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Dove vedere Milan-Lazio in tv e streaming

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Dove vedere Milan-Lazio in tv e streaming

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Pagelle Milan Lazio

DOVE VEDERE MILAN-LAZIO – Sabato, 6 maggio alle ore 15:00, presso lo Stadio San Siro in Milano, andrà in scena Milan-Lazio, gara valevole per la 34ª giornata di Serie A. Si tratta di un match molto importante per entrambe le squadre, che si trovano in lotta per un posto in Europa. Ecco dove vedere il match in tv e streaming.

MILAN-LAZIO: COME ARRIVANO LE DUE SQUADRE

Il Milan, attualmente, è sesto in classifica con 58 punti. La squadra di Stefano Pioli deve assolutamente vincere per restare in corsa per la qualificazione alla prossima edizione di Champions League; il quarto posto dell’Inter, ultima squadra che, al momento, si qualificherebbe di diritto alla principale competizione europea per club, dista solo due lunghezze. I rossoneri, però, sono reduci da un pareggio interno per 1-1 contro la Cremonese.

La Lazio, invece, si trova al secondo posto a quota 64 punti e ha ottenuto una vittoria per 2-0 in casa contro il Sassuolo. Diversamente da quanto asserito per il Milan, per la squadra, allenata da Maurizio Sarri, un successo sarebbe fondamentale per consolidare la propria posizione di vantaggio nella lotta per l’Europa che conta.

MILAN-LAZIO: I PRECEDENTI

MilanLazio si giocherà per la 188ª volta nella storia. Il bilancio è nettamente favorevole ai rossoneri, che hanno ottenuto 83 vittorie, a fronte di 40 successi capitolini. Sono, invece, 34 i pareggi, che chiudono il quadro relativo a tale confronto.

All’andata i biancocelesti si sono con un pesante 4-0, anche se va precisato che i rossoneri hanno vinto gli ultimi tre incroci a San Siro: l’ultimo successo laziale risale al 3 novembre 2019, quando gli uomini, guidati da Simone Inzaghi hanno battuto quelli di Stefano Pioli. Per risalire al punteggio di parità nella massima serie, dobbiamo tornare indietro al 20 marzo 2016: la partita in questione è terminata sul punteggio di 1-1.

DOVE VEDERE MILAN-LAZIO IN TV E STREAMING

Il match tra Milan e Lazio sarà trasmessa in esclusiva su DAZN, sia su dispositivi mobili che smart TV. Per gli abbonati a Sky la gara sarà visibile anche sul canale 214 attraverso la diretta di “Zona DAZN”. Il fischio d’inizio del match è previsto per le 15:00 di sabato 6, maggio.

MILAN-LAZIO: PROBABILI FORMAZIONI

MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Kalulu, Thiaw, Theo Hernandez; Tonali, Krunic; Messias, Bennacer, Leao; Giroud. All. Pioli

LAZIO (4-3-3): Provedel; Marusic, Casale, Romagnoli, Hysaj; Luis Alberto, Marcos Antonio, Milinkovic-Savic; Felipe Anderson, Immobile, Zaccagni. All. Sarri

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Dove vedere Sampdoria-Lecco in tv e streaming

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Dove vedere Sampdoria-Lecco in tv e streaming

DOVE VEDERE SAMPDORIA-LECCO IN TV E STREAMING – In occasione della 16ˆgiornata di questo campionato di Serie B, la Sampdoria di Andrea Pirlo, si prepara ad affrontare il Lecco al Ferraris, in una sfida cruciale per i blucerchiati, che hanno bisogno assolutamente di vincere per provare a risalire la classifica e raggiungere almeno la zona play-off.

