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Dove vedere Man City-Chelsea in tv e streaming

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Dove vedere Man City-Chelsea in tv e streaming

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Milan

DOVE VEDERE MAN CITY-CHELSEA – La 37ª giornata di Premier League presenta un match di grande importanza: Manchester City-Chelsea. I padroni di casa si trovano a un passo dal titolo, mentre gli ospiti occupano una posizione di metà classifica. Questa partita rappresenta un momento cruciale per entrambe le squadre. Il fischio d’inizio del match è previsto per le 21:00 di domani, 20 maggio, presso l’Etihad Stadium di Manchester.

MANCHESTER CITY-CHELSEA: COME ARRIVANO LE DUE SQUADRE

Il Manchester City è il campione d’Inghilterra in carica e ha un obiettivo ben definito: difendere il titolo. La squadra guidata da Guardiola è in una battaglia serrata per la vetta della classifica e ha recentemente preso il comando. Al momento, occupa la prima posizione con 85 punti, un vantaggio di quattro punti sul secondo posto dell’Arsenal, che però ha disputato una partita in più. Questo significa che il titolo è praticamente a portata di mano per i Citizens. Nell’ultima partita, il Manchester City ha ottenuto una vittoria convincente in trasferta contro l’Everton, imponendosi con un netto 3-0.

Il Chelsea, che aveva avviato la stagione con ambizioni importanti, ha subito un duro colpo a causa di un rendimento disastroso. La squadra si trova attualmente all’undicesimo posto in classifica, con soli 43 punti, trovandosi anche fuori dalla zona delle coppe europee. La squadra di Lampard, chiamato a sostituire Potter dopo il suo licenziamento, sta attraversando una profonda crisi. Per giunta, pare che anche la seconda esperienza di Lampard sulla panchina del Chelsea sia giunta al capolinea: l’indiziato principale per sostituirlo nella prossima stagione pare essere Mauricio Pochettino. Nell’ultima partita disputata, i Blues hanno ottenuto un pareggio per 2-2 in casa contro il Nottingham.

MANCHESTER CITY-CHELSEA: I PRECEDENTI

Negli ultimi tre incontri di Premier League tra Manchester City e Chelsea, i Citizens hanno trionfato in tutte le occasioni con uno stretto margine di 1-0. Sorprendentemente, non sono mai riusciti a conquistare quattro vittorie consecutive contro i Blues in campionato. Inoltre, la formazione di Pep Guardiola trionfato in tutte e tre le sfide contro il Chelsea in tutte le competizioni di quest’anno, e se dovesse riuscirci anche nella prossima partita, diventerebbe la seconda squadra a battere i Blues quattro volte in una sola stagione, dopo il Manchester United nell’annata 2010/11.

DOVE VEDERE MAN CITY-CHELSEA IN TV E STREAMING

Il tanto atteso scontro tra Manchester City e Chelsea sarà trasmesso in diretta esclusiva su Sky Sport Football e Sky Sport 4K. Gli appassionati potranno godersi l’intera partita sia sulla propria TV che in streaming attraverso Now TV. Inoltre, per coloro che sono abbonati a Sky, sarà possibile seguire l’incontro anche su Sky Go, piattaforma che offre la possibilità di guardare i contenuti in streaming.

MANCHESTER CITY-CHELSEA : LE PROBABILI FORMAZIONI

MANCHESTER CITY (4-2-3-1): Ederson; Stones, Dias, Laporte, Akanji; Rodri, Gundogan; Mahrez, De Bruyne, Foden; Haaland. All. Guardiola.

CHELSEA (4-3-3): Kepa; Chalobah, Thiago Silva, Badiashile, Hall; Loftus-Cheek, Fernandez, Gallagher; Madueke, Joao Felix, Sterling. All. Lampard.

