Uno dei più grandi dibattiti della storia della filosofia ha riguardato il bello. Diversi pensatori e scrittori, a partire da Platone fino ad arrivare a Nietzsche, hanno elaborato teorie e formulato ipotesi sull’argomento. L’interrogativo principale riguardava l’oggettività della bellezza: il bello può essere ritenuto oggettivo oppure ognuno di noi lo percepisce a suo modo?
La risposta, ancora oggi, non ce l’abbiamo. Alcuni sostenevano che fosse una caratteristica già presente negli oggetti presi in considerazione, altri che, senza un soggetto in grado di giudicare, il concetto di bellezza fosse svuotato di significato. È chiaro, però, che quando si tratta di gol, non si possa essere assolutamente oggettivi.
La risposta alla domanda estetica difficilmente si potrà estrapolare da questo testo, ma senza dubbio i cinque gol più belli del mese di gennaio in Serie A saranno una valida alternativa. Le perle arrivano tutte dalle ultime due giornate, come se fosse stato necessario un po’ di tempo prima di riprendere le buone abitudini dopo lo stop per il Mondiale.
5°: ALEKSEJ MIRANCHUK (0-1 vs FIORENTINA)
L’incrocio è molto importante per sgusciare via dalla parte centrale della classifica e avvicinarsi alla zona Europa. Fiorentina e Torino partono entrambe da 24 pt, ma sono i granata a scamparla grazie alla perla di Aleksej Miranchuk. Stagione non fortunatissima per il fantasista russo, in prestito dall’Atalanta.
Il suo gol al Franchi, però, è la dimostrazione del suo importante talento. Controllo con il destro al limite dell’area, pallone sistemato sul mancino e depositato in rete con una semplicità non scontata. Terracciano può solo accompagnare con lo sguardo la sfera, che termina la sua corsa in porta. Gol decisivo, perché di fatto apre e chiude l’incontro.
4°: VICTOR OSIMHEN (1-0 vs ROMA)
Ne ha segnati talmente tanti quest’anno, che era inevitabile che qualcuno uscisse anche particolarmente bene. Non è il primo che rientra nella classifica dei più belli del mese e, se dovesse continuare così, non sarà nemmeno l’ultimo. Il suo strapotere fisico, coadiuvato quest’anno da un netto miglioramento tecnico, gli permettono di trovare gol di altissima caratura.
Contro la Roma, in particolare, si esalta. Già all’andata una sua sassata aveva deciso l’incontro. Il ritorno ha deciso di aprirlo così dopo 17′. Azione perfetta, assist al bacio del solito Kvara e poi c’è il gioco di prestigio: controllo di petto, poi di coscia e missile che Rui Patricio neanche vede partire. La potenza surreale della conclusione sembra dovuta a una mossa speciale stile Inazuma Eleven.
3°: ARKADIUSZ MILIK (2-1 vs ATALANTA)
Arrivato per fare il vice-Vlahovic, si è preso la scena in uno dei periodi più difficili della storia recente della Juventus. Arkadiusz Milik incarna perfettamente cosa voglia dire fare l’attaccante ai giorni nostri. Presenza fisica, intelligenza e quel pizzico di furbizia che serve ad anticipare il difensore meno agile.
L’azione per il gol del 2-1 sull’Atalanta è davvero molto bella: Di Maria di tacco per Fagioli, a cui bastano un tocco e uno sguardo per sentire che la sua punta arriverà su quel pallone messo in mezzo. È proprio così: zampata vincente di Milik di controbalzo, che regala il momentaneo vantaggio ai bianconeri. Un gol importante, pesante, ma anche di pregevole fattura. Non sarà affascinante come un sinistro a giro da fuori area, ma chi conosce il calcio sa apprezzare l’importanza di questo gesto.
2°: DIVOCK ORIGI (2-5 vs SASSUOLO)
Da un periodo difficile a uno tenebroso. Nietzsche torna ancora una volta: la vita è caratterizzata da uno spirito di luce e ordinatore (apollineo) e da uno molto più oscuro e imprevedibile (dionisiaco). Il Milan, dopo aver imboccato negli ultimi tre anni la strada tracciata da Apollo, ha iniziato il suo 2023 sotto l’ombra di Dioniso.
Fin dal suo arrivo in rossonero, Divock Origi non è mai riuscito a trovare la luce, se non per un gran destro contro il Monza, in una partita già praticamente chiusa. Stesso discorso anche in questo caso, ma a parti invertite. Il secondo gol al Milan del belga è servito solo per le statistiche e, magari, per dare un po’ di fiducia a un giocatore che sembra essersi perso.
Un colpaccio da fuori area, con tre avversari davanti. Il bacio alla traversa rende il tutto più spettacolare, anche se serve a poco nel computo finale.
1°: DAVID OKEREKE (1-0 vs INTER)
Se il gol di Origi era valido per il secondo posto, quello di David Okereke non può che vincere questa classifica. Se la Cremonese si è regalata qualche speranza di giocarsela con l’Inter, lo deve soprattutto a questa giocata spaziale dell’attaccante nigeriano.
Controllo orientato per liberarsi dell’avversario e girarsi verso la porta è tutto ciò che gli serve per pescare il jolly. Onana prova a volare sul palo lontano, ma qualcuno dall’alto ha voluto che quel pallone finisse proprio all’interno della rete. Nonostante questo shock iniziale, l’Inter ha poi ripreso terreno e vinto la partita, ma la magia di Okereke vince il premio di miglior gol di gennaio 2023.