COME ARRIVANO LE DUE SQUADRE

DOVE VEDERE SAMPDORIA-LECCO IN TV E STREAMING – Entrambe le squadre si trovano al momento appaiate in classifica al 14° posto, con 16 punti ciascuno. Tuttavia, se per la matricola Lecco, la stagione si può definir discreta fino a questo momento, visto che l’obiettivo della salvezza sarebbe virtualmente raggiunto, le considerazioni da fare per la Samp sono decisamente, giacchè a inizio campionato era tra le favorite assolute per la promozione diretta e ora si ritrova nei bassi fondi della classifica. I liguri vengono da 3 vittorie nelle ultime 5 partite, ma la sconfitta rimediata nell’ultima uscita a Brescia, proprio nello scorso weekend, impone un pronto riscatto alla formazione genovese, la quale vuole continuare a risalire la graduatoria.

DOVE VEDERE SAMPDORIA-LECCO IN TV E STREAMING

DOVE VEDERE SAMPDORIA-LECCO IN TV E STREAMING – Il match tra la Sampdoria e il Lecco, in programma questo sabato 9 dicembre, alle ore 14:00, allo stadio Luigi Ferraris di Genova, sarà trasmesso in diretta tv sia su DAZN che su Sky Sport, oltre che sui canali streaming delle due piattaforme che detengono i diritti, attraverso un apposito dispositivo mobile.

LE PROBABILI FORMAZIONI 

DOVE VEDERE SAMPDORIA-LECCO IN TV E STREAMING – Qui, di seguito, proponiamo i possibili due schieramenti, che potrebbero animare Sampdoria-Lecco. Ecco le probabili formazioni:

SAMPDORIA (4-3-2-1): Stankovic; Stojanovic, Ghilardi, Gonzalez, Giordano; Askildsen, Yepes, Kasami; Esposito, Verre, De Luca. All. Pirlo

LECCO (4-3-3) Saracco; Lemmens, Celjak, Bianconi, Caporale; Ionita, Degli Innocenti, Crociata; Lepore, Novakovich, Buso All. Bonazzoli

 

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La Juve merita di stare lì

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Juve, meriti di stare lì ma...

Quando si fanno certe dichiarazioni è essenziale evidenziare il momento: siamo alla vigilia di Juventus-Napoli, stagione 2023/24. I bianconeri di Max Allegri sono al secondo posto alle spalle dell’Inter e a due punti di distanza.
Lo scontro diretto è già stato disputato e gli uomini di Simone Inzaghi hanno appena vinto e convinto al Maradona con un sonoro 0-3.
Domani andrà a concludersi una sorta di mini triangolare proprio con lo scontro tra la Vecchia Signora e gli uomini di Walter Mazzarri.
Il turno non è favorevole visto che l’ex Ambrosiana affronterà il casa l’Udinese ma nel calcio, si sa, a volte accade anche l’imponderabile.

RISULTATI E PRESTAZIONI

Ci sono due considerazioni da fare riguardo a questa Juve, che, appunto, merita di stare lì. A livello di risultati, voto 10 a tutti: dai dirigenti, ai giocatori, ad Allegri. In estate mi sarei messo a ridere se mi avessero mostrato questa classifica, dopo questo calendario, con quei presupposti passati e in questo momento specifico. Bravi, nient’altro da dire.
Temo, però, come spesso ripeto, che la Juve stia raccogliendo tanto di più di quanto prodotto in campo.
E se avrò ragione (e spero di sbagliarmi), a breve inizieremo a vedere una squadra meno capace di raccogliere e macinare punti come da dopo Sassuolo in avanti. Piccolo campanello d’allarme: sono tre partite di seguito che la Juve subisce gol. Vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno? Almeno contro Cagliari e Monza si è dovuto segnare più di un gol per vincere le partite.