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Alla Ricerca del Diez

Chi è Estevao Willian, il gioiellino brasiliano soprannominato “Messinho”

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Estevao Willian

CHI È ESTEVAO WILLIAN – Il Brasile, si sa, di talenti cristallini ne sforna in continuazione. L’esempio lampante è Neymar Jr., ma negli ultimi anni ce ne sono stati tanti. Basti pensare al Real Madrid, con la coppia tutta brasiliana formata da Vinicius Jr. e Rodrygo. Non bisogna poi dimenticare Endrick, classe 2006, pronto a vestire la camiseta blanca e già in gol con la maglia del Brasile. L’ultimo talento che sta attirando l’attenzione degli scout è quello di Estevao Willian, esterno offensivo del 2007, che sta brillando con il Palmeiras.

CHI È ESTEVAO WILLIAN – GLI INIZI E LA CARRIERA FINO A QUESTO MOMENTO

Se il tuo soprannome è “Messinho” vuol probabilmente dire che il potenziale è altissimo ed effettivamente il giovane talento brasiliano può diventare un grandissimo giocatore. Nasce come ala destra e si è già messo in mostra con la maglia della Nazionale Under 17 ai Mondiali, con la quale ha segnato tre gol e fornito tre assist. La sua avventura però si è interrotta contro l’Argentina di Echeverri, altro talentuosissimo giocatore sudamericano. Estevao Willian ha inoltre già firmato un contratto di sponsorizzazione con Nike, nonostante la giovanissima età. Aveva appena dieci anni quando ha accettato l’offerta, ma è destinato a diventare uno dei volti del marchio.

CHI È ESTEVAO WILLIAN – L’INTERESSE DELLE BIG EUROPEE

Come accaduto negli ultimi anni, le big europee non restano di certo a guardare. Il nome di Estevao Willian è già sui taccuini dei principali club in Europa e il PSG ci aveva provato concretamente in passato. La trattativa però non è andata in porto a causa della partenza di Endrick, vecchio pallino dei parigini, che volevano assicurarsi entrambi i talenti. “Messinho” ha un sogno: giocare nel Barcellona, club che tifa fin da bambino. C’è da dire però che Estevao Willian non potrà lasciare il Brasile fino al 2025 (quando compirà 18 anni), ma probabilmente sceglierà la sua squadra prima di quella data. Per lasciarlo partire si parla già di cifre vicine ai 50 milioni, ed è per questo che Chelsea, Barcellona, Manchester City e non solo osservano da vicino uno degli ultimi talenti sfornati dal calcio brasiliano.

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La marcia di avvicinamento alla super sfida Manchester City-Arsenal

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Manchester City-Arsenal

Dopo la sosta per le nazionali, tornano in campo i club per il prosieguo della stagione 2023/2024. Alcuni campionati vedono già alcuni verdetti quasi definiti, come ad esempio in Serie A con l’Inter che ha un grande vantaggio sulla seconda in classifica, il Bayer Leverkusen che dovrà gestire i punti di vantaggio sul Bayern Monaco come anche il Paris Saint-Germain in Ligue 1.

Il Real Madrid, in attesa del secondo capitolo del Clasico, cercherà di guadagnare ulteriormente terreno sul Barcellona mentre è tutto un altro discorso in Premier League. La corsa per il titolo è più che aperta, con tre squadre in corsa per conquistare il primo posto nel campionato più difficile al mondo: Arsenal (64 punti), Liverpool (64 punti) e Manchester City (63 punti) si giocheranno sino alla fine la Premier League 2023/2024.

Dopo il grande confronto tra Liverpool e City conclusosi 1-1 a Anfield, questa volta lo spettacolo andrà in scena all’Etihad Stadium: i Citizens se la vedranno contro l’Arsenal di Mikel Arteta. La sfida tra Guardiola e i Gunners potrebbe decidere, soprattutto anche a livello psicologico, una parte di Premier League per le due squadre. Ovviamente si avrà sempre un occhio su quello che succederà alla terza contendente guidata per l’ultima volta da Jurgen Klopp, che sogna di conquistare un grande ultimo trofeo prima dell’addio.

