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Dove vedere Atletico Madrid-Barcellona in TV e streaming

La Liga

Dove vedere Atletico Madrid-Barcellona in TV e streaming

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Joao Felix

DOVE VEDERE ATLETICO MADRID-BARCELLONA IN TV E STREAMING – Ancora poche ore ed entrerà nel vivo la 16ª giornata di Liga. Tra i match di questo turno ci sarà Atletico Madrid-Barcellona: il fischio d’inizio è previsto per le 21:00 di domenica 8 gennaio, presso lo stadio Wanda Metropolitano di Madrid.

COME ARRIVANO LE DUE SQUADRE

L’Atletico Madrid, che attualmente occupa la quarta posizione in classifica, nelle ultime uscite è apparso in ripresa dopo il periodo negativo affrontato pochi mesi fa. Proprio Diego Simeone, tecnico dell’Atleti, qualche settimana fa ha dichiarato: “Forse quello che non sta dando il massimo sono io. L’allenatore è quello che sta fallendo più di altre cose”. Fino ad ora i Colchoneros hanno conquistato 27 punti, undici in meno del Barcellona capolista.

Proprio la formazione di Xavi, dunque, si trova al comando della classifica con 38 punti. Fino ad ora i blaugrana sono stati sconfitti soltanto una volta in campionato, lo scorso 16 ottobre per 3-1 contro il Real Madrid.

In caso di vittoria, gli azulgrana si porterebbero momentaneamente a +3 dal Real Madrid, che attualmente si trova al secondo posto a 38 punti.

DOVE VEDERE ATLETICO MADRID-BARCELLONA IN TV E STREAMING

Il match tra Atletico Madrid e Barcellona, valevole per la 16ª giornata di Liga, verrà trasmesso in diretta esclusiva su DAZN. Sarà possibile collegare la propria Smart TV o guardare il match attraverso dispositivi mobili.

PROBABILI FORMAZIONI

L’Atletico Madrid dovrebbe scendere in campo con un 4-4-2. Diego Simeone avrà a disposizione la sua formazione a pieno organico, ad eccezione dello squalificato Mario Hermoso.

Xavi, invece, schiererà un 4-3-3. Il tecnico catalano, però, non avrà a disposizione  Lewandowski e Jordi Alba, che devono scontare una squalifica.

Di seguito vi proponiamo le probabili formazioni di Atletico Madrid-Barcellona.

ATLETICO MADRID (4-4-2): Oblak; Molina, Savic, Gimenez, Reguilon; Llorente, De Paul, Kondogbia, Felix; Griezmann, Morata. Allenatore: Simeone

BARCELLONA (4-3-3): Ter Stegen; Sergi Roberto, Christensen, Koundé, Alonso; Gavi, Busquets, Pedri; Raphinha, Dembélé, Ansu Fati. Allenatore: Xavi

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I Nostri Approfondimenti

Chi è Pau Cubarsí, il difensore della Masia sulle orme di Puyol

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Pau Cubarsì e Raphinha, giocatori del Barcellona e Alvaro Morata, giocatore dell'Atletico Madrid, La Liga, Champions League, EURO2024

CHI É PAU CUBARSÍ – Il Barcellona, simbolo indiscusso nel mondo della controversa e folkloristica Catalogna, sta attraversando probabilmente il momento di maggior crisi della sua gloriosa storia. Il club blaugrana, il più titolato di Spagna dopo gli acerrimi rivali del Real Madrid, ha rischiato addirittura di scomparire per sempre, a causa della scellerata gestione dell’ex presidente Bartomeu. Egli è il principale responsabile delle difficoltà finanziarie che hanno messo in ginocchio il Barçadurante la sua permanenza, infatti, non si è badato a spese (molte delle quali inutili e senza senso), facendo arrivare il club alle soglie della bancarotta. Poi, quando la situazione si è fatta insostenibile, invece di prendersi le proprie responsabilità si è dileguato nella notte come il peggiore dei codardi, lasciando ad altri la patata bollente da gestire. Un po’ come fece re Vittorio Emanuele III durante la Seconda Guerra Mondiale, rifugiandosi vigliaccamente nella fortezza di Brindisi invece di difendere strenuamente Roma, ma soprattutto lasciando le truppe italiane senza ordini e in balia delle offensive tedesche.