QUELLO CHE MANCA

Credo che il problema principale di questa squadra sia accontentarsi. Nelle ultime dieci partite ci sono state sette vittorie, di cui solo una con più di due gol di vantaggio (il derby contro il Torino vinto per 2-0).
Tutte le altre sono arrivate o per 1-0 o per 2-1, e questo è un segnale forte di quello che è attualmente la Juve.
Quello che non manca di vedere quest’anno, e per fortuna, è la voglia di lottare su ogni pallone e portare a casa il risultato in un modo o nell’altro. La cattiveria nei minuti finali delle partite contro Hellas Verona e Monza è sicuramente un punto a favore di questi ragazzi.
Il problema, secondo il mio punto di vista, è nel resto della gara, soprattutto quando si va in vantaggio “presto” come contro Fiorentina, Inter e Monza. In quelle occasioni (Inter a parte, ad onor del vero) è sembrato di vedere una Juve già “sazia”.


COME MIGLIORARE?

Proprio le partite contro Inter e Monza, secondo me, regalano una morale profonda. A Torino, una volta in vantaggio, la Juve ha preso un gol per errori di lettura difensivi multipli che nascono da un’uscita scellerata di Rugani a centrocampo.
Non si è preso gol perché non si stava difendendo, bensì perché lo si è fatto male e senza leggere bene l’azione avversaria.
All’U-Power Stadium invece abbiamo vissuto momenti di rabbia e sconforto dopo il pareggio (casuale e fortuito) di Carboni dopo un cross sbagliato.
Il punto è che se non chiudi le partite con cattiveria, poi anche un episodio singolo in 90 minuti tranquilli può diventare impattante sul risultato. Allegri dovrà unire l’utile al dilettevole e trovare la linea di equilibrio tra le ultime due gare.
Se i bianconeri inizieranno a essere costanti nel mezzo della partita e non solo a sprazzi come stiamo vedendo ultimamente, possono diventare una seria e solida candidata al titolo.

LA VELOCITÀ DEL CALCIO

Il giudizio nel mondo del calcio è destinato a cambiare e molto velocemente: dipende dai momenti di forma e dal rendimento dei diretti interessati.
Basti pensare anche banalmente alle rivali.
Pioli era “on fire” due stagioni fa, oggi fatica tantissimo a trovare la quadra anche dopo una campagna acquisti importante come quella estiva. Inzaghi stava per essere esonerato e nella stessa stagione si è ritrovato in finale di Champions.
Il Napoli campione d’Italia oggi è addirittura quinto, a pari punti con la Roma quarta, e quindi fuori dalla Champions (motivo in più per prestare attenzione).
La Juve, oggi, e lo ripeto con forza, merita di stare lì, anche al netto di vittorie rocambolesche o non pienamente convincenti. Ma se vuole rimanere lì in alto deve necessariamente dare continuità al rendimento anche dentro la partita, altrimenti avremo un nuovo giudizio destinato a cambiare in fretta.
Tutto dipenderà dal vero obiettivo nella testa dei protagonisti: ci si accontenterà di una delle prime quattro posizioni o si vuole provare a rimanere ancorati ai nerazzurri? L’assenza di impegni settimanali, in questo caso, potrebbe essere il miglior alleato dei piemontesi.

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Calabria compie 27 anni: tra Milan ed il sogno Nazionale

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Davide Calabria, difensore e capitano del Milan, compie 27 anni. Il terzino destro, nel pieno della sua carriera, ha svolto tutta la sua vita calcistica nel club con una maglia rossonera che ha ormai cucita addosso:

“Essere il capitano di uno dei migliori club del mondo, essendo cresciuto in una famiglia del Milan, è qualcosa di troppo grande. Il sogno della mia vita”.

Il numero 2 dei rossoneri non ha mai trovato troppo spazio nella Nazionale, visto che negli ultimi anni l’Italia con Mancini, ha puntato su giocatori di esperienza e quantità. Con Luciano Spalletti si aprono altre strade, anche se il posto da titolare sembra certo per l’inamovibile Di Lorenzo, capitano del Napoli che già conosce il tecnico toscano viste le recenti stagioni. In vista degli Europei ecco che Calabria potrà giocarsi le sue carte.