LA SITUAZIONE DEL MANCHESTER CITY

“Abbiamo una finale contro l’Arsenal. Ma per ora riposiamo. Non voglio pensare al futuro, è stato un periodo molto intenso. Con i giocatori un cambiamento di ambiente è positivo, ad alcuni di loro sarà permesso di vedere le loro famiglie. Quando torneremo, avremo tre giorni per prepararci alla partita contro l’Arsenal”.

(Pep Guardiola)

Così Pep Guardiola nella sua ultima conferenza stampa prima della sosta aveva parlato della grande sfida tra Manchester City e Arsenal. Una vera e propria finale considerando che ci stiamo avviando verso la fine della stagione e un match del genere risulta dunque decisivo per le sorti delle due squadre.

Il Manchester City arriva da un periodo super positivo: non perde una partita dallo scorso dicembre, quando al Villa Park l’Aston Villa di Emery riuscì a trovare la vittoria di misura per 1-0. Da quel momento in poi una serie incredibili di risultati utili consecutivi (22, di cui 19 vittorie e 3 pareggi) tra Premier League, Mondiale per Club, FA Cup e Champions League.

Una formazione sempre più autonoma quella di Guardiola che ha saputo rendere Phil Foden uno dei giocatori principali di questa squadra: per il talento inglese classe 2000 sono arrivati 11 gol (eguagliato il record personale siglato nella scorsa stagione) e 7 assist. Inoltre, considerando la presenza imprescindibile di Bernardo Silva, i gol nella gambe di Haaland, l’equilibrio portato da Rodri in mezzo al campo, il rientro di De Bruyne non ha fatto che aumentare il livello tecnico (già incredibile) del Manchester City. Il fuoriclasse belga ha fornito 5 assist in 9 partite di Premier League, in totale 12 in 13 partite in tutta la stagione (da segnalare l’incredibile prestazione in FA Cup, dove nella partita contro il Luton Town ha fornito 4 assist per Haaland).

LA SITUAZIONE DELL’ARSENAL

Dopo l’incredibile stagione dello scorso anno, l’Arsenal di Mikel Arteta ha saputo confermarsi come una delle squadre da battere in Premier League. Nonostante il brutto periodo di dicembre (3 sconfitte in Premier League) i Gunners hanno mantenuto una costanza tale da riuscire a tenere il ritmo delle due rivali, raggiungendo inoltre anche i quarti di finale della Champions League dopo il successo contro il Porto nel ritorno ai calci di rigore.

L’Arsenal arriva da 8 vittorie consecutive in Premier League che hanno proiettato i londinesi in testa alla classifica alla pari del Liverpool e con un punto di vantaggio proprio sul Manchester City. Il miglior giocatoRE in assoluto anche per le statistiche è Bukayo Saka, che con 13 gol e 8 assist guida entrambe le classifiche dei Gunners. Alle sue spalle, troviamo il capitano Odegaard e Kai Havertz, che dopo un inizio non incoraggiante ha trovato la giusta strada con 4 reti nelle ultime 4 partite.

Altri giocatori importanti dal punto di vista realizzativo sono sicuramente Martinelli e Trossard, che completano il reparto offensivo, ma è grazie alla presenza di Declan Rice che l’Arsenal può mantenere un certo tipo di gioco.

Forti dell’1-0 dell’andata l’Arsenal cercherà di trovare una grande vittoria in trasferta per l’allungo decisivo sui campioni in carica, che nella scorsa stagione hanno avuto la meglio proprio contro i Gunners nella corsa al titolo.

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Gli ultimi cinque Lazio-Juventus in Serie A

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Lazio-Juventus

GLI ULTIMI 5 LAZIO-JUVENTUS IN SERIE A – Il prossimo sabato, alle ore 18:00, andrà in scena il match tra Lazio e Juventus. Dopo la sosta nazionali, i biancocelesti riprenderanno il campionato con un nuovo allenatore in panchina, Tudor. I ragazzi di Max Allegri, invece, devono riprendersi da un momento negativo, con una sola vittoria nelle ultime 8 partite. In questo arco temporale si è visto sfumare il discorso Scudetto, di cui tanto si era parlato precedentemente.

