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Doping, rinascita e Viola: chi è Martinez Quarta?
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3 anni fa:
RINASCIMENTO 2.0

Fonte: Calcio e Finanza
Emulare il passato non è mai semplice, soprattutto se hai il peso della storia sulle tue spalle. Lo sa bene Firenze, culla del Rinascimento e di maestri come Donatello e Da Vinci, tanto per citarne alcuni. Geni nel loro campo, protagonisti di una nuova era, artefici del successo fiorentino.
Oggi, da queste parti, l’arte va a braccetto con il calcio. Quello che fu di Baggio, Antognoni, Rui Costa. Anche se l’aria che si respira oggi è un po’ diversa, lascia perplessi, ma odora ancora di speranza.
Dopo una falsa partenza, la Viola di Firenze vuole rinascere; e chissà che per farlo non debba affidarsi a chi finora sia rimasto ai margini del progetto.
Tra questi figura un certo Lucas Martinez Quarta. Arrivato sotto la Fiesole come acquisto più oneroso della scorsa sessione estiva di mercato, ma finito per essere quinta scelta in una difesa a 3. Passato fin troppo inosservato, anche se nella sua vita è stato spesso sotto i riflettori. Ora bisogna iniziare a brillare, Prandelli lo sa bene e Quarta l’avrà intuito, nonostante il suo italiano non sia del tutto collaudato. Operazione Rinascimento iniziata.
PRONTO PER LA BANDA
Quando il tuo soprannome è El Chino, non puoi passare sotto traccia. Come Recoba, Martinez Quarta gode di questo appellativo, datogli per la forma dei suoi occhi in tenera età.
Nato a Buenos Aires il 10 Maggio 1996, all’età di 2 anni segue con la famiglia il padre a Mar de la Plata, per motivi di lavoro. Passano altri 24 mesi ed ecco che Quarta inizia il suo legame con il calcio: Jorge Olguín, all’epoca suo insegnante, nota in Lucas una certa predisposizione al futbol e suggerisce alla madre di portarlo a giocare al Club Urquiza, piccola squadra di Mar de La Plata. Il futuro darà ragione alla lungimiranza dell’insegnante, tanto che dopo essere passato per Argentinos del Sud e Kimberley de Mar de La Plata, il ragazzo arriverà nelle giovanili del River Plate. E’ il 2015 e qui si apre un nuovo capitolo di questa rocambolesca storia.
https://youtu.be/li1eQLtTpRo
Quarta nasce centrocampista, ma proprio con Los Millionarios viene provato difensore centrale. L’esperimento porta buoni risultati e il giovane è pronto a rivestire questo nuovo ruolo. Proprio quando tutto sembrava andare per il meglio, ecco però il primo ostacolo che si presenta sul percorso dell’argentino: una frattura del perone tiene Lucas lontano dal rettangolo di gioco per diverso tempo, anche se la reazione del centrale argentino mostra una certa caparbietà.
“Riemergerò tutte le volte che servono per realizzare i miei sogni.”
Con queste parole il ragazzo affronta il momento no, superandolo positivamente, anche grazie al ruolo svolto dal suo allenatore in quegli anni, Marcelo Gallardo. La sintonia col mister e l’ambiente circostante fanno del River la seconda famiglia di Martinez Quarta, tanto che nel 2016 riuscirà a debuttare con la prima squadra al Monumental . Lo fa in un match contro il Newell’s Old Boys, perso 1-0, ma nonostante il risultato negativo l’evento rimane speciale e unico per il giovane di Buenos Aires. La favola è appena cominciata
IL CASO DOPING