Dalle sue parole rilasciate al Gentleman Fair Play a settembre, le intenzioni sembrano abbastanza chiare, con il Milan sopra tutto e tutti:

“La seconda stella sarebbe un sogno, è un obiettivo sicuramente. Rimarrà negli annali. La nazionale poi sarebbe una conseguenza del campo”.

L’ESORDIO E LE DIFFICOLTÀ

La carriera di Calabria non è stata da subito come titolare affermato: l’affetto dell’ambiente e dei tifosi è arrivato con il lavoro e la continuità. Il numero 2 rossonero, come detto in precedenza, è da una vita con la maglia del Diavolo. Davide infatti, dopo qualche provino a Brescia e con l’Atalanta, riscuote successo proprio con il Milan, dove a partire dalla categoria degli esordienti non staccherà mai più il suo rapporto con il club. Dopo tutta la trafila del settore giovanile, il primo allenatore a credere in lui è Sinisa Mihajlovic, che nel mentre ha già lanciato Gianluigi Donnarumma, esordiente a soli 16 anni.

Io ho sempre provato tanto affetto per lui, è stato lui a lanciarmi tra i grandi. Un ricordo? La forza interiore che aveva. Aveva carisma, trasmetteva l’energia che serve sempre in una squadra”.

Dopo un periodo dove non trova continuità e dopo l’addio di Mihajlovic e Montella, ecco che Gennaro Gattuso lancia definitivamente il giovane. Dalla stagione 2017/2018 sarà impiegato sulla fascia destra, alternandosi ad Ignazio Abate. Le sue prestazioni convincono anche la società a rinnovare il suo contratto fino al 2022, ma nonostante questo traguardo, il suo rapporto con San Siro e la tifoseria non sarà del tutto perfetto.

Qualche prestazione non esaltante porta Calabria ad essere uno dei giocatori più bersagliati nei periodi di buio della squadra. In particolare, quando il Milan con Giampaolo parte male nella stagione 2019/2020, il numero 2 è un giocatore insicuro, con la pressione di un importante pubblico sulle spalle.

Così ecco la svolta: Giampaolo out, dentro Pioli sulla panchina rossonera. Dopo pochi i mesi  dall’entrata del tecnico con prestazioni della squadra altalenante, il mondo del calcio si ferma per la pandemia. Quando la squadra torna in campo per la ripresa con gli stadi vuoti, il Milan sembra un’altra formazione. Gli uomini di Pioli trovano continuità soprattutto verso la fine della stagione, arrivando al sesto posto, ma con un grande numero di vittorie e di punti: dopo il lockdown arriveranno 79 punti e 0 sconfitte nel 2020. Nella stagione successiva, anche Calabria con il resto della rosa mantiene questa costanza, guadagnando la qualificazione in Champions League grazie al secondo posto ottenuto all’ultima giornata. Per il classe ’96 arriva dopo anni di incertezza il giusto premio: il rinnovo del contratto sino al 2025.

LA CONSACRAZIONE ED IL SOGNO

Nella stagione 2021/2022 arriva la definitiva consacrazione, con il Milan che vincerà il campionato con il titolo numero 19. Per Calabria, che diventerà capitano dopo l’addio di Romagnoli a fine stagione, è la definitiva rivincita. Nella scorsa stagione, dopo aver ottenuto l’accesso agli ottavi di Champions League, ricorderà nel post partita di Milan-Dinamo Zagabria i periodi di difficoltà superati:

Non ho mai smesso di lavorare e di credere in me stesso. Ci sono periodi in cui fai meno bene, non mi sono mai abbattuto. Mi sono messo a lavorare ancora di più e i risultati si vedono. Anche il miglioramento della squadra aiuta il singolo. Ci sono tanti fattori e sono contento oggi“.

Il sogno adesso è quello di raggiungere la convocazione per l’Italia, in vista anche di Euro2024. In carriera ha vestito la maglia azzurra nella categorie Under, conquistando un argento nel 2013 con l’Under 17 ed un bronzo nel 2017 con l’Under 21. Con la Nazionale maggiore ha trovato solo 7 presenze a partire dal 2020. Con Luciano Spalletti riuscirà a trovare spazio nei convocati per Euro 2024?

