Il weekend appena trascorso ha sancito l’inizio ufficiale di diversi campionati europei, tra cui Ligue 1 e Premier League.
Il campionato inglese ha avuto addosso tutte le attenzioni degli appassionati di calcio, in quanto la prima giornata, prevedeva diversi scontri interessanti, arricchiti dalla curiosità di vedere le squadre che prenderanno parte al nuovo campionato, con le rispettive novità di formazione, giocatori e tecnici.
La partita inaugurale delle Premier League si è giocata venerdì sera, con il Manchester United che ha ospitato a Old Trafford il Leicester City, mentre a chiudere la prima giornata della stagione 2018/19, ci ha pensato l’altra squadra di Manchester, il City, che all’Emirates Stadium ha dovuto affrontare i Gunners, orfani di Arsène Wenger.
LE SCELTE
Il Manchester City di Pep Guardiola è sceso in campo con il consueto 4-3-3, riadattando alcuni giocatori a causa di giocatori importanti non al 100% come De Bruyne e Kompany, reduci dal mondiale in Russia.
Gli Skyblues sono scesi in campo così: tra i pali ha giocato il titolarissimo Ederson, Walker-Stones-La Porte-Mendy rappresentavano i 4 di difesa, la linea mediana era occupata dal tuttofare Fernandinho affiancato dalle mezze ali, Gundogan e Bernardo Silva. Il tridente Sterling-Aguero-Mahrez aveva il compito di pungere la retroguardia Gunners.
Emery ha confermato 9/11 della formazione della scorsa stagione, aggiungendo due dei nuovi acquisti: il difensore greco, Sokratis Papastathopoulos e il giovane centrocampista classe ’99, Guendouzi. L’Arsenal è sceso in campo con un 4-2-3-1 rappresentato da Cech, linea difensiva composta da Bellerin-Sokratis-Mustafi-Maitland Niles, davanti alla difesa hanno giocato l’esordiente Guendouzi e lo svizzero reduce dal mondiale Xhaka, davanti a loro Aaron Ramsey supportato da altri due trequartisti esterni come Özil e Mkhitaryan. A sostenere il peso dell’attacco ci ha pensato Pierre-Emerick Aubameyang.
IL SOLITO CITY
Il City di Guardiola ha messo in mostra il gioco vincente già visto la passata stagione. Il Tiki-Taka 2.0 non ha avuto problemi a domare un Arsenal ancora senza identità e gioco, Pep ha dimostrato di avere anche a disposizione una rosa lunga e duttile, ne è un esempio Bernardo Silva: l’esterno destro portoghese è stato schierato come mezz’ala, risultando anche decisivo ai fini del risultato.
Oltre a Bernardo Silva i tifosi del Citizens hanno potuto ammirare un’altra novità, ovvero l’esordio di Riyhad Mahrez acquistato nel corso di questa sessione di mercato dal Leicester per 68 milioni di euro e, da quello che ha fatto vedere nella prima partita, risultando un acquisto azzeccato visto che sia lui che Sterling hanno messo in difficoltà per tutta la gara i difensori avversari.
Giocare contro questo City è davvero un’impresa e la partita dell’Emirates ne è stata una dimostrazione in quanto la squadra di Guardiola ha dato come l’impressione di non soffrire mai l’avversario in nessun momento della gara. Anche ieri grand parte della formazione in fase di possesso si è proposta in maniera offensiva per andare a concludere a rete. Soprattutto i terzini Walker e Mendy nella giornata di ieri ne hanno data un continua dimostrazione, sovrapponendosi ogni qualvolta l’Arsenal riusciva a chiudere gli spazi a Sterling e Mahrez. Infatti il gol del 2-0 è stato propiziato dalla sovrapposizione di Mendy che, appena ricevuto il pallone, ha scaricato la palla sul dischetto del rigore mettendo in condizione favorevoli il compagno di fare gol. Nella versione di calcio proposta dal tecnico spagnolo, l’inserimento delle mezze ali è un punto chiave della sua idea di gioco con perenni inserimenti da parte di Gündogan e Bernardo Silva tra le linee del centrocampo e della difesa, provando a portare superiorità numerica che spesso risulta essere decisiva.
L’unica pecca della vittoria di ieri in trasferta dei Citizens, sono stati diversi errori banali, dovuti soprattutto a cali di concentrazione e a cali fisici, come l’episodio di Ederson che, sbagliando un passaggio semplice con le mani ha regalato palla a Özil mettendolo in condizioni di segnare, occasione poi sfumata a causa di Lacazette che, pensando di essere in fuorigioco, non ha raccolto il passaggio del trequartista tedesco con la sfera che è tornata in mano all’estremo difensore.
ANCORA MOLTO DA FARE
A Unai Emery servirà ancora un po’ di tempo per far digerire i propri schemi e la sua idea di calcio alla propria rosa. La gara contro il City non può essere una vera e propria bocciatura, in quanto il nuovo tecnico dei Gunners si è trovato ad affrontare una squadra ben rodata e che quest’anno vorrà a tutti i costi riconfermarsi come la numero uno del campionato.
Il potenziale c’è e la squadra anche, bisognerà solamente mettere i tasselli al posto giusto con l’Arsenal che potrà provare a levarsi qualche soddisfazione. La gara disputata ieri ha dimostrato ad Emery che in determinate partite risulta fatale giocare con troppa prudenza, anche ieri nonostante Özil e Mkhitaryan restassero spesso sulla linea del centrocampo affiancando Xhaka e Guendouzi, i Citizens facevano comunque il bello e il cattivo tempo, gestendo come meglio volevano il pallone. Il tecnico basco, inoltre, ha fatto esordire il giovanissimo centrocampista Guendouzi, che purtroppo ha avuto a che fare con uno dei centrocampi più tosti del campionato non giocando benissimo; infatti nel caso del primo gol del City si è lasciato saltare troppo facilmente da Sterling: l’ala britannica è poi riuscita a liberarsi al tiro e a insaccare.
Molto intrigante è stata l’idea di Ramsey alle spalle di Aubameyang: in questa situazione l’ex mister del PSG avrebbe voluto ottenere un trequartista che sarebbe dovuto uscire a disturbare la prima impostazione degli Skyblues, sperando di avere lo stesso effetto di Nainggolan con la Roma di Spalletti. Durante la partita però l’idea iniziale non ha raggiunto gli obiettivi prefissati e il Manchester non ha avuto alcun tipo di problema nel saltare il primo pressing e creare immediatamente superiorità numerica in mezzo al campo.
I Gunners di Unai Emery dovranno lavorare ancora molto per sistemare i problemi di gioco e dovranno farlo il prima possibile visto che la prossima gara di campionato dei londinesi sarà contro il Chelsea di Maurizio Sarri; il City invece è ripartito dal campionato esaltante dell’anno passato. Pep, dove eravamo rimasti?