CHI É PAU CUBARSÍ – LA GESTIONE LAPORTA

CHI É PAU CUBARSÍ – A sobbarcarsi l’incarico più complesso degli ultimi vent’anni è Joan Laporta, che viene eletto presidente nel 2021. Davanti a lui un’impresa che, come portata, equivale più o meno a scalare l’Everest a mani nude. Risanare un debito che ha toccato picchi di 1 miliardo e mezzo di euro, mantenendo però al tempo stesso il Barcellona nell’élite del calcio europeo. In circostanze così critiche, bisogna trovare soluzioni fantasiose per risparmiare e guadagnare quanto più possibile. Come ad esempio, la vendita del 25% dei Barça Studios e del 25% dei diritti televisivi riguardanti il club blaugrana, necessaria  avere la liquidità minima semplicemente per compiere azioni di routine, come depositare i contratti dei giocatori in Lega. Una situazione paradossale e preoccupante, che rischia di far precipitare il Barça in un circolo vizioso di indebitamento perenne e irrisolvibile. Per risollevarsi, l’imperativo è uno solo: creare il talento in casa propria, forgiandolo e plasmandolo nella cantera catalana. E qui, fortunatamente, viene in soccorso il buon samaritano: la Masia.

CHI É PAU CUBARSÍ – LA MASIA

CHI É PAU CUBARSÍ – La Masia. L’arma segreta del Barcellona sin dall’alba dei tempi. Una fucina inesauribile di giovani promesse, fondata sull’inconfondibile modello del tiki-taka e della pulizia tecnica. Qui si sono formati campioni del calibro di Xavi, Iniesta, Puyol, Busquets, Jordi Alba e via discorrendo. Senza tralasciare il prodotto meglio architettato di questa cantera, ovvero il sinistro di Leo Messi.

E in tempi di profonda crisi, mister Xavi Hernandez si è ritrovato una vera e propria manna dal cielo: l’ascesa di Pedri e Gavi, la coppia di giovani terribili a centrocampo, è stata come la pioggia nel deserto: bellissima e inattesa. Anche se, per la verità, si sentiva la mancanza di qualcosa. Proprio come in una pasta povera di sale, al Barcellona serviva disperatamente un comandante della retroguardia, un Messia che indicasse la retta via da percorrere. Esattamente come lo era capitan Carles Puyol nei primi anni 2000. Ed ecco che torna in aiuto la Masia, che non delude mai quando si parla di fuoriclasse. Già, perché dalle parti del Camp Nou si sta avvicendando di soppiatto un fenomenale condottiero, pronto a prendersi il ruolo di leader indiscusso del nuovo Barça. Stiamo parlando di Pau Cubarsí.

CHI É PAU CUBARSÍ – GLI INIZI E L’ESORDIO IN PRIMA SQUADRA

CHI É PAU CUBARSÍ – A dirla tutta, il centrale classe 2007 non entra sin da subito nell’orbita blaugrana. Inizia il suo cammino nelle giovanili del Girona a 9 anni, salvo poi trasferirsi nella cantera a 11. Ha l’etichetta del predestinato sin da giovanissimo; infatti è il terzo più giovane esordiente in Youth League con il Barcellona, all’età di 15 anni, 9 mesi e 8 giorni. Il percorso prosegue con regolarità sino ad arrivare al Barcellona B di Rafa Marquez, dove totalizza 9 presenze. Xavi inizia a notare le sue potenzialità innate, e decide di aggregarlo alla Prima Squadra. Tutt’a un tratto, il ragazzino si ritrova catapultato nel calcio che conta, trovandosi a marcare un certo Robert Lewandowski in allenamento. Non esattamente l’ultimo arrivato. La cosa che stupisce è che Cubarsí si cala perfettamente e rapidamente nei meccanismi, tanto da convincere Xavi a farlo esordire in Copa del Rey contro l’Unionistas di Salamanca. Non si schioderà più dal centro della difesa, divenendone un perno. La definitiva consacrazione avviene nell’esordio in Champions League contro il Napoli, dove mister 150 milioni Victor Osimhen viene totalmente annullato dal niño di Estanyol.

CHI É PAU CUBARSÍ – CARATTERISTICHE TECNICHE

CHI É PAU CUBARSÍ – La sua famiglia possiede una falegnameria dalla storia centenaria, ma Cubarsí, sul terreno di gioco, del falegname vecchio stile ha un gran poco. Anzi, il suo cavallo di battaglia sono i contrasti puliti e puntuali, combinati a qualità tecniche non comuni ai difensori centrali. I suoi 183 centimetri di altezza lo agevolano sulle battaglie aeree, anche se predilige lo scontro palla a terra. Ma quello che fa impressione è il posizionamento in campo, che sembra quello di un veterano navigato alla trecentesima presenza. Per movenze e pulizia di intervento, lui e Carles Puyol si assomigliano come due gocce d’acqua. E vedendo l’incredibile carriera del pluridecorato centrale spagnolo, questo paragone può solo che rendere orgogliosi.

CHI É PAU CUBARSÍ – LA NUOVA EPOCA DEL BARCELLONA

CHI É PAU CUBARSÍ – Mister Xavi farà queste dichiarazioni dopo l’esordio di Cubarsí: “Ha molto talento. È un ragazzo concentrato e responsabile. Credo che non abbia mai perso un pallone. Segnerà un’epoca, proprio come Lamine Yamal. Continuiamo a costruire la squadra con giocatori giovani. Con loro dobbiamo costruire il futuro di questo club”. 