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Calciomercato

Chi è Martin Baturina, il “nuovo Modric” seguito da mezza Europa

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CHI È BATURINA – Il “nuovo Modric“: così lo chiamano in patria. Forse a sproposito, perché Martin Baturina, calciatore croato classe 2003, è un trequartista puro con spiccate caratteristiche offensive. La classe, però, c’è ed è quella del grande giocatore. Proprio come nel caso del campione in forza al Real Madrid, anche in Baturina, quando lo si osserva, le prime cose che si notano sono la qualità tecnica e l’estro palla al piede. Due realtà completamente diverse, da una parte quella del campionato croato e della Dinamo Zagabria, dall’altra quella della Liga spagnola e del club più vincente al mondo, il Real, ma Baturina può essere davvero il nuovo Modric: andiamo alla scoperta di questo giocatore che, da qualche mese, non sta facendo parlare di sé solo in patria, ma anche lontano da casa.

CHI È BATURINA – CARATTERISTICHE TECNICHE E CARRIERA

Martin Baturina è un trequartista (che però può destreggiarsi anche da esterno d’attacco) alto 1.72m e di piede destro. Nasce in Croazia, a Spalato, il 16 febbraio 2003. Il ragazzo muove i primi passi nelle giovanili dell’Hajduk, la squadra più importante della sua città, per poi passare, a 12 anni, al vivaio del RNK Split. All’età di 14 anni arriva la chiamata della Dinamo Zagabria: Baturina lascia le rive dell’Adriatico per spostarsi nell’entroterra e inseguire il sogno di diventare un calciatore professionista. Nella capitale croata conclude la trafila delle giovanili, per poi esordire in prima squadra il 16 maggio 2021, nel match contro l’HNK Gorica, e partire titolare sei giorni dopo, nell’ultima di campionato (vinto, ovviamente, dalla Dinamo) con l’HNK Sibenik.

Dopo il primo impatto con i grandi, Baturina trova sempre più spazio nella stagione 2021/22 (13 presenze in campionato, con 2 gol e 5 assist, e 2 in Europa League, 2 in coppa nazionale, 1 in Supercoppa di Croazia e, infine, 1 nelle qualificazioni di Champions League, per un totale di 19 apparizioni), per poi diventare un titolare fisso nella scorsa stagione, quella 2022/23. In questo inizio di anno, Baturina sta continuando a far bene: per lui già 25 presenze tra tutte le competizioni, condite da 3 reti e 2 passaggi vincenti. Il 17 luglio Baturina ha deciso la finale di Supercoppa croata contro il “suo” Hajduk Spalato segnando il gol vittoria. Il 18 novembre, poi, Baturina ha esordito anche con la nazionale maggiore croata, nella sfida di qualificazione a Euro 2024 contro la Lettonia. La Croazia, tra l’altro, sarà avversaria dell’Italia nella fase a gironi dei prossimi Europei in Germania.

CHI È BATURINA – VOCI DI MERCATO

Martin Baturina è ormai pronto per il salto nei massimi campionati Europei. Il suo valore di mercato, secondo il portale Transfermarkt, si aggira attorno ai 15 milioni di euro. Il croato sembrava a un passo dall’Arsenal (un club che, di giovani, se ne intende) già nella scorsa estate, poi la trattativa naufragò. È possibile che i Gunners tentino di nuovo l’approccio già a gennaio o magari in estate, ma sono molte le squadre che hanno messo gli occhi sul talento della Dinamo Zagabria. In Italia, ad esempio, sembra che l’Atalanta segua con molta attenzione il calciatore. Anche le stesse Napoli, Milan e Roma hanno chiesto informazioni. Chi la spunterà? In ogni caso, seguiremo attentamente l’evoluzione di Baturina: sarà davvero il “nuovo Modric”?

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