblicato

:

Chi è Sudakov

CHI È SUDAKOV, IL GIOIELLO UCRAINO CHE PIACE ALLA JUVENTUS – Uno dei nomi più chiacchierati degli ultimi tempi è quello del centrocampista dello Shakhtar Heorhiy Sudakov. L’ucraino classe 2002 è attenzionato da tanti club europei. In particolare su di lui c’è la Juventus, che sta cercando almeno un rinforzo nella zona mediana del campo, possibilmente giovane, in attesa del rientro di Nicolò Fagioli e quello, più lontano, di Paul Pogba. Nelle prossimi giorni Cristiano Giuntoli potrà affondare il colpo, ma non sarà facile portare il calciatore a Torino a gennaio, a meno di un’offerta intorno ai 15 milioni di euro. Ma chi è Sudakov? Andiamo ad illustrare nel dettaglio le sue caratteristiche e a ripercorrere la sua carriera.

LE CARATTERISTICHE DI SUDAKOV

Sudakov è un centrocampista offensivo che agisce principalmente sulla trequarti, zona in cui riesce ad essere molto pericoloso grazie alla tecnica sopraffina abbinata ad un’ottima abilità. All’occorrenza può essere arretrato di qualche metro andando a coprire il ruolo di mezz’ala di inserimento.

LA CARRIERA DI SUDAKOV

Sudakov è il calciatore sul quale la nazionale ucraina baserà il suo futuro.

Il ragazzo cresce calcisticamente nel Metalist Kharkiv prima di entrare nelle giovanili dello Shakhtar a 17 anni. In questo momento la sua carriera sta vivendo l’ascesa decisiva dopo l’esordio in Champions League avvenuto nel 2020 al Santiago Bernabeu. Quel giorno gli ucraini fecero la storia riuscendo ad imporsi sul Real Madrid.

Ma come detto precedentemente, in questa stagione Sudakov si sta facendo notare al panorama calcistico europeo anche in Champions League, dove si è reso vero protagonista della sfida contro il Barcellona. Al termine della stessa è stato nominato migliore in campo.

I suoi numeri in questo inizio di stagione sono ottimi. Nel campionato ucraino Sudakov ha messo a segno 2 reti in 9 presenze, mentre nella massima competizione continentale conta 1 gol in 5 apparizioni.

Dopo aver seguito tutto il percorso all’interno della nazionale ucraina, il centrocampista ha esordito in Prima Squadra il 23 maggio 2021. Da quella data ha collezionato 12 presenze e 1 rete.

 

Continua a leggere

Alla Ricerca del Diez

Chi è Rokas Pukstas, il nuovo talento del calcio americano

Pubblicato

:

Chi è Rokas Pukstas

CHI È ROKAS PUKSTAS, IL NUOVO TALENTO DEL CALCIO AMERICANO – Tra le nuove frontiere del calcio ci sono gli Stati Uniti. Gli USA negli ultimi anni stanno alimentando il palcoscenico del calcio europeo con numerosi profili. Tra i campionati maggiormente affollati c’è la Serie A, in cui militano Christian Pulisic, Timothy Weah, Weston McKennie e Yunus Musah. A questi negli scorsi mesi si sarebbe potuto aggiungere anche il giovane Rokas Pukstas, che era finito nel mirino di alcuni club del campionato nostrano come Roma e Milan.

CHI È ROKAS PUKSTAS: CARRIERA

Rokas Pukstas è nato il 25 agosto 2004 a Stillwater, in Okahoma, negli Stati Uniti. Oltre a quella statunitense, gode anche della nazionalità lituana: suo padre Mindaugas ha rappresentato la Lituania nelle Olimpiadi del 2004. Cresciuto calcisticamente negli Stati Uniti, durante la sua formazione ha fatto anche un’esperienza nella Barça Academy, in Arizona. Il suo approdo in Europa è avvenuto nel settembre 2020 durante il periodo del Covid. Vari i club che avrebbero voluto accaparrarselo, ma la sua scelta è ricaduta sull’Hadjuk Spalato.

Il club croato è rinomato per essere uno dei settori giovanili migliori del Vecchio Continente. In Croazia Pukstas si è messo in mostra prima nelle giovanili dello Spalato con cui ha realizzato 13 reti e due assist in 32 partite. Durante la scorsa stagione si è fatto conoscere anche dal Milan, contro cui ha realizzato una rete nella semifinale di Youth League. Sempre durante la scorsa annata è arrivato anche il debutto in prima squadra con cui ha realizzato finora 7 reti e tre assist in 36 presenze.

CHI È ROKAS PUKSTAS: NAZIONALE

Con gli USA, invece, finora è arrivato fino alla nazionale U20, con cui ha finora giocato 12 partite in cui ha realizzato due reti. Una di queste è arrivata durante l’ultimo Mondiale di categoria, dove gli Stati Uniti sono stati eliminati ai quarti di finale contro l’Uruguay: Pukstas ha segnato una rete nella gara degli ottavi contro la Nuova Zelanda.

CHI È ROKAS PUKSTAS: CARATTERISTICHE TECNICHE

Alto 181 cm, Rokas Pukstas può occupare varie posizioni in campo: mediano, trequartista, centrale di centrocampo e anche ala destra. Il primo è il ruolo prediletto. Il classe 2004 è un centrocampista box to box con un grande senso del gol e tempismo negli inserimenti. Caratteristiche per cui in molti lo paragonano a Mario Pasalic.

