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Dopo 29 anni torna la festa in Algeria

Calcio Internazionale

Dopo 29 anni torna la festa in Algeria

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29 anni dopo, l’Algeria torna ad essere campione d’Africa: decisiva la rete di Baghdad Bounedjah in avvio nella finale disputatasi venerdì sera al Cairo contro il Senegal, ancora senza vittorie in questa competizione. Per i nordafricani si tratta della seconda Coppa d’Africa vinta dopo l’edizione disputata in casa nel 1990.

ALLA SCOPERTA DEGLI UNDICI EROI

Oltre ai noti Mahrez, Bennacer e Feghouli, già militanti nel calcio che conta, gli altri otto titolari nella finale di venerdì sono sconosciuti alla maggior parte degli appassionati di calcio europeo. Partiamo dal portiere, Raïs M’Bolhi Ouhab: nato a Parigi, si è fatto naturalizzare algerino nel 2010. Si tratta di un esperto classe ’86, che attualmente difende i pali dell’Al-Ettifaq, squadra appartenente al campionato arabo. La difesa a quattro è composta da Mehdi Zeffane, nato nel 1992 a Sainte-Foy-lès-Lyon, in Francia, ma anche lui si è naturalizzato algerino nel 2014. Gioca da quattro anni nel Rennes, squadra di Ligue 1. Dal lato opposto il compagno di squadra nel Rennes Ramy Bensebaini, nato in Algeria 24 anni fa. Al centro, Djamel Benlamri (nato nel Natale del 1989), militante nel campionato arabo, all’Al-Shabab. L’altro centrale Aïssa Mandi è uno dei tanti francesi naturalizzati algerini, classe ’91 che gioca nel Real Betis in Liga: dal 2016 ad oggi ha raccolto appena 12 presenze ed un gol. La Nazionale neo campione d’Africa si schiera con un 4-1-4-1: davanti alla difesa troviamo Adlène Guedioura, che si aggiunge alla lista di naturalizzati dalla Francia, 34 anni a novembre ed ora in forza al Nottingham Forest, dopo aver passato gli ultimi dieci anni di carriera interamente in Inghilterra: ha vestito le maglie di Wolverhampton, Crystal Palace, Watford e Middlesbrough prima di quella attuale. Dietro alla punta, da destra verso sinistra, troviamo i famosi Mahrez, Feghouli, il futuro milanista Bennacer ed infine il meno noto Mohamed Belaïli: ventisettenne algerino puro, gioca in Tunisia, all’Espérance (squadra della capitale Tunisi). Davanti tutto il peso del reparto ricade sull’autore del gol che ha regalato la Coppa d’Africa alle “Volpi del deserto”, Baghdad Bounedjah. Il classe ’91 è il bomber della squadra di Doha, capitale qatariota, l’Al-Sadd. Sono infatti ben 97 i centri che il numero nove dell’Algeria ha trovato dal 2015 ad oggi in Qatar, in appena 59 presenze.

Il commissario tecnico è Djamel Belmadi, 43enne nato in Algeria che in carriera (era un centrocampista) ha vestito le maglie di club prestigiosi come Paris Saint-Germain, Manchester City, Olympique Marsiglia e Southampton. Prima di sedersi sulla panchina dell’Algeria lo scorso anno, nelle precedenti tre stagioni Belmadi è stato allenatore anche del Qatar e di una squadra di club della stessa nazione, ovvero l’Al-Duhail. Il successo ottenuto venerdì sera rappresenta il primo titolo da allenatore per l’ex centrocampista. La solidità difensiva è stata l’arma chiave degli algerini in questa competizione: sono appena due le reti subite in totale, una ai quarti contro la Costa d’Avorio ed una in semifinale, peraltro su calcio di rigore, contro la Nigeria. Il pallino del gioco Mahrez e compagni hanno preferito lasciarlo agli altri, come successo proprio nella finale vinta (38% di possesso palla), per poi punire in ripartenza. Fondamentale per la squadra è Mahrez, i cui movimenti imprevedibili tra centrocampo ed attacco portano pericolose manovre offensive. Un’ulteriore qualità degli uomini di Belmadi è stata la tenuta fisica: la stanchezza non ha mai preso il sopravvento sulle volpi, nonostante abbiano sempre corso tanto e vinto un match ai calci di rigore (contro la Costa d’Avorio), spendendo quindi ulteriori energie.

LA RIVELAZIONE: ISMAEL BENNACER

Nominato miglior giocatore e miglior giovane della competizione, Ismael Bennacer si prepara all’inizio di una nuova avventura: la prossima settimana firmerà il contratto che lo legherà al Milan per i prossimi cinque anni (si parla di un ingaggio da circa 1.5 milioni di euro, con 16 più 2 di bonus all’Empoli). Il classe ’97 è sempre sceso in campo da titolare nelle partite dell’Algeria di Coppa d’Africa: è stato nominato “man of the match” in due delle tre partite della fase a gironi, ma anche negli altri successi è sempre risultato brillante e decisivo, come nella finale contro il Senegal. È stato lui infatti a rubare palla a centrocampo per poi avviare l’azione che al secondo minuti di gioco ha portato alla rete decisiva di Bounedjah. Ora per Bennacer arriva il momento di fare il definitivo salto di qualità anche col club: è lui il candidato a ricoprire il ruolo di regista nel Milan di Giampaolo.