Per quanto riguarda la Lazio, il nono posto attualmente occupato in campionato non è assolutamente concepito, e il neo allenatore biancoceleste farà di tutto per risalire la china. Certo, sarà difficile raggiungere la zona Champions League, ma ad oggi l’Europa League è invece un obiettivo concreto, da centrare ad ogni costo.

In questo pezzo, andremo a vedere gli ultimi cinque Lazio-Juventus giocati all’Olimpico. Il bilancio è equilibrato: 2 vittorie per parte e un pareggio.

GLI ULTIMI CINQUE LAZIO-JUVENTUS: SERIE A 2022/2023

L’ultimo Lazio-Juventus ha regalato grandi gioie al tifo biancoceleste. La vittoria tra le mura amiche contro i bianconeri mancava da dicembre 2019. I ragazzi di Sarri sono poi arrivati secondi nel campionato, sotto allo straripante Napoli di Spalletti. Nel primo tempo, in pochi minuti si è consumato un botta e risposta tra due dei migliori centrocampisti del campionato: ha aperto le marcature Milinkovic-Savic al minuto 38, poi ha pareggiato i conti Rabiot al minuto 42.

Non è passato molto tempo dall’inizio della ripresa per vedere il nuovo vantaggio della Lazio: ad andare in gol è stato Zaccagni su assist di Luis Alberto.

GLI ULTIMI CINQUE LAZIO-JUVENTUS: SERIE A 2021/2022

La Juventus di Max Allegri al 13° turno di Serie A ha affrontato la Lazio all’Olimpico. I bianconeri, che venivano da un quarto posto conquistato con Pirlo, speravano in un campionato migliore, anche se così non fu. Tuttavia, il match contro la squadra di Sarri ha dato delle certezze alla squadra: solidità difensiva e tanti tiri in porta. A permettere la vittoria ai bianconeri è stata un’insolita doppietta (su rigore) di Leonardo Bonucci.

GLI ULTIMI CINQUE LAZIO-JUVENTUS: SERIE A 2020/2021

Nella stagione 2020/2021, Simone Inzaghi sedeva ancora sulla panchina della Lazio. A scontrarlo un debuttante Pirlo, che aveva cominciato il campionato molto bene, con pochi intoppi. Non a caso, i bianconeri sono andati subito in vantaggio al 15′ con Cristiano Ronaldo. Il match è proseguito con la Juventus in gestione, senza che la Lazio si rendesse pericolosa. Poi è accaduto quello che con Inzaghi era quasi una costante: dopo il suo ingresso in campo Caicedo ha siglato l’1-1 al minuto numero 95.

GLI ULTIMI CINQUE LAZIO-JUVENTUS: SERIE A 2019/2020

La Lazio di Inzaghi , al turno 15, contro la Juventus si stava mostrando come una pretendente allo scudetto. Era impensabile alla vigilia, ma i biancocelesti si sono resi protagonisti di una cavalcata fenomenale. Non a caso, la Juventus di Maurizio Sarri cadde sconfitta all’Olimpico.

Non ci fu storia: ad aprire i conti ci pensò Cristiano Ronaldo, ma poco prima della fine del primo tempo arrivò il pareggio di Luiz Felipe. Poi, dominio totale della Lazio, propiziato anche dall’espulsione di Cuadrado per fallo da ultimo uomo al 69′. Al minuto 74 è andato a segno Milinkovic-Savic e, solo 5 minuti dopo, Immobile ha sbagliato il colpo del K.O su rigore. Ma a rimediare l’errore del 17 biancoceleste ci ha pensato Caicedo, al minuto 95 (lo stesso dell’anno seguente): 3-1 con il tifo biancoceleste che cominciava a sognare in grande.