Fonte immagine di copertina: profilo Instagram Rokas Pukstas

Continua a leggere

Alla Ricerca del Diez

Chi è Joao Neves, l’ultimo protagonista del derby de Lisboa

Pubblicato

:

Chi è Joao Neves

CHI È JOAO NEVES – Nell’ultimo turno del campionato portoghese è andato in atto il derby de Lisboa, la classica sfida tra Benfica e Sporting. Gli ospiti sembravano avere la partita in mano grazie alla rete di Gyokeres, ma nel finale succede di tutto. Il Benfica, infatti, trova due gol negli ultimissimi minuti di recupero, con Joao Neves e Tengstedt. Oggi parleremo del centrocampista portoghese, l’ultimo gioiello delle Aquile.

CHI È JOAO NEVES: DAL BENFICA AL BENFICA

Joao Neves nasce il 27 settembre 2004 a Tavira, comune portoghese nei pressi di Faro. I primi passi sul campo li compie proprio nel club del suo paese ma nel 2016 – a poco più di 12 anni – viene subito preso in carico dal settore giovanile del Benfica. L’ingresso in prima squadra arriva nel 2022, con l’esordio in campo il 30 dicembre, dove entra nel finale contro il Braga. Il debutto in Champions arriva, invece, pochi mesi dopo contro il Bruges. Joao Neves inizia ad avere sempre più spazio grazie, anche, alla partenza nel mercato invernale di Enzo Fernandez, che lascia scoperto un posto a centrocampo. Oggi il portoghese è uno dei pilastri della squadra nonostante la giovane età, complice soprattutto la grande fiducia che il club ha riposto in lui.

CHI È JOAO NEVES: CARATTERISTICHE

Joao Neves è alto 1,74 m e gioca davanti alla difesa, solitamente in coppia con Florentino o Kokcu. Il portoghese è uno che vuole sempre la palla, trova sempre gli spazi giusti e, soprattutto, abile in fase di palleggio, coinvolgendo tutti i reparti. Non è uno che entra sempre nel tabellino dei marcatori, ma gli unici due gol realizzati in prima squadra sono entrambi pesanti, poiché realizzati contro lo Sporting. Il primo è arrivato nell’ultimo derby della scorsa stagione, che è valso il pareggio al 94′. Il secondo, come già detto, è arrivato in circostanze abbastanza simili, sempre durante il derby de Lisboa e sempre a fine partita. Oggi Joao Neves è, sicuramente, uno dei prospetti più interessanti in Europa, su cui pare abbia già messo gli occhi il Manchester United. Il Benfica, però, è sempre bottega cara, come dimostra la lunga trattativa per cedere Enzo al Chelsea.

 

Immagine di copertina: joao_neves87 (Instagram)

 

 

Continua a leggere

Alla Ricerca del Diez

Chi è Pietro Comuzzo, il 2005 viola che ha esordito con Italiano

Pubblicato

:

Pietro Comuzzo

CHI È PIETRO COMUZZO, IL 2005 VIOLA CHE HA ESORDITO CON ITALIANO – Classe 2005 ma già presenze europee e in Serie A. Pietro Comuzzo ha scalato le gerarchie della Fiorentina e di Vincenzo Italiano, ritagliandosi qualche minuto in campionato e giocando gran parte del match di Conference League, vinto dai toscani per 6-0 contro il Cukaricki. Il giovane classe 2005 ha sorpreso i tifosi, gli addetti ai lavori, e lo stesso allenatore ex Spezia tanto da schierarlo per 82′, seppur dovuto entrare per l’emergenza causata dall’infortunio di Kayode.

CHI È PIETRO COMUZZO

Giovanissimo terzino, nasce a San Daniele del Friuli e inizia a calcare i primi campi da calcio prima al Tricesimo e poi nelle prestigiose giovanili dell’Udinese. Gli bastano un paio di anni per trovare poi spazio nella primavera della Fiorentina dal 2019. Diventa tra i prospetti più importanti della sua età, giocando per l’U17 dei viola e, nel frattempo, venendo convocato dalla Nazionale U17. Accumula esperienza e scala le gerarchie sia del club sia della Nazionale. Nella passata stagione grandi coinvolgimento nel campionato primavera dei toscani, in cui Comuzzo ha raccolto 30 presenze con oltre 2200′ giocati, tutti da difensore centrale. Nella Nazionale invece viene convocato dall’U18, giocando da titolare due partite contro Francia e Romania.

L’ESORDIO IN CAMPIONATO E IN CONFERENCE

Le ottime prestazioni lo portano ad essere osservato attentamente dalla prima squadra e da Vincenzo Italiano. L’occasione arriva l’8 ottobre: sul 3-1 per i viola, nella sorprendente vittoria contro il Napoli, arriva la possibilità di scendere in campo per il classe 2005. Solo un 1′ per lui, ma la grande emozione e occasione di poter calcare i campi di Serie A, e non sarebbe stata l’ultima. La grande responsabilità arriva in Conference League, dopo l’infortunio di Kayode, Italiano sceglie lui nel ruolo di terzino destro per sostituirlo. Partita di grande sostanza e sicurezza, esordio europeo che non ha mostrato alcun limite di inesperienza e paura negli occhi del difensore.

Comuzzo si è fatto trovare pronto, e Italiano ha deciso così di dargli un altro piccolo assaggio di campionato, nella vittoria dei toscani contro il Bologna, in cui Comuzzo ha giocato un’altra manciata di minuti. 

                                                                                                                                                   foto copertina: Profilo Instagram ufficiale – Pietro Comuzzo

Continua a leggere

I nostri approfondimenti

Giovani per il futuro

Esclusive

Fantacalcio

Serie A

Trending

Scarica L'App

Copyright © 2022 | Testata giornalistica n.63 registrata presso il Tribunale di Milano il 7 Febbraio 2017 | numero-diez.com | Applicazione e testata gestita da Número Diez SRL 12106070969