Se a coprirti di questi elogi e responsabilità è il centrocampista spagnolo probabilmente più forte della storia, allora significa che possiedi qualcosa di speciale, che gli altri non hanno. Così come Lamine Yamal, Pedri e Gavi; sono questi i capisaldi della nuova epoca del Barcellona. I frutti della Masia sono pronti a far risorgere il Barça dal periodo più cupo della sua storia, con l’obiettivo di riportarlo lassù in alto, dove gli spetta di diritto: sul tetto d’Europa.

Nella situazione in cui si ritrova, la stragrande maggioranza delle società sarebbe collassata su se stessa. Ma si sa, la Catalogna è differente da tutto il resto, così come il Barcellona. Ecco perché è “Mes que un club”.

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Calcio Internazionale

Clamoroso infortunio per Hermoso durante Atletico-Inter: è successo dopo il rigore di Lautaro

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Mario Hermoso, giocatore dell'Atletico Madrid, e Stefan de Vrij, giocatore dell'Inter, Champions League, EURO2024

Ha dell’incredibile la notizia riguardante l’infortunio muscolare di Hermoso, difensore centrale dell’Atletico Madrid. Lo spagnolo, uno dei protagonisti della vittoria dei Colchoneros nel doppio confronto con l’Inter in Champions League, si è procurato un problema al bicipite femorale della coscia sinistra durante la corsa dalla linea di centrocampo verso il portiere Oblak per festeggiare l’errore dal dischetto di Lautaro Martinez che ha sancito il passaggio ai quarti di finale della formazione di Simeone. L’esultanza troppo sfrenata costa carissimo al giocatore, che salterà con ogni probabilità le partite con BarcellonaVillarrealGirona e l’andata dei quarti di Champions contro il Borussia Dortmund.

Questo il comunicato dell’Atletico Madrid:

“Mario Hermoso ha riportato un infortunio muscolare alla coscia sinistra, la cosa è emersa dagli accertamenti ai quali è stato sottoposto presso l’ospedale Vithas. Il difensore inizierà le sessioni si fisioterapia e sarà sottoposto ad allenamenti specifici”.

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Calcio Internazionale

[VIDEO] Guler vicinissimo al gol dell’anno: solo la traversa gli nega il sigillo da centrocampo

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Arda Guler, giocatore del Real Madrid, La Liga, Copa del Rey, Champions League, EURO2024

Piano piano stiamo iniziando a conoscere il vero Arda Guler! La giovane promessa turca, acquistata dal Real Madrid in estate, ha subìto diversi gravi infortuni che hanno interrotto la sua crescita con i blancos. Non a caso solo 31′ e un gol in campionato spalmati in cinque presenze. Oggi, però, nel match vinto contro l’Osasuna per 4-2, l’ex Fenerbahce è andato vicinissimo al gol dell’anno, con un tiro da centrocampo che si è stampato sulla traversa, a portiere ovviamente battuto.

Nel video sotto si nota come Guler prima riesca a liberarsi da una marcatura fallosa dell’avversario e poi, in un batter d’occhio, a pennellare col suo sinistro la traiettoria vincente, che però si è poi stampata sulla traversa. Poco male, comunque, per lui e il Real Madrid visto il risultato. Che questa giocata sia di buon auspicio per il prosieguo della sua stagione.

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Flash News

Il Real Madrid presenta una denuncia per gli insulti razzisti a Vinicius

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Vinicius

Il Real Madrid alza la voce contro il razzismo. Il club madrileno ha infatti annunciato tramite un comunicato ufficiale di aver presentato una denuncia alla Procura Generale per degli insulti razzisti nei confronti di Vinicius che ci sarebbero stati prima delle partite di Champions League Barcellona-Napoli e Atletico Madrid-Inter, disputate entrambe in Spagna.

IL COMUNICATO DEL REAL MADRID

“Il Real Madrid CF ha presentato una denuncia alla Procura Generale contro i crimini di odio e discriminazione, per gli insulti razzisti e odiosi rivolti contro il nostro giocatore Vinicius Junior nelle vicinanze dello Stadio Olimpico di Montjuic e dello Stadio Metropolitano di Madrid prima delle partite F. C. Barcellona-Napoli e Atlético Madrid-Inter, di Champions League.

Il Real Madrid chiede alla Procura di richiedere alle forze di sicurezza le registrazioni esistenti in entrambi i luoghi al fine di identificare gli autori di tali insulti razzisti e odiosi. Il Real Madrid condanna questi violenti attacchi di razzismo, discriminazione e odio che si sono verificati, purtroppo ripetutamente, contro il nostro giocatore Vinicius Junior.

Il nostro Club continuerà a lavorare nella difesa dei valori del calcio e dello sport e resterà fermo nella lotta per la tolleranza zero di fronte ad episodi disgustosi come quelli che continuano a verificarsi negli ultimi tempi”.

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