GLI ULTIMI CINQUE LAZIO-JUVENTUS: SERIE A 2018/2019

L’ultima Juve di Max Allegri appariva inarrestabile per tutti. Nel campionato 2018/2019 e i bianconeri avevano ampio distacco sulle concorrenti già al turno 21. La Lazio, che poi finì il campionato ottava, aveva poche pretese, ma sfiorò l’impresa. Infatti, al minuto 60 i biancocelesti erano andati in vantaggio grazie all’autogol di Emre Can. Sembrava che i ragazzi di Inzaghi avessero il completo controllo del match, ma il gol di Cancelo al 74′ ha diminuito le speranze di far risultato. Il solito Cristiano Ronaldo ha poi chiuso i giochi al minuto 88 su rigore.

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Euro 2024

Il dubbio del centravanti per l’Italia: i precedenti nella storia recente

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In foto: Luciano Spalletti, CT dell'Italia e della Nazionale

Uno dei dubbi che più richiederà tempo al CT Luciano Spalletti in vista degli Europei di questa estate in Germania è quello sul prossimo centravanti che andrà a occupare la casella della formazione titolare. Nelle amichevoli, abbiamo visto un Mateo Retegui che ha risposto in maniera positiva: l’attaccante italo-argentino del Genoa ha siglato una doppietta contro il Venezuela. Nell’amichevole vinta per 2-0 contro l’Ecuador, al cnetro dell’attacco ha invece agito Raspadori. Chiaramente caratteristiche differenti, con uno che garantisce una presenza maggiore all’interno dell’area avversaria mentre l’attaccante del Napoli che preferisce svariare, agendo da falso nueve. Alcuni come Scamacca e Immobile non sono stati convocati, visti i recenti problemi. Nonostante ciò, entrambi cercheranno, attraverso le gare di campionato e non solo, di guadagnarsi una chiamata per EURO2024.

Ma nella storia recente della Nazionale, a partire dal post Mondiale del 2006, dove abbiamo visto una grande quantità di attaccanti come Toni, Totti, Del Piero, Inzaghi e Iaquinta, chi è stato il numero 9 titolare dell’Italia tra Mondiali e Europei?

EURO 2008

Ad EURO 2008 gli azzurri si presentano come campioni del Mondo in carica, forti di una rosa formata per larga parte dai giocatori che nel 2006 avevano conquistato il quarto mondiale della storia in Germania. Sotto la guida di Donadoni, l’Italia gioca con il classico 4-3-1-2 visto anche due anni prima. Ad agire in attacco saranno soprattutto Cassano, che proveniva da una buona stagione alla Sampdoria e Luca Toni, che con il Bayern Monaco aveva da poco conquistato la Bundesliga e il titolo di capocannoniere del campionato tedesco. Non solo per questi traguardi ma anche per il suo valore all’interno del gruppo, il numero 9 dell’Italia si riconferma quindi l’ex Fiorentina.

Toni non riuscirà a segnare ad EURO 2008, dove l’Italia verrà eliminata ai quarti di finale contro i futuri campioni d’Europa della Spagna ai calci di rigore. L’attaccante ex Fiorentina delude le aspettative visti i 31 gol realizzati nella stagione 2007/2008 con la maglia del Bayern Monaco.

MONDIALI 2010

Al Mondiale Sudafricano del 2010 ritorna Lippi in panchina per conquistare quello che poteva essere un secondo trionfo della sua esperienza in azzurro vista la vittoria del 2006. In attacco tra i convocati troviamo alcuni nomi importanti come Gilardino, Di Natale ma anche Pazzini (che da poco aveva trascinato la Sampdoria con Cassano alla qualificazione in Champions League), Quagliarella e Iaquinta.