Fonte: Violanews
Purtroppo però basta poco per trasformare un sogno in un incubo e chi se non Martinez Quarta lo può sapere. Al termine del campionato argentino 2016/17, l’argentino viene infatti trovato positivo ad un diuretico proibito dalla legge antidoping, finendo per essere condannato a sette mesi di inattività. Complice la squalifica, Lucas è costretto a saltare l’ultima fase della Copa Libertadores di quella stagione e l’inizio del campionato seguente, ritornando a giocare solamente nel Gennaio 2018.
Per un ragazzo di 20 anni è un periodo complessivamente duro da affrontare, soprattutto in un momento in cui il centrale stava iniziando ad emergere. Ad alleviare il dolore ci pensa però il nuovo arrivato in famiglia Martinez Quarta, Bautista Martinez Caniglia, primogenito nato dalla relazione con la sua fidanzata nel marzo 2017.
“Ero nel dubbio, nell’incertezza di quello che mi sarebbe successo. E venni a sapere che sarei diventato padre durante una preseason in Reserve”
Dubbi che assalirebbero probabilmente chiunque, anche se Quarta aveva il dovere di focalizzarsi sul ritorno in campo, cercando di ritrovare quel posto perso dopo la bufera doping. Emotivamente l’argentino risente del periodo particolare, capisce che tutto ciò potrebbe compromettere la carriera, ma anche grazie alla vicinanza della sua famiglia riesce a risollevarsi.
E lo fa nel modo migliore possibile, dato che il 9 Dicembre 2018 Los Milionarios trionfano contro gli acerrimi rivali del Boca nel Superclasico, conquistando la Copa Libertadores. Tutto dopo giorni surreali, scanditi da scontri e caos tra le due tifoserie per Buenos Aires, con la gara di ritorno che sarà poi giocata in campo neutro a Madrid. Quarta gioca l’andata della finale, terminata con un 2-2, anche se non figurerà tra gli 11 della notte del successo. Poco importa tuttavia: El Chino è riuscito a lasciarsi alle spalle un periodo fatto di tante ombre e poche luci, e la stagione successiva lo vedrà protagonista con 40 presenze, 1 goal e 2 assist con la maglia biancorossa del River Plate.
RICORDI PASSARELLA?

Fonte: Wikipedia
Quarta torna così a confermare le aspettative passate, a tal punto che una leggenda del calcio come Javier Zanetti parlerà a proposito del ragazzo classificandolo come uno dei giocatori più interessanti del calcio argentino.
Parole che accendono l’interesse di club europei, tra cui Inter e Valencia. Tuttavia è la Fiorentina a mostrarsi maggiormente interessata al ragazzo, tanto che al termine della stagione precedente aveva già sondato la pista Martinez Quarta, stando alle parole del d.s. Pradè.
La dirigenza non aveva però affondato il colpo ed ecco che l’occasione si ripresenta nella sessione estiva 2020. Nuova, trasformata dal COVID 19, la tornata di mercato presenta termini più lunghi ed è proprio allo scadere di essa che la Viola sigla un accordo con l’ormai ex difensore del River Plate. Lucas accetta, è pronto a volare a Firenze, arrivando nel capoluogo toscano con l’etichetta di acquisto più oneroso della finestra di mercato. Contratto fino al 2025, con un’intesa che è stata trovata su una base fissa di circa 6 milioni più altri 6 da raggiungere con una serie di agevoli bonus da pagare entro 12 mesi.

Fonte: Calciostyle.it
Un trasferimento che ai più nostalgici ricorderà quello di una bandiera argentina come Dani Passarella, unico giocatore ad aver vinto 2 mondiali con l’Albiceleste. Anch’egli arrivò alla Fiorentina, nel 1982 , certo con un biglietto da visita diverso dato che aveva già collezionato 226 presenze e 90 reti (da difensore!) con la casacca del River, oltre ad aver vinto il Mondiale ’76 con la sua Argentina. Quarta, come ha spesso affermato, non ama però paragoni (d’altronde irragionevoli in questo caso) e pensa soltanto a migliorare se stesso. L’inizio con I Gigliati non è stato semplice, complice anche la profonda differenza tra calcio argentino e quello italiano, dove l’aspetto tattico è imprescindibile.
MONTAGNE RUSSE

