Non penso che qualcuno possa ottenere più complimenti. E’ un calciatore fantastico, vedendolo in allenamento percepisci l’etica del lavoro e l’attitudine che ha
Jurgen Klopp il 6 gennaio scorso ha perso Coutinho, giocatore importante per la creazione di gioco del suo Liverpool. Impossibile non avere dispiacere per l’addio di un calciatore di elevata qualità come l’ex Diez Reds. Poi, però, quando l’argomento di discussione si sposta su Roberto Firmino l’espressione del tecnico tedesco cambia. Diventa più felice, fiero, carico.

Abbraccio tra Firmino e Klopp: i due si stimano tanto
The Normal One non è il tipo che fa complimenti a caso. Qualche giorno dopo la cessione dell’ex Inter ne ha spesi di importanti per il suo numero nove, Firmino appunto. Ha esaltato l’etica del lavoro e l’attitudine che ci mette nelle sedute di allenamento e che mostra anche in campo. Ha sottolineato la voglia del suo giocatore: “bisogna tirarlo fuori e dirgli di sedersi per fermarlo“, ha detto. E’ arrivato anche ad avere la sicurezza che se dovesse dare l’opportunità ai suoi giocatori di fare la formazione Firmino sarebbe uno dei primi ad essere scelto.
Quest’ultima dichiarazione è la sintesi di tutto. Roberto Firmino è ormai diventato fondamentale per il Liverpool, a maggior ragione dopo il trasferimento al Barça di Coutinho.
DUTTILITA’
Il brasiliano classe ’91 possiede quella particolare caratteristica che gli allenatori amano: la duttilità. Firmino, che ha iniziato la carriera da mediano, è infatti in grado di ricoprire tutti i ruoli offensivi. Adatto sulla trequarti, può giocare da ala, sinistra e destra, e pure da prima o seconda punta. Un giocatore speciale, dunque, che può dare la possibilità al suo mister di modificare continuamente lo schieramento tattico. Un aspetto non da poco. Questo suo eclettismo gli ha permesso di intraprendere un percorso evolutivo che lo ha portato a cambiare il suo raggio d’azione.

Firmino con la maglia numero diez dell’Hoffenheim
Il nativo di Maceiò, scoperto da un dentista che lo ha poi proposto alla Figueirense, suo club per due stagioni, si è lanciato nel calcio europeo nel gennaio 2011. In questo periodo è passato, in effetti, all’Hoffenheim il quale lo ha acquistato per 4 milioni. I primi tre anni in terra tedesca sono stati spesi a capire quale fosse la sua collocazione ideale, anche se cominciava a giocare sempre più dietro le punte. Poi, nella stagione 2013/14, comincia ad affermarsi a grandi livelli. Gioca 25 partite su 37 da trequartista nelle quali segna 17 reti e sforna 12 assist. Andamento che conferma anche nell’anno successivo: 22 match sulla trequarti, 6 gol e 11 assistenze.
Si è ormai compreso che la trequarti è la porzione di campo dove riesce a dare il suo meglio. Effettivamente Firmino è un classico Diez, numero che non a caso portava sulle spalle in Germania. Insomma, un giocatore con visione di gioco in grado di fare la differenza sfruttando le sue qualità tecniche con l’ultimo passaggio e negli uno contro uno.

Cosa significa essere importanti con l’ultimo passaggio. Guardare attentamente questo assist
Da buon brasiliano, infatti, è dotato pure di un ottimo dribbling, d’altronde da piccolo si paragonava a Ronaldinho. Un’altra delle sue peculiarità che lo rende odioso agli occhi dei difensori avversari è la rapidità con la quale spesso riesce a essere determinante.

Dribbling e velocità di esecuzione
DIVENTARE UNA PRIMA PUNTA
Queste qualità hanno convinto il Liverpool a portarlo in Inghilterra per la lussuosa cifra di 42 milioni di euro più bonus. Il brasiliano trascorre soli quattro mesi con Rodgers che lo colloca quasi sempre sulla fascia destra. Una volta che il tecnico inglese viene esonerato ad Anfield arriva Klopp. Esso lo sposta più in volte. Anche a seconda della partita, lo schiera come trequartista (13 volte) in un 4-2-3-1 o al fianco di Sturridge da seconda punta. Non solo perchè il tedesco il 31 ottobre 2015 contro il Chelsea lo lancia da prima punta.

Da diez a nueve
Firmino dimostra di sapersi adattare bene nel ruolo affidatogli, che già aveva ricoperto in passato, e conclude la partita anche con un assist a referto. E’ l’inizio di un cambiamento che di lì a poco diventerà definitivo. L’allenatore di Stoccarda lo propone da centravanti per altre dieci volte e nota che i risultati sono positivi. Sei gol e cinque assist: in nessun altro ruolo ha fatto meglio.
Nella scorsa stagione le presenze da punta centrale si sono incrementate passando da 11 a 19. Si registra pure un piccolo miglioramento a livello statistico: il numero di marcature resta lo stesso, mentre gli assist aumentano di tre rispetto all’anno precedente. E’, però, quest’anno, complice pure l’arrivo di Salah, che il 26enne diventa stabilmente un attaccante centrale. In questa posizione finora ha già giocato 27 partite su 34 totali realizzando 19 gol e 10 assist.
Il completamento dell’evoluzione tattica coincide con un salto di qualità del nueve. Per il modo di interpretare il ruolo di bomber, infatti, Firmino è diventato fondamentale per il Liverpool. Il brasiliano cuce il gioco con il centrocampo con i suoi continui movimenti. Non solo copre tutto il fronte d’attacco allargandosi ma viene anche incontro creando spazi alle sue spalle che spesso vengono occupati da Salah.

Grande azione dove si porta via mezza difesa creando uno spazio che Salah prontamente va a occupare
Scende fino al cerchio di centrocampo o anche oltre per prendere palla o compiere quel passaggio importante nello sviluppo della manovra. E’ un nueve che agisce da vero e proprio numero Diez.

Vedere un nueve che scende oltre il cerchio di centrocampo per prender palla è sensazionale
Quando, tuttavia, è il momento di fare il centravanti sa svolgere molto bene i suoi compiti. Va in profondità, sa scegliere i tempi giusti di inserimento e da vero bomber d’area di rigore è micidiale con i colpi di testa.

Possiede anche il classico killer instinct da bomber
Ha, inoltre, una grande capacità di lettura delle situazioni di gioco che gli permette di recuperare palla a discapito degli avversari.

Siccome durante le partite fa poco o niente recupera palla e crea un’opportunità da rete
ESSERE FONDAMENTALE
Quando siamo a febbraio Roberto Firmino ha già eguagliato il numero di gol (11) con il quale ha chiuso la scorsa Premier League. Altresì in Champions League ha segnato meno solo di un certo Cristiano Ronaldo, che ha bucato la rete tre volte di più (9). Adattatosi al ruolo di punta centrale, il brasiliano sta facendo la sua miglior stagione in carriera.
Un dato comporta interesse. Nella stagione in corso, al momento, il 26enne è stato il giocatore della squadra più impiegato contando tutte le competizioni. Un chiaro segno di come sia diventato fondamentale per Klopp e i Reds.