Proprio a quest’ultimo verrà assegnata la numero 9 della Nazionale, nonostante le tre formazioni scelte da Lippi nella fase a gironi hanno visto Gilardino come unica punta con il Paraguay (1-1 all’esordio con rete di De Rossi), poi la coppia formata dall’attaccante della Fiorentina e Iaquinta contro la Nuova Zelanda (1-1 con il gol del numero 9 su rigore). Infine la partita conclusiva con la Slovacchia vedrà Iaquinta titolare nel 4-3-3, match che segnerà anche la clamorosa eliminazione alla fase a gironi dei campioni in carica. Non basteranno gli sforzi Di Natale e Quagliarella per agguantare il pareggio, con il risultato finale di 3-2 che significa ultimo posto e addio sogni mondiali.

EURO 2012

Agli Europei del 2012 Mario Balotelli ha toccato probabilmente il picco della sua carriera a soli 21 anni con le prestazioni mostrate a Euro 2012.

Schierato nel 4-3-1-2 dall’ex allenatore della Fiorentina, Super Mario condividerà il reparto offensivo con Antonio Cassano, tornato titolare dopo l’esperienza di quattro anni prima. Balotelli durante la competizione gioca tutte le sei partite disputate dall’Italia segnando nei momenti decisivi: contro l’Irlanda chiude il discorso qualificazione nell’ultima partita del girone (2-0) e sigla l’iconica doppietta contro la Germania in semifinale (2-1).

Con i tre gol realizzati risulta capocannoniere del torneo alla pari di Thomas Muller, Mario Mandzukic, Mario Gomez, Dzagoev, Fernando Torres e Cristiano Ronaldo. Non riuscirà a incidere nella finale persa a Kiev contro la Spagna per 4-0.

MONDIALI 2014

Nei Mondiali del 2014 in Brasile si riconferma Mario Balotelli come attaccante titolare dell’Italia e con la numero 9 sulle spalle. Per l’Italia di Prandelli non sarà un’avventura positiva come quella del 2012. Dopo la vittoria incoraggiante contro l’Inghilterra, dove Balotelli segna uno dei 2 gol degli azzurri (risultato finale 2-1, rete di Marchisio in apertura, pareggio di Sturridge e gol di Super Mario), arriveranno due sconfitte contro Costa Rica (1-0) e Uruguay (1-0).

Per l’Italia, eliminata nella fase a gironi, sarà l’ultimo Mondiale disputato così come saranno le ultime partite giocate da Balotelli in Nazionale in un torneo ufficiale.

EURO 2016

Euro 2016 si può definire un Europeo positivo per via delle aspettative che si avevano della Nazionale di Antonio Conte, che nonostante le difficoltà ha saputo costruire un forte gruppo in grado di battere poi, durante la competizione, squadre come il Belgio nei gironi e la Spagna agli ottavi di finale. Tra i protagonisti del 3-5-2 troviamo il terzetto difensivo Barzagli-Bonucci-Chiellini, un iconico De Rossi in mezzo al campo e in attacco il numero 9 Graziano Pellè. L’attaccante del Southampton ha avuto un ruolo importante nel biennio Conte, visto che ha rappresentato una delle poche garanzie del reparto offensivo azzurro (12 gol in Premier League nella stagione 2014/2015 e 11 nel 2015/2016). Pellè siglerà due reti importanti a EURO 2016 contro il Belgio nella vittoria per 2-0 e con la Spagna agli ottavi con un eroico 2-0.

Purtroppo la presenza dell’allora giocatore dei Saints verrà anche ricordata per l’errore dal dischetto nella serie dei calci di rigore persa contro la Germania ai quarti di finale.

EURO 2020

Nell’ultima edizione degli Europei da cui l’Italia è uscita vincitrice, nella formazione della Nazionale di Mancini ufficialmente il numero 9 rispondeva al nome di Andrea Belotti. Ma il titolare per tutta la competizione è stato Ciro Immobile, che ha segnato due reti in tutto l’Europeo. Entrambe sono arrivate nella fase a gironi, una contro la Turchia nella vittorie per 3-0 e sempre con lo stesso risultato una contro la Svizzera.

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