Fonte: Footballnews24.it
Dotato di una buona tecnica, l’argentino non teme i duelli fisici con gli attaccanti avversari, essendo anche in grado di far ripartire la squadra con buone geometrie. La rapidità non è nelle sue corde, ma El Chino ha dimostrato nell’ultima gara di Coppa Italia contro l’Inter di saper tener botta. La sua prova è stata convincente, nonostante alcune sbavature. Ha mostrato una certa sicurezza negli anticipi, anche nei confronti di un giocatore come Lukaku, maestro nella difesa del pallone.
Tutto bene, o quasi, se non fosse per quell’ultima sfiammata nerazzurra al 118′. Quarta si perde proprio Big Rom, che con un’incornata regala la vittoria in extremis a mister Conte. Non sono però mancate le polemiche post-gara per un presunto contatto Lukaku-Quarta prima del colpo di testa del belga. Anzi, ad alimentare la vicenda è stato proprio il difensore argentino mostrando sul suo profilo Instagram i segni della presunta scorrettezza.

Fonte: Corriere dello Sport
Fallo o no a mancare sembra essere una cosa. La continuità. L’esordio da titolare con la Viola era stato infatti da incubo. Quarta era stato protagonista di un brutto intervento nei confronti di Edin Dzeko, punita col rosso diretto da Orsato, coronando negativamente una gara già al di sotto le aspettative. Da quel momento in poi solo 3 presenze per lui, tra cui proprio quella di mercoledì scorso al Franchi contro la squadra di Conte. Le doti ci sono, il potenziale anche, ma senza la testa sarà dura per Martinez Quarta. Intanto capitan Pezzella sembrerebbe pronto a tornare in campo dopo il problema rimediato contro il Cagliari. Difficilmente Prandelli si priverà del suo capitano, se disponibile, nella delicata sfida al Diego Armando Maradona.
Buone notizie per la Viola, meno per El Chino. Anche lui dovrà rinascere.
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Coppa Italia
Pronostico Fiorentina-Parma, statistiche e consigli per la partita

Pubblicato
2 giorni fa:
Dicembre 5, 2023
PRONOSTICO FIORENTINA-PARMA, STATISTICHE E CONSIGLI PER LA PARTITA – Mercoledì 6 dicembre, alle ore 21:00, la Fiorentina incontra il Parma per gli ottavi di finale di Coppa Italia, in un match che può nascondere insidie. Scopriamo, dunque, il pronostico per la partita insieme a qualche statistica e qualche consiglio per gli scommettitori.
COME ARRIVANO LE DUE SQUADRE
Partiamo dai padroni di casa. La Fiorentina ha vissuto tanti alti e bassi nell’ultimo periodo, con alcune cadute evitabili, come contro l’Empoli, ma anche vittorie prestigiose, come quella di Napoli. La squadra di Italiano si è imposta nel corso dell’ultima giornata per 3-0 contro la Salernitana e ha preparato al meglio la partita di Coppa Italia. Vedremo se la preparazione sarà ripagata anche dal verdetto del campo.
Il Parma viene da sei vittorie in otto partite nell’ultimo mese. Gli uomini di Pecchia procedono spediti verso la risalita nel massimo campionato e si trovano, ad oggi, a pari punti – 33 – col Venezia. Gli emiliani stanno facendo molto bene e ora sognano anche i quarti di finale di Coppa Italia, un risultato che sarebbe importantissimo per il loro morale. In mezzo c’è la Viola, che avrà tutte le intenzioni di battere i crociati.
IL PRONOSTICO DI FIORENTINA-PARMA
Per quanto sulla carta l’esito sembri scontato e i pronostici siano tutti a favore della Fiorentina, spesso la Coppa Italia ha regalato sorprese. Attenzione, dunque, al Parma, che vorrà fare uno scherzetto agli avversari. Per questo, non consigliamo alcun segno fisso, bensì una giocata sul numero complessivo di gol. Il pronostico che potrebbe essere meno rischioso e pagare di più è il MULTIGOL CASA 2-4, in quota 1.62. Benché l’esito finale non sia scontato, la Viola, infatti, potrebbe andare a segno più volte, data la tendenza dei giocatori di Italiano a tenere palla. In alternativa, anche il segno GOL, quotato, invece, 1.75 sui principali bookmakers, potrebbe essere fruttuoso, dato che entrambe le squadre sono decisamente inclini al gol.
PROBABILI FORMAZIONI
Fiorentina (4-2-3-1): Christensen; Kayode, Martinez, Ranieri, Parisi; Mandragora, M.Lopez; Ikone, Barak, Sottil; Nzola. All. Italiano
Parma (4-3-2-1): Chichizola; Delprato, Osorio, Circati, Di Chiara; Bernabé, Hernani, Estevez; Mihaila, Man; Benedyczak. All. Pecchia
ESCLUSIVE
ESCLUSIVA – L’agente di Ikwuemesi: “Si sta adattando alla Serie A, la Salernitana sta lavorando nella giusta direzione”

