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Dusan Vlahovic: "Rigore decisivo? Lo batte Cristiano Ronaldo"

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Vlahovic carica la Juve: “Il 2022 poteva andare meglio ma ora siamo concentrati!”

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Juventus rifinitura

L’attaccante della Juventus, Dusan Vlahovic, si è concesso ad una lunga intervista ai microfoni di  TNT Sports Brasil.

Il 2022 poteva andare meglio sul piano personale e collettivo. Tutti i giorni voglio fare di più, voglio migliorare, sempre si può migliorare, cerco sempre di essere più forte del giorno prima. Non saprei una valutazione esatta ma si poteva fare meglio. Cosa aspettarsi? Importante mantenere la calma e la lucidità, pensare partita dopo partita. Il campionato è appena iniziato, è ancora lungo e può succedere di tutto, noi siamo concentrati sul lavoro, lavorare più di tutti, essere calmi e vedremo cosa succederà”.

Vlahovic ha parlato poi della Champions League e del suo inserimento nella classifica del Pallone d’Oro:

Una competizione davvero speciale, appena arrivato ho sentito parlare della Champions, la prima partita ho sentito l’inno, tutto il clima, la settimana prima è diversa, sensazioni diverse, tutti sognano di vincerla, speriamo che la giocheremo il più possibile. Pallone d’Oro? Un’emozione unica, vuol dire che la strada è giusta. La strada è ancora molto lunga, c’è ancora tanto da fare ma è bello essere in compagnia di giocatori così. Devo lavorare ancora più forte”.

Il centravanti serbo ha poi raccontato il suo approdo in bianconero:

Quando sono arrivato conoscevo i colleghi contro cui ho giocato, dal primo giorno mi sono sentito integrato, tutti si sono sforzati di aiutarmi su tutto e velocizzare l’ambientamento, a partire dai compagni ai dirigenti, il presidente, tutto lo staff e ringrazio anche loro. I giocatori più anziani che hanno vissuto tanti anni nella Juve mi hanno aiutato tanto. Con il tempo sono diventato amico di molti, sono molto fortunato”.

Poi sui sogni e sugli idoli d’infanzia:

Sogni? Non mi piace parlarne, li tengo per me. Ma ho degli obiettivi chiari da ottenere prima o poi. È difficile dire un nome di un mio idolo, quando ero bambino c’erano tantissimi campioni. Mi sono goduto al massimo le loro partite e alle nostre generazioni è servito”.

Sui compagni brasiliani e i più divertenti:

Un vantaggio conoscere i compagni brasiliani per il Mondiale, ma loro conoscono noi! Ne abbiamo parlato quando sono usciti i gironi. I compagni più divertenti? Rosati e Pinsoglio. A chi farei calciare un rigore decisivo? Cristiano Ronaldo“.

Successivamente, Dusan Vlahovic ha elogiato Kostic:

Ero contento quando è arrivato. Quando si è iniziato a parlare di Juve gli chiedevo se c’era qualcosa, ma non volevo disturbarlo chiedergli tanto. Quando stava per arrivare gli ho scritto un messaggio: “ma vieni?”, “sì sì vengo”. Ero contento, per me è più facile avere uno della mia nazionale con me, si è integrato bene, io sono stato a disposizione come i compagni e spero che lo abbiamo aiutato ed è libero di concentrarsi sul campo”.

Ha poi raccontato qualche aneddoto della sua infanzia:

Da bambino ero iperattivo, mi volevo sempre muovere, correre, l’unico modo per controllarmi era farmi fare uno sport dove potermi sfogare e alla fine prima ho provato con la pallacanestro ma gli amici giocavano a calcio e pure io ho detto ai miei genitori che volevo iniziare ad allenarmi a calcio, da lì è cominciato”.

Infine sulla sfida con il Benfica:

È una grande squadra, molto forte, sarà una partita tosta, soprattutto in Portogallo dove ci aspetta lo stadio pieno. L’atmosfera è sempre bella, noi dovremo dare tutto, dare il 200%, poi le partite le decidono i dettagli, dobbiamo essere attenti a tutto e che vinca il migliore”.