Fonte immagine: profilo Instagram di Ismael Bennacer.

Fonte immagine di copertina: profilo Instagram CAF.

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Copa America 2024: gli esiti del sorteggio della fase a gironi

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Copa America

Questa notte Miami è stata il palcoscenico dei sorteggi per la Copa America 2024, in programma negli Stati Uniti dal 20 giugno al 14 luglio. Il sorteggio ha visto 4 teste di serie alla guida dei gironi: Argentina, Messico, Stati Uniti e Brasile. Tra i criteri utilizzati, uno rappresenta una vera e propria novità: per quest’anno, infatti, non potranno esserci all’interno dello stesso gruppo tre squadre della Concacaf o della Conmebol. Questo, dunque, fa si che gli albiceleste e i brasiliani possano scontrarsi solo successivamente. Ad aprire la competizione sarà il match tra l’Argentina e la vincitrice della partita tra Canada, Trinidad e Tobago il 20 giugno ad Atlanta. Ma qual è stata la sorte delle squadre del continente? Riportiamo di seguito l’esito dei gironi per scoprirlo.

Girone A: Argentina, Perù, Cile, vincente dello spareggio tra Canada e Trinidad e Tobago.

Girone B: Messico, Ecuador, Venezuela, Giamaica.

Girone C: Stati Uniti, Uruguay, Panama, Bolivia.

Girone D: Brasile, Colombia, Paraguay, vincente dello spareggio tra Honduras e Costa Rica.

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Un ex Inter si prepara a diventare DS di un club argentino: i dettagli

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Boca Fluminense

Torna a rimbalzare il nome di Ricky Alvarez. L’ex centrocampista dell’Inter sarebbe pronto al prossimo passo della sua carriera con il Velez Sarsfield. Il club argentino lo ha lanciato quando era un ventenne e lo ha riaccolto a braccia aperte a fine carriera. Oggi Ricky ed il Velez sarebbero pronti ad una nuova collaborazione. L’argentino sarebbe pronto a diventare il loro DS.

I NUMERI IN SERIE A

Il talento cristallino di Ricky non è mai sbocciato nel nostro campionato. Sono 3 le stagioni con l’Inter e 3 quelle con la Samp, ma i numeri non sono mai decollati mai realmente. Sono 119 le presenze in Serie A e 15 le reti messe assegno. Il centrocampista ha sempre alternato ottimi momenti a periodi anonimi. Ora, a 35 anni, è pronto al prossimo passo della sua carriera.

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Bundesliga

Can sul momento difficile del Borussia Dortmund: “Non possiamo continuare così”

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Pronostico Bayern M.-Borussia Dortmund

Se da un lato il Borussia Dortmund sta vivendo un ottimo momento in Champions League (tra l’altro, contro ogni pronostico in un gruppo difficilissimo con PSG, Milan e Newcastle), in Germania non sta andando per niente bene. Infatti, la distanza dalla vetta della Bundesliga, attualmente occupata dal Bayer Leverkusen, è di 10 punti.

L’ennesima debacle in patria è arrivata con la sconfitta per 2-0 contro lo Stoccarda in DFB Pokal, la coppa tedesca. La squadra ha tenuto il primo tempo per poi subire entrambi i goal nella ripresa. La squadra di Terzic non sembra quindi nella migliore delle condizioni in vista del match contro il PSG.

Dopo il match, a commentare la disfatta è intervenuto Emre Can, che si è preso la responsabilità di fronte ai propri tifosi, spiegando anche in cosa bisognerebbe migliorare:

UNIONE – “Ognuno di noi dovrebbe fare mea culpa, io per primo. Pressiamo poco e non siamo abbastanza coraggiosi quando abbiamo la palla. Siamo sempre sotto pressione perché gli avversari giocano meglio. Dobbiamo unirci perché le cose non possono continuare così”.

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Calcio Internazionale

Il Saarbrucken di Ziehl continua a sognare: battuto anche l’Eintracht Francoforte in DFB-Pokal

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In una delle più incredibili edizioni della storia della DFB-Pokal dalla sua fondazione, nel 1934, ad oggi, continua la favola del Saarbrücken. Questa squadra milita nella terza serie tedesca, la 3. Liga, e ieri ha centrato l’accesso ai quarti di finale battendo l’Eintracht Francoforte, ma a novembre a eliminato anche il Bayern Monaco agli ottavi. Grazie ai gol di Brunker e Kerber, la compagine allenata da Rudiger Ziehl ha vinto 2-0 contro la formazione di Peter Fischer e mandato in visibilio i tifosi presenti al Ludwigspark stadion, il proprio fortino.

I nerazzurri non sono nuovi però a queste imprese, infatti nella stagione 2019/2020 avevano raggiunto le semifinali e in quella stagione competevano in quarta serie.

LA SITUAZIONE IN DFB-POKAL

La DFB-Pokal è giunta ai quarti di finale e tra le 8 squadre qualificate a questo turno, solo 3 sono di Bundesliga, ovvero Borussia Monchengladbach, Bayern Leverkusen e Stoccarda, che ha eliminato il Borussia Dortmund. Della 2. Bundesliga sono rimaste Amburgo, St.Pauli, Kaiserslautern e Dusseldorf, mentre a rappresentare la terza serie c’è ancora il Saarbrücken, che vuole continuare a sognare.

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