Pubblicato
2 giorni fa:
Dicembre 5, 2023
La Salernitana sta affrontando un periodo delicato, in piena lotta per la permanenza in Serie A. Nell’ultima giornata di campionato, i granata sono usciti sconfitti dal Franchi perdendo 3-0 contro la Fiorentina. Nonostante la sconfitta anche abbastanza netta, però, i campani sono reduci da un momento anche abbastanza positivo. A risollevare il morale infatti sono il pareggio preziosissimo in casa del Sassuolo e, soprattutto, la prima vittoria in campionato arrivata all’Arechi contro la Lazio.
Uno dei volti di quest’ultimo periodo in casa Salernitana, è sicuramente Chukwubuikem Ikwuemesi. Arrivato quest’estate dagli sloveni del Celje, l’attaccante nigeriano sotto la gestione Inzaghi sta trovando spazio ed anche i primi gol della sua avventura italiana. Per scoprirne di più sul classe 2001, noi della redazione di Numero Diez abbiamo intervistato Thaddeus Kennedy Idama, agente del calciatore facente parte del KCG Sporting Management.
Di seguito, la nostra intervista ESCLUSIVA.
L’INTERVISTA ESCLUSIVA A THADDEUS KENNEDY IDAMA, AGENTE DI IKWUEMESI
Parto chiedendole la sua opinione sul momento attuale di Ikwuemesi alla Salernitana.
“Sta provando a dare il massimo. Essendo calciatore giovane, che proviene da un campionato non molto noto in Europa, sta cercando di adattarsi. Credo farà meglio sul lungo termine”.
Crede che la Salernitana riuscirà a centrare l’obiettivo salvezza?
“Siamo in attesa di scoprirlo, perché la Salernitana è una buona squadra, staff e dirigenti hanno il compito di gestire la situazione e lo stanno facendo molto bene. Il club non sta ottenendo il miglior risultato, ma spetta all’organismo che lo rappresenta fare la cosa giusta. Credo siano nella giusta direzione“.
Di recente Ikwuemesi ha segnato il suo primo gol in Serie A, contro il Sassuolo. Quali sono state le sensazioni a riguardo?
“È stato un bel momento. A Sassuolo erano partiti molto bene, andando in vantaggio per 0-2. È stato comunque un buon risultato per la squadra. È un momento in cui hanno ripreso il controllo e hanno realizzato di poter tornare ad una situazione normale. Io so che chi è ai vertici della società sta facendo molto per assicurarsi di mettere i calciatori sulla buona strada. Poi vincere le partite (contro la Lazio, n.d.r.) è un sollievo per la squadra“.
Con l’arrivo di Inzaghi in panchina sembrerebbe esserci stata una svolta: 5 presenze da titolare e 2 gol in 7 partite. Com’è il rapporto con il tecnico granata?
“Gli dico che dipende tutto dall’impostazione professionale. Il ragazzo è un professionista e conosce i suoi obblighi in campo. L’allenatore è stato un professionista di altissimo livello da calciatore. Sono contento perché metterà Ikwuemesi nelle condizioni migliori e lo preparerà per le partite. Inzaghi è stato un giocatore di punta, un top player. Quando giocava, ai suoi tempi, io tifavo la Juventus e lo guardavo tanto. L’ho guardato tanto all’Atalanta quando ha segnato 15 gol in Serie A prima di trasferirsi alla Juventus. Quindi lo conosco molto bene. Quando un’ex attaccante allena il tuo calciatore, che è anche lui un attaccante, secondo me è una cosa positiva. Sono felice di vedere Inzaghi fare le cose giuste da allenatore. Poi il calciatore ha l’obbligo di rispettarlo. È questa la sua responsabilità quando scende in campo”.
Tornando invece alla trattativa che ha portato Ikwuemesi alla Salernitana: com’è nata? Ci sono retroscena?