 

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Dimarco riceve un premio della Serie A per il mese di Novembre: il riconoscimento

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Dimarco

DIMARCO – L’Inter continua nella sua cavalcata trionfale in Italia: il primo posto in classifica è il simbolo di un progetto targato Simone Inzaghi, che sta facendo bene in tutto. Uno dei calciatori più cresciuti sotto la guida dell’ex allenatore Lazio è Federico Dimarco. Infatti, con il piacentino, l’esterno nerazzurro è diventato uno degli esterni a tutta fascia più forti al mondo. Una delle controprove rispetto a questa affermazione sta senza dubbio nella vittoria di un premio, conferitogli dalla Lega di Serie A.

Federico Dimarco si è aggiudicato il premio Goal Of The Month del mese di novembre. Il calciatore è stato premiato con il predetto riconoscimento grazie al gol segnato lo scorso 12 novembre nel 2-0 contro il Frosinone a San Siro, sorprendendo Turati dal versante mancino di centrocampo: stiamo parlando di una delle reti più belle di tutta la stagione. Questa rete ha convinto proprio tutti a relegare al secondo posto il fantastico colpo di tacco al volo di Marvin Çuni contro l’Empoli. L’esterno nerazzurro dunque continua il suo splendido 2023, diventato punto fisso per l’Inter e per la Nazionale. Adesso, l’obiettivo del giocatore dell’Inter è quello di chiudere bene questo anno solare e continuare sulla stessa lunghezza d’onda anche nel 2024.

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Hellas Verona-Lazio, tagliandi a ruba: attese ventottomila presenze

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Hellas Verona

La Serie A e le rispettive squadre vivono di tifosi. Giocare di fronte a un pubblico scarno può diventare, a volte, scoraggiante per i calciatori e per le dirigenze dei club, i quali impiegano tanti sforzi per cercare di raggiungere grandi obiettivi. Nel corso delle ultime ore l’Empoli ha avviato un’iniziativa volta a cercare di rendere partecipi tante persone a supporto della squadra. Spesso i club delle zone basse di classifica riempiono gli stadi grazie alla presenza di una big del nostro calcio e la situazione dovrebbe far riflettere.

Tuttavia, va riconosciuto che le cose non stanno sempre così dato che, soprattutto i gruppi organizzati, tendono a stare vicini alla squadra anche nei momenti di difficoltà. L’Hellas Verona avrebbe intenzione di uscire da un periodo del genere, proiettandosi nelle zone che garantirebbero una salvezza tranquilla. Il prossimo match, in programma sabato 9 dicembre alle ore 15:00, vede opporsi agli scaligeri la Lazio, a caccia di punti per rilanciarsi in lotta UEFA Champions League. Per la squadra di Maurizio Sarri, però, da fronteggiare non ci sarà solo la squadra in campo.

Infatti, la prevendita dei biglietti per la gara procede in modo spedito sfiorando, addirittura, le 28mila presenze. Molti dei settori disponibili sono già andati a ruba: i tagliandi rimasti disponibili si aggirano solo nel settore “Poltrone” e “Poltronissime”. La cornice si va via via componendo e il dodicesimo uomo in campo per il Verona sta prendendo forma.

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Calcio Internazionale

Un avversario dell’Inter scommette sui nerazzurri: “Possono tornare in finale di Champions League”

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Solet, il difensore del Salisburgo scomette sull'Inter

Anche quest’anno Il Salisburgo ha dato dimostrazione della bontà del suo progetto legato ai giovani. Uno degli ultimi talenti emerso con grande forza è Oumar Solet che nella squadra austriaca sta diventando uno dei punti di riferimento a suon di prestazioni da leader. Il suo super momento gli ha permesso di sviluppare una lunga intervista a Goal.com, dove ha analizzato molti temi. Tra gli argomenti trattati, il difensore francese ha parlato anche di alcune squadre italiane, tra cui l’Inter, per cui prevede un’altra grande stagione.

LE PAROLE DI SOLET

OCCHI SULL’INTER – “Possono certamente tornare in finale di Champions. È una squadra che può sorprendere ogni avversario. Non è la favorita numero uno, ma per come gioca e gestisce le partite può farlo. Possono segnare un goal e chiudersi. Hanno un grande carattere e un’ottima difesa. Stanno facendo un ottimo lavoro”.

L’ATMOSFERA DI SAN SIRO E LA PARTITA CONTRO L’INTER – “È stata una bellissima esperienza. Ma quello che penso veramente dell’Inter è che non dobbiamo dimenticare che l’anno scorso ha giocato la finale di Champions League. Bisogna avere maggiore considerazione dei nerazzurri”.

IL COMMENTO SU OKAFOR – “Secondo me non sta deludendo. È stato un trasferimento importante per lui. Deve solo essere paziente. Il Milan è una grande squadra, con grandi giocatori. Sono certo che i tifosi si lasceranno presto convincere da lui. Sta giocando poco, ma crescerà il suo impiego”.

L’AMICO KRISTENSEN, LA SUA AVVENTURA A ROMA E LE PAROLE SU MOU – “Rasmus è un amico. È un buon terzino destro e sta facendo grandi cose. Gli auguro davvero il meglio. José Mourinho può essere davvero di grande aiuto per la crescita dei giovani. È uno per cui vuoi davvero combattere. Una grandissima sensazione. Con un allenatore così si può solo migliorare“.

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Pafundi, l’attaccante che gioca in Nazionale e non all’Udinese non ha agente: la situazione

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Udinese Pafundi

La Serie A sta entrando sempre più nel vivo e in ogni giornata ci sono scontri diretti nella zona alta e bassa della classifica. La seconda metà è la parte che, solitamente, cambia di gara in gara complici, appunto, i ribaltamenti di fronte derivati dai risultati finali. Nel corso dell’ultima giornata il roboante 3-3 nel match tra Udinese e Verona ha regalato spettacolo. Allo stesso tempo, però, tiene sulle spine i tifosi dei club. L’Udinese non è solita nel trovarsi nella zona bassa della classifica. I 12 punti conquistati segnalano forti problemi.

Il cambio di allenatore avvenuto in corsa, però, sta portando i suoi frutti. Chi, invece, non riesce a fare svoltare la sua avventura in bianconero è Simone Pafundi. Questi può dirsi soddisfatto solo per quello che sta raccogliendo con la Nazionale. Gabriele Cioffi, allenatore dell’Udinese, avrebbe potuto segnare una svolta nella stagione di Pafundi ma così non è stato: il diciassettenne trequartista, infatti, nell’ultima gara non è stato convocato per scelta tecnica. Questa situazione potrebbe alimentare degli scenari di calciomercato.

Nell’ultima sessione di trattative, l’agente di Pafundi avrebbe cercato una sistemazione, anche solo in prestito, che gli garantisse un posto in squadra, ma, alla fine, è rimasto in Friuli. Il rinnovo del contratto sino al 2026 avrebbe potuto cambiare tutto. Tuttavia, il classe 2006 ha collezionato appena due presenze, di cui una in Serie A e una in Coppa Italia, le quali hanno offerto solamente 60 minuti di gioco al ragazzo. La situazione, al momento, non è delle migliori per la crescita del gioiellino che, in accordo con la famiglia, ha deciso di cambiare nuovamente agenzia. Attualmente, la giovane promessa del calcio friulano è senza procuratore. Ma, in questo modo, si crede, che si possa arrivare alla soluzione ideale per l’Udinese e per Pafundi.

Tra pochi mesi Pafundi compirà diciotto anni e l’Udinese ha intenzione di prolungargli il contratto fino al 2028: per rendere tutto ciò effettivo, c’è necessità di non arrivare al muro contro muro.

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