“Per me non c’è stato nessun aspetto negativo. Eravamo tutti d’accordo nel fargli accettare questa nuova sfida. Sapevamo che non sarebbe stato facile, ma quando un giocatore focalizza la mente su qualcosa è possibile. Quindi io penso che abbia deciso di andare in Serie A e noi, dopo, siamo andati a cogliere la sfida. Sapevamo che fosse piuttosto impegnativa, ma finora tutto bene. Si abituerà a questa situazione e, a lungo termine, otterrà risultati”.
Qual è invece il sogno per il futuro?
“Ogni giocatore ha un sogno per il futuro. Noi li lasciamo a loro. Lui ha l’ambizione di diventare un top player, di giocare club famosi. Al momento siamo concentrati prima sulla Salernitana, e poi dopo lui pensa al suo meglio. Poi lasciamo che il futuro svolga il suo ruolo”.
Fonte immagine in evidenza: profilo Instagram kcg_project
Generico
Thauvin torna protagonista e si confessa: “Andai a giocare in Messico perché soffrivo di depressione”
Pubblicato
3 giorni fa:
Dicembre 4, 2023
Un gol e un assist nelle ultime due partite per Florian Thauvin, indubbiamente uno degli uomini di maggior classe e talento a disposizione di Cioffi. La missione salvezza, in questa stagione, non sembra scontata come in altre annate per l’Udinese, che dovrà affidarsi anche (e non poco) al sinistro del francese, campione del mondo nel 2018. Neanche il più grande trionfo immaginabile nella carriera di un calciatore può però colmare i demoni interiori di una persona, come ammesso da Thauvin nel corso di un’intervista a Canal+.
DEPRESSIONE – “ Tre mesi prima di lasciare l’Olympique Marsiglia andai da una persona specializzata su consiglio di alcuni amici, che mi ascoltò e mi fece scoppiare a piangere. In quel momento capii di non stare bene. Ero nella fase iniziale ma già accertata di depressione. Per quello poi decisi di andare in Messico, per stare più tranquillo e avere meno pressioni nel giocare da parte di tifosi e media”.
UN PASSO INDIETRO – “Atleticamente mi sentivo al meglio, ma dal punto di vista mentale ero a pezzi. Quando questa persona mi ha fatto rendere conto della mia situazione, ho deciso che era meglio fare un passo indietro per la mia serenità. Per questo poi scelsi di andare a giocare al Tigres, in Messico”.
Flash News
Furia De Laurentiis dopo Napoli-Inter: telefonate alla Federcalcio per protestare

Pubblicato
3 giorni fa:
Dicembre 4, 2023
Il Napoli, dopo un inizio di campionato altalenante e l’esonero di Garcia, ci si aspettava un cambio di rotta imminente. Occasione sfumata nel match di ieri giocato al Maradona contro l’Inter, perdendo per 3-0. Tuttavia secondo quanto riportato da Il Mattino, De Laurentiis sembrerebbe essersi infuriato al punto da chiamare la Federcalcio e l’AIA per protestare, riguardo la direzione gara con i nerazzurri. La scelta di non far presentare Mazzarri ai microfoni, prediligendo silenzio totale, sarebbe stata proprio la sua, dopo aver accerchiato il direttore di gara nel tunnel per cercare di ottenere delle spiegazioni, invano.
Gli episodi che avrebbero scatenato l’ira del patron partenopeo sarebbero due. Il primo per un mancato rigore concesso per un presunto fallo di Acerbi su Osimhen. Il secondo a causa della decisione di non annullare il primo gol di Calhanoglu per un fallo in precedenza di Lautaro su Lobotka.
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